martedì 21 dicembre 2010

COMMISARIO, CE LO FA QUESTO REGALO?



COME AUGURARVI BUON NATALE?


1 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Di certo con una canzone che spopola su youtube e che fotografa al meglio la società di oggi. Un "modus vivendi" regalatoci dal pressapochismo politico e dalla più bassa straripante e vomitante cultura televisiva che
negli ultimi 30 anni ha inchiodato la maggioranza più debole e distratta della comunità davanti allo schermo nero.

http://www.youtube.com/watch?v=vXZPwSdsDuo

2 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Poi sotto il nostro albero troverete un bel ragno pronto a cucirvi addosso anche questa volta la tela della libertà di parola su un argomento scottante! Prendendo spunto da un sagace articolo di satira locale di qualche tempo fa di seguito riportato, siamo andati a documentarci sulle attuali condizioni dell'unico manufatto architettonico ortonese degno di avere questo appellativo: Palazzo Farnese. Ma prima riflettiamo con Vitriol:

Il discendente di cinquantesima o sessantesima generazione di un peloso originario della Ritorna Felix, a suo tempo venduto già cadavere lessato all’incrocio della casa natale di F.Paolo Tosti con via Caldora, in una solatìa mattina autunnale si avventurò dal suolo patrio dello Scoglio ortonese verso la costa cittadina.

Approfittando della mancata pulizia e decespugliamento dell’acciottolata Salita dei Pescatori, senza essere notato arrivò fin sotto il palazzo Farnese. Constatando che la vegetazione spontanea continuava indisturbata fin sopra la terrazza del palazzo, con un piccolo sforzo si arrampicò fino all’ultimo piano e sistematosi sulla grondaia stette li a rimirare tutto il paesaggio: quello naturale rimasto e quello disordinato urbano costruito, nuvole comprese ovviamente.

Allora tirò fuori il suo telefonino-occhio di pesce, scattò una foto e la inviò per posta elettronica alla redazione di siti veglianti quale omaggio a futura memoria di tutti i pelosi che eroicamente forniranno piccole consolazioni gustative agli umani ortonesi, perpetuando il ricordo di piccoli e grandi delitti: dalla cottura di un crostaceo alla distruzione di una perla.

Infine per consolazione e solidarietà coi propri avi, avendo adempiuto alla testimonianza, anziché tornare nel mare preferì immolarsi proprio lì sotto in una pentola di Fabio. Meglio al sugo che lesso! vitriol

3 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Palazzo Farnese, dunque, da sempre trattato come merce di scambio tra bene privato e bene pubblico, non smentisce neanche questa volta la natura che negli ultimi 300 anni di storia l'uomo gli ha affibiato!

Qualche giorno fa abbiamo visitato la furtiva e saggia riapertura del Palazzo Farnese voluta dal Commisario dott.Grilli. In punta di piedi di fatto la città, grazie a questa brillante iniziativa, si è riappropriata del bene pubblico più importante per la cultura e per le arti.

"VISUALE in MUSICA", evento start-up al 55° Premio Nazionale Basilio Cascella 2011 - www.premiocascella.it, inaugurata domenica 28 novembre e aperta fino a ieri lunedì 20 dicembre
2010, è stata una intelligente mostra che ha visto esporre buoni e giovani artisti europei.

Un modo elegante per gridare a tutti che il palazzo è vivo ed ha grandi progetti già dai prossimi mesi. Siamo ben felici di dare spazio a qualcosa che cerca di funzionare nella nostra decadente città.

Una volta girata l'esposizione, abbiamo cercato di fotografare il palazzo "restaurato" (?) da un appartamento adiacente. Il nostro obbiettivo si è fermato sul terrazzo al penultimo piano dove ha messo a fuoco una serie di motori dei condizionatori dell'aria forzata che hanno reso quello spazio incantevole che domina l'Adriatico come l'ultimo dei magazzini industriali.

Un obrobrio che cela decisioni forzate; una scelta inopportuna dettata forse da interessi privati limitrofi. Infatti il posto originario delle macchine è sempre stato ben nascosto sotto le scale d'ingresso ......

Possiamo di conseguenza supporre l'iter della storia: una volta gli spazi ed il terrazzo adiacenti erano proprietà di un noto laboratorio fotografico locale. Oggi gli stessi, smembrati e divisi dagli avvoltoi di turno, sono diventati lussuosi appartamenti. Non crediamo sia solo un caso che quasi tutto il palazzo adiacente al Farnese (una volta ala nord dello stesso) sia la dimora della famiglia di un noto costruttore locale. Quello che ha donato i migliori obrobri architettonici alla nostra città!

QUINDI, FORSE ....., IL RUMORE DELLA MACCHINE DELL'ARIA FORZATA POTEVA DARE FASTIDIO A QUALCUNO. Ovvero: IL BENE PRIVATO
AD ORTONA, FORSE ANCHE IN QUESTO CASO, E' RIUSCITO A SOVRASTARE ANCORA QUELLO PUBBLICO.... FORSE!!!! DICIAMO FORSE .....!!

Ci chiediamo: chi ha preso questa decisione? Chi ha firmato il progetto termo-idraulico? Dov'era la sovrintendenza ai beni architettonici? Dov'era il sindaco(?) sempre presente della città?

4 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Chiediamo al Commisario di indossare per questa volta il cinturone e la stella da sceriffo e di indagare e portare alla luce questa ennesima incongruenza locale in nome e per conto della città di ortona, da troppo tempo orfana di qualcuno che la difende con il cuore ed i fatti.

Caro Commisario GRILLI ce lo fa questo grande regalo di Natale?

domenica 14 novembre 2010

L'IGNORANZA dei COMUNI LAUREATI



Nel 2050 se dovessimo essere ancora in vita, l'ideatore del nostro blog avrà 84 anni, bene o male un'età potenzialmente raggiungibile.


Potrà vedere con i suoi occhi il cambiamento di Ortona auspicato dall'ultimo Piano Regolatore Generale urbanistico della città appena approvato in consiglio comunale, compiendo una parte dell'iter procedurale che dovrà trovare l'accoglimento dallo stesso organo dopo il ritorno dai giudizi Provinciali e Regionali.

Un Piano Regolatore Generale portato in consiglio da due Presidenti, due avvocati, entrambi di centro-destra. Il primo già Assessore all'urbanistica e quindi coinvolto in toto con questa "profezia".

Due personaggi simili, con estrazioni famigliari modeste e rispettabili, sportivi rispettabili, studenti rispettabili quanto basta, arrivisti dove non basta ancora!

Due laureati opportunisti che, come molti, pur di sfruttare a pieno quei due pezzi di carta rubati all'ideale alto della cultura, da anni si sono inseriti nella macchina politica ricevendo in cambio come è d'uso, oppurtinità di lavoro e ricchezze personali, a prescindere dalle loro qualità (?) professionali!

Una storia comune a molti della loro generazione, una storia tipica italiana, simile a tutti quelli che guardano il bene comune come una meteora da evitare, come un salasso da aggirare.

Ciò per dirvi che questi "signori" di architettura, piani di espansione, urbanistica, storia e filosofia dell'architettura non ne capiscono un bel niente!

Questo solo per descrivere la realtà, senza cercare di offendere nessuno, solo per entrare meglio all'interno dei pensieri di certi personaggi.

"Comuni Laureati" che con facilità e palese ignoranza e senza meriti personali, solo perchè eletti da "voti-scambiati" e da "favori consolidati", si ritrovano sugli scranni dei poteri locali ..... (perchè al di fuori degli ambienti amici non sono nessuno) e partecipano con molti altri simili al "Teatrino della Politica Locale" che storicamente è alla base della disfatta della nazione.

Abbiamo letto ieri, sulle pagine di una nota testata giornalistica locale (?) facile alle "markette", un articolo firmato da una giornalista (?) che non poneva domande o dubbi in merito, ma dava come suo solito la parola a questi due "signori della politica ortonese" che con tranquillità annunciavano il futuro della nostra città.

Un futuro disegnato sull'ultima "carta dei favori" (PRG), dove a scapito di 23 mila anime che lottano per sopravvivere ad Ortona (volontariamente abbiamo omesso quel migliaio di persone in più che mangia e beve alla faccia nostra solo grazie al potere) Ortona viene proiettata nel futuro dalla CEMENTIFICAZIONE DI GRAN PARTE DEL PROPRIO TERRITORIO.

DA NON CREDERE!!!!! .... Com'è possibile? Come potrà succedere che solo grazie agli scambi di voto che hanno portato a trasformare un terreno agricolo in uno edificabile, Ortona potrà svilupparsi a tal punto da divenire una città, dicono, di 55 mila abitanti? ..... anche se l'indice di edificabilità stabilità è vicino ad un agglomerato di più di 100 mila abitanti!!!

Come si può non tenere conto del parere dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'organo predisposto alla tutela del territorio locale, che in precedenza aveva approvato solo il 5% scarso delle più di 900 osservazioni arrivate in Comune sul Nuovo Piano Regolatore Generale, ed in sede di consiglio comunale, il "Presidente" ne porta all'approvazione quasi la totalità?

Speriamo che gli organi di controllo, le Procure della Repubblica, le Forze di Pubblica Sicurezza, facciano tutte il loro lavoro perche è palese che la "manovra non è per niente chiara"!!!


Non riusciamo a credere come mai nessuno dice nulla.... forse tutti coinvolti negli "scambi"?

... Può essere, ma allora che ci viviamo a fare in questa città? ... dove sono i giovani che si autocelebrano come
"il più grande stimolo culturale di Ortona degli ultimi anni"? ... perchè non muovono l'arrembaggio contro questi uomini meschini ed impreparati, anche se palesemente dello stesso pensiero politico?

Il fatto che qualcuno conosce meglio la legge di altri non è sinonimo di qualità civile, di alti ideali comuni o di qualità a tutela del popolo!

Conoscere tecnicamente un organo pubblico è un dono ..... ma questo non deve servire a sviare ciò che è necessario fare per la comunità, e non deve essere utilizzato a favore di ciò che è conveniente fare per se stessi o per qualcuno in particolare.

Come può essere tutto questo una qualità morale? ... un principio sul quale puntare? una caratteristica sulla quale far poggiare il futuro di Ortona?


Passateci il termine ma noi riusciamo a veder solo "tanta mmerda" che continua ad accumularsi sulla nostra città.

Infine la chiusura: "Ortona con questo PRG potrà puntare sul Turismo".... ... e chi lo dice? Due ambigui avvocati non hanno le qualità per affermarlo visto che loro stessi sono stati tra i protagonisti negativi della rincorsa di Ortona a favore della petrolizzazione, e gli stessi che dal 2001 non hanno mosso un dito contro Marollo e la legge Regionale che individuava C.da Taverna/Pincione come uno dei siti Abruzzesi idonei all'accoglimento di una area di Discarica e Stoccaggio d'Amianto.

Crediamo che sarebbero stati certamente più simpatici se, appogiate le toghe, nel tempo libero si fossero organizzati per vendere noccioline durante le feste, le fiere e gli spari che amano tanto!!!!


Poi, una "Bandiera Blu comprata" non può essere garanzia di qualità, visto che tutti vedono quotidianamente la scarsa attenzione che c'è ad Ortona nei confronti del proprio territorio.

Non ci sono stutture recettive primarie come ancora in molte zone neanche l'urbanizzazione primaria.

Non ci sono strade pubbliche a sufficienza
dedicate al turismo (vedi la strada che vogliono privatizzare a Ripari di Giobbe solo perchè il potere abita tutto lì, anche i due presidenti in questione).

Non c'è accortezza nell'individuazione delle potenziali aree di sviluppo urbano, vedi l'autogol nel PRG
(che delusione i professionisti acquistati dalla politica) dove si prevede la cementificazione di Via Civiltà del Lavoro già satura di abitazioni e senza tener conto che c'è un solo asse viario di collegamento rapido con la crinale sud-ovest verso la Majella. Dovesse succedere un'interruzione momentanea la città, le frazioni e l'entroterra sarebbero bloccate!

Insomma un PRG da dimenticare, una tecnica di approvazione da controllare, due presidenti coinvolti da mandare a pascolare!

mercoledì 27 ottobre 2010

Dott. Jekyll e Mr. Hyde



Dopo una pausa relativa ad importanti impegni personali, riprendiamo la nostra "libera attività di cronaca e di critica-informativa" che tanto è stata vicina alle lotte per i diritti popolari e ambientali. Durante questi ultimi mesi di stop abbiamo ricevuto centinaia di mail che ci esortavano a continuare le nostre battaglie mediatiche a favore della corretta etica sociale.

Dopo un leggero restyling del blog la novità vera è che siamo ancora qui, più forti e più convinti di prima che la "Libertà di Parola" è alla base della democrazia. Libertà che non mira a creare casi o a ledere i diritti altrui: libertà che cerca di investire di responsabilità sociali soprattutto chi è abituato a vivere da sempre e solo nella propria ristretta visione di "bene comune" e di schiera chiusa ai propri interessi privati.

Come abbiamo sempre detto, una "libertà cosciente" che porta dietro un nome e cognome, e non diminutivi assurdi riconducibili dopo mille link ad un potenziale ed insicuro nominativo.

Questa nostra presa di posizione iniziale, alla base del successo dei più importanti social-network vedi "facebook", ha allontanato chi di internet ne sfruttava la velocità di comunicazione a servizio della propria cattiveria e delle proprie invidie recondite, premiando nello stesso tempo chi ha avuto sempre qualcosa da dire su concetti, ideologie e problematiche sociali.

Rileggevo alcuni commenti
di qualche anno fa, non pubblicati perchè mancanti di autori rapidamente riconducibili. Commenti di alcuni giovani pieni di astio e di invidie personali nei confronti di successi giovanili altrui, che cercavano di farsi forza dietro cattiverie gratuite e senza senso, basate solo sulla cattiva conoscenza dei fatti.

Ci chiediamo: come può una cittadina come Ortona guardare al proprio futuro se in seno contiene anche delle personalità simili. Giovani menti che cozzano a priori con potenzialità e sviluppo? Come potrà Ortona basarsi sulla conoscenza e sulle capacità di chi pur di esprimersi, vomita cacca su tutti e tutto solo perchè ha delle pesudo-antipatie personali?

I due volti di Ortona trovano spunto da queste ultime considerazioni: una città in piena apatia economica e socio-culturale che non riesce a scrollarsi di dosso una ventennale classe politica-economica avida e affamata di tutto tranne che di riconoscenze morali. Un paesotto finto borghese che cela dentro di se una maledetta ignoranza sposata con un irrefrenabile arrivismo personale dei soliti-noti personaggi che infangano quotidianamente la vita sociale di Ortona e la sua storia millenaria!

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1886) il celebre romanzo dello scrittore di Edimburgo Robert Louis Stevenson, trova perfetto compimento nel nostro paesotto. Personaggi loschi che ostentano diverse personalità a seconda del caso e della convenienza. Riflettete .....

Paesotto che in balia della sua apatia politica, economica e socio-culturale, riesce a risorgere e a fingere benessere comune solo nelle "feste telecomandate", nelle sue banali e ripetute fiere ad interesse privato, nelle sue pluri-collaudate sagre estive, nelle sue manifestazioni culturali pluri-ripetute e ostentate come nuove, nei suoi incontri del jet-set tra finte persone ricche!

Ortona e le sue due facce trovano compimento nel giorno di festa di cultura celtica e anglosassone d'oltre-oceano, HALLOWEEN. Un giorno dove con il gioco
si cerca di spaventare una cittadina che ha già fin troppa paura di se stessa. Un giorno che evidenzia sempre più lo scarso attaccamento alla cultura locale che ci invita a pregare i santi ed i cari defunti, e che invece premia con largo successo la glorificazione di zucche, streghe e zombi. Halloween sarà prossimamente la vera "festa patronale" di Ortona!

Chissà se qualche simpaticone avvezzo alle casse comunali perennemente vuote, riesca a trovare anche in questo caso il sistema per chiudere la giornata del 31 ottobre con avveniristici fuochi d'artificio da 10-20 mila euro, tanto cari all'amministrazione comunale di Ortona?

Sarebbe la ciliegina sulla torta per la città che 4 stronzi vogliono regalarci!


mercoledì 26 maggio 2010

L'INCOERENZA di PESSIMA QUALITA'



"Ortona è bella: vivila a piedi" era lo slogan di una pubblicità turistica degli anni '80 dello scorso secolo!


Oggi aggiungeremmo noi.... " vivila a piedi tra i pozzi e le trivellazioni petrolifere" .. perché è questo che rischiamo ancora! Quest'incubo non ancora represso o cancellato per sempre è la somma di diverse azioni politiche che i governanti di Ortona hanno tramato alle spalle ignare dei cittadini! Un piano preordinato che donava di fatto la città all'ENI e alle major petrolifere mondiali in cambio di presunti (?) "favori" piovuti dal cielo per chi l'organizzava e lo sosteneva!

In testa del nostro blog pubblichiamo la testata del volantino che l'allora presidente del consiglio comunale fece distribuire dai suoi sguatteri ad Ortona, in piazza della repubblica, durante il comizio di chiusura della "farsa" manifestazione del Popolo del SI
(.... solo le imprese interessate alla costruzione del Centro Oli del Feudo, appena duecento persone supportate da un centinaio di lavoratori ENI fatti arrivare per l'occasione in pulmann per fare numero). Manifestazione promossa di fretta per rispondere alla precedente ondata spontanea di cittadini (....quasi tremila persone sfilanti) tutti assertori del NO alla petrolizzazione dell'Abruzzo. Volantino di cui a seguire pubblichiamo l'intero e agghiacciante contenuto!

L'INCOERENZA PURA e la PESSIMA QUALITA' UMANA, PROFESSIONALE e POLITICA dei Governanti locali è tutta riassunta in quel volantino.

Siamo proprio curiosi di vedere chi avrà ancora il coraggio di barrare con una X quei simboli politici messi in bella mostra a sostegno della petrolizzazione di ORTONA e dell'Abruzzo intero!

Chi ha scritto il contenuto di quel volantino, oggi dovrebbe rappresentare il turismo e la cultura nella provincia di chieti: ci vuole poco per capire che siamo messi male, .. anzi malissimo!

Un assessore provinciale che appena due anni e mezzo fa scriveva: CONVINTI che possono convivere le realtà turistiche ed agricole con quelle industriali (petrolifere), come avviene in tanti "ameni" posti d'Italia. Ma che cosa può rappresentare se non i propri interessi? Come sarà considerata una provincia che contempla tra i sui trabocchi meravigliosi trivelle, pozzi petroliferi, navi cisterne e quant'altro?

Ad oggi questa è la realtà locale: i contadini espiantano le viti; gli alberghi ad Ortona sono appena 6 dei quali 4 estivi; i locali commerciali sfitti sono più visibili di molte altre vetrine che denunciano palesemente lo stato difficile del commercio locale; il problema della viabilità e dei parcheggi non è stato ancora risolto; la flotta marinara di Ortona conta appena una decina di unità: all'ufficio di collocamento sono iscritti più di quattromila persone, 1/6 della popolazione locale;

Questo secondo noi è il risultato di 20 anni di politiche sbagliate: è il risultato delle azioni e delle scelte personali di personaggi pseudo-politici totalmente incompetenti ed estranei alle vere problematiche della cosa pubblica.

Il loro operato ha solo evidenziato dei grandi e palesi interessi personali: esiste un dossier dove si evincono molti fatti del genere e che dovrebbe indurre all'apertura di un'inchiesta! ... speriamo a breve!! Ortona ha una classe politica che in 20 anni di attività continua è riuscita a diventare solo un clan di ricchi imprenditori! Come mai? Ci chiediamo grazie a che cosa??? .. forse avranno influito i posti di controllo che ricoprivano? .... forse le loro professioni senza l'appoggio politico non rendono tanto? ... forse!!! La realtà è che ognuno di essi, nessuno escluso, tiene stretta la poltrona alla quale a turno occupa, ..... e ciò ci fa molto riflettere!! ... Molto!!!

Un'ultima considerazione: l'operato dei politici in quanto pubblico deve essere esaminato, confrontato, criticato, migliorato, negato, attaccato, appoggiato, sostenuto, cancellato, denunciato, pubblicato, raccontato! Solo in questo modo si consuma la democrazia!!

Quando gli uomini (?) che ricoprono incarichi pubblici e si alterano se qualcuno si permette di dire il contrario di ciò che pensano, vuol dire che non sono adatti a questi ruoli!

Si criticano o si appoggiano gli operati dell'uomo, non le personalità o il carattere o addirittura le famiglie! Certo, in molti casi le cose si speculano, ma è un problema dei politici saper discernere le cose!

Le nostre considerazioni sul contenuto "da vomito" del volantino in questione le elechiamo prima del testo! Un contenuto forviante e falso poichè ricco d'imprecisazioni, di finti moralismi, di palesi oppurtinismi, di banalità, d'imperfezioni di forma grazie allo scribacchino forense che ha avuto la debole idea di comunicare le scelte socio-politiche della maggioranza locale a mò di lettera legale. Siamo sempre pronti ad un confronto pubblico tra i nostri documenti depositati al TAR con quelli inesistenti che avrebbero indotto il contenuto del volantino in questione!

In ogni caso,
leggetelo voi stessi e fate le vostre considerazioni!

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Ortona 1 ottobre 2007
Volantino firmato da 5 partiti/liste civiche di Ortona (vedi la testata di sopra)

RITENUTO di condividere le preoccupazioni e le iniziative del Comitato Natura Verde, sulla tutela dell'ambiente in generale ed in particolare delle coltivazioni in atto nella zona, per impedirne in ogni modo il degrado;

VISTE le legittime preoccupazioni espresse dalla Coldiretti, dalle Cantine vinicole pubbliche e private, nonché dai numerosi cittadini che hanno partecipato alla raccolta delle firme contro il Centro Oli;

MANIFESTATO l'apprezzamento per tutte le pubbliche manifestazioni pacifiche che si sono avute in merito all'argomento;

PRESO ATTO delle posizioni espresse dalle OO.SS., R.S.U., dalla Confindustria, delle associazioni Naturarossonera, Sinistra Alternativa, e di diversi cittadini che ritengono il progetto importante e necessario al fine della salvaguardia e dell'incremento dell'occupazione del comparto nonché dello sviluppo della imprenditoria nell'indotto;

ESAMINATO attentamente il Progetto ENI, anche alla luce della consulenza specifica di validi operatori del campo petrolifero presenti nella nostra città ed aventi esperienza specifica nella materia constatando in particolare che: a) il progetto fa parte del piano strategico nazionale per gli idrocarburi sin dal 2001; b) la regione ha autorizzato la coltivazione dei pozzi già destinando parte del suo territorio a tale fine;

EVIDENZIATO che il trasporto del greggio avviene tramite oleodotto e non a mezzo ruote;

RILEVATO che il procedimento amministrativo si trova nella sua fase terminale, nel senso che tutti i pareri tecnici sono stati favorevoli ed anche la procedura risulta corretta: sono state espletate favorevolmente le conferenze di servizio previste dalla Legge;

CONSIDERATO che l'ENI ha dichiarato di avere la disponibilità dei terreni, sia dove dovrebbe sorgere il Centro Oli, sia di quelli attinti dall'oleodotto;

CONSIDERATO che tali terreni sono terreni agricoli, ceduti dagli agricoltori all'ENI stessa;

CONSIDERATO che per quanto riguarda il Comune, si tratta di mera varianre urbanistica per terreni di cui gli agricoltori-proprietari si sono spogliati;

CONSIDERATO, ancora, il rilevante valore delle royalties e delle somme che l'ENI deve, per legge, versare al comune a fronte della coltivazione dei pozzi;

RILEVATO che nell'ultima campagna elettorale la coalizione di centro-sinistra si è espressa in maniera favorevole all'insediamento e che analoghe considerazioni favorevoli sono state sempre svolte dalla stampa locale;

EVIDENZIATO che immotivato ed immotivabile appare il diniego che sarebbe ascrivibile ad errori e/o omissioni di terzi e non del Comune, a fronte di iniziative invasive sul territorio iniziate oramai da anni con l'investimento dell'ordine di decine di milioni di Euro; non potendosi escludere un'azione di risarcimento del danno a carico dell'ente a causa di un immotivato diniego o di diniego per fatto altrui;

CONSIDERATO che anche la più ricorrente delle eccezioni mosse all'Amministrazione non può essere condivisa poiché da sempre è stata informata su quanto l'ENI aveva intenzione di fare, anche perché le forze politiche regionali, provinciali e locali sin dal 2001 hanno richiesto un maggior impegno dell'ENI sul territorio, proprio per salvaguardare l'indotto del settore;

PRESE LE DISTANZE dall'atteggiamento assunto da coloro, anche a livello istituzionale, che hanno ritenuto di intervenire sull'argomento solo per mettersi in mostra, non essendosi prima informati nel migliore dei casi, o addirittura contraddicendosi con quanto le stesse istituzioni e persone avevano detto e fatto in precedenza;

RITENUTO che vadano condannati tutti gli atteggiamenti assunti da coloro che hanno attaccato stoltamente il Sindaco, dichiarando che avrebbe un interesse diretto nell'investimento ENI, cosa che, oltre ad essere falsa, è calunniosa;

RITENUTO di condividere quanto il Presidente del Consiglio ha fatto, per istruire la delibera di giunta in Consiglio Comunale, dando la possibilità a tutti gli interlocutori di esprimere, in piena libertà il loro punto di vista, nel tentativo di impedire un illegittimo condizionamento della potesta decisionale di tutti i consiglieri comunali;

FERMA RESTANDO la possibilità di ragionevole modifica della convenzione anche dal punto di vista delle condizioni economiche.

LETTA la risoluzione del Consiglio regionale con la quale si invita la Giunta ad invitare il Comune a soprassedere da ogni decisione;

RILEVATO che la Giunta, il Consiglio regionale, il Ministro e, in ogni caso, chi ha competenza in merito può sempre intervenire ove lo ritenga opportuno;

CONSIDERATO che il Consiglio comunale deve occuparsi solo della variante urbanistica non potendo entrare nel merito di tutte le altre questioni per le quali si sono espressi gli enti e le istituzioni competenti;

CONVINTI che possono convivere le realtà turistiche ed agricole con quelle industriali, come avviene in tanti ameni posti d'Italia

ESPRIMONO PARERE FAVOREVOLE AL CENTRO OLI CON IL CONSEGUENTE VOTO NEL CONSIGLIO COMUNALE ALL'INVESTIMENTO ENI.

Ortona 1 ottobre 2007

a firma:
FORZA ITALIA / UDC / NUOVO PSI / DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE / INSIEME PER CAMBIARE / LISTA SINDACO GRANATA - CENTRO DEMOCRATICO

sabato 15 maggio 2010

BLUBUFFONATA



Come accade puntualmente ogni anno, anche per il 2010 sono state rilasciate le Bandiere blu. Questo ambito riconoscimento viene presentato alla popolazione come un elenco di luoghi in cui il mare è pulito.

Tuttavia non è proprio così.


Su sito di Fee Italia, l’associazione che si occupa di attribuire le bandiere blu si legge: Istituita nel 1987, anno europeo per l’ambiente, la Campagna è curata nei vari Paesi dalla FEE, Foundation for Environmental Education.

La Bandiera Blu delle spiagge si assegna per: qualita’ delle acque, qualita’ della costa, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale.

La Bandiera Blu degli approdi turistici si assegna per: qualita’ dell’approdo, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale ed informazioni.


Per i criteri di valutazione visitare il sito: http://www.bandierablu.org/common/criteri.asp?tipo=bb

ORTONA (ch) per la prima volta entra a far parte di questa nutrita lista: perchè solo ora? ... perchè questo riconoscimento,
ambito da molte amministrazioni comunali, è arrivato ad Ortona solo 24 anni dopo la sua istituzione? .. ma il nostro mare è diventato pulito all'improvviso? .. o sulla costa sono stati fatti cambiamenti così importanti e funzionali da farci fregiare con questa bandiera? Scusateci ma per chi ci avete preso?

.... noi diffidiamo fortemente di questo "BLU"!!

Una classe politica-imprenditoriale ortonese legata al governo provinciale-regionale-nazionale, che da sempre non offre garanzie sulla tutela dell'ambiente e che appena tre anni fa aveva provato a vendere la città al "petrolio" e oggi fa sventolare un vessilo blu di più di due metri quadrati sul suo balcone principale!

Una classe politica-imprenditoriale locale che in più occasioni si è espressa favorevolmente allo sfruttamento del territorio che malamente amministra e che dona con troppa facilità alle aziende energetiche tradizionali: vedi pozzi petroliferi, centrali turbogass, discariche d'amianto, etc.

Una classe politica-imprenditoriale ortonese che non ha mai speso un euro per la promozione turistica, per la propria costa, per i propri operatori turistici, per l'indotto commerciale ed enogastronomico!

Una classe politica-imprenditoriale locale che ha dimostrato di non possedere idee e strumenti per proiettare il territorio urbano verso lo sviluppo turistico: un piano spiaggia clientelare e privo di indirizzi propositivi per lo sviluppo turistico pubblico di tutto il territorio comunale! Un piano fantasma tenuto ancora in cantiere .... ancora al caldo!!

Oggi questa marmaglia di incopetenti si scopre sostenitrice dell'ambiente e si pavoneggia attraverso questa "pura finzione blu" mentre prepara l'ennesimo tentativo di vendere ad un "privato-amico" un pezzo di strada comunale su uno dei colli a picco sul mare più belli del territorio ortonese: la strada del colle di Ripari di Giobbe!

L'unico colore che attribuisco alla mia città grazie ai palesi interessi privati di molti amministratori è il "BLUPETROLIO".

- - - - - - - - - - - - - - - - - -
BLUBUFFONATA
- - - - - - - - - - - - - - - - - -

Riporto l'eperienza di un blog amico: grazie ROCCO!

Bandiera blu significa qualità delle acque?

Lo scorso anno mi capità di leggere casualmente un articolo del Resto del Carlino del 5 maggio dove, senza celare toni allarmistici, parlava di ben due ettari di spiaggia di Civitanova Marche inquinata da idrocarburi. Un bel casino: divieto di balneazione e lunghi lavori necessari alla bonifica e con le solite preoccupazioni degli operatori turistici che non amano mai accollarsi il rischio di una stagione rovinata.

Appena il giorno dopo venne lanciato dalla stampa in pompa magna l’elenco delle spiaggie con bandiera blu per l’anno 2009. Rimasi basito nel vedere Civitanova Marche inserito nell’elenco delle spiaggie blu. Come è possibile? una spiaggia inquinata da idrocarburi con divieto di balneazione può fregiarsi della bandiera blu? Allora la bandiera blu non significa Mare pulito?

Nel giro di 10 minuti avevo già inoltrato una email ai responsabili di fee italia: Inviato: mercoledì 6 maggio 2009 16.07 A: infofeeitaliaorg

Oggetto: Circa l’assegnazione delle bandiere blu


Oggi è la giornata in cui sono uscite le tanto attese liste dei comuni premiati da bandiera blu. Sono anni che frequento le spiagge di Marche e Abruzzo e i “criteri internazionali spiagge” (http://www.feeitalia.org/doc/BF_criteri_spiagge.pdf) sono spesso inapplicati in numerosi punti.

Giusto per citare un caso evidente di attribuzione ingiustificata si può citare Civitanova Marche (MC) presente nella lista, ma alle prese con un problema di inquinamento della costa. Si legge su “il Resto del Carlino”:

“Spiaggia contaminata, parte la bonifica – Sarà vietata per almeno un mese Civitanova Marche, 5 maggio 2009 – Un tratto della spiaggia sud transennata, vietata per un mese [...] l’area interessata dalla bonifica dei 20 mila metri quadrati di arenile a ridosso del molo sud contaminati da idrocarburi.”

L’articolo è disponibile online all’indirizzo: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/civitanova_marche/2009/05/05/172902-spiaggia_contaminata_parte_bonifica.shtml

Mi chiedo se l’attribuzione delle bandiere blu sia semplicemente una forma di pubblicità (ingannevole e forse a pagamento) o se l’organizzazione che le rilascia svolga attività di controllo e offre un servizio di segnalazione delle irregolarità. / Saluti, Rocco

Nel giro di un giorno ricevo la risposta:

Egregio Sig. ____,
La ringrazio per la sua mail e per l’attenzione verso la nostra organizzazione.

Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.

La sua finalità è quella di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree costiere attraverso il raggiungimento di elevati standard relativamente a: qualità delle acque di balneazione, depurazione, raccolta differenziata, soccorso e sicurezza, gestione ambientale, informazione ed educazione ambientale.

La valutazione delle candidature dei Comuni avviene secondo una procedura operativa certificata, da parte di una giuria di esperti competenti in tematiche diverse e prevede il sopralluogo da parte del Reparto per la Tutela Ambientale dei Carabinieri e visite di controllo da parte della FEE Italia e della FEE International.

Per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione si fa riferimento ai dati prodotti ogni 15 giorni dalle ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente).

E’ chiaro che non è possibile un monitoraggio giornaliero di tutte le spiagge Bandiera Blu, perciò il riscontro del turista o del residente è molto importante in quanto ci permette di avere un feed-back costante con il quale intervenire per correggere eventuali anomalie.

La sua e-mail è stata inoltrata al Referente Nazionale del Programma Bandiera Blu che provvederà a contattare il Comune di Civitanova Marche per avere delle risposte in merito.

RingraziandoLa ancora per la sua segnalazione e per l’attenzione nei confronti del nostro programma, Le invio i miei più cordiali saluti.

Riepilogando. La FEE è una associazione volontaria che stila graduatorie in base ad autocertificazioni e che usa dati delle ARPA riguardo la pulizia delle acque. Poi prevedono delle visite di controllo, senza specificare le modalità.

Ovviamente dopo questa risposta non ho più avuto ulteriori informazioni, e Civitanova Marche ha continuato a fregiarsi della Bandiera Blu per tutto il 2009. Come ovviamente gli è stata assegnata nuovamente nel 2010, anzi è stata promossa a “cinque stelle”.

Non che ce l’abbia con Civitanova Marche, che ho usato come singolo caso specifico, quando ce ne sarebbero decine.

Ma entriamo nel dettaglio.

Il regolamento per l’attribuzione delle Bandiere Blu circa la qualità dell’acqua recita:
Conformità con i valori previsti dalla Direttiva Europea sulle Acque di Balneazione, relativamente a: Coliformi totali, Coliformi fecali e Streptococchi fecali.

Significa acque pulite? No, significa acque balneabili.

La normativa europea citata infatti stabilisce dei parametri mandatori affinchè un tratto di mare sia balneabile......

Ma mare pulito è un’altra cosa.


È il caso di approfondire Analizzerò la situazione di alcuni comuni della Regione Marche, ma questo non significa che la situazione sia difforme che nel resto d’Italia. Sul sito dell’arpam, l’organismo preposto al controllo, è possibile accedere ai dati relativi alla balneabilità (Acqua->Il mare) su cui sono presenti i dati relativi alle analisi delle acque.

Analizzando tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, comuni entrambi Bandiera blu, saltano all’occhio due tratti di spiaggia su cui vige il divieto permanente di balneazione. Siamo nei pressi della foce del fiume Chienti e i coliformi fecali superano i 150 UFC/100ml, ma non sono i soli problemi di quelle acque.

Anche Potenza Picena, sempre bandiera blu (anzi 5 stelle), ha un tratto non balneabile in corrispondenza dello scarico del depuratore comunale dove i coliformi fecali raggiungono un livello impressionante: 13000 UFC/100ml e gli streptococchi fecali 800UFC/100ml (il limite è 100 per entrambi). Anche i tratti balneabili contiqui a questo tratto hanno un elevato livello di coliformi fecali (80UFC/100ml).

Andiamo più a nord, Porto Recanati, ha ben 3 tratti (nei pressi delle foci del Musone e del Potenza, e nei pressi dello “scarico fiumarella”) di mare perennemente non balneabili ed è, tanto per cambiare, bandiera blu.

Risalendo ancora, troviamo finalmente dei comuni privi di tratti interdetti. Numana e Sirolo, dove il mare è notoriamente bello.

Mi fermo qui, ma sono sicuro che il problema non riguardi solo i comuni citati che, nel complesso, sono tutti luoghi squisiti su cui trascorrere ottime vacanze.

Quello che si vuole sottolineare, però, è che Bandiera Blu non significa mare pulito. Anche perché chiunque abbia avuto la possibilità di immergersi nel mare della Sardegna non avrebbe difficoltà a sottoscrivere ciò che abbiamo appena scritto.

venerdì 23 aprile 2010

MERDA DI di SI



tratto dall'inedita commedia teatrale
"Puzza di 'MMERDA" di vincenzino maria tucci in scena nella stagione 2010/2011 nei migliori teatri della regione.

- - - - - - - - - - -

Lo sentiamo ..... lo percepiamo in molti! La 'MMERDA sta tornando e cerca disperatamente idee per rubare ancora all'insaputa del popolo! Propone ancora lo stesso sistema per arricchirsi alle spalle degli ignari che ancora a torto gli danno fiducia!

Certo intorno a lui gira molta altra 'mmerda che pur di lavorare si ciba della stessa sostanza della quale è composto: quindi è come giocare in casa, ... è come mangiare un piatto al quale si è abituati da piccoli!

Tante piccole 'mmerdine che fanno corona allo 'sstronzolone che sta in mezzo e si crogiuola del suo stesso fetore facendo finta di governarli con moine e zero progetti se non quelli rubati a molti e ancora in grado di sbandierare!

Quando l'incontrate e non potete sbagliare perchè puzza di 'mmerda a distanza toccatevi pure i coglioni perchè è accertato che porta sfiga oppure sbandierategli un dito dritto e pronto ad ispezionare quei pertugi parietali che per senilità precoce si stanno pian piano otturando naturalmente.

'MMERDA DI di SI!!!

Mafioso furioso e pauroso, rappresentante del nulla, dove ti incontro di notte li rimani, senza mantelli neri a proteggerti, senza i bifolchi a sorreggerti, senza i nani a scortarti, senza le tue puttane a strofinarti!

IPERBOLE di una 'MMERDA la tua luna sta per tramontare e tu faresti bene a morire in silenzio, lontano da tutti quelli che non ti hanno mai voluto bene e che ti hanno sempre riempito le giornate vuote e false!!

LADRO dei poveri e degli illusi, incontinente di nulla per la tua terra.

Faresti bene a morire, spiaccicato a terra dal terzo piano mentre qualcuno passa e ti piscia anche addosso! ... è ciò che ti meriti PORCO!!!

(continua) .....




giovedì 1 aprile 2010

PERICOLO di MORTE




... a proposito della CENTRALE A BIOMASSE che la ditta Buonefra (a partecipazione del Sindaco di Ortona Fratino) con altre stanno per realizzare nel bel mezzo di una zona industriale concepita tra i vigneti di montepulciano d'Abruzzo, a pochi passi delle più rinomate cantine della zona: Citra, Cieri, Dragani, San Zefferino, Caldora, Ortona. Che ne dite, dobbiamo iniziarci a preoccupare?

Non abbiate paura di lottare, perché questo abbiamo il dovere di fare/mv

--------------------------------------------------------------

Caro Mauro ,

molto interessante quel video ma....... purtroppo anche Grillo si è comportato come quelle persone che qualche anno prima hanno messo il bavaglio alla ricerca , ricordati che è un comico e come tale recita un copione scritto da........ Purtroppo ho il dente molto avvelenato in quanto questa vicenda puzza di pesce andato a male a Km di distanza con persone che querelano per un nonulla. Se vuoi un giorno ne parleremo

Ma il titolo del tuo post è un altro e allora ecco il link you tube dove spero potrai trovare video interessanti http://www.youtube.com/user/RICERCAeVITA#p/u/3/GpPRizxKiGM
altri video su Arcoiris http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Search&testo=stefano+montanari&tipo=testo

Oggi, 2 Aprile 2010 sempre su Arcoiris, dovrebbe essere pubblicata una conferenza ambientale di Montanari sui danni alla salute da nanopolveri
Conferenza nell'ambito della costruzione di una centrale a biomasse a Bagni di Lucca. Ti consiglio anche l'intervento del dott. Marco Stevanin.

--

Sauro Sarti

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Addio Massimiliano Luglio 23rd, 2009 | Tag:

Oggi vi proponiamo una lettera che racconta cosa sono diventate le città in cui viviamo e quali malattie stanno devastando il nostro quotidiano. Antonietta Gatti è una nanopatologa che insieme a suo marito Stefano Montanari sta cercando da tempo di portare a conoscenza dell’opinione pubblica l’incidenza di questo fenomeno.

Addio, Massimiliano / di Antonietta M. Gatti

Ieri è morto Massimiliano un bambino di Forlì a cui non è stata data la possibilità di avere un futuro. E’ morto all’età di 11 anni per una rara forma tumorale, un rabdomiosarcoma cresciuto fra la vescica e la prostata. Dopo anni di sofferenza, che non dovrebbero toccare i bambini, se ne è andato col suo carico di metalli pesanti dentro il corpo. Avevo analizzato i campioni bioptici del bambino e avevo trovato metalli anche in forma molto sottile: nanoparticelle. A parte una particella di Oro e Argento, la cosa più sconvolgente è l’aver trovato nanoparticelle di Tungsteno e/o carburo di Tungsteno. Ora uno si chiede come sia possibile l’ingresso di queste polveri nel corpo di un bambino. Non è un metalmeccanico che lavora in fabbrica. L’unica sua colpa è di aver vissuto in una casa costruita fra due inceneritori: uno di rifiuti urbani ed uno di rifiuti ospedalieri. L’aria, ma pure il cibo dell’orto, non sono dei migliori da quelle parti. Se n’è andato ed io, pur sapendo, non sono stata in grado di fare niente. Nei miei studi avevo già indotto nei topi lo stesso tipo di cancro semplicemente impiantando nei loro muscoli nanoparticelle (una pratica che cerco di evitare sempre, ma quella volta non si poteva fare altrimenti). Tutti quelli che avevano ricevuto nanoparticelle metalliche si erano ammalati di rabdomiosarcoma.

Quindi la correlazione fra un inquinamento ambientale molto particolare e la stessa patologia a mio parere è dimostrato.

Purtroppo non solo queste evidenze non devono essere dette: questi studi non vanno addirittura fatti. Il 30 Giugno scorso l’avv. Bortolani, presidente della ONLUS, proprietaria legale del microscopio comprato grazie alla sottoscrizione lanciata da Beppe Grillo per studiare le nanopatologie, ha deciso di donare l’apparecchio all’Università di Urbino. La suddetta non ha mai acconsentito a farci entrare nel Consiglio di Amministrazione della ONLUS per la gestione trasparente economica e scientifica dello stesso, con la scusa che questa è una ONLUS famigliare che si occupa solo di delinquenti o presunti tali condannati per i loro reati alla pena di morte in America.

I bambini si ammalino pure o muoiano: non interessano.

Ora, senza neanche informarci, la suddetta decide di donare il microscopio per altre finalità all’Università di Urbino con la clausola che noi lo possiamo usare “almeno” un giorno alla settimana. E’ ovvio che, abitando a Modena, la cosa non risulta facile non solo per me, ma soprattutto per i tesisti che lavorano con il microscopio. Con un lavoro “almeno” 1 giorno alla settimana questi rischiano di laurearsi fra 10 anni. Per non parlare del Progetto Europeo che io coordino che è ancora in corso. Sono andata all’Università di Urbino dando la mia disponibilità a trasferirmi presso la loro sede. Mi hanno risposto che tecnicamente è possibile, ma inattuabile.
Ho poi verificato che, così come hanno impostato le cose, ricerche su tessuti patologici non sono tecnicamente possibili. Dal momento che poi non ci sono scienziati esperti della materia (le nanopatologie sono una disciplina che è il risultato di un progetto europeo che io coordinavo), il microscopio servirà per altre finalità, non per quelle per cui era stato donato. La motivazione addotta dall’avv. Bortolani per tale azione rasenta la diffamazione nei miei confronti e si può facilmente dimostrare che si tratta di bugie. Io ho lavori scientifici sulle nanopatologie e pure sulla nanotossicologia scritti anche con scienziati stranieri, non solo, ma io non sono affatto pagata per questa attività che svolgo part-time pur di continuare gli studi sulle nanopatologie. Anche con la chiusura delle attività imposta dall’avv. Bortolani, però, non si pensi di imbavagliarmi: io continuerò ad andare in tribunale per difendere gli interessi di chi è vittima di persone perverse che compiono atti perversi sull’ambiente e su di loro, e lo farò con le analisi già eseguite. La famiglia di Massimiliano sa che può contare sul mio aiuto e, come loro, tanti altri. Ho già informato il Ministro della Difesa.

domenica 14 marzo 2010

??????????????????????????????????????????????



Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.

Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente del Consiglio.
Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.

Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.

Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.


Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).

Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio,con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.

Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.

Allora mi stufo e vado a navigare un pò in internet, con provider del Presidente del Consiglio. Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente
del Consiglio.

Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse!!!!!!!!!!!!!

Per fortuna io vivo in Italia!

martedì 26 gennaio 2010



OMBRINA MARE A

Questo nome, preso in prestito da un pesce molto comune nei nostri mari, si riferisce ad un progetto di coltivazione e centro di primo trattamento di
idrocarburi che rimarrà almeno 24 anni di fronte alla Costa dei Trabocchi, tra S.Vito e Punta Cavalluccio, presentato dalla Medoil Gas S.p.A..

Visibile, vista la vicinanza e la conformazione del nostro litorale, da tutte le riserve e luoghi più suggestivi della costa da Ortona a Vasto.

Un progetto che ha 2 piattaforme, una mobile tipo Galloway- come quella che stazionò nel 2008 tra Ortona e S.Vito - per la perforazione di 4/6 pozzi per 6/9 mesi di permanenza, e una fissa chiamata Ombrina Mare A che andrà a posizionarsi sul tripode del pozzo Ombrina Mare 2dir 2008.

A completare il mostruoso scenario, a 4Km in direzione NE da OM A, si posizionerà una nave serbatoio galleggiante per il primo trattamento idrocarburi denominata Floating Production Storage Offloading -FPSO – ossia Sistema Galleggiante di Produzione, Stoccaggio e Trasbordo - in pratica un Centro Oli galleggiante!- che immetterà in atmosfera più di una tonnellata al giorno di fumi derivanti dal primo trattamento di idrocarburi, contenenti:


Sox (ossidi di zolfo), Nox (ossidi di azoto), CO (ossido di carbonio), H2S (idrogeno solforato), NMHC (idrocarburi non metanici ) - quest'ultimi l'OMS li ha classificati come cancerogeni, per cui non è possibile definire una soglia minima al di sotto della quale non si hanno effetti apprezzabili sulla salute.


Il danno per un mare già così malamente sfruttato e inquinato negli ultimi decenni, sarà fortissimo. Turismo, pesca, agricoltura di qualità e tutta la filiera ad essi collegata sarà inevitabilmente colpita, lo scenario sarà per 24 anni con vista piattaforma e raffineria.

Noi, insieme ad altre associazioni facenti parte della Rete Emergenza Ambiente Abruzzo, capeggiati dalla risoluta Dott.ssa Mariarita D’Orsogna, abbiamo prodotto e invitato altri a produrre osservazioni al progetto che possano bloccare il procedimento di VIA in atto, come già fatto per le precedenti piattaforme (Elsa 2, Rospo Mare…).

A pochi giorni dallo scadere dei termini, siamo preoccupati del il silenzio della Regione Abruzzo.

Invitiamo chiunque voglia sostenere questa massiccia opera di mobilitazione a farsi sentire inviando il proprio dissenso scritto e le osservazioni al progetto presso la:


Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Attenzione: Ombrina Mare - concessione d 30 BC MD - Mediterranean Oil and Gas / Via Cristoforo Colombo, 44 - 00147 Roma

oppure a:

Direzione Generale della Pesca Marittima e dell'Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Attenzione: Ombrina Mare - concessione d 30 BC MD - Mediterranean Oil and Gas / Via dell'Arte, 16 - 00144 Roma

se avete la posta certificata potete spedire a:

- dgsalvaguardia.ambientale@pec.minambiente.it

- urp@pec.politicheagricole.gov.it



- - - - - - - - - - - - - - - - -
Associazione WWF - Zona Frentana e Costa Teatina- Presidente Ines Palena; Gruppo NO-Petrolio / Fabrizia Arduini
- - - - - - - - - - - - - - - - -

per il quadro descrittivo semplice e immediato del progetto Ombrina Mare A.:

2 piattaforme petrolifere e una raffineria galleggiante lunga 350m
di fronte la costa dei trabocchi cliccate quì sotto e se volete il pdf basta chiedermelo:
http://www.compel.bu.edu/~danilo/vega2/Ombrina_D.30.B.C-MD_concessione/SINTESI_Arduini.pdf


venerdì 15 gennaio 2010

DIRE L'AQUILA E' DIRE ABRUZZO



Abbiamo pianto, sofferto .... lontano dai luoghi del cratere ma vicino al cuore e al dolore di tutti gli aquilani e di tutti gli abitanti dei paesi limitrofi colpiti dall'immane tragedia! Il terremoto del 6 aprile 2009 è il segno tangibile della lotta continua alla quale il popolo abruzzese è destinato dalla sua storia, dal suo destino! Una lotta che segna il passo con grandi rivincite, con grandi successi! L'indole Aquilana oggi più che mai è sostenuta a gran voce da tutti gli abruzzesi...... Ma in realtà come stanno oggi i nostri corregionali immersi nella tragedia? ... Lo stato una volta chiuse le tendopoli è sempre presente? ... La gente lavora? ... La vita sociale è ripresa? ... e la città, l'identità urbana, la genialità del centro storico aquilano, ... tutto ciò è preservato? ... considerato basilare per la corretta rinascita della "civitas"? ... Pubblichiamo qui di seguito un articolo
apparso sul "New York Times" del 23 dicembre 2009 su L'Aquila che riesce perfettamente ad esprimere anche il nostro punto di vista. Tra i più importanti quotidiani al mondo, il New York Time rompe gli indugi e si schiera nettamente, dopo 9 mesi di giudizi moderati e di analisi ponderate. Sensato processo alla cronaca simile alla filosofia impressa ai post pubblicati sul nostro blog!
- - - - - - - - - - - - - - - - - - -


Una città italiana privata della sua identità culturale

Michael Kimmelman

L'articolo segna una svolta ripetto all'atteggiamento molto prudente tenuto finora da tale giornale nei confronti della conduzione del post-terremoto. E' chiaro che adesso ha deciso di rompere gli indugi e di prendere una posizione molto più netta


L'AQUILA - Le città richiedono secoli per crescere, ma possono morire in un batter d'occhio

Dopo che in aprile un terremoto ha ucciso centinaia di persone e ne ha lasciate decine di migliaia senza tetto, nel territorio di questa città medioevale e barocca, a circa 70 miglia a nord-est di Roma, gli sforzi profusi per i soccorsi di emergenza sono stati straordinari. Volontari da ogni parte d'Italia sono accorsi per offrire aiuto. Sono state rapidamente allestite tendopoli fuori dalla zona pericolosa. Sono stati organizzati concerti allo scopo di offrire continuità e speranza, mentre lavoratori edili hanno rapidamente eretto decine di complessi residenziali nei dintorni della città.

Ma ora che il governatore della regione ed il Ministro dei beni culturali si preparano a subentrare al Dipartimento per la protezione civile al fine di procedere alla ricostruzione, il futuro a lungo termine de L'Aquila è in bilico. Assenza di fondi, di coinvolgimento politico, di buon senso architettonico e di attenzione internazionale - unite alla predilezione tutta italiana per chi pensa di possedere la bacchetta magica - minacciano di fare quello che non ha fatto il terremoto.


Non sarebbe la prima città italiana a non riprendersi più da un terremoto. Dopo il sisma che colpì la Sicilia negli anni '60 i centri storici furono abbandonati, e nel migliore dei casi sopravvivono solo di nome nelle squallide costruzioni tirate su come abitazioni provvisorie, poi diventate permanenti in mancanza di alternative e per trascuratezza. Per L'Aquila occorrerebbe investire meglio. Si stanno facendo sforzi per salvare i quasi 110.000 monumenti e manufatti che secondo il ministero dei beni culturali sono stati danneggiati dal terremoto.

Ma secondo la previsione ministeriale ufficiale occorreranno 10 o 15 anni per riportare il centro storico alla normalità, in tutti i sensi dell'espressione, e quasi tutti gli interventi di ricostruzione, inclusi quelli delle case private, dovranno essere approvati dal ministero, attraverso una procedura scrupolosa.

Prima del terremoto circa 10.000 persone abitavano nel centro della città e circa altre 60.000 fuori dal centro. Dopo un decennio o più da sfollati, coloro che una volta vivevano nel cuore de L'Aquila potrebbero non trovarsi più in zona o non voler tornare, e le case costruite per loro - fino a questo momento sono stati realizzati 150 complessi in legno, acciaio e calcestruzzo - potrebbero aver cambiato il territorio fino a renderlo irriconoscibile. L'Aquila, attraente centro storico medioevale nel quale si innestava in equilibrio precario un centro storico barocco (e questa precarietà spiega, in parte, l'entità del danno), era anche un centro commerciale e culturale ed una città universitaria. Se il centro dovesse rimanere morto, in pochi anni potrebbe finire per essere nulla più che un sito turistico di secondaria importanza, nel mezzo di un agglomerato urbano indifferenziato.


Piani di ricostruzione di qualsiasi tipo, e in particolare quelli più rapidi, richiedono miliardi di dollari (almeno 16 miliardi di dollari, secondo diverse stime), la gran parte dei quali dovrebbe arrivare dal parlamento italiano. Ma anche la piccola tassa finalizzata alla ricostruzione, recentemente proposta dal sindaco de L'Aquila e da diversi funzionari del ministero dei beni culturali, è finita nel nulla. In un Paese oberato dal debito pubblico e distratto dalle vicissitudini del Presidente del consiglio riportate dalla stampa, il successo degli aiuti nella fase dell'emergenza ha paradossalmente creato l'impressione che L'Aquila non abbia più urgenti necessità di aiuto. Come ha dichiarato qualche giorno fa Michela Santoro, una assistente del sindaco Massimo Cialente: "Il messaggio sui media è: 'Le cose vanno bene'. Messaggio che è lungi dal corrispondere alla verità dei fatti".

Il sindaco Cialente, da parte sua, si è affannato a ripetere ai giornalisti ed alle troupe televisive dentro e fuori dal suo ufficio di fortuna, ricavato in una ex scuola nella periferia cittadina, sempre lo stesso duro messaggio: "Se non ricostruiremo in modo adeguato - che nella sua prospettiva sta a significare riportare tutto esattamente come era, ma reso sismicamente sicuro - sarà una vergogna per l'intero Paese. Sarà una nuova Pompei".

Si tratta di una preoccupazione tipica di qui. Gli italiani spesso sono portati a pensare che se non saranno in grado di restaurare il passato finiranno per farne parte. Ogni alternativa è difficilmente immaginabile.

Roberta Pilolli lavora per il conservatorio de L'Aquila. Dopo il terremoto ha collaborato a tirare fuori dalle macerie i pianoforti a coda. Gli aquilani sono orgogliosi di essere tenaci.


L'altro giorno, in felpa e scarpe da ginnastica, si stava preparando per l'apertura ufficiale, questa settimana, della nuova sede del conservatorio, un complesso in metallo e vetro da 8 milioni di dollari, costruito in poco più di un mese, nei quartieri periferici sviluppatisi in modo incontrollato.

"Voglio indietro la mia casa esattamente com'era", ha detto la signora Pilolli. Stava parlando della sua piccola casa a terrazza di prima della guerra in centro città, dove la sua famiglia ha vissuto per anni - non un tesoro architettonico, ma non era questo il punto. "E' la mia identità", ha aggiunto. "Ora L'Aquila è morta e si preoccupano solo di chiese e monumenti, non delle nostre case. Ma l'intera città era un monumento."

Riferendosi ai nuovi condomini costruiti dal Governo, che sono simili al nuovo conservatorio, Aldo Benedetti, professore di architettura a L'Aquila, ha spiegato: "Non si inseriscono in nessun contesto, non portano nessuna idea di architettura, ma solo l'aspetto di caserme dell'esercito buttate giù da qualche parte."

Pier Luigi Cervellati, professore di urbanistica a Venezia, va oltre. Ha detto che la ricostruzione dovrebbe preoccuparsi in primo luogo di far rientrare più rapidamente i residenti nel centro storico, non di dargli abitazioni alternative, chiese, monumenti, grandi magazzini e attività commerciali. "Un centro lasciato vuoto per anni muore," ha detto. "Queste case nuove che stanno costruendo in periferia sono molto costose e non hanno senso dal punto di vista urbanistico. Sono come i terminal di un aeroporto. Non hanno anima. Il rischio è che il centro diventi un non-luogo.'


Chi risiede nei nuovi appartamenti, grato in un primo tempo di avere ricevuto un posto dove stare, ora già si lamenta della mancanza di spazi, negozi, campi sportivi e di qualsiasi organizzazione sociale. Non ci vuole molto, dopo un disastro come questo qui, per passare dalla gratitudine all'impazienza e alla sfiducia.

Le voci di corruzione e tangenti naturalmente dilagano e incalzano.

Il conservatorio è costato quasi tre volte quello proposto, al costo di 3 milioni di dollari, da Shigeru Ban, il noto architetto giapponese, con annessa sala da concerti. Gli Aquilani, così come il professor Benedetti, da tempo si chiedono perché.

Qual è la soluzione? Anche quando le bombe cadevano su Londra durante il blitz del 1940, gli urbanisti inglesi proiettavano visioni di una nuova Londra nel dopoguerra. La disgrazia divenne la possibilità di sognare.

In assenza sia di un'autorevole leadership in grado di fare da guida, sia di valide leggi sull'urbanistica, sia di luoghi di discussione pubblica dove i cittadini abbiano il potere di confrontarsi seriamente con L'Aquila del futuro, si fa viva solo la sensazione che la possibilità stia scivolando via.

Ma l'opportunità ancora è data di includere forse un'architettura nuova a fianco dell'antica, come fece L'Aquila dopo il terremoto del 1703, quando divenne l'amata città barocca che ora tutti vogliono preservare, come se ci fosse sempre stata.

Mai una città perfetta, ma una reale e viva. L'Aquila potrebbe perfino diventare il modello per un nuovo tipo di centro storico del 21mo secolo in Italia.

Ma il tempo vola. Di recente, visitando le rovine della chiesa parrocchiale di Santa Maria Paganica, dove il tetto è crollato e una surreale montagna di macerie all'interno si eleva verso le finestre che danno sul tetto delle navate laterali, osservavo un archeologo del Ministero dei beni culturali, che doveva catalogare ogni più minuto frammento, sprecare mezz'ora, nel freddo pungente e nella neve, a litigare con Michelangelo Saporito, un pompiere che lavora per i servizi d'emergenza.

Saporito, siciliano, è arrivato a maggio, cinque giorni dopo la nascita del suo secondo figlio. Voleva aiutare. Quella mattina stava mostrando la chiesa ad un visitatore, come aveva già fatto più volte quel giorno con altri visitatori. Ma si era dimenticato di portare il consueto modulo di permesso. La burocrazia e le priorità sbagliate hanno bloccato il progresso.
Sembrava una metafora. Saporito ha tirato un sospiro.
"Lei lo vede qual è il problema." Lui l'ha messa così.


dal Testo originale: "New York Times" del 23 dicembre 2009
traduzione di Adriano Sponzilli, Giano, Ezio Bianchi, Giovanni Incorvati.

http://www.nytimes.com/2009/12/24/arts/24abroad.html?_r=1&ref=design


lunedì 11 gennaio 2010

PER MARIA RITA ....



Questo nostro ultimo scritto vuole essere un sostegno tangibile e pubblico alla Dott.ssa Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna, unico ed inimitabile riferimento civile e
accademico alla lotta contro la petrolizzazione abruzzese da 30 mesi a questa parte, amica e persona sensibile alle questioni ambientali italiane. Una "concittadina", americana a tutti gli effetti, esempio di perfetta coscenza civica, di rispetto e tutela del bene collettivo.

In questi giorni sul mondo web si è aperta un'accesa discussione su comportamenti ambigui di noti politici/imprenditori a riguardo delle loro prese di posizione su tematiche di tutela ambientale. E' il caso della conferenza del 7 gennaio 2010 svoltasi presso la sala eden di Ortona a sostegno della lotta contro il rinnovo di concessione ad una vecchia discarica d'amianto in zona Taverna Nuova/ Contrada di Villa Pincione di Ortona.

Questa, come da noi anticipata diversi giorni prima, si è rivelata di fatto una giornata di discussione inutile proprio perchè ha avuto, tra gli invitati, anche un noto personaggio ambiguo ortonese, baluardo della petrolizzazione ortonese con molti altri ulltra noti!

Un personaggio che pur non avendo nessuna capacità professionale in merito, se non quella di saper ramificare il potere del malaffare attraverso raccomandazioni, concessioni, elargizioni, finanziamenti dirottati, sostegno mirato e capzioso, cattiverie infantili varie, testosterone "spruzzato" a destra e a manca o come capita, ... in poche parole un personaggio losco con una "vigliacca propensione mafiosa"....., è stato invitato ugualmente da chi ha promosso la manifestazione!

... e chi l'ha promossa? .... la casa editrice D'Abruzzo (?), Sinistra e Libertà e Ambiente (?), Emergenza Abruzzo (?), ... di preciso non ci è dato saperlo come se fosse il quinto mistero di Fatima ... ma di certo una manifestazione pubblica promossa e organizzata dalla "Sinistra Ortonese", o da ciò che può identificarsi ancora tale!!!!


Ci spieghiamo ancora meglio sul personaggio in questione: .... figura non "mafiosa" nel senso siculo del termine, ma
"mafiosa" intesa come "forma mentis", .... "o con me o contro di me, .... o per me o per nessun altro", ... "io sono io e voi non siete un cazzo n.d.r." ... tutto in una visione recondita dello sfruttamento altrui mirato solo al benessere personale, o meglio familiare! ... tanto, secondo lui, i fessi di turno abbocano sempre alle sue finte almeno una volta, o si accontentano di dividersi le bricciole.... e nella previsione peggiore poi perso un fesso, si ricomincia con bugie e cattiverie a cercarne altri!!!! Questa è la sua logica!!

Hanno detto che questo "tizio" è stato invitato perchè evidentemente c'è ancora qualcuno disposto a credere che "costui" qualcosa di buono ha fatto!

Chi pensa ciò secondo noi non ha qualità critiche tali da discernere il bene dal male, il bello dal brutto, il buono dal cattivo, o che riesce a malincuore solo ad accettare tutti gli aggettivi sopra elencati e solo perché in fondo lui è il meno peggio!!
.

..
Se qualcuno oggi lo adula per il ruolo pubblico che ricopre ingratamente, è chiaro che avrà i suoi buoni motivi che a noi, ultimi idealisti rimasti, non ci sfiorano nemmeno!!

Se qualcuno invece ha più sfacciatamente bisogno di cambiare lavoro farebbe bene a recarsi all'Ufficio di collocamento in Via Bonnanni o giù di li..... perché questa la cosa giusta da fare!!!

... e se infine qualcun'altro spera di poter "lavorare" per l'ente che rappresenta, ci risparmi queste sceneggiate e si limiti a fare questi viscidi inciuci tra gli uffici di un sistema che di certo l'avrà visto protagonista per diversi anni!! "A buon inteditore ... poche parole"!

.... se non l'abbiamo ancora capito, gli interlocutori pubblici ortonesi vanno cambiati al più presto altrimenti saranno loro stessi, una volta scavata la fossa per Ortona in 20 anni di governo "sfascista", che inizieranno ad essere anche i becchini della fu "Perla dell'Adriatico".... non c'è più tempo di confrontarsi! Lo dovevano fare prima .. ma 20 anni iniziano a fare la storia. E' necessario dare una svolta drastica: certi personaggi non vanno più mensionati, considerati, invitati. Vanno invece censiti, isolati e combattuti alacremente, come un cancro maligno da estirpare!!

Questa è la prima regola di chi vuole cambiare da oggi la storia di Ortona!!

Se non è stato ancora chiaro "Lui" oggi è il male, lo rappresenta sublimamente, lo incarna perfettamente, ...... è l'esempio più tangibile di chi è il peggiore, e per questo deve essere "scacciato" dalla cosa pubblica,
"scacciato" dallo stesso popolo che ha potuto credere anche per pochi attimi in lui!!!

I suoi scarsi 1000 voti in possesso sono sempre più fragili, oramai le raccomandazioni e i favori scarseggiano..... Ci aveva provato con Il Centro Oli ma il popolo lo ha smascherato e buttato fuori a calci in culo, ... poi aveva riprovato a lavarsi la faccia con la Discarica di villa Pincione e mentre tutti i "destrorsi" stavano inermi alla finestra il 7 alla Sala Eden gli ultimi coraggiosi presenti lo hanno ridicolizzato e buttato fuori a suon di fischi, tra l'incredulità dei molti "senzapalle" sempre presenti...

Cara Maria Rita, so che molta gente era con te anche se in silenzio!!! ...

Avrei voluto esserci io a difenderti: l'avrei prima smerdato pubblicamente e poi preso a calci in culo perchè un violento come lui può capire solo questo linguaggio pubblico. Lui che pensa di poter fare tutto ciò perchè crede di aver imbrigliato i posti di controllo di un'intera città e che non ha considerato che molti in silenzio si sono preparati, allenati, armati fino ai denti di prove e di argomenti per poterlo rispedire nel posto dove merita .... in galera!!!!

Tutto questo comunque ti assicuro che è in programma, ... è solo rinviato!!

Si legge nel Vangelo di Matteo (7,6):
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

Quindi non dubitare di quei tanti che, come noi, ti vogliono veramente bene e che sono pronti a difenderti per quello che sei e per quello che hai fatto per la nostra terra, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza!

Non dare peso superfluo a parole che qualcuno fa girare sul mondo web che non sono in grado di scalfirti minimamente e che non hanno la forza e la verità di raccontare la nostra lotta contro la petrolizzazione dell'Abruzzo.

Noi rispettiamo tutti i pensieri in quanto espressioni umane, ma dubitiamo fortemente di chi attraverso la lotta civica e popolare apre discorsi economici relativi alle proprie peculiarità
professionali.

Maria Rita, in 30 mesi di lotta popolare avrai fatto 10 viaggi dalla California fino a qui, principalmente per la nostra causa, sempre a tue spese! Questo è un dato di fatto inconfutabile.... poi qualcuno ha preso in "prestito" le tue parole scientifiche contro il petrolio in Abruzzo ed ha realizzato un video, che per sostenere la lotta e le spese, anch'io ho comprato a 5 euro... e questo è un altro dato inconfutabile. ... il popolo saprà discernere!!!

Maria Rita, avrai pur il diritto di piangere... di alzarti e lavarti le mani da una conferenza che puzzava di inciuci viscidi da chilometri (.... ti avevo avvisata) .... avrai pure tutto il diritto di alzarti in piedi e di ricordare a tutti che di martino voleva vendere Ortona all'Eni e che noi, popolo abruzzese, non glielo abbiamo permesso!

Maria Rita, per tutto questo sei grande .... non ti abbandoneremo mai: ... quando ritorni???

x x x