lunedì 11 febbraio 2008

SMASCHERIAMO I MALVAGI AL POTERE



Noi la vediamo così!

Ortona è una finta cittadina, un paesotto abitato per quasi il 40% da raccomandati del potere, per il 25% di ricchi nobili decaduti e sprofondati nel sentimentalismo delle loro stesse pseudo-caste, per il 25% di elemosinanti di favori consci oramai di essere dispensati dalle emozioni, frustrati e dediti solo al servilismo dei poteri ai quali con piacere si sottomettono, ed infine (e meno male ci sono loro) per il 10% da cittadini liberi da tutte le varie morse populiste precedentemente elencate.

In un posto come questo, in una terra in discesa da 80 anni, tra un popolo oramai per il 90% senza carattere, la malvagità ha vita fin troppo facile.

Attecchisce con naturalezza, con semplicità, senza che nessuno ci faccia più caso! Si presenta con saccenza e arroganza davanti ai portoni delle Curie, delle Chiese e delle Parrocchie, venendo accolte per timori reverenziali e per conseguente attrazione fatale con feste e fuochi d'artificio!

Lo sciagurato innesto oramai è alla ribalta da quasi 20 anni, apparso con veemenza tra la fine della prima repubblica e la nascita scoppiettante della seconda! La penetrazione del malvagio è avvenuta grazie alle rinsecchite menti grigie oramai troppo impolverate per poter osservare con nitidezza l'accadimento in cui la fede nostrana lentamente stava sprofondando.

Ci chiediamo: che cos'è la malvagità? ....

La malvagità, dicevano, non è altro che la cattiveria con la laurea!

Nei termini psicologici, la malvagità è un'aberrazione del ego. Un ego diabolico ha un desiderio forte dominare altri egos. Una persona diabolica sa che il terrore è il senso più efficace dominare la gente perché il terrore induce il timore rendente incapace. La gente che è colpita con timore non può intraprendere l'azione efficace per difendersi e mentre sono in quanto non dichiara, una persona diabolica può fare qualche cosa che desiderino fare a loro. Questa aberrazione del ego può essere chiamata “malato„ perché il ego pervertito infliggerà il dolore e la sofferenza per avvertire la gioia e l'emozione di essere nel controllo totale. Un ego in buona salute non farà quello. Un ego in buona salute è autosufficiente, pacifico, allegro nel relativo naturale dichiarare ed ha un desiderio aiutare e servire altri. Un ego in buona salute non ha un desiderio dominarsi e non infliggerà espressamente il dolore e la sofferenza. Il concetto della dominazione del ego si è esercitato in durante storia umana ma necessariamente completamente non è stato capito dai professionisti.

... e perchè oggi la malvagità si sposa sempre più con il potere?

Quando i giusti sono in autorità, e hanno l'esercizio del governo civile e l'esecuzione delle leggi nelle loro mani per la protezioni degli uomini nei loro privilegi civili e religiosi e per l'incoraggiamento di quello che è buono e per scoraggiare tutto quello che è male, la gente gioisce. Qualsiasi nazione è felice sotto tale amministrazione per il bene di tutti, come ognuno gode dei suoi vantaggi.

Ma quando i malvagi e gli empi governano, il popolo è dolente o geme sotto la loro tirannia e oppressione, dovuto a questo triste stato di cose il numero degli uomini buoni è diminuito essendo questi tagliati fuori nel silenzio o obbligati a fuggire. Sotto uomini malvagi, la malvagità è incoraggiata e promossa. Imposizioni arbitrarie, interessi privati in faccende pubbliche, crudeltà, compiacimento delle ingiustizie, denigrazione del confronto pubblico vengono usati contro la rettitudine dell'uomo e contro il rispetto delle persone! Così l'etica dell'uomo e le sue conquiste sociali non sono al sicuro.

Cerchiamo di appellarci a quel 10% di uomini liberi, cerchiamo con tutte le nostre forze di ribadire un concetto semplice: non crediamo al vittimismo dei malvagi! Non ascoltiamoli, non diamo loro voce.

Conosciamo molte professionalità colte e di rispetto nella stampa: li invitiamo a non dare spazio alle nullità che vengono fuori dalla bocca sporca di chi ostenta senza vergogna un sarcasmo retrogrado, sempre villano. Che la stampa inizi a mietere personali periodi di saggezza e non solo banali contraffazioni della realtà chieste quotidianamente dai loro padroni.

Che i cittadini non ascoltino più chi cerca in ogni modo di manipolizzarli, sperando di trovare consensi per cercare di scucire alla collettività 25.000 euro al mese dai vari parlamenti, agghindati di colletti bianchi ed altri optional pur sempre "bianchi". Pensate a chi sporco di grasso e ricco del freddo delle varie albe che puntualmente si susseguono percepisce a stento 1.200 euro mensili!!!

Che i cittadini non si sottomettino più ai fin troppo evidenti uffici di collocamento trasferitisi sotto gli occhi di tutti lungo le "passeggiate che guardano ad oriente".

Che almeno questo 10% abbia il coraggio di additare la malvagità, perchè oggi più che mai è necessario scoprire tutti quei "tetti" non acquistati onestamente, avuti solo come "compensi di prestazioni e intermediazioni fantasma". Lo sapete meglio di noi che non si diventa ricchi onestamente se non si sa scrivere correttamente neanche una lettera! Abbiate il coraggio di additare chi possiede il 90% dell'economia del mare , estorta a chi del mare se ne fa una ragione di vita da generazioni!

Infine cari navigatori, non rispondiamo più a chi cerca in ogni modo di conquistare gli organi di stampa e le notizie del giorno. Il "malvagio di turno" è tra noi e poveri ed illusi sono quelli che danno loro spazio e tempo. ... che siano stati ammorbiditi anche loro da illusorie ricompense?
State pur certi che solo "il Malvagio" diventa più ricco, solo a lui regalano case e proprietà, solo lui compra colline sul mare e terreni in via di cambio di destinazione d'uso!!! Non fatevi ingannare dalle lacrime finte di un miliardario diventatoci a scapito del popolo che aveva riposto in lui fiducia e sostegno.

Non credete a chi vuole impiantare "un cuneo nero" sulla nostra storia in grado di distruggere le nostre passioni e di riempire pochi e noti pantaloni!

Quello che vedremo da qui a pochi giorni è tutta una messa in scena che cerca di ammorbidire la scure della magistratura che sta per accendere una delle tante verità che è in procinto di venire a galla.

Al Capone fu condannato non per i suoi crudeli delitti ma solo per evasione fiscale. Ortona forse, inizierà a profumare di giustizia!

Voci di corridoio dicono a denti stretti che "noti amministratori politici locali" insieme a funzionari amministrativi potrebbero essere realmente inquisiti: l'accusa dovrebbe essere ABUSO D'UFFICIO.
IL RINVIO A GIUDIZIO DOVREBBE ESSERE ALLE PORTE.

Per questo e per chi non ha più tempo di rimettersi sui libri, (troppo impegnati a contar soldi fatti con il sudore degli altri) proponiamo un sunto delle leggi e delle conseguenze penali che questo indecoroso crimine amministrativo, potrebbe finalmente iniziare a mostrarci la vera natura di certi individui.
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Prime note circa la riforma dell’articolo 323 del codice penale (nuova configurazione del reato)

Con l’entrata in vigore della legge 16 luglio 1997, n. 234 (G.U. n. 172 del 25 luglio 1997) viene riscritto l’articolo 323 del codice penale, relativo all’abuso d’ufficio, di estremo interesse per chiunque operi nella pubblica amministrazione. La norma, già riformulata nel 1990 con la legge n. 86, è stata per anni una sorta di incubo per funzionari e amministratori pubblici; era infatti considerata una "norma penale in bianco" in quanto la fattispecie criminosa ivi prevista era assolutamente indefinita, suscettibile di un uso ampiamente discrezionale tale da causare un’indebita sovrapposizione del sindacato penale sulle scelte amministrative. Qualsiasi comportamento illegittimo o presunto illegittimo poteva essere qualificato come abuso d’ufficio e causare l’inizio di un procedimento giudiziario, se potenzialmente poteva procurare un ingiusto vantaggio non patrimoniale o arrecare un danno ingiusto; era prevista la sanzione della reclusione fino a due anni, aumentabile fino a cinque anni in presenza dell’aggravante del vantaggio patrimoniale. L’astrattezza e la genericità della norma erano universalmente criticate poiché sottoponevano tutta l’azione amministrativa, che di per sé è idonea ad arrecare vantaggi o danni, alla spada di Damocle dell’intervento della magistratura, anche se poi più del 90 per cento dei procedimenti si concludeva con il proscioglimento.

La nuova formulazione, pur contenendo ancora degli elementi di ambiguità, pone dei confini più definiti all’illecito penale, che ora risulta subordinato alle seguenti condizioni:

- deve esserci l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale (non si parla più del vantaggio non patrimoniale) ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto,

- deve esserci la violazione di una precisa norma di legge o di regolamento, oppure essersi verificata la mancata astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti;

- la violazione o l’omissione di cui al punto precedente devono essere la causa dell’ingiusto vantaggio o del danno ingiusto.

E’ introdotto il dolo intenzionale e assume rilevanza l’elemento psicologico del reato: dovrà quindi essere verificata l’intenzionalità del funzionario alla violazione della norma o alla mancata astensione al fine di procurare il vantaggio o arrecare il danno. Dovendo verificarsi la violazione di una norma di legge o di regolamento, non si potrà più configurare l’abuso d’ufficio nel caso di semplice eccesso di potere, la più diffusa figura di illegittimità che si riscontra nell’azione amministrativa e che spesso si confonde con le legittime scelte discrezionali.

Per quanto riguarda invece il dovere di astensione, dovrà essere fatto riferimento ai principi generali dell’ordinamento, quali l’articolo 19, commi 1 e 2, della legge n. 265 del 1990 (o, prima di questa, l'articolo 290 del testo unico della legge comunale e provinciale del 1915 e l'identico articolo 279 del testo unico della legge comunale e provinciale del 1938), o, ad esempio per la partecipazione alla Commissione edilizia, a norme regolamentari più restrittive.

La pena per l’abuso d’ufficio ora è stabilita da sei mesi a tre anni, aumentata nel caso in cui il vantaggio (sempre e solo patrimoniale) o il danno abbiano un carattere di rilevante gravità. Naturalmente la norma si applica anche ai procedimenti in corso, se più conveniente per l’imputato, secondo il principio del favor rei, ai sensi dell’articolo 2 del codice penale.

3 commenti:

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

io una mezza idea su chi sono i malvagi me la sono fatta....

james e ursula ha detto...

SONO COMMOSSA!!!!!QUESTE VERITà GRIDIAMOLE AGLI ABRUZZESI! BRAVO!!!!!!!!!!!!

SinceraMente ha detto...

Amici carissimi voglio dirvi che CE LA POSSIAMO FARE E CE LA FAREMO NELLA BATTAGLIA CONTRO QUESTA PIOVRA. VI SPIEGO.
GIORNI FA CERCANDO IL SIGNIFICATO DI BLOW-OUT MI SONO IMBATTUTO CON MIO IMMENSO PIACERE, CHE VOGLIO ESTENDERE A VOI, IN QUESTO SITO: www.adda-europe.org EBBENE DATECI UNO SGUARDO E CONSTATATE VOI STESSI CHE ALTRI PRIMA DI NOI HANNO LOTTATO E VINTO. BASTA CREDERCI DAVVERO, ESSERE UNITI, E MOTIVATI DEL RESTO NOI SIAMO NEL GIUSTO. SALUTE A TUTTI PURE AI......FRATINI BENEDETTINI "BENEFATTORI"