giovedì 6 ottobre 2011

LA RISPOSTA DI PATRIZIO MARINO



Caro Mauro, ho letto con attenzione la tua risposta alla mia lettera e le domande che mi rivolgi.

Permettimi, prima di affrontare l’argomento, di dedicare due parole al quindicinale che dirigo dal 2006. Non riguarda gli argomenti che stiamo trattando ma, visto che l’hai tirato in ballo, ne parliamo.

Ci tengo a precisare che “La Piazza di Ortona” ha avuto sempre come unico obiettivo quello di informare i cittadini di quanto accade in città, di fornire loro, cioè, una corretta informazione, la più completa possibile. Parimenti non abbiamo mai rinunciato a leggere criticamente gli avvenimenti e a fare delle proposte.

Lo abbiamo fatto senza dover dire grazie a nessuno, se non ai numerosi lettori che ci acquistano ogni quindici giorni in edicola e agli inserzionisti che ci sostengono in questa attività. Non dobbiamo ringraziare padroni o padrini, non rendiamo conto a partiti di riferimento né a gruppi di potere.

Nata sotto la casa editrice Menabò, dal 2006 La Piazza di Ortona è di proprietà di una cooperativa, formata da tre soci (io sono uno dei tre).

Per quanto riguarda la scelta dei contenuti questa è di pertinenza di una redazione che ogni quindici giorni sceglie gli argomenti da portare all’attenzione dei lettori.

Abbiamo tralasciato qualcosa? Ci siamo occupati poco di qualcos’altro? Certamente sono vere entrambe le cose, ma ti assicuro che questo è avvenuto nella più assoluta buona fede e con la consapevolezza che la redazione è stata sempre aperta al confronto con i lettori e con quanti hanno voluto offrirci i loro contributi.

Per quanto riguarda le domande che mi rivolgi, penso che siano questioni importanti che andranno sicuramente affrontate con le dovute attenzioni dalla prossima amministrazione comunale e, se dovessi essere io a guidarla, avrei sicuramente molto da dire in tutti gli argomenti.

In questa fase ho elaborato una serie di idee anche sul porto (poiché mi sembra che le maggiori attenzioni delle tue domande siano rivolte verso quell’ambito), ma su tutte le questioni importanti per la città ho da dire la mia con proposte.

In merito ad un incontro con i cittadini sono assolutamente favorevole, perché ritengo quanto elaborato da me abbia bisogno del confronto con i cittadini e con gli operatori del settore e, in ultima analisi, con le forze della coalizione che mi sosterrà in un’eventuale campagna elettorale. Sono, quindi, disponibile a concordare un incontro.

Prima dei saluti vorrei però ribaltare la domanda ricorrente che mi hai rivolto: “avrai il coraggio di…?”.

Il mio coraggio è la mia candidatura senza padroni in questa campagna elettorale per le primarie. Il coraggio di andare a viso aperto di fronte ai cittadini senza scheletri nell’armadio e con la consapevolezza che in giro regna malcontento e sfiducia nelle istituzioni. Si, Mauro, io il coraggio penso di averlo, perché amministrare il nostro comune per i prossimi anni non sarà un’impresa facile e richiederà lo sforzo non solo del sindaco ma anche di tanti collaboratori affidabili, seri e competenti. Ti invito, quindi, a seguire gli incontri che farò nei prossimi giorni per conoscere le mie proposte.

Piuttosto chiedo a te e a tutti gli ortonesi:

- Avrete voi il coraggio di spezzare le catene che ci tengono legati da decenni, sotto il gioco di qualche padroncino o dei soliti imprenditori?

- Avrete voi cittadini il coraggio di liberarvi dall’idea che “tanto sono tutti uguali e non si risolve mai niente”?

- Avrete voi cittadini il coraggio di dire sì al cambiamento? Di dire si a persone che hanno come unico interesse il bene della comunità?

- Avrete voi cittadini il coraggio di non chiedere privilegi, ma diritti per tutti?

- Avrete voi cittadini il coraggio di affidare l’amministrazione di Ortona a persone serie, competenti e affidabili, che hanno il desiderio di mettere a disposizione della collettività la loro competenza e il loro amore per Ortona?

Se questo coraggio lo avete, se questo coraggio lo abbiamo, allora sostenetemi in questa bellissima e affascinante battaglia, perché chi vincerà sarà finalmente la nostra città.

Con affetto.
Patrizio Marino

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