Cercano di blindare in ogni modo una delle colline a mare più belle di tutto l'Abruzzo e poi quando la proposta di privatizzare un pezzo di strada comunale appoda in consiglio comunale ad Ortona si rinvia la decisione!
Infatti la proposta di acquisto da parte del gestore del camping "Ripari di Giobbe" non ha trovato i tempi di discussione in aula consiliare, ma solo un rinvio ad ottobre 2008.
Una seduta strana quella di martedì 29 luglio 2008: Tommaso Cieri assente e Remo Di Martino che un attimo prima della votazione abbandona l'aula!!
Strano .... che due personaggi in vista, proprietari di terreni e di abitazioni proprio su Ripari di Giobbe, non abbiano colto l'occasione per votare! ... molto strano!!
Strano .... che due delle tre donne consigliere comunali abbiano votato per il rinvio! .... molto strano!!
Strano .... che un pezzo di strada franata a causa di lavori di manutenzione del campeggiatore (dicono voci fuori campo) debba portare scompiglio in un consiglio comunale in balia delle onde dal primo giorno del suo insediamento e con problemi ben più gravi da risolvere! .... molto strano!!
Strano .... che due noti proprietari del luogo abbiano comprato qualche mese fa una parte di collina a mare già di proprietà delle Ferrovie dello Stato, aggirando in silenzio-assenso enti ed associazioni ambientaliste! .... molto strano!!
Strano .... che altri due noti personaggi del luogo ben spalmati sulla politica locale abbiano sostenuto il sistema solo per farsi lottizzare i propri terreni senza spingere per il ripristino della strada comunale in questione: sarebbe tutt'ora un valore aggiunto per le loro già lievitate proprietà! .... molto strano!!
.. ma forse hanno trovato il "petrolio ENI " anche a Ripari di Giobbe??
E' con molto piacere e nel rispetto dell'etica della libertà di parola che ha sempre contraddistinto il nostro blog, pubblichiamo una petizione che evidenzia una questione sociale di grande importanza per la nostra comunità e per l'Abruzzo intero.
Un appello pubblico al Sindaco (?) di Ortona che cerca di far tornare indietro delle scelte amministrative che come al solito premiano le volontà e gli interessi dei soliti pochi a discapito dell'intera cittadinanza ortonese e di tutti quei cittadini del mondo innamorati della nostra terra.
Ci riferiamo ad un angolo di paradiso del nostro territorio, alla spiaggia di sassi denominata Ripari di Giobbe che insieme a quella del Ferruccio sono di certo tra le spiagge più desiderate dai turisti che affollano ogni anno la riviera adriatica italiana.
Una spiaggia già svenduta dagli stessi amministratori possessori di diverse ville e terreni sul colle dei Ripari ad un campeggiatore intraprendente al quale ora si cerca di vendere una parte di strada comunale prevista dal piano regolatore del 1972 dell'Anversa-Ferretti. Una mossa che difatti vieterebbe al pubblico l'ingresso alla storica spiaggia ortonese. O meglio: scendere in spiaggia lo si può fare tutt'ora ma solo pagando la bellezza di 7 euro a bagnante e ben 5 euro per il transito con l'autovettura!
Questo modo di intendere la proprietà pubblica non ci appartiene, per questo diamo spazio al testo della petizione che potrete firmare oggi sabato 26 e domani domenica 27 luglio 2008 presso il gazebo dei volontari allestito all'ingresso del Camping Ripari di Giobbe e presso le spiagge dei Saraceni e del Lido Riccio.
Un invito a firmare un documento che sarà sottoposto al consiglio comunale di martedì 29 luglio 2008 e cercherà di far aprire gli occhi ad una classe politica purtoppo da troppo tempo cieca agli interessi pubblici e avvezza esclusivamente ai tornaconti personali.
Leggete qui sotto il testo integrale della petizione e se vorrete potrete lasciare tra i commenti la vostra adesione specificando il vostro nome, cognome e una vostra mail di riferimento. Sarete aggiunti automaticamente alla lista dei firmatari.
Un gesto doveroso per chi ama la propria terra!
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Luglio 2008 Egr. Sindaco del Comune di Ortona
L’accesso alla splendida spiaggia dei Ripari di Giobbe è sottoposto al pagamento di un pedaggio pecuniario. I sottoscritti cittadini, che conoscono le bellezze di questa zona e la apprezzano come luogo per trascorrere del tempo libero, Le ricordano che ci sono un’ordinanza del Comune di Ortona (9 luglio 1983) e una legge dello Stato che garantiscono il libero e gratuito accesso al mare.
Ci riferiamo all’Art. 1, comma 251 della legge dello Stato num. 296 del 2006 che sancisce “obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompressa nella concessione, anche al fine della balneazione”.
Sicuri della Sua sensibilità per questo tema, e a sostegno di un turismo di qualità e garantito per tutti (operatori e fruitori), La invitiamo a impegnarsi per il rispetto di questa legge. Sappiamo inoltre che una Convenzione tra il Comune di Ortona e una società privata metterà in discussione questo diritto di accesso libero e gratuito alla spiaggia che dovrebbe essere garantito dalla Legge.
Per questi motivi La invitiamo a vigilare sul rispetto di queste norme.
Duemila metriquadri inghiottiti dalle fiamme in poco meno di tre ore!
Un capannone della zona artigianale di Ortona, precisamente nella zona detta di "nasuti", poco più a sud-est di contrada Sant'Elena, appena duecento metri prima dell'Artsana "Chicco", poco dopo le 21 di venerdì 25 luglio 2008 ha preso fuoco per cause ancora da accertare.
Dolo o fato?
Carabinieri, Polizia Stradale e Vigili Urbani non si sono sbilanciati in giudizi affrettati, ma hanno pensato diligentemente a sorvegliare il lungo lavoro dei Vigili del Fuoco di Ortona e di quelli del comando provinciale di Chieti arrivati a dare supporto ai colleghi locali, tenedoli lontani dai numerosi curiosi accorsi spaventati dalle contrade vicine.
Un incendio di dimensioni spaventose: basti pensare che la nuvola di fumo grigio maleodorante si allungata in breve tempo parallelamente alla Strada Provinciale Marrucina fino a ricoprire i tetti di Ortona. 7 Kilometri percorsi in meno di un ora. La stessa distanza che c'è tra il centro città e Contrada Feudo!
La nube era irrespirabile e probabilmente anche tossica, visto che il capannone stando a ciò che dicono i primi intervenuti sul luogo, doveva essere un deposito di rifiuti differenziati.
La proprietà è ancora da accertare, ma visti i personaggi che circolavano tra le sirene delle volanti, tutto fa supporre che ci sono di mezzo molti imprenditori vicini agli ammisitratori comunali locali. Ovvero molti del consorzio promotore dell'insediamento del Centro Oli Eni di Contrada Feudo di Ortona.
Alla luce di questi fatti sconvolgenti non c'è da stare tranquilli visto che molti di questi imprenditori dovrebbero essere quelli riuniti e consorziati pronti a partecipare alla costruzione in sicurezza delle strutture industriali del petrolchimico dell'ENI.
Un modesto capannone è riuscito a produrre tutto questo scompiglio, immaginate ciò che potrebbe creare una grande raffineria piazzata tra le nostre campagne e lungo la nostra costa?
Se queste sono le qualità professionali di chi dovrebbe garantire la sicurezza del Centro Oli Eni di Contrada Feudo di Ortona e di molte altre aziende presenti sul nostro territorio, ci rendiamo conto di essere in pericolo fin da ora.
... intanto per questa sera siamo costretti a dormire con le finestre chiuse!
NO AL CENTRO OLI - NO AGLI PSEUDO-POLITICI CHE HANNO AVALLATO L'INSEDIAMENTO PETROLIFERO DELL'ENI CALPESTANDO GRATUITAMENTE IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI -
PORTI, FIUMI e DEPURATORI: LA MAPPA DEL MARE ABRUZZESE INQUINATO
Tratti di costa abruzzese del Mare Adriatico non balneabili per inquinamento grazie all'incombenza dei Porti, dei depuratori malfunzionanti e delle acque dei fiumi ricche di scarichi industriali e agricoli.
E se dovesse arrivare sul serio il petrolio che fine faremo? Come diventeranno le nostre coste già devolute all'incuria e all'incompetenza delle amministrazioni locali?
Leggete i dati provenienti dal sito del Ministero della salute e fatevi un'idea! Provate ad indovinare qual'è la localita Abruzzese che su 14 km. di costa ne ha quasi la metà inquinate con divieto di balneazione?
...... è proprio la Perla dell'Adriatico che qualche losco individuo non pensa a risanare ma insiste nel venderla solo per convenienza personale, cercando sempre di minimizzare lo stato di salute della nostra terra!
Ecco come ci avvisa il Ministero della Salute:
Effetti sulla salute dei bagnanti Gli inquinanti di tipo fisico, chimico e microbiologico presenti nelle acque di balneazione possono determinare nell'uomo patologie di natura infettiva, infiammatoria, allergica e disturbi di vario genere
Fonti di inquinamento Le potenziali fonti di inquinamento per un’acqua di balneazione possono essere molteplici e possono comportare rischi per la salute dei bagnanti, a causa dell'immissione nell’ambiente di inquinanti di tipo chimico e microbiologico
........................................................... CASALBORDINO - CH Da 100 MT NORD a FOCE FIUME SINELLO 100 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
CASALBORDINO - CH DALLA FOCE FIUME OSENTO A 50 MT SUD 70 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
FOSSACESIA - CH DA 300 MT NORD ALLA FOCE DEL FIUME SANGRO 300 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
FRANCAVILLA AL MARE - CH 200 MT A NORD E A SUD DELLA FOCE DEL FIUME ALENTO 410 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
FRANCAVILLA AL MARE - CH 200M NORD 250M SUD PUNTO 081 440 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH 100 M NORD 100 M SUD DAL PUNTO 077 200 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH 200 MT A SUD E A NORD DEL FIUME FORO 401 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH 400 MT NORD FOCE FIUME ARIELLI 194 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH 50 MT NORD FOSSO CINTIONI 50 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione ORTONA - CH 50M NORD 50M SUD PUNTO 103 206 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH DA 200 MT A NORD A 200 MT A SUD DEL FIUME MORO 400 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH DA 300 MT A NORD A 150 MT A SUD DEL FIUME ARIELLI 476 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH DA 50 MT A NORD A 100 MT SUD DEL PUNTO 84 167 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH DA 50 MT A NORD DEL PUNTO 110 A MT 450 A SUD DEL PUNTO 111 450 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH FINO A 400 MT. SUD FOCE FIUME FORO 200 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH FOCE FIUME CINTIONE 50 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ORTONA - CH PORTO DI ORTONA 1639 metri - Tratti di costa non balneabili per motivi di sicurezza SAN VITO CHIETINO - CH DA ZONA NORD DEL PORTO FINO ALLA FOCE FOSSO CINTIONI 491 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
SAN VITO CHIETINO - CH FOCE FIUME CINTIONI 56 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
TORINO DI SANGRO - CH 200 MT NORD PUNTO 088 FINO A FOCE SANGRO 120 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
TORINO DI SANGRO - CH DA 50 MT NORD ALLA FOCE DEL FIUME OSENTO 51 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione VASTO - CH DA 200 MT A NORD DAL PUNTO 93 (FOSSO LEBBA) A 100 MT A SUD 229 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
VASTO - CH DA 300 A 350 MT A SUD FOSSO LEBBA 70 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
VASTO - CH DA 300 MT A NORD A 50 MT A SUD PUNTO 56 (PUNTA VIGNOLA) 350 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
VASTO - CH FIUME SINELLO FINO A 300 MT SUD 200 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
VASTO - CH FOSSO LEBBA 474 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
VASTO - CH PORTO DI VASTO 863 metri - Tratti di costa non balneabili per motivi di sicurezza
VASTO - CH PUNTA ADERCI FOCE FOSSO APRICINO 99 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
CITTA' SANT'ANGELO - PE DALLA FOCE DEL FIUME SALINE FINO A 300 MT A NORD 299 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
CITTA' SANT'ANGELO - PE DALLA FOCE DEL TORRENTE PIOMBA PER 50 MT A SUD 54 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
PESCARA DA 300 MT NORD MOLO FOCE PESCARA A 100 MT NORD VIA BALILLA 593 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
PESCARA DAL MOLO NORD DEL FIUME PESCARA PER 300MT A NORD 253 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione PESCARA PORTO TURISTICO DI PESCARA 585 metri - Tratti di costa non balneabili per motivi di sicurezza
ALBA ADRIATICA - TE DALLA FOCE A 100 MT A SUD DEL TORRENTE VIBRATA 108 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione GIULIANOVA - TE DA 100 MT A NORD FOCE DEL FIUME TORDINO 110 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione GIULIANOVA - TE DA 100 MT NORD ALLA FOCE DEL FIUME TORDINO 107 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione GIULIANOVA - TE DA FOCE FIUME SALINELLO A 100 MT SUD 104 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione GIULIANOVA - TE PORTO DI GIULIANOVA 560 metri - Tratti di costa non balneabili per motivi di sicurezza
MARTINSICURO - TE DA 100 MT A NORD FINO ALLA FOCE DEL TORRENTE VIBRA 101 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione MARTINSICURO - TE FIUME TRONTO 208 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione MARTINSICURO - TE PORTICCIOLO – DARSENA 483 metri - Tratti di costa non balneabili per motivi di sicurezza
PINETO -TE DA 100 A 200 MT SUD FOCE FIUME VOMANO 123 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
PINETO -TE DA FOCE FIUME VOMANO A 100 MT A SUD 95 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ROSETO DEGLI ABRUZZI -TE DA 100 MT A NORD PUNTO 82 (FOCE FIUME VOMANO) 103 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ROSETO DEGLI ABRUZZI -TE DA 100 MT NORD ALLA FOCE DEL FIUME VOMANO 107 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ROSETO DEGLI ABRUZZI -TE DA 300 A 400 MT A SUD DEL FIUME TORDINO 100 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
ROSETO DEGLI ABRUZZI -TE DA FOCE FIUME TORDINO A 300 MT A SUD 224 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
SILVI - TE 25 MT A NORD DEL TORRENTE PIOMBA 28 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
TORTORETO - TE DA 15O MT NORD ALLA FOCE DEL FIUME SALINELLO 123 metri di tratto inquinato con divieto di balneazione
E' successo tutto al Lido Riccio di Ortona quando ho incontrato per caso il Sindaco di Tollo! Mi chiese di mettermi in contatto con un certo Luigi Tiberio perchè lui più di altri avrebbe potuto rispondere a tutti i dubbi che gli avevo scagliato contro sulla questione Centro Oli, per molti di noi ortonesi ancora all'oscuro delle verità sconvolgenti sui veri intrecci petroliferi che da li a poco stavano prendendo forma.
E così feci: lo chiamai e gli organizzai dopo qualche giorno un piccolo schieramento di uditori ancora scottati dalla riconferma a sindaco della città di Ortona di quel personaggio lezioso e ambiguo che poi il tempo e le notizie confermavano sempre più come il cardine della "svendita" delle nostre ambizioni storiche-tradizionali alle multinazionali petrolifere.
Da quel giorno decisi che era il momento di esporsi a pieno e di schierarsi pubblicamente a favore della tutela del nostro territorio e dell'ambiente e contro tutti i faccendieri politici locali, contro quelli regionali e nazionali, contro tutti quei consiglieri comunali che pur di non esporsi erano pronti ad inghiottire merda solo per salvare i propri "orti", contro tutti quegli elettori che con la loro precarietà culturale hanno riconfermato politicamente l'ambiente più basso che la storia della nostra piccola cittadina ricordi!!
Dal 5 luglio 2007 ad oggi sempre nel rispetto delle leggi non ci siamo fermati davanti a nulla!
Un anno di lotta sociale civile che ha premiato la rinascita popolare verso le questioni sociali e ambientali. Un anno di appelli e di confronti cercati ma resi muti dall' incompetenza morale degli amministratori e dalle loro palesi lacune professionali sulle questioni ambientali, storiche-economiche e sulle tradizioni sociali del nostro popolo.
Un anno insaziabile di lotta civile contro personaggi avvezzi solo ai propri tornaconti economici-politici-elettorali. Una lotta che durerà per sempre!
Una lotta morale contro quelle persone basse che elemosinano posti di lavoro calpestando immoralmente la salute dei cittadini.
Una lotta fiera e civile contro un sindaco che non è stato corretto con la cittadinanza, non avendo avuto la lealtà di affrontare un anno fa in campagna elettorale la questione Centro Oli, prendendo in giro 24 mila persone su questioni ambientali ed energetiche sostenibili.
Un lotta all'ultimo respiro contro lo stesso sindaco che ha perso l'onore e la nomea di "primo cittadino" nel momento stesso che ha avuto il coraggio minacciare ai limiti della legalità un concittadino e una mamma di famiglia: "vi sparo in bocca e vi ammazzo tutti!" è esploso in piazza della repubblica pavoneggiandosi davanti a quattro suoi scagnozzi, per poi chiedere scusa con la coda tra le gambe al marito della signora prontamente intervenuto nella sua "Stanza Municipale".
Oramai per molti quindi "ultimo cittadino" di Ortona, che ha avuto solo la fortuna di non trovasi davanti altre persone meno malleabili e meno signorili di quelle incappate nell'increscioso episodio; una grossa fortuna che deve continuare a sostenere autoconvincendosi di mantenere ben fissi gli occhi a terra quando cammina per strada, e fare "mea culpa" per la vergogna ancora per molto tempo.
Una lotta contro tutti i "fregnonetti del porto" che vorrebbero fare soldi a palate sulla salute degli ortonesi, contro tutti gli industriali che non sono nati tali e che quindi bramano solo di scalate socio-economiche e che in fondo dimostrano di essere solo dei poveracci arricchiti, soli e senza veri amici!
Da questa lotta tiro fuori i "malati cardiaci in fin di vita, gli anchilosati, i pelati tappi e con i baffi, e le loro illuminate famiglie". Non meritano la mia attenzione: dovranno solo guardarsi dai tribunali non compiacenti il loro "sistema"!
Una lotta a tutela delle "genialità del nostro antico territorio". Una presa di posizione a favore degli agricoltori, dei viticoltori e delle loro cantine, dei balneatori, dei ristoratori, degli albergatori, dei commercianti e di tutte quelle persone che come me amano il proprio territorio più della propria vita!
A chi crede nella libertà di pensiero e ha il coraggio e la fierezza di marchiare i propri scritti e le proprie azioni con il nome e cognome.