venerdì 29 febbraio 2008

ABRUZZO: NELLO SPIRITO DI RINO GAETANO



http://www.lastoriasiamonoi.rai.it

cercate nel sito: Rino Gaetano
Cliccate su
RINO VIVE - Puntata Integrale
Troveremo l'esempio di un ragazzo unico come la nostra regione!


Gli angeli esistono! Gli angeli bucolici, semplici e puliti!!
Rino Gaetano è il nuovo Governatore dell'Abruzzo Forte e Gentile,
l'abruzzo dei vini e delle vendemmie, l'Abruzzo dell'olio, dell'agricoltura,
dell'allevamento scippato, della pesca deturpata, dei Michetti, D'Annunzio.
Tosti, Cascella, Dommarco e Albanese. Noi siamo questi abruzzesi,
e siamo per lo sviluppo che tuteli la nostra storia e le nostre antiche tradizioni!!

Più il tempo passa, più si aspetta un rinsavimento!
Più i giorni scorrono e più ci rendiamo conto che l'Abruzzo,
purtroppo per noi è governato da un marsicano ottuso e lontano dal popolo!
Del Turco è un vero diavolo in terra!
Del Turco è il vero nemico dell'Abruzzo!

NON SCORDIAMOCI MAI DEL 4 OTTOBRE 2007: TUTTI QUESTI SONO I VERI NEMICI DELL'ABRUZZO

Ortona ha scelto di cambiare la propria economia grazie innanzitutto al Sindaco (?) Nicola Fratino e agli 11 consiglieri che con una semplice alzata di mano, hanno scelto di smantellare 12 ettari di terreno agricolo consolidato a prodotto vitivinicolo DOC, per far posto ad un insediamento industriale lontano dalla zona indicata dal PRG in vigore! 11 consiglieri comunali, supportati da quasi tutti i loro partiti e da tutta la Giunta Comunale con in testa il primo cittadino che è anche il primo ad avere interessi economici di tutta l'operazione in quanto co-proprietario di imprese portuali facenti parte del consorzio CIA che gestirà la costruzione e la sorveglianza del Centro Oli e il conseguente trasporto-spedizione del greggio estratto dai nuovi pozzi ENI siti sul territorio comunale. Non ci stancheremo mai di ricordare i nomi di questi "signori" come i PRIMI RESPONSABILI di tutto ciò!

Ecco chi con sufficienza ha scelto questo per noi:

RICCARDO DI DEO IURISCI
/ AN - Alleanza Nazionale (?)
TOMMASO SANTORELLI /
ex AN - La Destra
DOMENICO DE IURE / UDC - Unione Democratica Cristiana (slurp)
ALFONSO PICCINNO / PSI - PartitoSocialista Italiano (?)
PAOLO CIERI / CD - Centro Democratico (?)
FELICE TALONE / FI - Forza Italia (slurp)
ROCCO RANALLI / FI - Forza Italia
(chiese e coste tutta robba nostre)
WALTER POLIDORO / IxC - Insieme per Cambiare (chiese e coste tutta robba nostre)
TOMMASO CIERI / IxC - Insieme per Cambiare (chiese e coste tutta robba nostre)
REMO DI MARTINO /
IxC - Insieme per Cambiare (in attesa di giudizio)
ILARIO COCCIOLA / ex SDI - Socialisti Democratici Italiani (chi è?)

PER DIRITTO DI CRONACA:

NICOLA FRATINO / FI - non era presente al momento del VOTO e non ha votato. Se avesse voluto poteva farlo, e poteva votare solo NO alla variante urbanistica a favore dell'insediamento petrolchimico industriale dell'ENI, in quanto aveva interessi privati con l'ENI. (in attesa di giudizio)

ROBERTO DI CAMPLI / AN - non era presente al momento del VOTO e non ha votato. Se avesse voluto poteva farlo, e poteva votare solo NO alla variante urbanistica a favore dell'insediamento petrolchimico industriale dell'ENI, in quanto aveva interessi privati con l'ENI (ha venduto le sue terre all'ENI). LA TALPA GRADUATA

TOMMASO COLETTI / MARGHERITA - non era presente al momento del VOTO
FRANCO MUSA / MARGHERITA - si è astenuto al VOTO

GLI ALTRI RESPONSABILI FACENTI PARTE DELLA GIUNTA: ASSESSORI CHE HANNO APPOGGIATO LA SCELTA DELL'AMMINISTRAZIONE:

LEO CASTIGLIONE
/ IxC (slurp)
GIULIO NAPOLEONE / FI (slurp)
MASSIMO PAOLUCCI / FI (slurp)
GIUSEPPE GRANATA / CD (prodotti bialetti)
MARIO PAOLUCCI / nPSI (viva l'agricoltura)
CARLO BORROMEO / UDC (il carnevale di Rio)

PER TUTTO CIO' CHE SUCCEDERA' SAPRETE A CHI RIVOLGERVI!

NO AL CENTRO OLI ENI - NO AI POZZI DI PETROLIO

martedì 26 febbraio 2008

gnam gnam



AULA - MAGNA /
LEPTIS - MAGNA / CARLO - MAGNO / MAGNA - GRECIA / MAGNA - MONNEZZA / MAGNA - CAPITANI / HONDA - MAGNA / MAGNA - PLAZA / VILLA - MAGNA / FRATI - NOMAGNA / MAGNA - PLUS / ASTON - MAGNA / MAGNA - COMMERCIALE / IPER - MAGNA / RE - MOMAGNA / REGI - NAMAGNA / CASA - MAGNA / PORTO - MAGNA / PRETU - RAMAGNA / MAGNA - CAFFE' / MAGNA - CERI / TRAPPETO - MAGNA / CE - RIMAGNA / MAGNA - QUALITY / VODKA - MAGNA / ITA - LIAMAGNA / ABRUZZO - MAGNA / LOTUR - COMAGNA / E - NIMAGNA /

IL VINO FORTE E GENTILE, FORTUNATAMENTE SI BEVE

mercoledì 13 febbraio 2008

CAMPAGNA CONGIUNTA sui BLOG



"TAGLIA I COMPENSI AI POLITICI:
AIUTA L'ITALIA A RIPARTIRE"


Non dobbiamo andare a votare perchè tutti gli attori della politica italiana, dal più bravo (rarissimo) al più incapace (la maggioranza) ricevono compensi mensili da VOMITO. Come fanno a parlare di problema lavoro se sono proprio loro il problema del lavoro in Italia? Come fa un operaio che lavora tra le saldature e che prende a stento 1.200 euro al mese ad avere il coraggio di votare un uomo che non è in grado di rappresentare nessuno e che trascorre in giacca di cachemire e cravatta di seta la sua splendida giornata lavorativa settimanale aggiranndosi senza fare un cazzo da un ufficio all'altro??
Questo è vomitevole!!
FISSIAMOCI IN TESTA QUESTE CIFRE e poi ditemi se avete il coraggio di andarli a votare!! Trovatemi un solo deputato che in campagna elettorale si rivolge ai cittadini dicendo di voler portare i suoi compensi a massimo 3.000 euro al mese, visto che hanno dei benefici da far paura! QUI, PER PRIMI, LANCIAMO SUL BLOG UNA CAMPAGNA CONGIUNTA:

"TAGLIA I COMPENSI AI POLITICI:
AIUTA L'ITALIA A RIPARTIRE"
maurovanni

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COSTO DI UN DEPUTATO - Fonti ufficiali della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana

L'indennità, prevista dalla Costituzione all'art. 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate. Tale misura è stata rideterminata in riduzione dall'art. 1, comma 52, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006).

L'indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile - che, a seguito della delibera dell'Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% - è pari a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75).

La Diaria viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n.1261 del 1965. La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico. È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.

Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori. A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza.

Spese di trasporto e spese di viaggio. I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. I deputati, qualora si rechino all'estero per ragioni di studio o connesse all'attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro.

Spese telefoniche. I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.

Assistenza sanitaria. Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.
Assegno di fine mandato. Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).
Assegno vitalizio

Il deputato versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari a 1.006,51 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997.

In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.

L'importo dell'assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell'80 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.

Il Regolamento prevede infine la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.

Modifiche alla disciplina dell'assegno vitalizio
(Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 23 luglio 2007)

1) Per i deputati eletti per la prima volta a decorrere dalla XVI legislatura l'importo dell'assegno vitalizio varierà da un minimo del 20 per cento ad un massimo del 60 per cento.

2) A decorrere dalla XVI legislatura è stata soppressa la facoltà per il deputato di riscattare, mediante contribuzione volontaria, gli anni di mandato non esercitati in caso di legislature incomplete. A seguito di tale soppressione i periodi di versamento dei contributi coincidono necessariamente con gli anni effettivi di mandato.

3) La sospensione del pagamento dell'assegno vitalizio è stata estesa al caso in cui il titolare del vitalizio assuma successivamente al 1° gennaio 2008 cariche pubbliche che prevedano una indennità il cui importo sia pari o superiore al 40 per cento dell'indennità parlamentare; alla sospensione non si procede qualora l'interessato opti per l'assegno vitalizio in luogo dell'indennità.


STIPENDIO 27.802,03 euro lorde al mese,
alle quali vanno tolte mensilmente € 7001,20 euro per le spese che ogni deputato versa a favore dei propri assegni vitalizi di fine mandato (una sorta di super-pensione) quali: le ritenute previdenziali (€ 784,14); quelle assistenziali (€ 526,66); la quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.006,51); la ritenuta fiscale (€ 3.899,75).
Per uno stipendio mensile netto di 20.801,10 euro per 12 mensilità pari ad uno
STIPENDIO ANNUO netto di 249.613,20

Poi ci sono i rimborsi possibili quali:
RIMBORSO SPESE VIAGGI-STUDIO ALL’ESTERO fino a un massimo di 3.100 euro all’anno

Poi ci sono i benefici: TELEFONO CELLULARE gratis - TRIBUNA D'ONORE NEGLI STADI gratis - TESSERA DEL CINEMA gratis - TESSERA TEATRO gratis - TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis - FRANCOBOLLI gratis - VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis - VIAGGI TRENO CARROZZA LETTO gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADALE e MARITTIMA gratis - PISCINE E PALESTRE CONVENZIONATE gratis - VAGONE RAPPRESENTANZA DELLE FS gratis - AEREO DI STATO gratis
USO DI PREFETTURE ED AMBASCIATE gratis - RIMBORSO SPESE MEDICHE e CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis - ASSICURAZIONE IN CASO DI MORTE gratis - AUTO BLU CON AUTISTA (se previsto) gratis - GIORNALI gratis - RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per 2.850.000 di lire). Indennità di carica (da 650 euro circa a 7.000 euro circa) - 200.000 euro circa li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione palese alla legge sul finanziamento ai partiti) - 70.000 euro circa ogni anno ciascuno se fondano un giornale.

lunedì 11 febbraio 2008

SMASCHERIAMO I MALVAGI AL POTERE



Noi la vediamo così!

Ortona è una finta cittadina, un paesotto abitato per quasi il 40% da raccomandati del potere, per il 25% di ricchi nobili decaduti e sprofondati nel sentimentalismo delle loro stesse pseudo-caste, per il 25% di elemosinanti di favori consci oramai di essere dispensati dalle emozioni, frustrati e dediti solo al servilismo dei poteri ai quali con piacere si sottomettono, ed infine (e meno male ci sono loro) per il 10% da cittadini liberi da tutte le varie morse populiste precedentemente elencate.

In un posto come questo, in una terra in discesa da 80 anni, tra un popolo oramai per il 90% senza carattere, la malvagità ha vita fin troppo facile.

Attecchisce con naturalezza, con semplicità, senza che nessuno ci faccia più caso! Si presenta con saccenza e arroganza davanti ai portoni delle Curie, delle Chiese e delle Parrocchie, venendo accolte per timori reverenziali e per conseguente attrazione fatale con feste e fuochi d'artificio!

Lo sciagurato innesto oramai è alla ribalta da quasi 20 anni, apparso con veemenza tra la fine della prima repubblica e la nascita scoppiettante della seconda! La penetrazione del malvagio è avvenuta grazie alle rinsecchite menti grigie oramai troppo impolverate per poter osservare con nitidezza l'accadimento in cui la fede nostrana lentamente stava sprofondando.

Ci chiediamo: che cos'è la malvagità? ....

La malvagità, dicevano, non è altro che la cattiveria con la laurea!

Nei termini psicologici, la malvagità è un'aberrazione del ego. Un ego diabolico ha un desiderio forte dominare altri egos. Una persona diabolica sa che il terrore è il senso più efficace dominare la gente perché il terrore induce il timore rendente incapace. La gente che è colpita con timore non può intraprendere l'azione efficace per difendersi e mentre sono in quanto non dichiara, una persona diabolica può fare qualche cosa che desiderino fare a loro. Questa aberrazione del ego può essere chiamata “malato„ perché il ego pervertito infliggerà il dolore e la sofferenza per avvertire la gioia e l'emozione di essere nel controllo totale. Un ego in buona salute non farà quello. Un ego in buona salute è autosufficiente, pacifico, allegro nel relativo naturale dichiarare ed ha un desiderio aiutare e servire altri. Un ego in buona salute non ha un desiderio dominarsi e non infliggerà espressamente il dolore e la sofferenza. Il concetto della dominazione del ego si è esercitato in durante storia umana ma necessariamente completamente non è stato capito dai professionisti.

... e perchè oggi la malvagità si sposa sempre più con il potere?

Quando i giusti sono in autorità, e hanno l'esercizio del governo civile e l'esecuzione delle leggi nelle loro mani per la protezioni degli uomini nei loro privilegi civili e religiosi e per l'incoraggiamento di quello che è buono e per scoraggiare tutto quello che è male, la gente gioisce. Qualsiasi nazione è felice sotto tale amministrazione per il bene di tutti, come ognuno gode dei suoi vantaggi.

Ma quando i malvagi e gli empi governano, il popolo è dolente o geme sotto la loro tirannia e oppressione, dovuto a questo triste stato di cose il numero degli uomini buoni è diminuito essendo questi tagliati fuori nel silenzio o obbligati a fuggire. Sotto uomini malvagi, la malvagità è incoraggiata e promossa. Imposizioni arbitrarie, interessi privati in faccende pubbliche, crudeltà, compiacimento delle ingiustizie, denigrazione del confronto pubblico vengono usati contro la rettitudine dell'uomo e contro il rispetto delle persone! Così l'etica dell'uomo e le sue conquiste sociali non sono al sicuro.

Cerchiamo di appellarci a quel 10% di uomini liberi, cerchiamo con tutte le nostre forze di ribadire un concetto semplice: non crediamo al vittimismo dei malvagi! Non ascoltiamoli, non diamo loro voce.

Conosciamo molte professionalità colte e di rispetto nella stampa: li invitiamo a non dare spazio alle nullità che vengono fuori dalla bocca sporca di chi ostenta senza vergogna un sarcasmo retrogrado, sempre villano. Che la stampa inizi a mietere personali periodi di saggezza e non solo banali contraffazioni della realtà chieste quotidianamente dai loro padroni.

Che i cittadini non ascoltino più chi cerca in ogni modo di manipolizzarli, sperando di trovare consensi per cercare di scucire alla collettività 25.000 euro al mese dai vari parlamenti, agghindati di colletti bianchi ed altri optional pur sempre "bianchi". Pensate a chi sporco di grasso e ricco del freddo delle varie albe che puntualmente si susseguono percepisce a stento 1.200 euro mensili!!!

Che i cittadini non si sottomettino più ai fin troppo evidenti uffici di collocamento trasferitisi sotto gli occhi di tutti lungo le "passeggiate che guardano ad oriente".

Che almeno questo 10% abbia il coraggio di additare la malvagità, perchè oggi più che mai è necessario scoprire tutti quei "tetti" non acquistati onestamente, avuti solo come "compensi di prestazioni e intermediazioni fantasma". Lo sapete meglio di noi che non si diventa ricchi onestamente se non si sa scrivere correttamente neanche una lettera! Abbiate il coraggio di additare chi possiede il 90% dell'economia del mare , estorta a chi del mare se ne fa una ragione di vita da generazioni!

Infine cari navigatori, non rispondiamo più a chi cerca in ogni modo di conquistare gli organi di stampa e le notizie del giorno. Il "malvagio di turno" è tra noi e poveri ed illusi sono quelli che danno loro spazio e tempo. ... che siano stati ammorbiditi anche loro da illusorie ricompense?
State pur certi che solo "il Malvagio" diventa più ricco, solo a lui regalano case e proprietà, solo lui compra colline sul mare e terreni in via di cambio di destinazione d'uso!!! Non fatevi ingannare dalle lacrime finte di un miliardario diventatoci a scapito del popolo che aveva riposto in lui fiducia e sostegno.

Non credete a chi vuole impiantare "un cuneo nero" sulla nostra storia in grado di distruggere le nostre passioni e di riempire pochi e noti pantaloni!

Quello che vedremo da qui a pochi giorni è tutta una messa in scena che cerca di ammorbidire la scure della magistratura che sta per accendere una delle tante verità che è in procinto di venire a galla.

Al Capone fu condannato non per i suoi crudeli delitti ma solo per evasione fiscale. Ortona forse, inizierà a profumare di giustizia!

Voci di corridoio dicono a denti stretti che "noti amministratori politici locali" insieme a funzionari amministrativi potrebbero essere realmente inquisiti: l'accusa dovrebbe essere ABUSO D'UFFICIO.
IL RINVIO A GIUDIZIO DOVREBBE ESSERE ALLE PORTE.

Per questo e per chi non ha più tempo di rimettersi sui libri, (troppo impegnati a contar soldi fatti con il sudore degli altri) proponiamo un sunto delle leggi e delle conseguenze penali che questo indecoroso crimine amministrativo, potrebbe finalmente iniziare a mostrarci la vera natura di certi individui.
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Prime note circa la riforma dell’articolo 323 del codice penale (nuova configurazione del reato)

Con l’entrata in vigore della legge 16 luglio 1997, n. 234 (G.U. n. 172 del 25 luglio 1997) viene riscritto l’articolo 323 del codice penale, relativo all’abuso d’ufficio, di estremo interesse per chiunque operi nella pubblica amministrazione. La norma, già riformulata nel 1990 con la legge n. 86, è stata per anni una sorta di incubo per funzionari e amministratori pubblici; era infatti considerata una "norma penale in bianco" in quanto la fattispecie criminosa ivi prevista era assolutamente indefinita, suscettibile di un uso ampiamente discrezionale tale da causare un’indebita sovrapposizione del sindacato penale sulle scelte amministrative. Qualsiasi comportamento illegittimo o presunto illegittimo poteva essere qualificato come abuso d’ufficio e causare l’inizio di un procedimento giudiziario, se potenzialmente poteva procurare un ingiusto vantaggio non patrimoniale o arrecare un danno ingiusto; era prevista la sanzione della reclusione fino a due anni, aumentabile fino a cinque anni in presenza dell’aggravante del vantaggio patrimoniale. L’astrattezza e la genericità della norma erano universalmente criticate poiché sottoponevano tutta l’azione amministrativa, che di per sé è idonea ad arrecare vantaggi o danni, alla spada di Damocle dell’intervento della magistratura, anche se poi più del 90 per cento dei procedimenti si concludeva con il proscioglimento.

La nuova formulazione, pur contenendo ancora degli elementi di ambiguità, pone dei confini più definiti all’illecito penale, che ora risulta subordinato alle seguenti condizioni:

- deve esserci l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale (non si parla più del vantaggio non patrimoniale) ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto,

- deve esserci la violazione di una precisa norma di legge o di regolamento, oppure essersi verificata la mancata astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti;

- la violazione o l’omissione di cui al punto precedente devono essere la causa dell’ingiusto vantaggio o del danno ingiusto.

E’ introdotto il dolo intenzionale e assume rilevanza l’elemento psicologico del reato: dovrà quindi essere verificata l’intenzionalità del funzionario alla violazione della norma o alla mancata astensione al fine di procurare il vantaggio o arrecare il danno. Dovendo verificarsi la violazione di una norma di legge o di regolamento, non si potrà più configurare l’abuso d’ufficio nel caso di semplice eccesso di potere, la più diffusa figura di illegittimità che si riscontra nell’azione amministrativa e che spesso si confonde con le legittime scelte discrezionali.

Per quanto riguarda invece il dovere di astensione, dovrà essere fatto riferimento ai principi generali dell’ordinamento, quali l’articolo 19, commi 1 e 2, della legge n. 265 del 1990 (o, prima di questa, l'articolo 290 del testo unico della legge comunale e provinciale del 1915 e l'identico articolo 279 del testo unico della legge comunale e provinciale del 1938), o, ad esempio per la partecipazione alla Commissione edilizia, a norme regolamentari più restrittive.

La pena per l’abuso d’ufficio ora è stabilita da sei mesi a tre anni, aumentata nel caso in cui il vantaggio (sempre e solo patrimoniale) o il danno abbiano un carattere di rilevante gravità. Naturalmente la norma si applica anche ai procedimenti in corso, se più conveniente per l’imputato, secondo il principio del favor rei, ai sensi dell’articolo 2 del codice penale.