sabato 29 settembre 2007

UNA QUESTIONE DELICATA


Voleva lasciar correre e passarci sopra! Il suo carattere pacato e signorile quasi glielo imponeva; ma una volta letto alcuni manifesti sindacali disseminati per la città che riportavano infedelmente notizie traviate e strumentalizzate non ne ha potuto più, ha convocato la stampa è ha dato la sua versione dei fatti! Pietro Palma, imprenditore ortonese, membro del Comitato spontaneo Natura Verde, che in questi giorni è impegnato in prima linea nella protesta contro l'insediamento del Centro Oli ENI di Contrada Feudo a Ortona, è stato vittima, senza minimamente volerlo, del minaccioso assalto verbale prodotto nei suoi confronti dal sindaco (?) di Ortona Fratino e che noi avevamo già prontamente riportato come “notizia trapelata” nei nostri precedenti post! Ora ecco la cronaca ufficiale dei fatti: "nella mattinata di mercoledì 26 settembre 2007" ci racconta il signor Palma, " mi recavo all'ufficio protocollo del Comune di Ortona insieme a una signora sostenitrice del comitato, e a pochi metri dall'ingresso sostava il Sindaco Fratino con un gruppo di interlocutori con i quali discuteva in modo animato. Passatogli davanti lo abbiamo educatamente salutato e dopo pochi metri avendoci riconosciuto ci è venuto incontro di gran carriera! Ci siamo subito resi conto che era molto agitato e accalorato! Scagliandosi ferocemente contro di noi, ha iniziato con veemenza ad inveire e, alzando il tono di voce, ci ha ribadito che dei “coglioni”, manifestanti della sfilata di domenica 23 settembre 2007, durante il corteo di protesta avevano fatto sosta sotto la sua abitazione suonando ripetutamente il campanello e provocando uno stato di ansia ad una delle sue figlie! Tutto come se fossimo stati noi a compiere quella ragazzata! La discussione” continua Palma, “è andata in crescendo con alterchi e parolacce fino a farmi sentire in obbligo di controbattere con le stesse ingiurie al suo immorale livello di comportamento! Con gli occhi pieni di astio ci ha ribadito più volte che lui non c’entrava niente con la questione del Centro Oli e che il nostro interlocutore doveva essere l’ENI e non lui! Quindi ci avvisava di lasciare fuori lui e la sua famiglia! Ma la cosa che mi ha veramente scioccato è quando il primo cittadino di Ortona, in conclusione della sua arringa intimidatoria, puntando il dito contro le nostre facce ci ha palesemente minacciato avvertendoci di stare attenti e alla larga da lui e dalla sua famiglia, altrimenti ci avrebbe sparato in bocca, ammazzandoci tutti!! Frasi, spero troppo grosse anche per lui, venute fuori solo dall'ira momentanea e dall'accorata discussione: ma in ogni caso minacce urlate in modo esplicito! L'accaduto poi si è stemperato lentamente, il sindaco è andato via verso il Palazzo Comunale e noi ci siamo allontanati perché la mia accompagnatrice aveva accusato un lieve malore dovuto alla tensione! Al feroce battibecco avvenuto in Via Cavour proprio sotto il Municipio, hanno assistito diversi testimoni che potrebbero confermare la mia versione dei fatti! Versione che poco più tardi è stata ammessa anche dallo stesso Fratino, quando ancora toccato dal fatto, mi ha ricevuto nella sua stanza per chiarimenti e spiegazioni! A toni cauti devo confermare di aver trovato un’altra persona, un sindaco conscio della sua sfuriata e pronto a porgermi le proprie scuse! L’accaduto, devo essere sincero, ha suscitato in me notevole dispiacere, anche se, a mente serena, mi rendo conto che certe cose possono accadere a tutti; sono rari i santi nella nostra società! Sono rimasto scottato soprattutto perché c’era vicino a me una signora, una madre che sostiene, esternamente ma tenacemente, la nostra causa, e che è rimasta coinvolta nella discussione per puro caso! Comunque credo che tra me e il sindaco l’episodio sia stato chiarito; ciò che invece non sono chiare e che mi hanno spinto a denunciare pubblicamente l’accaduto, sono state le falsità riportate dai manifesti sindacali che ci invitavano a vergognarci del nostro comportamento! Ci tengo a ribadire, come membro del Comitato Natura Verde, che noi siamo stati promotori di una manifestazione di protesta pacifica che tale si è rivelata: chiedete alle forze dell’ordine che hanno guidato le quasi 1500 persone e i 120 trattori, protagonisti esemplari pieni di onestà morale e di limpido senso civico, primi attori della grande manifestazione di domenica 23 settembre 2007.” Siamo contenti di essere stati i primi a pubblicare la notizia ufficiale dell’increscioso accaduto, e nello stesso tempo restiamo esterrefatti che un Sindaco (?) si possa lasciare andare a questi livelli e che possa fagocitare parole estreme come quelle che ci ha ribadito il signor Palma. Le motivazioni personali e gli interessi economici che signor Fratino ha sul Centro Oli ENI oramai sono evidenti a tutti, come abbiamo scritto già in molti nostri post; la cosa che ci spaventa è il clima pericoloso che lo stesso Fratino alimenta con le sue parole! INCREDIBILI! Crediamo che, anche se lui avesse tutte le ragioni dalla sua parte, la dignità e l’etica del ruolo istituzionale che il 53% dei cittadini gli ha conferito il diritto di ricoprire, non gli conceda per nessun motivo il permesso di usare quelle parole da malavitoso affermato! ORTONA HA PROPRIO IL SINDACO CHE SI MERITA!
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venerdì 28 settembre 2007

L'ENI AVANZA CONTRO IL "NO" AD OLTRANZA!


Fonti ufficiose ci confermano che INMG (l'Istituto Nazionale di Mineralogia e Geofisica) abbia dato l'ok per iniziare le procedure di escavazione di nuovi 3 pozzi petroliferi sul territorio del comune di Ortona, dei quali si era già sentito parlare e già visto dei movimenti ENI in zona e che oggi, purtroppo per noi e per chi non crede alla forma energetica petrolifera, sono diventati una realtà! Il primo situato nei pressi dell'esistente pozzo sterile di Granciaro e che in compenso porterà lo stesso nome: si cercherà di variare solo l'inclinazione dello scavo per permettere di arrivare meglio al giacimento accertato seppur precedentemente mancato! Il secondo situato nei pressi della piana di Morrecine, zona Feudo, tra Ortona e Crecchio denominato appunto Morrecine. Il terzo situato nella zona della Gagliarda, nei pressi di San Leonardo, denominato per questo Gagliarda. L'appalto per la costruzione delle piazzole dei pozzi di coltivazione è stato aggiudicato dall'imresa Bucciante di Fossacesia che nel giro di 20 giorni inizierà i lavori! Ma la notizia più sconvolgente, anche se anche questa era da tempo nell'aria, è la conferma che l'ENI escaverà decine di pozzi all'interno del comprensorio territoriale dei comuni della Marrucina! I luoghi precisi di coltivazioni sono ancora TOP SECRET ma noi contiamo a breve di renderli noti, così tutta la popolazione di Ortona e dintorni inizierà a rendersi conto della grandezza del progetto di trasformazione socio-economica del nostro territorio che l'ENI con l'assenso velatamente ufficiale degli enti preposti stà attuando alle spalle dei cittadini!!! A questo punto incominciamo a capire come mai il colosso petrolifero italiano non ha mai fornito i dati completi sull'insediamento del Centro Oli di Contrada Feudo! Il complesso non sarà piccolo come dicono e come vogliono farci credere! O meglio, inizierà con l'essere piccolo (se piccolo può essere definita un'industria petrolchimica impiantata su 12 ettari di terreno!!!), per poi diventare in breve tempo molto grande ed in grado di servire un indotto di pozzi petroliferi disseminati tra le nostre campagne in un diametro di più di 50 km. Centinaia di chilometri di tubazioni di collegamento sotterrate tra i nostri vigneti che confluiranno nel centro di lavorazione petrolifero del Feudo che arriverà a produrre numeri di barili di greggio superiori di 4 o 5 volte le previsioni iniziali!! TUTTO QUESTO ALLE SPALLE DEI CITTADINI! ORTONA E' PIETRIFICATA DI FRONTE A QUESTE NOTIZIE! ORTONA E' PIETRIFICATA DI FRONTE AL SILENZIO E ALL'OMERTA' DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHE DIFENDE LE ACCLARATE COLLUSIONI D'INTERESSE PRIVATO DEL SUO PRIMO (?) CITTADINO (vedi l'elenco delle ditte consociate al consorzio CIA, che si divideranno più di 150 milioni di euro per la costruzione dell'impianto petrolchimico, nell'articolo specifico pubblicato dal giornale abruzzese on-line www.primadanoi.it )! Davanti a tutto questo Fratino (?) continua a recitare la parte della vittima confermandosi al di fuori della partita! PRIMA AGGREDISCE UNA MAMMA DI FAMIGLIA sotto il palazzo (?) comunale e poi dichiara candidamente di aver subito lui aggressioni sotto casa!!! Più di 2000 persone, bambini, famiglie, cittadini e rappresentanti delle istituzioni, hanno gridato questa frase: "MEGLIO IL VINO DI FRATINO E DI MARTINO"! E tutto ciò può essere considerata un' aggressione? Questo procura alla città uno stato di allarme e di pericolo pubblico? Ma questo pugliese trapiantato in Abruzzo è proprio convinto che siamo tutti tonti? Abbiamo sentito il suo intervento telefonico in una trasmissione televisiva e abbiamo letto ciò che ha dichiarato alla stampa! Ma lo avete sentito? Ma lo avete letto? ... ma come può il sindaco (?) di Ortona prendere ancora in giro i cittadini così palesemente? E come può continuare a farsi comandare dall'altro scienziato del Presidente del Consiglio comunale che, come se il Municipio fosse casa sua, nega ad un organo colleggiale superiore quale la Provincia di Chieti, la possibilità di svolgere una pubblica assise in una sala pubblica? Ma non è la Giunta Comunale che deve decidere sulla richiesta prodotta dal Consiglio Provinciale dell'uso della sala consiliare di Ortona? ORTONA E' PIETRIFICATA DALL'IGNORANZA DIFFUSA DAI PROPRI AMMINISTRATORI DENTRO LE CASE DEI CITTADINI! ORTONA E' STUFA DI LORO E DEL VERGOGNOSO DUOPOLIO CHE HANNO GENERATO IN PIU' DI 15 ANNI DI POTERE!"!! ... ma sappiamo pure che la caratteristica principale del loro pensiero politico mira a rilegare il popolo a ruoli sociali marginali! Così facendo rimane loro più facile organizzare la cosa pubblica "a propria immagine e somiglianza"! E allora noi con insistenza "legale" gridiamo ancora a gran voce "BASTA"! Non vi perderemo di vista neanche un attimo! Allerteremo la magistratura! Manterremo alta l'attenzione civica! In ogni caso il NOSTRO NO AL CENTRO OLI ENI TRAMITE LA DIFFUSIONE DELLE MOTIVAZIONE SCIENTIFICHE E LEGALI CHE CI INDUCONO A PERSISTERE NELLE NOSTRE CONVINZIONI "CONTINUERA' AD OLTRANZA", MANTENENDOCI TUTTI UNITI e SENZA PAURA!!
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mercoledì 26 settembre 2007

HANNO PERSO LA TESTA E LA FACCIA


In un mio vecchio post avevo preannunciato che la questione del Centro Oli ENI sarebbe diventata la motivazione per una irreparabile frattura sociale: l'economia agricola (sempre più dimenticata da enti e istituzioni) deve prepararsi a dare spazio alla prepotenza degli idrocarburi e dell'economia del suo indotto! Cioè i contadini, le imprese agricole e le cantine per sopravvivere sono costrette a schierarsi contro le aziende portuali e di perforazione! Un grosso problema sociale, un fatto storico, una questione quasi insostenibile e dalla quale ci si può aspettare di tutto! La rivolta popolare pacifica di questi ultimi giorni comunque è cresciuta solo per la volontà degli amministratori comunali! Quando si parla di loro è corretto essere puntuali e non generalizzare: le due più alte cariche della città, cioè il Sindaco (?) e il Presidente (???) del Consiglio Comunale hanno dimostrato di aver gestito la problematica Centro Oli in modo esclusivo e personale, adottando la politica della disinformazione e del sotterfugio! Tutto, crediamo, per mantenere celato l'iter burocratico dell'insediamento ENI, che senza adottare una campagna informativa pubblica, trasparente e con i relativi confronti fra cittadini, è andata avanti senza intoppi burocratici! Invece secondo noi, tutta la questione doveva essere programmata anni prima con il massimo coinvolgimento popolare! La città tutta, legge in questo comportamento antidemocratico e anticostituzionale una volontà precisa: è più comodo non far sapere ai cittadini la verità!!! I vostri rappresentanti più alti (??) avevano l'obbligo di confrontarsi con la volontà degli elettori su questa difficile questione e il dovere di coinvolgere in modo pratico e rapido le istituzioni provinciali e regionali! Di conseguenza il loro comportamento ha fatto sì che nascesse nel popolo il dubbio e la diffidenza sugli uomini e i metodi amministrativi! Non c'è quindi da meravigliarsi se la città grida in piazza a gran voce di preferire "il vino a Fratino e Di Martino"! Non c'è da spaventarsi se la popolazione si organizza e manifesta, con coraggio e nel rispetto della legge, il proprio dissenso sulla questione!! Ma non tutti sono pronti ad accettare la democrazia della parola e dei pareri contrari! ... e allora Sindaco (?) e Presidente (?), cosa c'è da meravigliarsi se duemila persone e 120 trattori vengono a lamentarsi civilmente sotto le vostre case grazie al vostro puntuale rigetto verso il confronto pubblico e il dialogo costruttivo? E oggi, mercoledì 26 settembre 2007, il sindaco (?) è esploso!! Infatti è trapelata la notizia che il sindaco (?) è andato fuori di testa offendendo pubblicamente una mamma di famiglia! Dicono che si sia lanciato nervosamente contro di lei proprio sotto la casa comunale, inveendo contro la signora mentre lei era li solo per recarsi in un ufficio pubblico! Il Sindaco (?) l'avrebbe minacciata con un dito puntato davanti agli occhi, a mò di malavitoso, in nome e in difesa della propria figlia spaventata da chi manifestava sotto la sua abitazione la domenica precedente!! ... ci dicono che avrebbe gridato in mezzo alla strada con toni da stadio: "il vostro interlocutore è l'ENI e non sono io! Che cosa volete da me?" E mentre tutto questo avveniva il Presidente (?) del Consiglio Comunale era impegnato a non concedere il permesso di riunione del Consiglio Provinciale sul tema del Centro Oli, perchè ritenuto pericoloso per l'ordine pubblico!!! Anticostituzionali e Scorretti entrambi! Ma in questi giorni, quest'ultimo non può dedicare attenzioni alla questione del futuro insediamento petrolchimico, perché è troppo impegnato a distribuire i biglietti omaggio per il Campionato Europeo Femminile di Basket in svolgimento ad Ortona grazie al Presidente della Provincia di Chieti! Infatti, ci riferiscono i frequentatori del rinnovato palasport comunale, che il Presidente (?) non perde mai occasioni di presenziare gli spalti riservati alle autorità (?), cioé dove non si paga il biglietto!! Crediamo che serva a poco ostentare presenze dove sono evitabili; sarebbe più corretto donare gli ingressi omaggio ai giovani sportivi che per questioni economiche (il biglietto d'ingresso giornaliero costa 10 euro) non possono entrare, e non abbandonare i cittadini nei problemi sociali che possono segnare negativamente il futuro della città! Grazie alla loro proverbiale arroganza, le loro chiacchieratissime carriere politiche toccano, in questi giorni, i livelli più bassi di popolarità! ... e la minoranza incalza sempre più!!
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lunedì 24 settembre 2007

IL "POPOLO UNITO" INIZIA A PESARE


"L'unione fa la forza di un paese", e ieri a Ortona ciò è stato dimostrato dalle 2000 presenze del Corteo di Protesta contro Il Centro Oli che l'ENI ha intenzione di installare in Contrada Feudo! Presenze trasversali, senza colori politici predefiniti e imbandierati; noti esponenti di Destra, di Centro e di Sinistra senza scrupoli di sorta hanno sfilato pacificamente insieme per un unico motivo! FATTO STORICO PER ORTONA, spesso bigotta e provinciale su tematiche sociali!!! Famiglie intere hanno gridato in faccia a Fratino e Di Martino, il più vergognoso duopolio che la storia di Ortona ricordi, che a loro due la città preferisce di gran lunga il vino! La prima partita dunque è stata vinta con un largo successo, e a questo deve seguire la corretta informazione degli atti e degli incartamenti ufficiali che tutta la questione ha prodotto! Informazione che è stata negata e celata dai primi attori quali ENI e Istituzioni, e che è stata dipinta a propria immagine e somiglianza dai pochi e disorientati dipendenti dell'ENI e dai Sindacati a loro vicini! La verità continua ad essere sotto gli occhi di tutti e molti continuano imperterriti a non volerla vedere!! I RISVOLTI NEGATIVI: DANNI PER LA CITTA' SENZA RICADUTA OCCUPAZIONALE DIRETTA - DANNI IRREPARABILI ALL'ECONOMIA VITIVINICOLA E ALL'INDOTTO AGRICOLO - DANNI INIMMAGINABILI ALL'AMBIENTE - PERICOLO QUOTIDIANO PER LA SALUTE DEI CITTADINI ALL'INTERNO DI UN RAGGIO TERRITORIALE DI 25 KM circa - DANNI PER L'INQUINAMENTO DELLE FALDE ACQUIFERE, DELLA COSTA E DEL MARE - DANNI INCALCOLABILI PER IL TURISMO E LA PESCA - RICADUTE NEGATIVE PER IL COMMERCIO - RICADUTE NEGATIVE PER LA SOCIETA' E PER LA CULTURA ANTROPOLOGICA DI ORTONA. RISVOLTI POSITIVI: AUMENTO DEGLI INTROITI AZIENDALI IN 24 MESI PER LE SOLE DITTE NEL CONSORZIO CIA CHE COSTRUIRANNO DI FATTO L'INDUSTRIA PETROLCHIMICA E RICADUTA OCCUPAZIONALE MOMENTANEA PER 250 UNITA', QUANTITA' IRRISORIA NEI CONFRONTI DEL NUMERO DEI COLTIVATORI DIRETTI PRESENTI SUL NOSTRO TERRITORIO (TRA LE AZIENDE PRESENTI NEL CONSORZIO CIA CI SONO IMPRESE DI PROPRIETA' E DI PARTECIPAZIONE DEL SINDACO (?) FRATINO). Queste sono notizie ufficiali venute fuori da fonti ENI, Camera di Commercio di Chieti, Istituzioni, Rassegna Stampa, etc. Vi possono raccontare tutto, ma alla fine contano sempre i fatti!!!!
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COMITATO NATURA VERDE

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!

MEGLIO IL VINO di FRATINO e DI MARTINO!



sabato 22 settembre 2007

E' RIAPPARSO IL SINDACO DI ORTONA


E' in gran forma, bello più che mai e contornato dagli ultimi adepti rimasti! E' rispuntato fuori per l'inaugurazione del Palasport Comunale rimesso a nuovo dalla Provincia di Chieti per i Campionati Europei di Basket Femminili 2007, che per bontà della Federazione Pallacanestro Italiana, della Regione Abruzzo e della stessa Provincia di Chieti dal 24 settembre all'8 ottobre si svolgeranno a Chieti, Ortona, Lanciano e Vasto! Lo stavamo aspettando: sapevamo che non si sarebbe lasciato sfuggire la ghiotta occasione di indossare uno dei suoi tanti abiti grigio fumo di londra!!! Il copione è stato lo stesso riservato alle grandi occasioni elettorali: il solito gruppo di fedelissimi nullafacenti e pensionati pronti a venerare la fascia tricolore del primo (?) cittadino, la solita finta-catto-comunista (acquistata in blocco con tutta la famiglia nelle ultime elezioni amministrative) in tailleur nero a fare da inserviente "tappabuchi" senza contratto, i bambini delle scuole elementari chiamati ingenuamente a far colore in una splendida giornata di sole con la compiacenza della direzione scolastica, i soliti cronisti della stampa rilegati a contorno di forza, le autorità annoiate e accalorate dalla temperatura ancora estiva! Mancavano solo i consueti fuochi d'artificio e la porchetta gratis per tutti!! LUI NON POTEVA MANCARE! Il sindaco questa volta era presente, anche perché non ha cacciato una lira per far vedere al mondo intero (la RAI coprirà le riprese televisive internazionali degli incontri sportivi) che la nostra città può ostentare un palasport di livello europeo!! Ora ci chiediamo: la questione Centro Oli ENI è meno importante di una semplice inaugurazione di restyling? Perchè Ortona non ha un sindaco degno di affrontare tutte le tematiche sociali con lo stesso impegno? Ieri nella conferenza organizzata dal WWF e dal Comitato Natura Verde lo aspettavano tutti, e tutti avrebbero apprezzato la sua presenza anche se fosse intervenuto senza l'abito 3 bottoni che indossa sempre per le feste di Perdono!!! MERITIAMO QUESTO SINDACO "ASSENTE"? ... MA NON FIRMAVA DI SUO PUGNO CARTELLONI ELETTORALI CHE OSTENTAVANO A LETTERE CUBITALI IL SUO FUTURO IMPEGNO A TEMPO PIENO? DOBBIAMO DEDURRE CHE HA PRESO IN GIRO PRIMA SE STESSO E POI TUTTI I CITTADINI, NESSUNO ESCLUSO! Il futuro di Ortona potrà essere compromesso irrimediabilmente e lui in pompa magna va ad inaugurare un palasport dove Tommaso Coletti, Presidente della Provincia e Sindaco effettivo di Ortona, ha investito circa 6 milioni di euro per donare alla sua città un gioiello tecnologico che siamo certi l'amministrazione comunale attuale non saprà e non potrà gestire internamente conducendolo ad un rapido decadimento tecnologico e strutturale! Povero Presidente, lui che per molti non avrebbe avuto tempo per Ortona, bistrattato e calunniato da una parte di cittadini, senza battere ciglio continua a dare un volto nuovo alla sua città con opere pubbliche ed interventi sociali! E se fosse stato eletto sul serio a Sindaco di Ortona che cosa sarebbe stato capace di fare? DOMANI NEL CORTEO (PARTENZA ORE 15.30 DAL PIAZZALE ANTISTANTE LO STADIO COMUNALE) LO RIBADIREMO: NO AL CENTRO OLI E SI ALLA TRASPARENZA POLITICO-AMMINISTRATIVA CHE PREMIA IL BENE COLLETTIVO DI ORTONA!
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L'ARTE DI SPARIRE


Che fine ha fatto il sindaco (?) a tempo pieno? CHI L'HA VISTO? Dove si nasconde il RE di Ortona? ... silenzio, ... tutto tace! Forse avrà demandato qualcun'altro a parlare o a presenziare per suo conto? Erano trapelati dei nomi come suoi rappresentanti sulla questione Centro Oli ENI, ma questi, vuoti d'animo e di pensiero, non si sono fatti vivi! ... neanche un'apparizione surreale! Dove sono finiti gli esperti del suo staff? ... qualcuno ha cercato di alzare la testa facendosi vivo, ma purtroppo per loro non riuscendo ad intendere le altezze morali dei discorsi sono andati via in silenzio, mostrando solo sensibilità infette verso l'ambiente che li circonda!!! E la porta voce del sindaco dov'è finita? Questa figura fuori luogo che gli ortonesi stipendiano e che non riesce mai a trovare argomenti validi per confrontarsi con i cittadini! Dov'è? Forse è ancora troppo impegnata a scegliere le cravatte del suo sindaco? ... dove siete finiti tutti??? Ortona affronta la questione socio-politica più importante per il proprio futuro da 60 anni a questa parte e la classe dirigente si rende irreperibile ad ogni appuntamento che i cittadini propongono per cercare con loro un confronto! Dove sono gli assessori? Dove si rinchiudono tutti quei giovani consiglieri di maggioranza che dovrebbero rappresentare il futuro della città? Dobbiamo dedurre che a tutti loro non interessa minimamente approfondire la questione del Centro Oli ENI! Che non li soddisfa spiegare alla città come mai ci sono delle irregolarità legali nella procedura dell'iter insediativo di questa industria petrolchimica! Che non li preme raccontare ai loro concittadini che questa sorta di piccola raffineria è considerata dalla ASL di Chieti un insediamento insalubre di classe 1 che non riuscirà ad assumere quasi nessuno! Che non sta a cuore loro incontrare gli agricoltori, i viticoltori e le cantine sociali e private per spiegargli che le loro attività subiranno un crollo inevitabile! Che non gli piace affermare davanti agli elettori che quel minimo di turismo che cerca con fatica di attecchire nel nostro territorio andrà a scomparire definitivamente! ... va bene, ... è tutto chiaro! E' chiaro che non hanno argomenti per confrontarsi con i documenti pubblici e con gli incartameti ufficiali dell'ENI! E' chiaro che per loro non ha la minima importanza la questione dell'inquinamento ambientale del territorio! E' chiaro che non conoscono a fondo la questione, ... oramai è tutto troppo chiaro!! Ma è chiaro anche che il loro RE è solo! La città gli volta lentamete le spalle! Il (?) sindaco di Ortona, quel "bravo ragazzo" dalla faccia pulita, giorno dopo giorno si sta rivelando negativo e deludente a tal punto da far ripensare gli stessi concittadini che lo hanno eletto! Il suo comportamento evidenzia palesemente la paura di chi perde il consenso popolare! La città oramai ha capito che nella questione Centro Oli ENI, lui ci è dentro fino al collo con il conflitto d'interessi! Lo dicono le visure pubbliche della Camera di Commercio di Chieti: le ditte che fanno capo a al Sindaco (?) di Ortona, insieme a molte altre costituite in un consorzio privato chiamato CIA, nella questione Centro Oli ENI concorrono a spartirsi centinaia di milioni di euro! IL RE ORAMAI E' SEMPRE PIU' SOLO! Altri, invece, sono sempre più compatti grazie anche all'iniziativa di Fabrizia Arduini (onore a Lei, a tutto il WWF e all'instancabile Comitato Spontaneo Natura Verde di Ortona) che a fatica ma con grande successo ha promosso e organizzato ieri, venerdì 21 settembre 2007 dalle ore 17.30 presso il Cinema Teatro Zambra un esauriente incontro-dibattito sul potenziale insediamento ENI in contrada Feudo! Naturalmente il sindaco (?) era assente!
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venerdì 21 settembre 2007

E' L'ORA DELLE VERITA'


L'ora è giunta! Alla vigilia di manifestazioni popolari importanti, gli amministratori devono prendere atto che la questione Centro Oli ENI ha suscitato e continua a suscitare sempre più enormi perplessità! Ovvero Ortona non vede di buon occhio questo tipo d'insediamento industriale: i cittadini pian piano si rendono conto che il petrolchimico non produce affatto una larga ricaduta occupazionale e quindi le uniche perplessità che facevano tentennare ancora qualche dubbioso, in questi giorni sono inevitabilmente cadute! Riflettiamo un attimo: a soli 20 km da Ortona c'è la Val di Sangro, il bacino industriale più grande d'Abruzzo, con numeri occupazionali da paura: solo la Sevel (FIAT) conta 5.500 dipendenti circa e con l'indotto stabile si arriva quasi a triplicare il numero degli occupati!! Una valle d'oro che di certo ha dovuto pagare lo scotto di inevitabili deficenze ambientali create dai vari insediamenti industriali, ma che in compenso riesce a soddisfare le esigenze occupazionali di una gran fetta della Provincia di Chieti. Pensate che Ortona si sarebbe lasciata sfuggire una occasione simile di lavoro collettivo? Pensate che i suoi cittadini, i suoi partiti politici, le sue parrocchie, le sue associazioni sportive, e per finire le sue mamme, i suoi bambini, i suoi nonni e quant'altro avrebbero permesso a questa potenziale azienda di avere dei motivi di ripensamento?? Pensate che se fosse arrivata nella nostra cittadina una qualsiasi altra impresa in grado di offrire centinaia di posti stabili e compatibili con l'ambiente e le risorse territoriali di base quali agricoltura, commercio e turismo, gli abitanti sarebbero stati ostili nei suoi confronti? Secondo noi saremmo andati in 24.500 circa, a prenderli di corsa piedi e scalzi, con la banda cittadina e con molte altre dei comuni limitrofi, e avremmo gettato petali di rosa ai nuovi dirigenti aziendali e agli amministratori locali, facendo festa per tre giorni e tre notti di fila!!! Avremmo perfino chiesto al nostro Arcivescovo di esporre eccezionalmente il Busto d'Argento di San Tommaso Apostolo per ringraziarlo e coprirlo di offerte!!!! Questo si che ci sembra del tutto logico!!! Quello che invece continua a sembrarci troppo strano è come si possa appoggiare ancora una richiesta d'insediamento, tra le nostre "capanne " e i nostri oliveti, tra il Parco delle Dune lungo il litorale Ghiomera e la Riserva Marina del Parco della Costa teatina, di un colosso industriale petrolchimico capace di produrre solo 25 posti di lavoro specializzato da riempire con i dipendenti già in forza all'ENI!!!! Ci parlano di indotto: quante delle ditte impegnate per soli 2 anni avranno il buon senso di riinvestire sul nostro territorio? GIU' LA MASCHERA BUGIARDI, qui c'è sotto qualcosa!!! E i nostri dubbi, o per molti illazioni, non sono stati mai fugati dagli Amministratori locali o dai dirigenti ENI perché non hanno mai avuto il coraggio di rispondere alle domande tecniche che comitati spontanei o semplici cittadini hanno posto con ripetizione! MAI! Non si sono mai fatti vedere né il Sindaco a tempo pieno, né il Vice-Sindaco a bicchiere mezzo pieno! Ci dispiace molto che illustri concittadini hanno abbracciato per partito preso il sostegno all'insediamento ENI: dobbiamo dedurre davanti all'evidenza dei rari documenti ufficiali ENI presenti e dei molti mancanti per furba omissione, che anche loro, "gloriosi" esponenti storici DC, PSI e PCI, forse avranno qualcosa da "dividere" con chi "manovra i fili" e questa volta, purtroppo per loro, "non riesce a far muovere i burattini come vorrebbe"!! ... e la verità troverà fra poco la sua ora!!!!
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giovedì 20 settembre 2007

LA TRUFFA E' ALLA FRUTTA


La notizia è di qualche ora fa! Ortona è stata scelta dagli Studios cinematografici di Hollywood come luogo ideale per far nascere il più grande spazio europeo per la nuova industria del Cinema Internazionale!! Una nuova Cinecittà che si svilupperà su circa 12 ettari di terreno sito in contrada Feudo nella zona nord del territorio comunale! La città ha da subito accolto la notizia con diffidenza perché qualcuno ha pensato di chiamare il centro "Tollywood", nikname di facile fruibilità che ricorda la patria del cinema americano e quello indiano di Bollywood! Ma la notizia più sconvolgente è che già sono iniziate le riprese del primo film che i "Tollywood Studios" produranno: "I Signori della Truffa". Il piccolo centro abruzzese è letteralmente impazzito alla notizia anche perché le agenzie di casting stanno cercando dei personaggi locali per interpretare i ruoli dei protagonisti principali! Quindi fra qualche giorno sapremo ufficialmente i nominativi degli attori che avranno "l'onere" di interpretare la "banda di truffatori", protagonista indiscussa del film e che, come si legge dalle bozze dei copioni, metterà le mani su un bottino a sei cifre!! Diramiamo qui il comunicato stampa che le agenzie interessate hanno appena diffuso: " Ricerchiamo "ricercati" individui, con fare losco, sulla cinquantina, donnaioli affermati e soprattutto uomini forti economicamente e vicini al potere, con faccia tosta pronta a redimersi abilmente come agnellini per circuire donne e bambini!!! Chiunque fosse interessato è pregato di recarsi presso il "Palazzo Giallo" - Via Roma - ORTONA; saranno a disposizione spazi adeguati per provare a vuotare il sacco delle proprie capacità attoriali!!!! Auguri a tutti!

IL CORAGGIO DI NON DIRE LA VERITA'


Ci siamo!! Il consiglio comunale del 25 settembre, dove si voterà per aprire o no la strada all'insediamento petrolchimico dell'ENI, è vicino! I contrari al Centro Oli sono sempre più numerosi e negli ultimi giorni di protesta costruttiva trovano il pieno sostegno e l'appoggio del WWF e di Lega Ambiente! Questi, insieme a tutte le cantine del comprensorio ortonese (l'unica che continua a negare l'appoggio "pubblico" alla protesta è la Cantina San Zefferino di Caldari), hanno promosso una Grande Manifestazione Popolare di Protesta che si svolgerà DOMENICA 23 SETTEMBRE 2007 ad ORTONA a partire dalle ore 16.30. Un corteo che sfilerà tra le vie principali di Ortona con trattori, agricoltori e cittadini, con partenza dallo Stadio Comunale e con comizio finale previsto per le ore 19.00 in Piazza della Repubblica! La protesta generale è sempre più corposa e purtroppo spacca socialmente la città in maniera pericolosa: infatti mai come in questa occasione i rapporti con gli "irreperibili" amministratori (?) comunali sono tesi perchè sempre negati! La rabbia degli agricoltori e dei cittadini sensibili alle problematiche ambientali è arrivata a livelli altissimi! Crediamo che basti poco per far accendere la scintilla che porterebbe dritti ad una violenta sollevazione popolare!!! L'amministrazione colpevole di massima disinformazione della questione ENI nei confronti dei cittadini continua a tacere: qualche velleitario e finto comunicato stampa cerca un confronto che non trova proseliti. Forse l'ultima occasione per ascoltare (?) dal vivo i rappresentanti del Municipio ortonese ci sarà offerta dal WWF e da Lega Ambiente, che sostenuti dal Comitato Spontaneo Natura Verde di Ortona ha promosso l'ennesimo confronto pubblico tra "le parti in causa", venerdì 21 settembre 2007 alle ore 17.30 presso il Cinema Teatro Dino Zambra. Voci di corridoio indicano di nuovo l'inspiegabile (?) assenza del primo (?) cittadino di Ortona che per la questione del Centro Oli si dice che abbia demandato, come rappresentante, il Presidente del Consiglio Comunale Di Martino! E CON QUALE FACCIA questo signore si raffronterà con gli argomenti? Non è un tecnico, non è un ingegnere e non è stipendiato dall'ENI (... o forse sì?), non è né il sindaco e né il vice-sindaco!!! E' palese che costui verrà a rappresentare gli interessi economici dei "Soliti Pochi", e in special modo gli interessi delle aziende consociate nel Consorzio CIA, direttamente interessate alla costruzione del CENTRO OLI. Come dire che, forse, verrà a difendere una piccola parte di cittadini con un ruolo istituzionale di facciata che invece gli dovrebbe imporre eticamente di rappresentare e di sostenere gli interessi primari di tutta la cittadinanza! In poche parole L'ENNESIMA PRESA IN GIRO con IL SOLITO CONFLITTO D'INTERESSI!!! ... ma avrà il coraggio veramente di presentarsi davanti ai compatti e agguerriti rappresentanti del NO AL CENTRO OLI ENI??? ... forse si farà accompagnare da qualche sostenitore dell'ultim'ora??? Vedremo perchè noi saremo li, e saremo pronti a controbattere alle sue illazioni!!! CON QUALE FACCIA VENITE A RACCONTARCI LE VOSTRE MOTIVAZIONI ORAMAI CHIARE DA TEMPO A TUTTI??? Abbiamo smascherato tutta la problematica relativa al BLUFF ECONOMICO INSEDIATIVO dell'ENI, cucito sapientemente dietro le spalle degli ortonesi e che, come dimostrano i documenti, riuscirà a portare ricchezza solo ai SOLITI POCHI! ... e allora??? Ci vediamo Venerdì compatti ad ascoltare e controbattere democraticamente, e Domenica uniti per far vincere la Libertà della Terra!!!!! LA TERRA ALL'AGRICOLTURA E AL TURISMO E NON AL PETROLCHIMICO!!!!
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domenica 16 settembre 2007

IL GIOCO ORAMAI E' CHIARO


Il dialogo mai voluto con i cittadini sia dall'ENI e sia dall'Amministrazione (?) Fratino bis aveva dato delle parvenze! I fatti ufficiali (ufficiosamente erano chiari da tempo) di questi giorni non fanno altro che confermare le attese! Gli uomini di potere di Ortona hanno venduto il futuro della NOSTRA CITTA' all'ENI! Senza chiederci nulla, senza porsi nessuna riflessione!! Il "Dio Denaro" ha guidato il progetto; risvolti economici personali confermati da documenti che certificano l'interesse privato in tutta la questione! NON CI SI VENGA A PARLARE DI AZIONI FATTE PER IL BENE DELLA CITTA' PERCHE' QUESTA VOLTA VI ASSICURIAMO CHE SCATTERA' LA RIVOLTA POPOLARE!!!! Abbiate almeno il pudore di non dire niente e di non farvi vedere magnanimi tra la gente! Il 53% dei cittadini di Ortona vi ha scelto, ma questo non vuol dire che potete fare sempre tutto ciò che volete, perché eticamente rappresentate (?) anche la parte restante che si ostina da mesi a farvi riflettere sulle negatività industriali, economiche e socio-culturali del potenziale insediamento del Centro Oli ENI di contrada Feudo! Mi rivolgo a quei giovani consiglieri che stimo e che non voglio confondere con lo strato di melma che avvolge certi ambienti. Per la prima volta, bontà loro sono arrivati in consiglio comunale: mi rivolgo a Paolo Cieri, a Alfonso Piccinno, a Di Deo Iurisci .... e a qualcun altro che non ricordo!!! Vi rendete conto che cosa andrete a votare, o meglio che cosa vi imporranno di votare? A parte che è già denigrante avere qualcuno che ti impone di fare una scelta, ma poi voi, giovani amici e coetanei!!! Che ci fate in mezzo a molte persone non raccomandabili? Voi in ogni caso ci rappresentate anagraficamente e rappresentate il futuro di Ortona!! Un futuro verde e azzurro, un futuro fatto di mare e di partite a pallone, di fiumi, di montagna e di cielo pulito!!! Un futuro basato sulla storia della nostra terra, sulle nostre campagne e sulla nostra agricoltura!!! Non posso credere che sosterrete con il vostro voto la "BANDA DEL PORTO", che non vuole il bene della propria città!!!! Non lo concepisco!!!! Io avrò il coraggio di venirvi a sbattere in faccia puntualmente i dossier sull'inquinamento, sulla salute dei cittadini e sull'occupazione che non ci sarà mai e vi inchioderò pubblicamente come complici dei già noti responsabili primari DELLA MORTE DI ORTONA!!!! Smentitemi, tappatemi la bocca, sputtanatemi in pubblico, .... ma sorprendetemi! VOTATE NO ALL'INSEDIAMENTO DEL CENTRO OLI ENI, NO ALLA VARIANTE DEL PIANO REGOLATORE! Voterete SI ALLA VITA E ALL'AMBIENTE, SI AL NOSTRO FUTURO E ALLA VITA DI ORTONA.
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sabato 15 settembre 2007

IL CERCHIO SI CHIUDE


Troppi i dubbi e troppe voci diffuse! Si era detto e ridetto che intorno all'insediamento del Centro Oli ENI vi potevano essere dei forti interessi personali e che persino il sindaco (?) di Ortona, forse era coinvolto con interessi economici privati tramite le imprese di famiglia! Ora la notizia è ufficiale! In una conferenza stampa, il gruppo della Margherita di Ortona ha portato a conoscenza che tra le ditte consorziate per la gestione e la realizzazione dei lavori nell'indotto ENI, nell'insediamento, la costruzione degli impianti del nuovo Centro Oli e la spedizione del greggio dal Porto di Ortona compare nell'elenco ufficiale del Consorzio anche un'azienda di comproprietà della famiglia dell'attuale sindaco (?) di Ortona! E la cosa pìù strana è che solo alla fine dell'iter burocratico della costituzione del consorzio è spuntato fuori il nome di questa nota azienda portuale ortonese. Che dire? Tutto è molto strano, ..... ovvero, per noi è tutto molto chiaro! Ora, provate voi stessi a tirare le somme e capirete da soli in che pasticcio (legale o illegale?) si è cacciato il vostro primo (?) cittadino!!! La questione, si legge da se, è molto delicata ma crediamo in ogni caso che ci possano essere tutte le prerogative per un intervento d'ufficio della magistratura! Riflettete: in quale altra città italiana possiamo trovare un sindaco (?) coinvolto così da vicino dagli interessi economici che un insediamento industriale simile sarebbe in grado di produrre per la propria azienda? Certo, il sindaco (?) non potrà votare in consiglio comunale sulla questione, ma è pur sempre una situazione ambigua dove l'attuale primo (?) cittadino, grazie alla sua posizione privilegiata, ha potuto controllare "da vicino" tutte le fasi di insediamento del Centro Oli ENI! Voi che ne dite? Non vi pare che ci sia una situazione di conflitto di interessi palese? Non pensate come me che questa storia ha il sapore della presa in giro? Il cerchio si chiude e qualcuno potrebbe rimanere con le mani nel sacco!

giovedì 13 settembre 2007

PENSACI TU, PRESIDENTE !


Caro Presidente, abbiamo bisogno di te oggi più che mai! Per quelli che come me ti hanno votato e appoggiato nel ballottaggio delle ultime elezioni comunali, rappresenti a tutti gli effetti il vero Sindaco di Ortona, quindi ci rivolgiamo a te con l'affetto e la stima che ci ha sempre legato sopra le parti! Abbiamo sperato e aspettato invano che il signor Fratino si facesse vivo in qualche riunione indetta spontaneamente dai noi contrari al Centro Oli ENI, ma evidentemente la questione economica intorno al potenziale insediamento di contrada Feudo di Ortona è davanti agli occhi dell'intera città e per lui si è dimostrata in modo palese troppo preziosa!! Per questo il vostro primo (?) cittadino ha puntualmente disertato ogni occasione di dialogo e di confronto con chi non la pensava come lui!!! La città purtroppo si è abituata (ahinoi...) al metodo antidemocratico con il quale lui ed i suoi "compari" gestiscono privatamente la cosa pubblica!!! Assodato ciò, ci rendiamo conto che tu sei l'ultima speranza per bloccare il processo burocratico dell'insediamento del Centro Oli ENI!!! Siamo convinti che sei tu l'unica persona in grado di parlare con facilità con i Ministri Bersani, Bindi e Pecoraro Scanio, rispettivamente primi responsabili per le politiche economiche, per la salute e per l'ambiente del nostro Stato!!! Solo loro possono rivedere la pratica ENI / ORTONA per ciò che concerne sondaggi, perforazioni e relativi insediamenti petrolchimici! Come hai già espresso con chiarezza c'è bisogno di tempo per studiare il caso; c'è bisogno di studiosi al di sopra delle parti e di pareri di veri esperti! C'è bisogno di sentire sul serio i cittadini e di confrontarsi con le categorie economiche coinvolte nel futuro insediamento industriale!! Non possiamo essere legati alla fretta istericamente velata di una maggioranza che inizia a sentire l'odore di sconfitta e dei mancati guadagni personali che sfumeranno se tutto ciò non andrà "in porto"!! Presidente, sappiamo che la questione è delicata, ma sappiamo pure che la cattiva gestione di tutta la questione sta provocando una spaccatura sociale degna delle più anguste lotte sociali che la storia di Ortona ricordi! Presidente, ti supplichiamo. fai uno sforzo, ... l'ultimo: fai quello che non dovresti fare, ... fai quello che spetterebbe ad altri di fare e che purtroppo non riescono a fare, perché al di la dei confini comunali i vostri amministratori (?) sono degli emeriti sconosciuti!!! Scrivi una lettera aperta ai 3 Ministeri coinvolti nella questione Centro Oli ENI e prendi tempo! Convincili che le potenzialità estrattive del nostro territorio sono esigue come dimostrano i calcoli! Ricorda loro della vocazione agricola millenaria della nostra terra e rammenta loro della notorietà nel mondo della qualità dei nostri vini del nostro olio!! Illustra loro i progetti provinciali degli istituendi Parchi Naturali delle Dune e della Riserva marina della costa Teatina! Sbatti sulle loro scrivanie la nostra passione per l'ambiente e il nostro amore per il mare! Siamo certi che a te ascolteranno! Siamo nelle tue mani!! Aiutaci tu!
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mercoledì 12 settembre 2007

ASSALTO ALL'ISOLA CHE NON C'E'


SATIRA POLITICA SENZA FINI DI LUCRO - ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale - la foto è stata trovata nella mia cassetta postale come informazione politica elettorale pubblica.

"Tutti pronti miei Tordi!!! Si va alla conquista
dell'Oro Nero! (cioè andiamo in pochi, ... insomma ....i soliti!!!)" Il "Pirata Arraffatutto", (ritratto sopra dopo il fallito intervento subito per cercare di cambiare testa), Presidente (?) del Consiglio dell'Isola che non C'è, ha annunciato la data della "riunione condominiale" (25 settembre 2007 in prima convocazione / 27 settembre 2007 in seconda convocazione) nella quale i "Consiglieri del suo Consiglio" (?) dovranno far finta di decidere sulla questione delicatissima della variazione del piano regolatore urbanistico attualmente in vigore sull'isola! Tutto ciò per permettere di azzerare una economia vincente, quella viti-vinicola e oliaria di Contrada Feudo, a favore dell'insediamento di un Centro Oli ENI e cioè di una industria petrolchimica di dubbio successo!!! Il Pirata ha affermato: " i tempi oramai sono maturi per convocare il consiglio ... " e quindi Consiglio sarà!!! Tutti i pirati sono dunque allertati per la potenziale battaglia!!! ... ma sarà una dura battaglia o il noto filibustiere avrà già ammansito tutti con le ricchezze del suo sterminato forziere??? Il sindaco (?) dell'Isola, da tempo impegnato a non farsi vedere in pubblico perchè conscio del netto calo della sua proverbiale e positiva popolarità, continua a sostenere in silenzio il suo progetto politico-economico, programmato con il plauso di quasi tutto l'indotto portuale, e che può essere riassunto in una frase essenziale: "prima arriva il petrolio e prima spedisco i barili!!" Il Piratone allora (vedi foto) inizia a mostrare i denti con il suo solito ringhio: "... alla conquista dei pozzi per il bene della collettività!" ... ODA chi iè lu vere, gridano in coro i nativi dell'isola prigionieri di questa favola che sembra non finire mai!!!!! Al favoloso richiamo, tutti, dal vice-sindaco dell'Isola che non c'é, titolare della cattedra di lingua italiana e di bon-ton presso l'Università del Billionaire di Porto Cervo, agli altri consiglieri di paglia, iniziano a prepararsi per pronunciare il proprio lungo e difficile discorso nella capanna consiliare: SI politico!!! ... ma sono certi di riuscire nell'impresa? Sono convinti di avere i numeri per farcela o questa volta il Pirata Arraffatutto prenderà con i suoi Tordi una cantonata in testa da farli ruzzolare tutti quanti dal Municipio dell'Isola???? "CO.RE. sé, è troppe 'mmalamente pe' fazz' frechée ...", dice in coro la ciurma del suo galeone privato! ... intanto sull'Isola che non C'è molti uomini del bassofondo iniziano ad avere paura: le previsioni dicono che potrebbe arrivare sull'Isola che non C'è un "URAGANO VERDE" in grado di spazzare tutto, senza risparmiare neanche i più alti uomini di potere della filibusta e i molti uomini di malaffare!!!!
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lunedì 10 settembre 2007

ASSENTEISMO ANTIDEMOCRATICO


La verità viene sempre a galla! Durante la propria campagna elettorale l'attuale sindaco (?) di Ortona aveva impostato il proprio principale slogan (?) contro lo scontato assenteismo di uno dei candidati avversari, il Presidente della Provincia di Chieti Tommaso Coletti! Alla prima grande questione sociale che la città deve affrontare, Nicola Fratino è introvabile!!! Dov'è finito il signor (?) sindaco di Ortona! Perché non è mai presente nei confronti pubblici? Perché ha illuso migliaia di cittadini? Perché affermava e firmava di proprio pugno nella sua "brochure elettorale" che sarebbe stato un sindaco (?) a tempo pieno? Le mie domande vengono fuori da fatti accaduti fino a ieri sera, quando in una pubblica riunione, nota da diversi giorni grazie ai ripetuti avvisi editati dalla stampa locale, l'associazione "puntoortona" aveva invitato a confrontarsi democraticamente i rappresentanti sociali, i politici, i rappresentanti delle categorie dei lavoratori coinvolti, i sindacati e i cittadini comuni sulla delicata questione del Centro Oli ENI! Il risultato della notorietà dell'appuntamento è stato confermato dalla sala conferenze di Palazzo Corvo piena più che mai!! I favorevoli e i contrari al centro petrolchimico in procinto d'insediamento in contrada Feudo, hanno animato una discussione democratica che si è svolta con il massimo rispetto delle parti presenti! Tra i pochissimi politici presenti (3 consiglieri di minoranza del centro-sinistra e un ex assessore provinciale di destra) spiccava senza dubbio la presenza del Presidente della Provincia di Chieti, arrivato per altro in sordina e senza clamore! Una presenza da "cittadino DOC" attaccato morbosamente alla sua città e alla sua gente! Mi chiedo: ma non doveva essere lui il potenziale sindaco assente di Ortona? Non era Coletti quello tacciato come una persona pluri-impegnata che non avrebbe saputo offrire alla sua città il suo prezioso tempo? Ieri io ho visto un concittadino che è rimasto ad ascoltare con attenzione tutto e tutti fino alla fine, e non ho visto presente il sindaco (?) di Ortona! BUGIARDO & BOCCIATO! .... le altre conclusioni tiratele voi!!
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venerdì 7 settembre 2007

UNA PARTITA SOCIALE



Ci hanno insegnato che durante la Seconda Guerra Mondiale il porto di Ortona è stato minato dai tedeschi! Distrutto tutto il molo nord da cariche di tritolo sistemate a ritmi regolari affinché la distruzione potesse essere completa e difficilmente sanabile in poco tempo! Sono passati più di 60 anni ed io continuo a vedere il porto "ancora distrutto"! Un disfacimento, che quotidianamente prende la forma dei suoi sicari e le sembianze dei suoi carnefici, e che trascina dietro di se tutto l'indotto storico-culturale della marineria locale! Persino la scuola statale più antica di Ortona (più di un secolo di gloriosa storia) l'Istituto Tecnico Nautico, unico nella regione e nella qualità dell'insegnamento didattico, creato inizialmente per sostenere l'occupazione marinara, lentamente ha perso la sua funzione primaria per trasformarsi in una delle scuole più rinomate per la preparazione dei futuri studenti universitari, alla pari dei Licei e delle scuole Tecniche! Ciò ci fà intendere più chiaramente la volontà di chi, in silenzio, non ha pensato mai di ricostruire il porto di Ortona per i "cittadini" e per lo sviluppo naturale del nostro territorio agricolo, ma che ha pensato solo a guidare da dietro le quinte (e ultimamente neanche tanto!) la nascita di un nuovo e redditizio settore, quello degli idrocarburi, che continua a non soddisfare la grande richiesta occupazionale della maggioranza di una cittadina, allora distrutta dalla guerra e che oggi non ancora riesce a risollevarsi definitivamente da quelle vecchie macerie! "La Banda del Porto", sostenuta dalle amministrazioni che allora hanno aperto la porta all'ENI, ha iniziato a muovere i primi passi negli anni '60 e man mano ha consolidato un potere che oggi è arrivato a scontrarsi socialmente nella questione del Centro Oli ENI con l'agricoltura, l'economia storica del nostro territorio! Una vera e propria PARTITA SOCIALE che ha tutte le carte in regola per dare inizio ad una insanabile frattura sociale: campagne o petrolio? O meglio: qual'è adesso l'economia trainante di Ortona? Quale scelta migliore per il nostro futuro? Quali danni porterebbe una scelta piuttosta che un'altra? Dalle prime sensazioni, Ortona si dimostra figlia del proprio stato, dove si preferisce far convivere tutto e tutti in un banale pressapochismo, che premia solo le classi più forti ed emargina quelle più deboli! Quindi alla fine nel nome del "vulemese 'bbene che 'nen coste niente", sarà più facile e conveniente per i vostri amministratori(?) optare per lo sviluppo simbiotico di "campagne & petrolio", dove si farà finta di non vedere e sentire le enormi fiamme gassose e maleodoranti che si specchieranno negli acini polverosi delle nostre uve! I favorevoli all'insediamento continuano a strillare, a chi come me crede in un'altra forma di sviluppo territoriale e di progresso mentale, che l'insediameto dell'ENI porterà grande sviluppo e farà decollare Ortona! Sono convinti che questa è un'occasione da non perdere, come si è fatto nel passato con la rinuncia negli anni '70 dell'insediamento chimico-industriale dell'Ortonium! Bene, forse avranno ragione loro! Per convincermi però mi devono spiegare come, dove e per quali classi sociali arriverà questo tanto atteso sviluppo cittadino! Mi devono scrivere e sottoscrivere pubblicamente che il centro petrolchimico non apporterà danni alla salute dei cittadini! Mi devono confortare sul parallelo sviluppo turistico-culturale della nostra città! Mi devono garantire a loro spese che l'agricoltura non subirà danni materiali, commerciali e d'immagine! Mi devono confermare che le nostre case manterranno inalterato il loro valore di mercato e che non si abbasserà il valore fondiario dei nostri terreni! Devono gridare ad alta voce che l'Insediamento ENI porterà nuova occupazione fatta di grandi numeri!! Mi permetto di anticiparli: leggete e documentatevi sui rari documenti ENI che illustrano che cosa andranno a realizzare tra le nostre "capanne"; studiate i casi italiani ed europei simili e rendetevi conto delle difficoltà che altri hanno sfortunatamente incontrato prima di noi; fate una visita in Val D'Agri, in Lucania; parlate con il vostro sindaco (?) di agricoltura, voi cittadini delle contrade che lo avete eletto con il voto e che nei vostri confronti vi si rivolge ancora con appellativi bigotti e vergognosi; fatevi il conto dei numeri attuali dell'indotto occupazionale viti-vinicolo del territorio comunale! Poi, apprese tutte queste notizie supportate da carte, tornate da me! Vi aspetto, e spero riusciate a convincermi del vostro parere assoluto! Rifletto: come mai un complesso chimico-industriale cerca d'insediarsi al centro della nostra produzione agricola? La risposta, come ho già detto più volte, la, potete trovare sui miei post! IDEA! Ma se le aziende dell'indotto portuale credono fermamente allo sviluppo territoriale tramite il futuro insediamento dell'ENI, perché non se lo mettono al porto? Potrebbero togliere tutto quel "ferrovecchio" che alberga da 40 anni sulle banchine fantasma del Consorzio Val Pescara, e potrebbero piazzare liberamente uno, due, o persino tre Centri Oli!! Sarebbe anche più comodo per il trasporto e per i costi che dovranno affrontare le aziende che fanno capo al vostro sindaco (?) e che potrebbero concorrere (?) ad essere tra quelle scelte (?) come appaltatrici (?) dei lavori di spedizione!!!! ... e poi vi immaginate che visione dalle finestre dei soggiorni del sindaco (?), dell'ex vice-sindaco (?), del presidente di Ortona Ambiente? ... e termino qui altrimenti sarebbe troppo lunga la lista degli amministratori pubblici che risiedono "casualmente" lungo la Passeggiata Orientale, una delle poche strade di Ortona dove nelle ben DUE file di parcheggio non si paga stranamente la tariffa oraria presente in quasi tutte le vie del centro abitato!!!! W l'Italia!!!
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giovedì 6 settembre 2007

IL CENTRO OLI ENI PORTERA' RICCHEZZA ?


Ieri in tarda serata ho avuto la fortuna di vedere in TV
nazionale, su
RAI 1, un servizio dal titolo" Petrolio
all'amatriciana", dove una troupe aveva girato immagini
e svolto interviste tra la popolazione della Val D'Agri,
in Basilicata, e precisamente nel centro del piccolo paese
di Viggiano, che conta appena 4000 abitanti! Questo piccolo
centro lucano in provincia di Potenza, ha raggiunto i "fasti"
della cronaca europea perché sul suo territorio è insediato
il più grande Centro Oli ENI d'Italia che riesce a soddisfare
più del 21% del fabbisogno giormaliero italiano di petrolio
che si è stabilizzato a circa 1 milione e 800 mila barili.
In questo centro petrolchimico sono occupati direttamente,
cioè sono dipendenti ENI presenti all'interno della struttura,
35 persone specializzate, ed indirettamente, cioé a contratto,
172 persone (dati ufficiali della Regione Basilicata).
Il prelievo giornaliero si è stabilizzato intorno
a 86.500 barili di greggio. Inoltre, in questo servizio TV,
il taglio giornalistico adottato evidenziava come pur essendoci
un'attenzione europea intorno al polo petrolifero in questione, le
potenzialità di lavoro promesse dall'ENI prima dell'insediamento
non sono state mantenute, e la popolazione è stata costretta in
continuazione ad emigrare! Certo, le royalties (i contributi
economici che per legge spettano di diritto a Stato 30%,
Regione
55% e Comune 15% - D.Lgs. 625 del 25/11/1996
integrata dall' Art.1
comma 93/95 della Legge 239/04 - Decreto
Marzano. Da precisare che la legge può risentire di due variabili
che potrebbero far diminuire o aumentare le royalties a seconda
sia della quotazione del greggio e quindi del valore commerciale
della produzione, sia della quantità di greggio estratta ogni giorno)
,
hanno permesso la valorizzazione di luoghi e di progetti civico-
culturali, ma l'amarezza e le delusioni sono talmente tante che le
popolazioni lucane coinvolte nello sviluppo petrolifero guardano
sempre con più diffidenza alle potenzialità dell'Oro Nero! In più c'è
da sottolineare il pericolo per le persone e per l'ambiente
circostante espressa in modo costante dalla tipologia dell'
insediamento petrolifero! Diverse volte la Regione Basilicata è
stata costretta a chiudere l'impianto per fughe di idrogeno
solforato
, gas mortale sia per l'uomo, sia per l'ambiente e per
le colture agricole! Conclusioni: se l'insediamento più grande
europeo ha prodotto i dati sopra-elencati senza garantire standard
continui di sicurezza e soprattutto di larga occupazione, come mai
si è deciso di ripetere l'operazione in Abruzzo a partire da Ortona?
Non pensate che ancora una volta non si è privilegiata la
collettività? Ora se provassimo a costruire dei dati spendibili per il
potenziale Centro Oli ENi "Miglianico" di Ortona partendo dai dati
ufficiali appena espressi nel caso di Viggiano, forse potremmo
iniziare a capire da noi la vastità degli interessi economici dei
soli e pochi "attori" impegnati nell'operazione! Tutto ciò conviene
principalmente: all'ENI come azienda proprietaria delle
concessioni estrattive e del relativo fatturato; poi, in ordine di
royalties:
alla Regione Abruzzo,
che avrà circa 1 milione e
100 mila euro
di royalties annue, cioé il
55% del 7% del valore
commerciale della produzione; allo Stato Italiano, che
avrà circa
600 mila euro di royalties annue
, cioé il 30% del 7% del valore
commerciale della produzione;
al Comune di Ortona, che
avrà circa avrà circa 300 mila euro di royalties annue, cioé il
15% del 7% del valore commerciale della produzione. Ora se
il Comune di Ortona conferma puntualmente queste cifre
, vorrà
dire che il
7% del valore commerciale della produzione annua si
aggirerà sui 2 milioni di euro! Questo vorrà dire ancora che l' 1%
del valore commerciale della produzione annua si aggirerà sui
286 mila euro che al 100% arriverà ad essere quasi 29 milioni di
euro
l'anno per una produzione media di 7500 barili di greggio al
giorno
!!! Qualora si raddoppiasse la produzione di barili giornalieri,
come nelle previsioni auspicate dall'ENI, si passerebbe a quasi
60 milioni di euro l'anno. Di conseguenza le aziende portuali
di spedizioni, trasporto e sicurezza marittima (che tutte insieme
sfiorano 60 dipendenti)
, gestirebbero affari che arriverebbero a
toccare quasi 5 milioni di euro all'anno! (vedi post di agosto
"Le mani sui Barili)
A queste cifre dobbiamo correttamente accostare
gli investimenti fatti fin'ora dall'ENI e quelli che ha dichiarato farà nei
prossimi 2 anni: 40 milioni di euro spesi per le esplorazioni compiute
tra il 2003 e il 2005, e 100 milioni di euro da spendere per il nuovo
l'insediamento ortonese e per i nuovi pozzi esplorativi sul territorio
ortonese (fin'ora si parla dei primi 2 pozzi in zona Morrecine e Gagliarda).
Il Centro Oli ENI "Miglianico" avrà una durata produttiva di circa
17 anni
e vedrà impiegati 25-30 addetti ENI in fase di esercizio
(dei quali la maggioranza già lavoratori dell'ENI trasferiti nel nuovo
Centro Oli di Ortona e almeno
5 o 6 destinati al deposito R&M di
San Pietro)
, e una media di 300 unità come occupazione
momentanea
in fase di cantiere, da suddividere tra le numerose
ditte locali e di fuori territorio! In questo modo l'ENI andrebbe più che a
raddoppiare la produzione di idrocarburi in Abruzzo (DATI DISTRIBUITI
DALL'ENI / Divisione Exploration & Production). Mi chiedo: come fanno i
favorevoli all'insediamento a parlare di ricchezza per Ortona?
Credo invece che si debba parlare solo di un grosso investimento per
piccole e mirate fasce lavorative, se paragonate alle migliaia di soci
delle Cantine Vinicole pubbliche e private che potrebbero subire
contraccolpi irrimediabili, alle imprese turistiche, a quelle commerciali
e alle imprese della piccola pesca!!! Ma una cosa non ci è ancora chiara:
se la produzione del futuro Centro Oli ENI "Miglianico" è stimata
inizialmente in 7200 barili circa al giorno, che moltiplicati per
365 giorni l'anno si arriverebbe ad una produzione di 2.628.000
barili di greggio; se il valore attuale del barile è di circa 75
dollari pari a circa 53 euro; se moltiplichiamo il prezzo per la
potenziale produzione ortonese annuale arriveremmo a sfiorare i
140 milioni di euro annue (per la precisione 139 milioni
e 284 mila euro); come mai la produzione annua dichiarata
dall'ENI nel calcolo delle royalties arriva solo a 29 milioni di euro?
Dove andrebbero a finire quasi 110 milioni di euro?? Tutte per le spese
di gestione? .... Non credo!! Ci sarà qualche errore?
L'ho commeso io o chi altri? ... Chi può dirmelo?? .....
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mercoledì 5 settembre 2007

LA NUOVA "CATTEDRALE" DI ORTONA


Ecco la nuova "Cattedrale" di Ortona, che sorgerà
tra il Montepulciano d'Abruzzo, il Trebbiano e le
migliaia di piante di ulivo dislocate sul territorio
tra Contrada Feudo di Ortona e il Comune di Tollo,
una zona che sfiora il comune di Miglianico e quello
di Francavilla al Mare. Una zona strategica scelta
con accuratezza per la mega-costruzione che si
dislocherà entro 12 ettari di terreni e che vedrà
svettare in alto del cielo una sorta di "campanile"
identificabile a diversi chilometri di distanza grazie
ad una larga fiamma di fuoco dotata di un classico
odorato paragonabile alle più note perdite di gas!
Siamo i primi a pubblicare una scarna visione
divulgata dall'ENI, un'assonometria che non premia
le altezze dell'insediamento ma che rende l'idea
della vastità dell'impianto rispetto ad un territorio
pede-collinare affacciato sul Mare Adriatico!
Che ve ne pare? Non è un "calcio in faccia" alla
nostra economia agricola? Non vi sembra che
questo "pachiderma" di cemento, ferro e acciaio
non appartenga minimamente alla nostra cultura
economica?
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martedì 4 settembre 2007

GUADAGNI LECITI ?


Ci dicevano i nonni: ..." fa lu 'bbone cristiene!"
Il nostro sangue, cioé, ci invitava a percorrere
una retta via durante la nostra esistenza terrena!
Oggi queste stesse parole sembra non trovino
più posto all'interno della vita di molti di noi,
vuoi perché le parole del "Cristo" oramai non si
sposano bene con i valori effimeri che la società
contemporanea suggerisce quotidianamente, vuoi
perché sono sempre di meno e sempre più nascoste
le persone che mettono in pratica l'insegnamento del
vangelo cristiano! Allora ci si ritrova, come ad Ortona,
a discutere su di una questione delicatissima, come
l'insediamento o meno del Centro Oli ENI in Contrada
Feudo, tralasciando tutti quei valori etici civili e morali
personali che dovrebbero far da guida ad una discussione
del genere! Da una parte della questione sono schierati
i favorevoli all'insediamento petrolchimico, cioé tutte le
aziende coinvolte nella realizzazione pratica delle strutture
tecnico-ingegneristiche, edili, meccaniche ed idrauliche.
Queste troverebbero laute commesse almeno per il periodo
di costruzione dell'impianto, che dovrebbe essere finito in
18 mesi, massimo 2 anni. Dall'altra parte sono schierate
in modo compatto i comitati spontanei, tutte le aziende
dell'indotto viti-vinicolo con a capo le cantine sociali,molte
cantine private e
tutto l'ambiente dell'agricoltura in genere,
le associazioni ambientaliste e i semplici cittadini toccati
dal pericolo dell'inquinamento! In tutto questo marasma
di categorie, i sindacati di riferimento delle due parti
si esprimono solo sulle potenzialità di lavoro che il Centro
Oli potrebbe veicolare o su quelle che lo stesso insediamento
potrebbe far perdere! Daltra parte l'ENI non ha mai chiarito
i numeri dell'operazione! Persino con l'iter quasi concluso
non ha mai allegato al suo progetto ne un piano industriale
e ne un piano occupazionale! Queste carenze, inspiegabili per
un colosso industriale del genere, generano dubbi e sospetti
che in questi giorni scaldano il dibattito cittadino fino a toni
al limite della legge! Certo l'interesse economico, delle solite e
ormai note ditte manipolatrici dei pochi posti di lavoro industriale
presenti sul nostro territorio, è molto alto! Ma a garantire la
trasparenza e la democraticità di tutta l'operazione , purtroppo,
non c'é nessuno, neanche il primo (?) cittadino di Ortona,
perché il vostro sindaco (?) è dentro l'operazione fino al collo
con gli interessi personali, essendo co-proprietario di
diverse ditte portuali di spedizione e di sicurezza! Come dire:
SIAMO PROPRIO NELLE MANI SBAGLIATE! E allora tutti
dietro "l'osso dell'ENI" tanto c'é da mangiare in abbondanza!!!
Ora vi chiedo: tutte queste ditte guadagneranno lecitamente
o dietro il loro lavoro si celerà il mancato rispetto per l'ambiente
e per la storia economica del nostro territorio? Tutte le aziende
coinvolte e ben elencate in un manifesto scarno sul quale si
ribadisce l'appoggio all'operazione, si sono fermate un attimo
a chiedersi se quei lavori futuri sarebbe giusto farli, oppure la loro
etica economica imprenditoriale non può contemplare spazio alla
riflessione ma deve sempre e solo tranciare tutto ciò che incontra?
I cattivi direbbero: ... "se sold, quisse se le dà magné a midicine"!
Invece io faccio un'altra riflessione: ci sono determinati lavori
che devono essere realizzati solo in determinati territori! Esempio:
la Fontina della Valle D'Aosta non la posso produrre in un capannone
del Porto di Ortona! Oppure: la frittura di pesce dell'Adriatico, non
la posso salpare da una barca che solca il Lago di Como! Assurdità!!
Come è assurdo che tra i vigneti e gli oliveti di prodotti agricoli DOC
o DOP possa nascere un Centro Oli: un'industria che chimicamente
separa gli idrocarburi!! Se proprio deve nascere questo nuovo polo
petrolifero, perché non ubicarlo nella zona industriale? Almeno aveva
già l'indirizzo urbanistico del piano regolatore! Invece NO! Tra le
"capanne" è il posto migliore! ... c'é qualcosa sotto, un progetto politico
forse più grande anche di noi! L'escavazione petrolifera è una cosa
differente da un'industria dolciaria o da un'azienda di trasformazione
di prodotti agricoli! Il petrolio è sì un settore economico necessario,
ma non necessariamente può essere escavato da qualsiasi posto!
Chi darebbe il permesso di escavare pozzi ricchi di greggio situati
proprio sotto Piazza Duomo o davanti al Pantheon? (forse solo i nostri
amministratori!!) Per noi le nostre campagne hanno il valore storico-
culturale del Colosseo o dei Campli Flegrei e non possono essere
flaggellate solo perché sono d'accordo alcuni amministratori locali!
Mi chiedo: dove sono finiti i rappresentanti dei Verdi e di Lega
Ambiente
che dovrebbero essere in prima linea sulla questione?
Perché non si espongono? Forse per "omertà istituzionale" non
possono farsi sentire? Mi sembra ingiusto e poco coerente con la
loro attraente indole socio-politica! E ancora: pensate che le
aziende dell'indotto idrocarburi potranno subire contraccolpi negativi
se il Centro Oli ENI non verrà insediato, come io spero? Credo che
oggi, senza questa potenziale commessa le stesse imprese lavorino
comunque e dovunque, proprio per la natura delle loro
professionalità che possone essere ramificate e diversificate nei
vari posti del mondo!
Quindi la perdita di un potenziale lavoro fatto
"in casa" potrebbe essere facilmente sostituibile da qualche altra
commessa sparsa per il mondo
. Ora provate a rovesciare il problema
dalla parte degli agricoltori in genere e in special modo dalla parte
dei viticoltori: come potrebbero continuare a coltivare uva con un
colosso petrolchimico a confine? Come potrebbe il territorio regionale
continuare a produrre ottocentomila ettolitri di vino all'anno senza che
la propria immagine di qualità ed unicità territoriale venga
compromessa? Come si potrà sanare una inevitabile caduta
commerciale del prodotto vinicolo abruzzese nei confronti del mercato
mondiale? Sono inoltre convinto che gli allarmismi manifestati dai
favorevoli all'insediamento del Centro Oli, nei confronti di una
eventuale chiusura del Deposito Agip di Ortona, ubicato da decenni in
zona San Pietro e strategicamente unico per il centro italia, siano
inopportuni perché economicamente non gioverebbe a nessuno
chiuderlo! Ciò che l'ENI ha già fatto invece con il centro operativo di
Contrada Sant'Elena, dislocato a Ravenna in pochi mesi e senza
chiedere il permesso ai politici nostrani, è l'esempio di come la loro
strategia aziendale non tenga mai conto di fattori umani e
occupazionali locali!! Quindi come potersi fidare dell'occupazione
prevista, e come ho già detto mai quantificata ufficialmente con un
piano industriale e occupazionale, di una simile azienda seppur una
delle più importanti d'Italia? Ora però a conclusione, va anche fatta
un'altra riflessione, suggeritami giorni fa in un confronto pubblico:
il destino di Ortona è stato segnato dall'arrivo dell'ENI in città avuto
oramai da più di 50 anni! I soldi che oggi arrivano dall'alto per lo
sviluppo delle banchine portuali sono la conseguenza della politica
regionale e nazionale che incorona Ortona come Porto regionale per
gli idrocarburi! Scordiamoci il turismo e le navi da crociera
! Chi ci ha
governato e che oggi continua a farlo ha pensato bene di prepararci
questo raggiro! Ortona sulla carta è destinata allo sviluppo dell'ENI
nel centro Italia! A questa considerazione potrà rispondere solo il
popolo ortonese: se ci va bene il futuro che ci hanno cucito addosso
non dobbiamo far altro che mettere la testa sotto la sabbia del Lido
Saraceni o del Lido Riccio aspettando che "i soliti noti" sbrighino i
loro loschi affari dietro le nostre spalle! Ma se dentro di noi c'é un
solo bricciolo di orgoglio civico e di amore per Ortona, allora non
dobbiamo far altro che scendere in piazza e scacciare questi
fantasmi una volta per tutte!
RIMANDIAMO AL MITTENTE IL PETROLIO!
Inneggiamo a simbolo di Ortona e del nostro territorio,
il Montepulciano d'Abruzzo, il brodetto di pesce
e le spiagge del nostro unico litorale!
ORTONESI UNIAMOCI CONTRO CHI VUOLE
RUBARCI LA NOSTRA STORIA
E LA NOSTRA CULTURA!!
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