domenica 14 novembre 2010

L'IGNORANZA dei COMUNI LAUREATI



Nel 2050 se dovessimo essere ancora in vita, l'ideatore del nostro blog avrà 84 anni, bene o male un'età potenzialmente raggiungibile.


Potrà vedere con i suoi occhi il cambiamento di Ortona auspicato dall'ultimo Piano Regolatore Generale urbanistico della città appena approvato in consiglio comunale, compiendo una parte dell'iter procedurale che dovrà trovare l'accoglimento dallo stesso organo dopo il ritorno dai giudizi Provinciali e Regionali.

Un Piano Regolatore Generale portato in consiglio da due Presidenti, due avvocati, entrambi di centro-destra. Il primo già Assessore all'urbanistica e quindi coinvolto in toto con questa "profezia".

Due personaggi simili, con estrazioni famigliari modeste e rispettabili, sportivi rispettabili, studenti rispettabili quanto basta, arrivisti dove non basta ancora!

Due laureati opportunisti che, come molti, pur di sfruttare a pieno quei due pezzi di carta rubati all'ideale alto della cultura, da anni si sono inseriti nella macchina politica ricevendo in cambio come è d'uso, oppurtinità di lavoro e ricchezze personali, a prescindere dalle loro qualità (?) professionali!

Una storia comune a molti della loro generazione, una storia tipica italiana, simile a tutti quelli che guardano il bene comune come una meteora da evitare, come un salasso da aggirare.

Ciò per dirvi che questi "signori" di architettura, piani di espansione, urbanistica, storia e filosofia dell'architettura non ne capiscono un bel niente!

Questo solo per descrivere la realtà, senza cercare di offendere nessuno, solo per entrare meglio all'interno dei pensieri di certi personaggi.

"Comuni Laureati" che con facilità e palese ignoranza e senza meriti personali, solo perchè eletti da "voti-scambiati" e da "favori consolidati", si ritrovano sugli scranni dei poteri locali ..... (perchè al di fuori degli ambienti amici non sono nessuno) e partecipano con molti altri simili al "Teatrino della Politica Locale" che storicamente è alla base della disfatta della nazione.

Abbiamo letto ieri, sulle pagine di una nota testata giornalistica locale (?) facile alle "markette", un articolo firmato da una giornalista (?) che non poneva domande o dubbi in merito, ma dava come suo solito la parola a questi due "signori della politica ortonese" che con tranquillità annunciavano il futuro della nostra città.

Un futuro disegnato sull'ultima "carta dei favori" (PRG), dove a scapito di 23 mila anime che lottano per sopravvivere ad Ortona (volontariamente abbiamo omesso quel migliaio di persone in più che mangia e beve alla faccia nostra solo grazie al potere) Ortona viene proiettata nel futuro dalla CEMENTIFICAZIONE DI GRAN PARTE DEL PROPRIO TERRITORIO.

DA NON CREDERE!!!!! .... Com'è possibile? Come potrà succedere che solo grazie agli scambi di voto che hanno portato a trasformare un terreno agricolo in uno edificabile, Ortona potrà svilupparsi a tal punto da divenire una città, dicono, di 55 mila abitanti? ..... anche se l'indice di edificabilità stabilità è vicino ad un agglomerato di più di 100 mila abitanti!!!

Come si può non tenere conto del parere dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'organo predisposto alla tutela del territorio locale, che in precedenza aveva approvato solo il 5% scarso delle più di 900 osservazioni arrivate in Comune sul Nuovo Piano Regolatore Generale, ed in sede di consiglio comunale, il "Presidente" ne porta all'approvazione quasi la totalità?

Speriamo che gli organi di controllo, le Procure della Repubblica, le Forze di Pubblica Sicurezza, facciano tutte il loro lavoro perche è palese che la "manovra non è per niente chiara"!!!


Non riusciamo a credere come mai nessuno dice nulla.... forse tutti coinvolti negli "scambi"?

... Può essere, ma allora che ci viviamo a fare in questa città? ... dove sono i giovani che si autocelebrano come
"il più grande stimolo culturale di Ortona degli ultimi anni"? ... perchè non muovono l'arrembaggio contro questi uomini meschini ed impreparati, anche se palesemente dello stesso pensiero politico?

Il fatto che qualcuno conosce meglio la legge di altri non è sinonimo di qualità civile, di alti ideali comuni o di qualità a tutela del popolo!

Conoscere tecnicamente un organo pubblico è un dono ..... ma questo non deve servire a sviare ciò che è necessario fare per la comunità, e non deve essere utilizzato a favore di ciò che è conveniente fare per se stessi o per qualcuno in particolare.

Come può essere tutto questo una qualità morale? ... un principio sul quale puntare? una caratteristica sulla quale far poggiare il futuro di Ortona?


Passateci il termine ma noi riusciamo a veder solo "tanta mmerda" che continua ad accumularsi sulla nostra città.

Infine la chiusura: "Ortona con questo PRG potrà puntare sul Turismo".... ... e chi lo dice? Due ambigui avvocati non hanno le qualità per affermarlo visto che loro stessi sono stati tra i protagonisti negativi della rincorsa di Ortona a favore della petrolizzazione, e gli stessi che dal 2001 non hanno mosso un dito contro Marollo e la legge Regionale che individuava C.da Taverna/Pincione come uno dei siti Abruzzesi idonei all'accoglimento di una area di Discarica e Stoccaggio d'Amianto.

Crediamo che sarebbero stati certamente più simpatici se, appogiate le toghe, nel tempo libero si fossero organizzati per vendere noccioline durante le feste, le fiere e gli spari che amano tanto!!!!


Poi, una "Bandiera Blu comprata" non può essere garanzia di qualità, visto che tutti vedono quotidianamente la scarsa attenzione che c'è ad Ortona nei confronti del proprio territorio.

Non ci sono stutture recettive primarie come ancora in molte zone neanche l'urbanizzazione primaria.

Non ci sono strade pubbliche a sufficienza
dedicate al turismo (vedi la strada che vogliono privatizzare a Ripari di Giobbe solo perchè il potere abita tutto lì, anche i due presidenti in questione).

Non c'è accortezza nell'individuazione delle potenziali aree di sviluppo urbano, vedi l'autogol nel PRG
(che delusione i professionisti acquistati dalla politica) dove si prevede la cementificazione di Via Civiltà del Lavoro già satura di abitazioni e senza tener conto che c'è un solo asse viario di collegamento rapido con la crinale sud-ovest verso la Majella. Dovesse succedere un'interruzione momentanea la città, le frazioni e l'entroterra sarebbero bloccate!

Insomma un PRG da dimenticare, una tecnica di approvazione da controllare, due presidenti coinvolti da mandare a pascolare!