mercoledì 26 maggio 2010

L'INCOERENZA di PESSIMA QUALITA'



"Ortona è bella: vivila a piedi" era lo slogan di una pubblicità turistica degli anni '80 dello scorso secolo!


Oggi aggiungeremmo noi.... " vivila a piedi tra i pozzi e le trivellazioni petrolifere" .. perché è questo che rischiamo ancora! Quest'incubo non ancora represso o cancellato per sempre è la somma di diverse azioni politiche che i governanti di Ortona hanno tramato alle spalle ignare dei cittadini! Un piano preordinato che donava di fatto la città all'ENI e alle major petrolifere mondiali in cambio di presunti (?) "favori" piovuti dal cielo per chi l'organizzava e lo sosteneva!

In testa del nostro blog pubblichiamo la testata del volantino che l'allora presidente del consiglio comunale fece distribuire dai suoi sguatteri ad Ortona, in piazza della repubblica, durante il comizio di chiusura della "farsa" manifestazione del Popolo del SI
(.... solo le imprese interessate alla costruzione del Centro Oli del Feudo, appena duecento persone supportate da un centinaio di lavoratori ENI fatti arrivare per l'occasione in pulmann per fare numero). Manifestazione promossa di fretta per rispondere alla precedente ondata spontanea di cittadini (....quasi tremila persone sfilanti) tutti assertori del NO alla petrolizzazione dell'Abruzzo. Volantino di cui a seguire pubblichiamo l'intero e agghiacciante contenuto!

L'INCOERENZA PURA e la PESSIMA QUALITA' UMANA, PROFESSIONALE e POLITICA dei Governanti locali è tutta riassunta in quel volantino.

Siamo proprio curiosi di vedere chi avrà ancora il coraggio di barrare con una X quei simboli politici messi in bella mostra a sostegno della petrolizzazione di ORTONA e dell'Abruzzo intero!

Chi ha scritto il contenuto di quel volantino, oggi dovrebbe rappresentare il turismo e la cultura nella provincia di chieti: ci vuole poco per capire che siamo messi male, .. anzi malissimo!

Un assessore provinciale che appena due anni e mezzo fa scriveva: CONVINTI che possono convivere le realtà turistiche ed agricole con quelle industriali (petrolifere), come avviene in tanti "ameni" posti d'Italia. Ma che cosa può rappresentare se non i propri interessi? Come sarà considerata una provincia che contempla tra i sui trabocchi meravigliosi trivelle, pozzi petroliferi, navi cisterne e quant'altro?

Ad oggi questa è la realtà locale: i contadini espiantano le viti; gli alberghi ad Ortona sono appena 6 dei quali 4 estivi; i locali commerciali sfitti sono più visibili di molte altre vetrine che denunciano palesemente lo stato difficile del commercio locale; il problema della viabilità e dei parcheggi non è stato ancora risolto; la flotta marinara di Ortona conta appena una decina di unità: all'ufficio di collocamento sono iscritti più di quattromila persone, 1/6 della popolazione locale;

Questo secondo noi è il risultato di 20 anni di politiche sbagliate: è il risultato delle azioni e delle scelte personali di personaggi pseudo-politici totalmente incompetenti ed estranei alle vere problematiche della cosa pubblica.

Il loro operato ha solo evidenziato dei grandi e palesi interessi personali: esiste un dossier dove si evincono molti fatti del genere e che dovrebbe indurre all'apertura di un'inchiesta! ... speriamo a breve!! Ortona ha una classe politica che in 20 anni di attività continua è riuscita a diventare solo un clan di ricchi imprenditori! Come mai? Ci chiediamo grazie a che cosa??? .. forse avranno influito i posti di controllo che ricoprivano? .... forse le loro professioni senza l'appoggio politico non rendono tanto? ... forse!!! La realtà è che ognuno di essi, nessuno escluso, tiene stretta la poltrona alla quale a turno occupa, ..... e ciò ci fa molto riflettere!! ... Molto!!!

Un'ultima considerazione: l'operato dei politici in quanto pubblico deve essere esaminato, confrontato, criticato, migliorato, negato, attaccato, appoggiato, sostenuto, cancellato, denunciato, pubblicato, raccontato! Solo in questo modo si consuma la democrazia!!

Quando gli uomini (?) che ricoprono incarichi pubblici e si alterano se qualcuno si permette di dire il contrario di ciò che pensano, vuol dire che non sono adatti a questi ruoli!

Si criticano o si appoggiano gli operati dell'uomo, non le personalità o il carattere o addirittura le famiglie! Certo, in molti casi le cose si speculano, ma è un problema dei politici saper discernere le cose!

Le nostre considerazioni sul contenuto "da vomito" del volantino in questione le elechiamo prima del testo! Un contenuto forviante e falso poichè ricco d'imprecisazioni, di finti moralismi, di palesi oppurtinismi, di banalità, d'imperfezioni di forma grazie allo scribacchino forense che ha avuto la debole idea di comunicare le scelte socio-politiche della maggioranza locale a mò di lettera legale. Siamo sempre pronti ad un confronto pubblico tra i nostri documenti depositati al TAR con quelli inesistenti che avrebbero indotto il contenuto del volantino in questione!

In ogni caso,
leggetelo voi stessi e fate le vostre considerazioni!

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Ortona 1 ottobre 2007
Volantino firmato da 5 partiti/liste civiche di Ortona (vedi la testata di sopra)

RITENUTO di condividere le preoccupazioni e le iniziative del Comitato Natura Verde, sulla tutela dell'ambiente in generale ed in particolare delle coltivazioni in atto nella zona, per impedirne in ogni modo il degrado;

VISTE le legittime preoccupazioni espresse dalla Coldiretti, dalle Cantine vinicole pubbliche e private, nonché dai numerosi cittadini che hanno partecipato alla raccolta delle firme contro il Centro Oli;

MANIFESTATO l'apprezzamento per tutte le pubbliche manifestazioni pacifiche che si sono avute in merito all'argomento;

PRESO ATTO delle posizioni espresse dalle OO.SS., R.S.U., dalla Confindustria, delle associazioni Naturarossonera, Sinistra Alternativa, e di diversi cittadini che ritengono il progetto importante e necessario al fine della salvaguardia e dell'incremento dell'occupazione del comparto nonché dello sviluppo della imprenditoria nell'indotto;

ESAMINATO attentamente il Progetto ENI, anche alla luce della consulenza specifica di validi operatori del campo petrolifero presenti nella nostra città ed aventi esperienza specifica nella materia constatando in particolare che: a) il progetto fa parte del piano strategico nazionale per gli idrocarburi sin dal 2001; b) la regione ha autorizzato la coltivazione dei pozzi già destinando parte del suo territorio a tale fine;

EVIDENZIATO che il trasporto del greggio avviene tramite oleodotto e non a mezzo ruote;

RILEVATO che il procedimento amministrativo si trova nella sua fase terminale, nel senso che tutti i pareri tecnici sono stati favorevoli ed anche la procedura risulta corretta: sono state espletate favorevolmente le conferenze di servizio previste dalla Legge;

CONSIDERATO che l'ENI ha dichiarato di avere la disponibilità dei terreni, sia dove dovrebbe sorgere il Centro Oli, sia di quelli attinti dall'oleodotto;

CONSIDERATO che tali terreni sono terreni agricoli, ceduti dagli agricoltori all'ENI stessa;

CONSIDERATO che per quanto riguarda il Comune, si tratta di mera varianre urbanistica per terreni di cui gli agricoltori-proprietari si sono spogliati;

CONSIDERATO, ancora, il rilevante valore delle royalties e delle somme che l'ENI deve, per legge, versare al comune a fronte della coltivazione dei pozzi;

RILEVATO che nell'ultima campagna elettorale la coalizione di centro-sinistra si è espressa in maniera favorevole all'insediamento e che analoghe considerazioni favorevoli sono state sempre svolte dalla stampa locale;

EVIDENZIATO che immotivato ed immotivabile appare il diniego che sarebbe ascrivibile ad errori e/o omissioni di terzi e non del Comune, a fronte di iniziative invasive sul territorio iniziate oramai da anni con l'investimento dell'ordine di decine di milioni di Euro; non potendosi escludere un'azione di risarcimento del danno a carico dell'ente a causa di un immotivato diniego o di diniego per fatto altrui;

CONSIDERATO che anche la più ricorrente delle eccezioni mosse all'Amministrazione non può essere condivisa poiché da sempre è stata informata su quanto l'ENI aveva intenzione di fare, anche perché le forze politiche regionali, provinciali e locali sin dal 2001 hanno richiesto un maggior impegno dell'ENI sul territorio, proprio per salvaguardare l'indotto del settore;

PRESE LE DISTANZE dall'atteggiamento assunto da coloro, anche a livello istituzionale, che hanno ritenuto di intervenire sull'argomento solo per mettersi in mostra, non essendosi prima informati nel migliore dei casi, o addirittura contraddicendosi con quanto le stesse istituzioni e persone avevano detto e fatto in precedenza;

RITENUTO che vadano condannati tutti gli atteggiamenti assunti da coloro che hanno attaccato stoltamente il Sindaco, dichiarando che avrebbe un interesse diretto nell'investimento ENI, cosa che, oltre ad essere falsa, è calunniosa;

RITENUTO di condividere quanto il Presidente del Consiglio ha fatto, per istruire la delibera di giunta in Consiglio Comunale, dando la possibilità a tutti gli interlocutori di esprimere, in piena libertà il loro punto di vista, nel tentativo di impedire un illegittimo condizionamento della potesta decisionale di tutti i consiglieri comunali;

FERMA RESTANDO la possibilità di ragionevole modifica della convenzione anche dal punto di vista delle condizioni economiche.

LETTA la risoluzione del Consiglio regionale con la quale si invita la Giunta ad invitare il Comune a soprassedere da ogni decisione;

RILEVATO che la Giunta, il Consiglio regionale, il Ministro e, in ogni caso, chi ha competenza in merito può sempre intervenire ove lo ritenga opportuno;

CONSIDERATO che il Consiglio comunale deve occuparsi solo della variante urbanistica non potendo entrare nel merito di tutte le altre questioni per le quali si sono espressi gli enti e le istituzioni competenti;

CONVINTI che possono convivere le realtà turistiche ed agricole con quelle industriali, come avviene in tanti ameni posti d'Italia

ESPRIMONO PARERE FAVOREVOLE AL CENTRO OLI CON IL CONSEGUENTE VOTO NEL CONSIGLIO COMUNALE ALL'INVESTIMENTO ENI.

Ortona 1 ottobre 2007

a firma:
FORZA ITALIA / UDC / NUOVO PSI / DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE / INSIEME PER CAMBIARE / LISTA SINDACO GRANATA - CENTRO DEMOCRATICO

sabato 15 maggio 2010

BLUBUFFONATA



Come accade puntualmente ogni anno, anche per il 2010 sono state rilasciate le Bandiere blu. Questo ambito riconoscimento viene presentato alla popolazione come un elenco di luoghi in cui il mare è pulito.

Tuttavia non è proprio così.


Su sito di Fee Italia, l’associazione che si occupa di attribuire le bandiere blu si legge: Istituita nel 1987, anno europeo per l’ambiente, la Campagna è curata nei vari Paesi dalla FEE, Foundation for Environmental Education.

La Bandiera Blu delle spiagge si assegna per: qualita’ delle acque, qualita’ della costa, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale.

La Bandiera Blu degli approdi turistici si assegna per: qualita’ dell’approdo, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale ed informazioni.


Per i criteri di valutazione visitare il sito: http://www.bandierablu.org/common/criteri.asp?tipo=bb

ORTONA (ch) per la prima volta entra a far parte di questa nutrita lista: perchè solo ora? ... perchè questo riconoscimento,
ambito da molte amministrazioni comunali, è arrivato ad Ortona solo 24 anni dopo la sua istituzione? .. ma il nostro mare è diventato pulito all'improvviso? .. o sulla costa sono stati fatti cambiamenti così importanti e funzionali da farci fregiare con questa bandiera? Scusateci ma per chi ci avete preso?

.... noi diffidiamo fortemente di questo "BLU"!!

Una classe politica-imprenditoriale ortonese legata al governo provinciale-regionale-nazionale, che da sempre non offre garanzie sulla tutela dell'ambiente e che appena tre anni fa aveva provato a vendere la città al "petrolio" e oggi fa sventolare un vessilo blu di più di due metri quadrati sul suo balcone principale!

Una classe politica-imprenditoriale locale che in più occasioni si è espressa favorevolmente allo sfruttamento del territorio che malamente amministra e che dona con troppa facilità alle aziende energetiche tradizionali: vedi pozzi petroliferi, centrali turbogass, discariche d'amianto, etc.

Una classe politica-imprenditoriale ortonese che non ha mai speso un euro per la promozione turistica, per la propria costa, per i propri operatori turistici, per l'indotto commerciale ed enogastronomico!

Una classe politica-imprenditoriale locale che ha dimostrato di non possedere idee e strumenti per proiettare il territorio urbano verso lo sviluppo turistico: un piano spiaggia clientelare e privo di indirizzi propositivi per lo sviluppo turistico pubblico di tutto il territorio comunale! Un piano fantasma tenuto ancora in cantiere .... ancora al caldo!!

Oggi questa marmaglia di incopetenti si scopre sostenitrice dell'ambiente e si pavoneggia attraverso questa "pura finzione blu" mentre prepara l'ennesimo tentativo di vendere ad un "privato-amico" un pezzo di strada comunale su uno dei colli a picco sul mare più belli del territorio ortonese: la strada del colle di Ripari di Giobbe!

L'unico colore che attribuisco alla mia città grazie ai palesi interessi privati di molti amministratori è il "BLUPETROLIO".

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BLUBUFFONATA
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Riporto l'eperienza di un blog amico: grazie ROCCO!

Bandiera blu significa qualità delle acque?

Lo scorso anno mi capità di leggere casualmente un articolo del Resto del Carlino del 5 maggio dove, senza celare toni allarmistici, parlava di ben due ettari di spiaggia di Civitanova Marche inquinata da idrocarburi. Un bel casino: divieto di balneazione e lunghi lavori necessari alla bonifica e con le solite preoccupazioni degli operatori turistici che non amano mai accollarsi il rischio di una stagione rovinata.

Appena il giorno dopo venne lanciato dalla stampa in pompa magna l’elenco delle spiaggie con bandiera blu per l’anno 2009. Rimasi basito nel vedere Civitanova Marche inserito nell’elenco delle spiaggie blu. Come è possibile? una spiaggia inquinata da idrocarburi con divieto di balneazione può fregiarsi della bandiera blu? Allora la bandiera blu non significa Mare pulito?

Nel giro di 10 minuti avevo già inoltrato una email ai responsabili di fee italia: Inviato: mercoledì 6 maggio 2009 16.07 A: infofeeitaliaorg

Oggetto: Circa l’assegnazione delle bandiere blu


Oggi è la giornata in cui sono uscite le tanto attese liste dei comuni premiati da bandiera blu. Sono anni che frequento le spiagge di Marche e Abruzzo e i “criteri internazionali spiagge” (http://www.feeitalia.org/doc/BF_criteri_spiagge.pdf) sono spesso inapplicati in numerosi punti.

Giusto per citare un caso evidente di attribuzione ingiustificata si può citare Civitanova Marche (MC) presente nella lista, ma alle prese con un problema di inquinamento della costa. Si legge su “il Resto del Carlino”:

“Spiaggia contaminata, parte la bonifica – Sarà vietata per almeno un mese Civitanova Marche, 5 maggio 2009 – Un tratto della spiaggia sud transennata, vietata per un mese [...] l’area interessata dalla bonifica dei 20 mila metri quadrati di arenile a ridosso del molo sud contaminati da idrocarburi.”

L’articolo è disponibile online all’indirizzo: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/civitanova_marche/2009/05/05/172902-spiaggia_contaminata_parte_bonifica.shtml

Mi chiedo se l’attribuzione delle bandiere blu sia semplicemente una forma di pubblicità (ingannevole e forse a pagamento) o se l’organizzazione che le rilascia svolga attività di controllo e offre un servizio di segnalazione delle irregolarità. / Saluti, Rocco

Nel giro di un giorno ricevo la risposta:

Egregio Sig. ____,
La ringrazio per la sua mail e per l’attenzione verso la nostra organizzazione.

Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.

La sua finalità è quella di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree costiere attraverso il raggiungimento di elevati standard relativamente a: qualità delle acque di balneazione, depurazione, raccolta differenziata, soccorso e sicurezza, gestione ambientale, informazione ed educazione ambientale.

La valutazione delle candidature dei Comuni avviene secondo una procedura operativa certificata, da parte di una giuria di esperti competenti in tematiche diverse e prevede il sopralluogo da parte del Reparto per la Tutela Ambientale dei Carabinieri e visite di controllo da parte della FEE Italia e della FEE International.

Per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione si fa riferimento ai dati prodotti ogni 15 giorni dalle ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente).

E’ chiaro che non è possibile un monitoraggio giornaliero di tutte le spiagge Bandiera Blu, perciò il riscontro del turista o del residente è molto importante in quanto ci permette di avere un feed-back costante con il quale intervenire per correggere eventuali anomalie.

La sua e-mail è stata inoltrata al Referente Nazionale del Programma Bandiera Blu che provvederà a contattare il Comune di Civitanova Marche per avere delle risposte in merito.

RingraziandoLa ancora per la sua segnalazione e per l’attenzione nei confronti del nostro programma, Le invio i miei più cordiali saluti.

Riepilogando. La FEE è una associazione volontaria che stila graduatorie in base ad autocertificazioni e che usa dati delle ARPA riguardo la pulizia delle acque. Poi prevedono delle visite di controllo, senza specificare le modalità.

Ovviamente dopo questa risposta non ho più avuto ulteriori informazioni, e Civitanova Marche ha continuato a fregiarsi della Bandiera Blu per tutto il 2009. Come ovviamente gli è stata assegnata nuovamente nel 2010, anzi è stata promossa a “cinque stelle”.

Non che ce l’abbia con Civitanova Marche, che ho usato come singolo caso specifico, quando ce ne sarebbero decine.

Ma entriamo nel dettaglio.

Il regolamento per l’attribuzione delle Bandiere Blu circa la qualità dell’acqua recita:
Conformità con i valori previsti dalla Direttiva Europea sulle Acque di Balneazione, relativamente a: Coliformi totali, Coliformi fecali e Streptococchi fecali.

Significa acque pulite? No, significa acque balneabili.

La normativa europea citata infatti stabilisce dei parametri mandatori affinchè un tratto di mare sia balneabile......

Ma mare pulito è un’altra cosa.


È il caso di approfondire Analizzerò la situazione di alcuni comuni della Regione Marche, ma questo non significa che la situazione sia difforme che nel resto d’Italia. Sul sito dell’arpam, l’organismo preposto al controllo, è possibile accedere ai dati relativi alla balneabilità (Acqua->Il mare) su cui sono presenti i dati relativi alle analisi delle acque.

Analizzando tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, comuni entrambi Bandiera blu, saltano all’occhio due tratti di spiaggia su cui vige il divieto permanente di balneazione. Siamo nei pressi della foce del fiume Chienti e i coliformi fecali superano i 150 UFC/100ml, ma non sono i soli problemi di quelle acque.

Anche Potenza Picena, sempre bandiera blu (anzi 5 stelle), ha un tratto non balneabile in corrispondenza dello scarico del depuratore comunale dove i coliformi fecali raggiungono un livello impressionante: 13000 UFC/100ml e gli streptococchi fecali 800UFC/100ml (il limite è 100 per entrambi). Anche i tratti balneabili contiqui a questo tratto hanno un elevato livello di coliformi fecali (80UFC/100ml).

Andiamo più a nord, Porto Recanati, ha ben 3 tratti (nei pressi delle foci del Musone e del Potenza, e nei pressi dello “scarico fiumarella”) di mare perennemente non balneabili ed è, tanto per cambiare, bandiera blu.

Risalendo ancora, troviamo finalmente dei comuni privi di tratti interdetti. Numana e Sirolo, dove il mare è notoriamente bello.

Mi fermo qui, ma sono sicuro che il problema non riguardi solo i comuni citati che, nel complesso, sono tutti luoghi squisiti su cui trascorrere ottime vacanze.

Quello che si vuole sottolineare, però, è che Bandiera Blu non significa mare pulito. Anche perché chiunque abbia avuto la possibilità di immergersi nel mare della Sardegna non avrebbe difficoltà a sottoscrivere ciò che abbiamo appena scritto.