martedì 20 ottobre 2009

SEMPRE PIU' GIU'





A quasi un anno (dicembre 2008) da un nostro vecchio post che, a differenza di molti giornali locali, riusciva a fare luce sulla
denuncia
datata agosto 2006 mossa dallo sfortunato sig.Zapparata Giovanni di Ortona, in merito alla questione "Case Popolari", oggi torniamo a pubblicare i primi responsi della giustizia su questo increscioso intreccio che aveva portato il Tribunale di Chieti ad indagare su Walter Albi (dirigente competente), Carlo Borromeo (assessore competente) e Remo Di Martino (vice-sindaco).

Giovanni ZAPPARATA, ricordo, è un ortonese con un passato difficile e con un presente impossibile: “Sono in graduatoria da 13 anni per ricevere un’alloggio popolare!" ci diceva un anno fa .... " Per questo ho maturato tutti i diritti. Il Comune di Ortona mi ha parcheggiato temporaneamente da più di 10 anni in un ex ufficio mal ridotto e dalle condizioni igieniche raccapriccianti. In tutto questo tempo mi hanno preso in giro con un mucchio di promesse mai rispettate. Poi, arriva il giorno dove la pazienza scopre il limite: vedendo che gli amministratori comunali privilegiavano palesemente persone con una graduatoria inferiore alla mia, mi decisi a denunciare il fatto.”

La Procura della Repubblica aprì l’indagine trovando clamorosi riscontri alla sua denuncia: indagini chiuse a metà di ottobre 2008! (vedi documento integrale-originale pubblicato integralmente nel nostro vecchio post datato dicembre 2008.)

In data 25.09.2009 il Pubblico Ministero dott.ssa Rosangela Di Stefano presso il Tribunale di Chieti ha disposto il rinvio a giudizio per Albi Walter, Boromeo Carlo e Meletti Giovanni per i reati di concorso in abuso d’ufficio continuato nelle loro rispettive funzioni, il primo, di Dirigente del 3° Settore assetto e gestione del Territorio e, il secondo, di Assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica delegato sindacale alla politica della Casa per aver agevolate delle persone che non avevano titolo ad avere in assegnazione in via definitiva abitazioni di E.R.P. a danno di altri utilmente posizionati in graduatorie.

Questa vicenda giudiziaria, come abbiamo già anticipato, ha preso spunto da una circostanziata denuncia presentata da un concittadino “sfortunato” Zapparata Giovanni.

Da una attenta disamina degli atti del procedimento, ed a seguito della attività difensiva posta in essere in corso d’indagine, il Pubblico Ministero ha inteso archiviare la sola posizione del vice-sindaco del Comune di Ortona, Remo Di Martino, in quanto il comportamento dello stesso, proprio in detta veste, non può integrare gli estremi del reato di abuso in atti d’ufficio in quanto si è limitato a “segnalare”, su richiesta del difensore civico all’ufficio competente la situazione di un assegnatario che chiedeva la mobilità in altra abitazione; a supporto di ciò l’inquirente ha richiamato il costante riferimento giurisprudenziale (Cass. Pen. 13.04.2005, n. 35661) che esclude la configurabilità di detto reato laddove non si ravvisino altri comportamenti (che il P.M. ritiene di non aver rinvenuto nella fattispecie) in quanto “la mera segnalazione o raccomandazione, non avendo efficacia determinante sulla condotta del soggetto competente all’emanazione dell’atto, il quale è libero di aderire o meno alla segnalazione secondo il suo personale apprezzamento”.

In pratica al di fuori della "segnalazione", secondo il magistrato, non c’è stato alcun elemento di prova a dimostrazione che il Di Martino abbia fatto pressioni al Dirigente del 3° Settore per l’emissione della determina dirigenziale.
Sulla base della documentazione acquisita ed in atti del P.M. spicca in modo particolare la verbalizzazione della Commissione Casa del Comune di Ortona e le sommarie informazioni del suo Presidente dell’epoca, Carlo Ricci, rese in data 16 aprile 2007, dalle quali si rileva che effettivamente, in epoca successiva alla c.d. “segnalazione” apposta in calce alla missiva datata 13.07.2004 del Difensore Civico e diretta al Sindaco del Comune di Ortona, il Vice – Sindaco si sia adoperato affinchè all’assegnatario venissero consegnate le chiavi dell’alloggio E.R.P. nonostante il diniego dei funzionari dello I.A.C.P. di Chieti.
Infatti dalla lettura della verbalizzazione della Commissione Consiliare Speciale per i problemi degli alloggi E.R.P. di Ortona dell’11.11.2004 alle ore 15,45 e del 14.12.2004 ore 15,45, con specifico riferimento a quest’ultima, il Presidente della stessa riferisce che “nei giorni precedenti l’ultima riunione (11.11.2004) aveva dato disposizioni verbali al dirigente del 3° Settore (Albi Walter) di sospendere la mobilità dell’assegnatario G.” precisando inoltre che la determina dirigenziale (n. 575/2004) con la quale è stata disposta la mobilità del nucleo familiare di G. da Piazza 28 dicembre n. 23 a Via Ruella Petrilli n. 11, int. 6, è stata emessa il giorno 11.11.2004 alle ore 17,00 e quindi successivamente alla deliberazione della Commissione che aveva disposto la sospensione.

In modo più specifico, sempre Carlo Ricci, riferisce di aver appreso che dopo un primo tentativo infruttuoso di ottenere le chiavi presso l’ATER di Chieti, il G. ci sarebbe riuscito qualche ora più tardi “grazie all’interessamento nel frattempo del Vice Sindaco”.
Sarebbe interessante apprendere quante “segnalazioni” dell’ex Vice – Sindaco siano state recepite dai dirigenti degli uffici comunali; per il momento a noi risulta che nonostante le reiterare richieste dello Zapparata Giovanni anche allo stesso personaggio politico siano rimaste inascoltate.

Come dire cittadini di serie A e di serie B ad Ortona pari non sono.

.... l'ennesima figuraccia di una classe dirigente che non perde occasione per dimostrare le proprie incapacità professionali e
nello stesso tempo le sfacciate propensioni verso l'interesse privato nelle svolgimento quotidiano delle funzioni pubbliche per le quali sono stati eletti dal popolo!