lunedì 26 gennaio 2009

PIU' SI SCAVA E PIU' PUZZA ...



Con la più alta indignazione verso chi la legge
, si spera, dimostrerà colpevole, diamo ancora voce alle vittime delle ingiustizie sociali prodotte dal malgoverno amministrativo! Ci corre l'obbligo morale di pubblicare come post un commento inviatoci dalla gentile signora Francesca Sapienza, a quel che leggiamo anche lei e la sua famiglia colpite dallo scandalo "assegnazioni alloggi popolari" del quale sono indagati dalla Procura della Repubblica di Chieti alcuni amministratori politici e tecnici di Ortona.

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Ciao a tutti,io sono Francesca Sapienza, anche io vivo nello stesso edificio di Giovanni Zapparata (abito proprio al piano superiore negli ex uffici della Polizia Stradale).

Premetto che vivo li da ormai la bellezza di 8 anni,e anche la mia famiglia ha avuto questo "alloggio-parcheggio" con la scusa che al più presto le cose si sarebbero sistemate...

Mio padre è venuto a mancare il 20 febbraio 2008 aspettando incessantemente una nuova sistemazione....

Mio marito dopo che mio papà è Deceduto,si è recato negli uffici dell'amministrazione per chiedere spiegazioni in merito alla graduatoria, e si è sentito rispondere testuali parole:"L'alloggio a voi assegnato è una reggia in confronto a quello di altre persone,e poi lo stato italiano dice che il suo alloggio è equiparato ad una grotta,un container,quindi ritenetevi fortunati di quello che il comune vi ha messo a disposizione"

..........ho un bimbo di 9 mesi che vive in un ambiente malsano e fatiscente,senza riscaldamento e pieno di umidità,ditemi voi se una persona che non può permettersi una casa decente deve vivere qui al freddo e in condizioni igieniche a dir poco allarmanti!!!!!

Signori miei,il mio povero papà è Morto patendo il freddo e la malattia grave,e nessuno si è messo la mano sulla coscenza..

almeno ci mettessero i termosifoni e sistemassero le infiltrazioni...no ci è stato detto che se vogliamo i termosifoni e tutto il resto,dobbiamo pagarceli da soli,allora io dico:SE AVESSIMO I SOLDI PER SISTEMARE QUESTO SCHIFO DI CASA,DI CERTO NON LI SPENDEREMO QUI,OGNUNA DELLE NOSTRE FAMIGLIE(E QUI ABITIAMO IN 4 FAMIGLIE)SI SISTEMEREBBE LA PROPRIA CASA.MA SICCOME NON ABBIAMO REDDITO CI TOCCA VIVERE QUI IN ATTESA CHE PRIMA O POI CI CASCA IN TESTA QUALCHE CALCINACCIO MENTRE MANGIAMO O DORMIAMO!!!!!

Questa è la bella Ortona che hanno tutti sulla punta della lingua,di abusi sui più deboli e di menefreghismo a livelli indicibili!!!!!!

GRAZIE A CHI HA VOGLIA DI DARCI UNA MANO

P.S.Il signor Borromeo si sta costruendo ormai l'ennesima villa,e lo sa tutta Ortona..poi noi dobbiamo non-vivere decentemente...


mercoledì 7 gennaio 2009

NO all'amianto in C.da PINCIONE di Ortona



Articolo pubblicato venerdì 2 gennaio 2009

IL MESSAGGERO

Discarica per l’amianto: si allarga il fronte del no
di DANIELA CESARII

ORTONA - Si estende il fronte del no alla discarica regionale dedicata allo smaltimento dell'amianto che dovrebbe sorgere a breve nel comprensorio ortonese.

Gli ambientalisti aderenti al Coordinamento della Costa Teatina esprimono un no perentorio, ma motivato al progetto che è stato presentato dalla Società Meridionale Inerti, nel giugno 2007, con l'obiettivo di adeguare la discarica di inerti, esistente e già autorizzata, di contrada Pincione, alla normativa di riferimento, e trasformarla in discarica di rifiuti non pericolosi contenenti amianto in matrici cementizie.

Una rappresentanza del Coordinamento si è recentemente incontrata, presso la sede della Direzione Parchi della Regione, con il responsabile dell'Ufficio Rifiuti, Franco Gerardini, e ha anche esaminato lo Studio di Impatto Ambientale presentato.

"I documenti attualmente messi a disposizione per la visione ci inducono ad essere contrari all'apertura della discarica, spiegano i rappresentanti del Coordinamento Fabrizia Arduini e Pasquale Colantonio.

Lo "SIA", un atto fondamentale, non rispetta alcune direttive in materia di realizzazione e di gestione di discariche per rifiuti costituiti da materiali di matrice cementizia contenenti amianto emanate ultimamente dalla giunta regionale. Nello SIA non è stato inoltre allegato uno studio riferito alla direttrice dei venti dominanti,direttrice stabilita sulla base di dati statistici significativi dell'intero arco dell'anno e relativi ad un periodo non inferiore a cinque anni".

Il Coordinamento ha riscontrato anche una incoerenza con l'art.4 del D.L.vo n°59/05, riferito alle Migliori Tecniche Disponibili adottate nell'allestimento della barriera geologica di fondo: "Lo studio elaborato dalla Smi prevede una ricopertura delle superfici della discarica esistente, con uno strato di argilla, senza prevedere nessun intervento al piano di posa, posto al di sopra del tetto dell'acquifero-spiegano gli ambientalisti.

L'intervento previsto dalla SMI è insufficiente per evitare rischi di impatto sull'ambiente idrico in una zona a vocazione agro-alimentare: la discarica metterebbe a rischio oliveti e vigneti.