venerdì 23 aprile 2010

MERDA DI di SI



tratto dall'inedita commedia teatrale
"Puzza di 'MMERDA" di vincenzino maria tucci in scena nella stagione 2010/2011 nei migliori teatri della regione.

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Lo sentiamo ..... lo percepiamo in molti! La 'MMERDA sta tornando e cerca disperatamente idee per rubare ancora all'insaputa del popolo! Propone ancora lo stesso sistema per arricchirsi alle spalle degli ignari che ancora a torto gli danno fiducia!

Certo intorno a lui gira molta altra 'mmerda che pur di lavorare si ciba della stessa sostanza della quale è composto: quindi è come giocare in casa, ... è come mangiare un piatto al quale si è abituati da piccoli!

Tante piccole 'mmerdine che fanno corona allo 'sstronzolone che sta in mezzo e si crogiuola del suo stesso fetore facendo finta di governarli con moine e zero progetti se non quelli rubati a molti e ancora in grado di sbandierare!

Quando l'incontrate e non potete sbagliare perchè puzza di 'mmerda a distanza toccatevi pure i coglioni perchè è accertato che porta sfiga oppure sbandierategli un dito dritto e pronto ad ispezionare quei pertugi parietali che per senilità precoce si stanno pian piano otturando naturalmente.

'MMERDA DI di SI!!!

Mafioso furioso e pauroso, rappresentante del nulla, dove ti incontro di notte li rimani, senza mantelli neri a proteggerti, senza i bifolchi a sorreggerti, senza i nani a scortarti, senza le tue puttane a strofinarti!

IPERBOLE di una 'MMERDA la tua luna sta per tramontare e tu faresti bene a morire in silenzio, lontano da tutti quelli che non ti hanno mai voluto bene e che ti hanno sempre riempito le giornate vuote e false!!

LADRO dei poveri e degli illusi, incontinente di nulla per la tua terra.

Faresti bene a morire, spiaccicato a terra dal terzo piano mentre qualcuno passa e ti piscia anche addosso! ... è ciò che ti meriti PORCO!!!

(continua) .....




giovedì 1 aprile 2010

PERICOLO di MORTE




... a proposito della CENTRALE A BIOMASSE che la ditta Buonefra (a partecipazione del Sindaco di Ortona Fratino) con altre stanno per realizzare nel bel mezzo di una zona industriale concepita tra i vigneti di montepulciano d'Abruzzo, a pochi passi delle più rinomate cantine della zona: Citra, Cieri, Dragani, San Zefferino, Caldora, Ortona. Che ne dite, dobbiamo iniziarci a preoccupare?

Non abbiate paura di lottare, perché questo abbiamo il dovere di fare/mv

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Caro Mauro ,

molto interessante quel video ma....... purtroppo anche Grillo si è comportato come quelle persone che qualche anno prima hanno messo il bavaglio alla ricerca , ricordati che è un comico e come tale recita un copione scritto da........ Purtroppo ho il dente molto avvelenato in quanto questa vicenda puzza di pesce andato a male a Km di distanza con persone che querelano per un nonulla. Se vuoi un giorno ne parleremo

Ma il titolo del tuo post è un altro e allora ecco il link you tube dove spero potrai trovare video interessanti http://www.youtube.com/user/RICERCAeVITA#p/u/3/GpPRizxKiGM
altri video su Arcoiris http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Search&testo=stefano+montanari&tipo=testo

Oggi, 2 Aprile 2010 sempre su Arcoiris, dovrebbe essere pubblicata una conferenza ambientale di Montanari sui danni alla salute da nanopolveri
Conferenza nell'ambito della costruzione di una centrale a biomasse a Bagni di Lucca. Ti consiglio anche l'intervento del dott. Marco Stevanin.

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Sauro Sarti

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Addio Massimiliano Luglio 23rd, 2009 | Tag:

Oggi vi proponiamo una lettera che racconta cosa sono diventate le città in cui viviamo e quali malattie stanno devastando il nostro quotidiano. Antonietta Gatti è una nanopatologa che insieme a suo marito Stefano Montanari sta cercando da tempo di portare a conoscenza dell’opinione pubblica l’incidenza di questo fenomeno.

Addio, Massimiliano / di Antonietta M. Gatti

Ieri è morto Massimiliano un bambino di Forlì a cui non è stata data la possibilità di avere un futuro. E’ morto all’età di 11 anni per una rara forma tumorale, un rabdomiosarcoma cresciuto fra la vescica e la prostata. Dopo anni di sofferenza, che non dovrebbero toccare i bambini, se ne è andato col suo carico di metalli pesanti dentro il corpo. Avevo analizzato i campioni bioptici del bambino e avevo trovato metalli anche in forma molto sottile: nanoparticelle. A parte una particella di Oro e Argento, la cosa più sconvolgente è l’aver trovato nanoparticelle di Tungsteno e/o carburo di Tungsteno. Ora uno si chiede come sia possibile l’ingresso di queste polveri nel corpo di un bambino. Non è un metalmeccanico che lavora in fabbrica. L’unica sua colpa è di aver vissuto in una casa costruita fra due inceneritori: uno di rifiuti urbani ed uno di rifiuti ospedalieri. L’aria, ma pure il cibo dell’orto, non sono dei migliori da quelle parti. Se n’è andato ed io, pur sapendo, non sono stata in grado di fare niente. Nei miei studi avevo già indotto nei topi lo stesso tipo di cancro semplicemente impiantando nei loro muscoli nanoparticelle (una pratica che cerco di evitare sempre, ma quella volta non si poteva fare altrimenti). Tutti quelli che avevano ricevuto nanoparticelle metalliche si erano ammalati di rabdomiosarcoma.

Quindi la correlazione fra un inquinamento ambientale molto particolare e la stessa patologia a mio parere è dimostrato.

Purtroppo non solo queste evidenze non devono essere dette: questi studi non vanno addirittura fatti. Il 30 Giugno scorso l’avv. Bortolani, presidente della ONLUS, proprietaria legale del microscopio comprato grazie alla sottoscrizione lanciata da Beppe Grillo per studiare le nanopatologie, ha deciso di donare l’apparecchio all’Università di Urbino. La suddetta non ha mai acconsentito a farci entrare nel Consiglio di Amministrazione della ONLUS per la gestione trasparente economica e scientifica dello stesso, con la scusa che questa è una ONLUS famigliare che si occupa solo di delinquenti o presunti tali condannati per i loro reati alla pena di morte in America.

I bambini si ammalino pure o muoiano: non interessano.

Ora, senza neanche informarci, la suddetta decide di donare il microscopio per altre finalità all’Università di Urbino con la clausola che noi lo possiamo usare “almeno” un giorno alla settimana. E’ ovvio che, abitando a Modena, la cosa non risulta facile non solo per me, ma soprattutto per i tesisti che lavorano con il microscopio. Con un lavoro “almeno” 1 giorno alla settimana questi rischiano di laurearsi fra 10 anni. Per non parlare del Progetto Europeo che io coordino che è ancora in corso. Sono andata all’Università di Urbino dando la mia disponibilità a trasferirmi presso la loro sede. Mi hanno risposto che tecnicamente è possibile, ma inattuabile.
Ho poi verificato che, così come hanno impostato le cose, ricerche su tessuti patologici non sono tecnicamente possibili. Dal momento che poi non ci sono scienziati esperti della materia (le nanopatologie sono una disciplina che è il risultato di un progetto europeo che io coordinavo), il microscopio servirà per altre finalità, non per quelle per cui era stato donato. La motivazione addotta dall’avv. Bortolani per tale azione rasenta la diffamazione nei miei confronti e si può facilmente dimostrare che si tratta di bugie. Io ho lavori scientifici sulle nanopatologie e pure sulla nanotossicologia scritti anche con scienziati stranieri, non solo, ma io non sono affatto pagata per questa attività che svolgo part-time pur di continuare gli studi sulle nanopatologie. Anche con la chiusura delle attività imposta dall’avv. Bortolani, però, non si pensi di imbavagliarmi: io continuerò ad andare in tribunale per difendere gli interessi di chi è vittima di persone perverse che compiono atti perversi sull’ambiente e su di loro, e lo farò con le analisi già eseguite. La famiglia di Massimiliano sa che può contare sul mio aiuto e, come loro, tanti altri. Ho già informato il Ministro della Difesa.