martedì 23 giugno 2009

AVERE, POTERE, VALERE



dal Corriere della Sera di lunedì 22 giugno 2009

L'importante quotidiano milanese pubblica una intervista realizzata a mons. Ghidelli, Arcivescovo di Lanciano-Ortona, sulla vicenda personale di Silvio Berlusconi. Ve la proponiamo perchè secondo noi è estremamente interessante.


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ROMA

Che ne pensa, eccellenza?

«Il presidente del Consiglio non deve illudersi che la Chiesa taccia. La Chiesa non rinfaccia nulla a nessuno, per carità cristiana, ma è evidente che i vescovi hanno una precisa morale da difendere». Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano e Ortona nonché biblista di fama internazionale, è un uomo abituato a parlare con chiarezza evangelica, senza veli curiali.

Ma la distinzione tra sfera privata e sfera pubblica? C’è chi dice: il governante si giudica per come governa, il resto riguarda la sua coscienza…

«Le dirò, in un caso simile questa distinzione non mi garba. Perché il premier è una persona pubblica, ha responsabilità pubbliche. Certo: una cosa è il rapporto, assolutamente personale, che ha con la sua coscienza e con Dio, se in lui c’è ancora un’apertura al trascendente. Perché, come si dice, se uno non vive come crede finisce col credere come vive...».

E allora?

«E allora ciò non toglie che di fronte al popolo abbia il sacrosanto dovere di smentire le accuse, le chiacchiere, i gossip o come li vogliamo chiamare contro di lui. E il popolo abbia il diritto di avere chiarezza».

Anche «Avvenire», in effetti, chiedeva facesse chiarezza «al più presto »…

«Appunto. E secondo il mio parere personale, che non vuole assolutamente andare contro altri, aggiungo che non si tratta di una cosa desiderabile o auspicabile. E’ assolutamente necessaria. Io non mi appello alla sua coscienza ma al suo dovere di cittadino eletto e messo a capo del governo ».

Ma che dovrebbe fare, in concreto, Berlusconi?

«Ciò che lui stesso ha promesso anche l’altro giorno: portare le prove contro queste voci. Smentire le accuse sul suo conto: ma con dei fatti, non solo a parole. Quando uno occupa quel posto, non si può dire che gli affari privati siano un problema suo. Ripeto: è una persona pubblica. Io come vescovo devo rispondere al Papa e al popolo di Dio. Lui, come premier, ha il dovere di rispondere alla gente che lo ha eletto, all’opinione pubblica».

E non basta ciò che fa come premier?

«E’ chiaro che per il suo ruolo debba rendere ragione della ricerca del bene comune, della salvaguardia della democrazia sostanziale e così via. Ma anche qui: ormai la cosa è diventata pubblica. Come può, in questa situazione, esercitare il suo compito in modo sereno ed efficace? Ci sono tanti equivoci e anche per lui è meglio dissolverli».

Nei giorni dell’assemblea generale dei vescovi, in pieno caso Noemi, tra di voi ne avete mai avete parlato?

«No, per la verità no».


Ma a lei tutte queste «voci» che effetto fanno?

«Mi richiamano un problema generale: la caduta delle evidenze etiche. Sa, ho qualche dubbio sul fatto che la gente sia turbata. Temo che pure fra la nostra gente vacilli il sostegno di un giudizio etico forte, sicuro. Viviamo in una società nella quale è bravo chi ha fatto i soldi, ha successo, sa attrarre l’attenzione degli altri. Magari c’è chi pensa: beato lui che è diventato ricco, che ha fatto carriera, eccetera. Questi sono gli pseudovalori su cui si giudica. Ho paura che la gente non si scandalizzi. E non vorrei si pensasse a una Chiesa connivente».

In che senso?

«Qui non è questione di offendere né di mancare di carità verso nessuno. Solo di esigere chiarezza. Deve avere il coraggio di parlare. Pensi a cosa è successo più volte negli Usa: perché in Italia dovrebbe essere diverso?».

Perché qui non ci si scandalizza?

«Torniamo agli pseudovalori che portano a giustificare tutto. Il denaro, il potere, il successo. Gesù è stato tentato su questo, dal diavolo, nel deserto: avere, potere, valere…».

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Ora Eccellenza, Lei conosce la stima e l'affetto che noi nutriamo per Lei sin da quella domenica piovosa di gennaio, dove come un padre si è insediato sulla Cattedra Frentana. Proprio per questo ci permetta di porLe una riflessione .....

Le parole che Lei stesso ha usato per divulgare i dubbi sul comportamento del Presidente del Consiglio, e gli inviti alla chiarezza che lei stesso ha rivolto a Berlusconi sul più importante quotidiano italiano, sono oro colato per chi come noi crede nella corretta morale degli amministratori pubblici!

Pertanto Eccellenza, potrebbe amplificare il Suo stato d'animo anche nei confronti degli amministratori operanti nella Sua Diocesi? ..... Potrebbe usare quelle stesse parole per stigmatizzare con forza certi comportamenti affinchè non diventino esempi da perpetrare grazie al potere e alla forza politica?

La preghiamo Eccellenza di portare avanti questa Sua campagna mediatica anche su quelle pagine sempre benevoli degli organi di stampa locali schierati come ricci a difesa dei loro capi-partiti, che non trovano mai spazio per scrivere in merito alla continua caduta dei valori, e mai il coraggio di prendere posizioni davanti ad accadimenti ufficiali che coinvolgono amici e amministratori pubblici!

La invitiamo Eccellenza a perpetrare questa Sua nobile crociata a sostegno di una auspicata nuova rincorsa ai valori sociali, soprattutto nei meandri incrostati e ambigui dei poteri locali!!

Le nostre città sono piccole, spesso bigotte e quasi sempre "increduli" (Sancti Toma Docet) nei confronti delle realtà spesso velate a norma!!!

Fiduciosi nel Suo mandato riponiamo ancora in Lei quella fiducia che purtroppo per noi è fuggita dai luoghi del potere pubblico!

lunedì 15 giugno 2009

IL MUSICAL






Sono pronti i festeggiamenti per l'inaugurazione del nuovo parco-divertimenti "ORTONA BEACH" istallato già da qualche anno su una vecchia strada comunale in disuso a Ripari di Giobbe, collina abbandonata sulla costa nord di Ortona. Trattasi di una grande intuizione degli amministratori locali che hanno colto l'occasione di rivalutare un luogo ameno della città, lasciato oramai all'incuria dai pochi proprietari terrieri della zona, già pensionati o addirittura emigrati! Dopo l'ennesimo rinvio causa maltempo si è ufficializzata la data dell'inaugurazione finale: Mercoledì 31 Giugno 2009. Il Musical Greazze verrà portato in scena dalla compagnia teatrale "Sodoma e Gomorra" di Cappelle sul Tavo (PE).

giovedì 11 giugno 2009

CHIODI SVENDE L'ABRUZZO





"IL CENTRO OLI ENI NON SI FARA'"... Chiodi, Berlusconi e tutti i suoi lecchini, tutto il PdL abruzzese, tutti quelli che hanno creduto a questi loschi individui..... Si sono sciaquati la bocca con la nostra regione mentre il parlamento italiano approvava la legge che toglieva alle regioni il potere di scelta sugli approvvigionamenti energetici!

Ci hanno continuato a "PRENDERE PER IL CULO" in tutte le campagne elettorali. Hanno cercato di continuare a narcotizzarci sulla deriva petrolifera abruzzese mentre gli uffici regionali, prima gestiti da Pace e Del Turco e oggi da Chiodi, svendevano concessioni a go-go per la perforazione in mare!!!

Non possiamo neanche immaginare quanta "MERDA" rigettano in mare quando perforano il fondale!! ... quanta "MERDA" inquina il nostro prodotto ittico che poi deliziamo ignari sulle nostre tavole meravigliandoci se poi qualche nostro famigliare o qualche nostro amico muore di cancro!!!

Facciamo sempre finta di niente davanti a questi fatti deliranti!!!

La verità è sotto i nostri occhi e noi continiuamo ad andare dietro a chi da tutto ciò ricava soldi sporchi!

... forse Ortona merita tutta questa "MERDA"?

Ci dispiace molto solo per chi come noi e come molti altri concittadini, crede ancora nelle potenzialità ambientali e culturali del nostro territorio! Ci dispiace perchè non riusciamo a digerire queste presunzioni, queste ignobili incongruenze!

Ogni volta che esprimiamo un parere in merito, da due anni a questa parte è stato sempre dettato da fatti, documenti, interviste, pareri scientifici. Come in questo ultimo episodio: leggete ciò che riporta il blog della Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna ......

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L'Italia come l'Algeria
dal blog www.dorsogna.blogspot.com
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Non e' solo il nostro primo ministro a dire che Roma e Milano assomigliano sempre piu' a citta' africane. Anche la Petroceltic, ditta petrolifera irlandese in data 3 giugno 2009 ci ha messo nella stessa casella dell'Algeria. Come infatti riporta L'African Buisness News il capo della Petroceltic, tale Andrew Bostock dichiara:

"I am pleased to be able to report that all of the resolutions at today's AGM have been approved, including the recently announced share placing, which will now proceed to completion. Petroceltic has raised aggregate gross proceeds of £27.5 million from this placing and is now well funded for active programs in both Algeria and Italy throughout 2009 and 2010. These programs will appraise the extent of discoveries already made in both areas and also extend our operations into new exploration prospects. We are optimistic that this program will start to unlock the value which we believe exists in our portfolio.

Funding from the placing has also enabled the Company to accelerate the Italian exploration and appraisal program. We are now preparing for the drilling of up to three wells on our Italian acreage during 2009/10."

Cioe' e' stato tutto liscio avere permessi, in Algeria come in Italia. Uguale. Dicono di avere sufficienti soldi per trivellare durante il 2009 e il 2010 e che addirittura vogliono accelerare i tempi per le trivelle italiane.

Nessuno ricorda che in Algeria ci sono i deserti, mentre in Abruzzo c'e' il mare, l'uva e la vita delle persone. Forse non lo ricordano nemmeno gli italiani.

Nel silenzio generale dunque, Ortona, l'Abruzzo, lo sciapito Gianni Chiodi, il prepotente Mauro Febbo, la muta Daniela Stati e in generale il popolo intero d'Italia regala la sua spiaggia, il suo mare, la sua pesca, la sua terra ad un gruppo di irlandesi.

Si sente solo il fruscio delle banconote del sindaco di Ortona, Nicola Fratino che già conta i soldi per il trasporto del petrolio tramite il suo porto dai colori psichedelici. Che schifo.

Un motivo ci sarà pure se l´Italia lentamente declina - turisticamente, culturalmente, economicamente, politicamente e secondo me la base di tutto sta in questo orrendo non curarsi del bene comune. In questa idea che se penso al mio orticello, andra' tutto bene. In questa rassegnazione che tanto io che ci posso fare. In questo piegarsi la schiena tutti i giorni e pensare che solo i matti possono urlare la verita'. In questo lasciare che tanto ci pensera' un altro a far qualcosa.

In California e' dal 1969 che non si azzardano a mettere più trivelle nel mare. L'anno scorso negli USA si parlava di diminuire le distanze trivellabili dalle coste, da 160km ad 80km. Ci fu la rivolta di governatori e popolo - se ne parlo' per settimane. Il governatore Schwarzenegger disse che non se ne parlava nemmeno in California, e con lui quello del Maine, della Florida, dell'Oregon. Alzarono la voce, e non da politici di questo o di quel partito, ma da governatori interessati al bene del proprio popolo. Io non ho dovuto far nulla, perche' ci ha pensato chi di dovere.

Tutto questo fracasso per portare il limite ad 80 chilometri. In Italia non esiste nessun limite e non gliene importa niente a nessuno se gli vengono a mettere le trivelle sotto il naso. Ma proprio niente.

La TV italiana, se uno la guarda agli orari giusti, continua a mostrare storie di morte e di distruzione, per colpa della Camorra, della Mafia, del terremoto, delle regole inesistenti sul trasporto su strada, qualche volta dell'ENI. Ma per una volta che le tragedie potrebbero essere PREVENUTE, in Abruzzo come in Sicilia, il silenzio piu totale.

Ci piacciono i morti gia' morti.

Ma poi, ognuno ha quel che si merita e ciascuno e' artefice della propria fortuna, compresi i popoli. Come posso pensare che ci si indigni per trivelle in mare, quando non ci si indigna che la Mafia e' la prima azienda del paese?

Questa storia del petrolio in Abruzzo si e' snodata esattamente allo stesso modo in cui tutto si snoda in Italia: con pochissime persone disposte davvero a lottare con intelligenza, senza distogliere lo sguardo dall'obiettivo vero e senza volerne approfittarne - politicamente o economicamente.

Dove sono gli altri accademici? Dove sono i ricchi d'Abruzzo? Dov'e' Mr Pasta De Cecco? Dov'e' la gente che spontaneamente si riversa nelle piazze? Dove sono i politici? Davvero si crede alle parole di Chiodi? E ricordo che sono parole, e non fatti, quelli sono inesistenti.

Il primo gennaio 2010 e' sempre piu' vicino. Da allora i petrolieri potranno fare cio' che vogliono alla nostra terra. Si vede che agli abruzzesi gli sta bene cosi'.

Ma come già so dal primo giorno di questa storia, tutto ciò non scalfisce di un millimetro la mia vita personale. Alla fine dei conti, non sono io che devo andare al mare ad Ortona, a Vasto, a Pineto. Non sono io che dovrò portare i miei bambini a giocare all'ombra delle piattaforme, fra il cemento e circondata da spiagge che scompaiono a San Vito, a Pescara, a Montesilvano.

Malibu e' molto più vicina.

Maria Rita D'Orsogna

martedì 9 giugno 2009

LO SCOTTO DA PAGARE



La storia ci insegna, sempre!!


Mai come questa volta abbiamo potuto toccare con mano i risultati prodotti dalla totale assenza di cultura socio-politica di Ortona! Mai come in questa tornata elettorale!

Ortona è vuota dentro ed è tappezzata precariamente fuori!! ... come diceva "Pino" ... "è una calza sporca che a nessuno oramai importa!!"

Una politica morta e sepolta che dal 1992 è riuscita a creare un certo seguito solo quando le sapienti esche lavorative poste da qualche scaltro faccendiere della cosa pubblica, hanno fatto abboccare ignari cittadini che pur di mangiare hanno accettato e digerito amaramente delle verità a metà (come il lavoro precario dei centri commerciali)!

Una politica in grado solo di generare tifosi da stadio arruolati per le campagne elettorali, addescati per le loro sincere convinzioni storiche e morali e scaricati subito dopo le elezioni a favore dei personalissimi giochi ludico-economici degli eletti, nel nome della più bassa politica della terra!!

Una cultura politica generata da una classe politica oramai vecchia, vetusta, obsoleta, da rottamare!!

Cittadini
inermi, spettatori di uno spettacolo mediocre al quale si adattano ogni volta; senza battere ciglio .... senza muovere mano!!

I risultati parlano chiaro: un'ortonese Presidente della Provincia di Chieti mandato di netto a casa. Lui che in 5 anni è riuscito a portare alla sua città più di 25 milioni di euro di fondi pubblici per opere, infrastrutture, sport e cultura! Ortona uno così non l'aveva mai trovato nella sua storia e chissà se avrà ancora la fortuna di ritrovare personaggi simili!! ... e state pur certi che non abbiamo mai lavorato per lui!!!

Sappiamo in molti che già dalla candidatura a Sindaco di Ortona aveva dimostrato delle incertezze su molte questioni sociali: soprattutto sulla deriva petrolifera abruzzese, recuperando poi attendibilità con l'incarico di uno studio di fattibilità ambientale
al Mario Negri Sud in merito al potenziale nuovo insediamento dell'ENI sul territorio ortonese!

Un presidente uscente, criticabile per molti aspetti ma da 40 anni devoto principalmente al bene comune! Questo non gli si può negare!!

Ben 29 candidati consiglieri distribuiti in diversi schieramenti che non hanno avuto la forza di essere eletti nello schieramento vincente, cioè in quello che conta! Nessuno per il centro-destra, neanche i più quotati! Solo uno, ENZO TUCCI (PD) nella minoranza!

Quello convinto di essere il migliore di tutti, inquisito e candidato non si sa come proprio sul carro dei vincitori prescelti, è arrivato solo secondo (!!!) in quanto a voti raccolti dietro ad un emerito sconosciuto della politica che lo ha staccato di ben 121 preferenze! CHE BATOSTA!!! Una carriera politica in continua discesa che non vede al di la di contrada Santa Liberata! Entrambi i candidati del PdL, ci preme sottolinearlo, sostenitori a forza del Centro Oli ENI di contrada Feudo.

Il fatto storico palesemente eclatante di queste elezioni provinciali sono stati però i 1356 tolti al PdL da alcune liste civiche fatte nascere per l'occasione con un piano da far invidia alla migliore opposizione storica!

Questi voti gridano forte la volontà di eliminare precise figure dal PdL; sottolineano con forza una potenziale candidatura come futuro sindaco di Ortona!


Voti pesanti che hanno la forza per il centro-destra di iniziare a mandare avanti un giovane cittadino, ricco di se e non grazie agli incarichi pubblici, nella lunga campagna elettorale che ci aspetta da qui a tre anni.

Una scelta che potrebbe finalmente allontanare quei politici che hanno trattenuto le potenzialità di Ortona solo per i loro interessi economici. 1356 voti che parlano chiaro!!

Una mossa premeditata che ha rotto definitivamente l'equilibrio locale già precario di tutti i coalizzati di Destra e di Centro: un'azione astuta che ha tolto forza ai candidati del partito di maggioranza che con quelli raccolti dai suoi candidati,
3211 voti in 2, avrebbero di certo portato uno dei due al consiglio provinciale! Uno schieramento di centro-destra che insieme, in ogni caso, ha contato in totale ad Ortona ben 4567 voti.

Quindi è chiaro a tutti che nel centro-destra ora è ufficiale che c'è qualcosa che non va più! O meglio c'è qualcuno dei candidati che non è ben visto
dai suoi elettori storici, e forse non lo è mai stato!

Il Centro forte dell'UDC, di MpA, di liste civiche e del Candidato Presidente eletto ha accumulato ben 1048 voti.

La Destra, Forza Nuova e partiti affini pur avendo ognuno un candidato presidente ha raggiunto solo 529 voti


Il PD ad Ortona con 3302
voti è il partito più votato! Ha avuto la forza di veder eletti nella minoranza tutti e due i candidati proposti nel consiglio di Ortona 1 e 2: il concittadino Enzo Tucci e il giovane tollese Angelo Radica. In fondo l'unica scelta politica azzeccata dal presidente uscente! Poi segue l'IdV con 1440 voti. Sinistra e Libertà, Democratici x l'Abruzzo, Rifondazione e PC lavoratori insieme hanno avuto 1112 voti. Per il Bene Comune 17 voti. Uno schieramento di Centro-Sinistra che insieme può contare oggi ben 5871 preferenze.

Tenendo conto che l'affluenza è stata circa del 60%, 10 punti in percentuale inferiore alle ultime consultazioni elettorali, possiamo affermare che in città vige ancora un equilibrio politico che viene spostato puntualmente solo dalla diversa affluenza alle urne dei cittadini nelle varie elezioni!

Proprio quest'ultimo dato evidenzia palesemente lo stato d'incoscienza politica del popolo ortonese. I cittadini dimostrano di non sapere con certezza che cosa vanno a votare ogni volta chiamati alle urne. Votano maggiormente per affetto, per gratitudine, o addirittura per screzio nei confronti degli avversari. Non votano mai per il "bene comune" ma, a quel che abbiamo ascoltato tra la gente, solo e sempre per ciò che credono il "male minore".

Da due anni ci odiano perché dei nostri (?) rappresentanti politici volevano far entrare il petrolio in abruzzo attraverso la nostra terra! Volevano trasformare Ortona nella città più malsana della regione verde d'Europa cercando di svenderla al miglior offerente!

GRAZIE a TUTTI VOI!! VOI CHE NON AVETE LA FORZA NEANCHE DI PIAZZARE UN CONSIGLIERE AMICO!

Buongiorno Ortona! Oltre le mura amiche oramai non siamo più nessuno!!





sabato 6 giugno 2009

www.atechannel.com



Grazie al regista e collega Mario Paolini abbiamo il dovere di pubblicare una lettera aperta di alcuni amici che pur se in realtà non abbiamo mai conosciuto, per quello che hanno fatto in due anni e soprattutto per la qualità di ciò che hanno fatto, meritano la nostra attenzione e la nostra prima pagina.

www.atechannel.com è stata, o meglio lo è ancora a tutti gli effetti, la prima web TV d'Abruzzo in alta definizione: un progetto che ha avuto la forza di confrontarsi a pari livello con le ricchissime WEB TV nazionali e internazionali. Una proposta imprenditoriale intelligente che mette in evidenza l'alta professionalità di chi sapientemente l'ha realizzata, supponiamo con molte difficoltà!

Edoardo Martinelli e Giuseppe Marino sono gli ideatori ed editori del progetto! Ragazzi, ripeto che non conosciamo personalmente ma nei quali oggi più di ieri ci riconosciamo a pieno.

La nostra solidarietà vuole essere solo un piccolo sostegno ad una battaglia sociale che avvolge tutta l'Italia, ed in particolar modo Ortona: una piccola città che viene amministrata da vent'anni da personaggi simili a quelli descritti nella lettera qui sotto allegata. Personaggi ciechi e sordi verso le scelte di livello altissimo come il progetto- Atechannel, ma pronti a glorificare sforzi culturali e professionalità senza confini o succhiare il sangue e le idee solo quando è tutto gratis!!!!

Cari amici, da oggi ancora di più vicini, abbiamo avuto esperienze simili con altre TV Web che solo per iniziare a cercare di essere autonome economicamente hanno
da subito scelto compromessi con tutti i finti formalismi della società!

La vostra indipendenza ci onora e ci fa ben sperare per il futuro! Il vostro esempio è ciò che dobbiamo sempre ostentare in nome della democrazia. La volontà che vi guida a non svendere gli ideali in cui credete è dissetante freschissimo per la nostra voglia di "libertà di parola" per troppi anni soffocata o addirittura sepolta!

I nostri migliori complimenti per ciò che avete fatto e che speriamo in qualche modo riuscirete ancora a fare!


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Lettera aperta ai telespettatori di ATEchannel
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Difficile dover scrivere queste parole, eppure non avremmo mai voluto farlo. Tanto tempo abbiamo atteso, sperando di non dover esprimere le ragioni della nostra scelta. Il rigore morale verso noi stessi ed il rispetto verso i telespettatori ci impongono di spiegare il perché siamo arrivati a questo punto. Due anni, due lunghi anni in cui abbiamo lottato con piacere e determinazione per portare avanti un progetto che guarda al futuro, che parla alla gente, che cerca di informare, intrattenere.

Eppure con grande rammarico dobbiamo constatare che, dopo tanto tempo, siamo ancora noi i soli a crederci. Abbiamo creduto, forse illudendoci, che un’emittente televisiva alternativa avrebbe potuto catalizzare intorno a sé delle persone sincere, animate dalla voglia di fare, delle forze produttive lungimiranti, invece non è stato così. Noi abbiamo rimesso tempo, passione, soldi, nel progetto ATEchannel perché tutte le cose per crescere ed affermarsi hanno bisogno di essere coltivate, senza timore di dover rimetterci.

Abbiamo anche compreso che per far conoscere al pubblico la Web TV bisognava renderla popolare, farla entrare nel territorio. Tutto questo senza mai pretendere un compenso economico. I politici, gli amministratori, gli imprenditori, hanno sempre trovato spazio davanti alle nostre telecamere e sempre molto volentieri si presentavano, ben sicuri di non dover spendere un centesimo. Lo abbiamo fatto perché volevamo far crescere la Web TV, volevamo dare alla gente il territorio, costruire una comunità intorno all’emittente. Invece quella comunità che ritenevamo matura ed intelligente, si è rivelata sorda e priva di interesse. Non ha esitato a voltarci le spalle ogni volta che ATEchannel ha proposto qualcosa.

I politici non solo hanno utilizzato la TV quando faceva loro comodo, ma si sono resi irreperibili nel momento in cui si prospettavano delle collaborazioni retribuite, alcuni di essi si sono anche permessi di non pagare degli spot elettorali regolarmente trasmessi sulla Web TV. Gli amministratori, coloro che più di ogni altro avrebbero giovato dall’avere una Web TV come mezzo di promozione ed informazione, non solo ci hanno tranquillamente snobbato, ma si sono schierati apertamente contro, facendo in modo che nessun rapporto di collaborazione venisse a crearsi tra la Web TV e la città (e non parliamo solo di Atessa ovviamente).

Questi signori hanno sempre preferito farsi vedere sulle TV che non guarda nessuno, spendendo il doppio o il triplo dei soldi pubblici, pur di contrastare ATEchannel. Dalla Destra alla Sinistra ATEchannel esisteva solo quando le interviste facevano comodo, salvo poi considerarci meno efficaci dei messaggini sms. Ci è stato anche detto, senza un minimo di rimorso, che avremmo potuto ottenere qualcosa se avessimo oscurato dalla nostra programmazione alcuni personaggi. In pratica non dovevamo far parlare qualcuno, per ottenere in cambio dei favori. Questo è il modo di fare TV che hanno in mente, quello in cui crescono imbevuti di falsità e ipocrisie, ma non è il nostro. La Web TV che faceva loro comodo era quella che si piegava alle loro esigenze, senza essere retribuita. Perchè? Perchè per loro ATEchannel non era frutto del lavoro, giusto un passatempo per due persone che amano perdere tempo.

Gli imprenditori poi, questa classe di persone che dovrebbe rilanciare l’economia. Ebbene in due anni di attività le abbiamo provate tutte. Aziende che da internet non avrebbero avuto altro che da guadagnare, già posizionate in un contesto mondiale e che attraverso la Web TV avrebbero trovato la giusta collocazione promozionale. Risultato? Il nulla più assoluto. Noi ci chiediamo come facciano aziende che fatturano milioni di euro all’anno a non avere nemmeno un sito internet, a non sapere come si accende un computer.

Passi l’ignoranza informatica, quello che più rattrista è il constatare che questi imprenditori sono totalmente chiusi all’innovazione, poco “magnati” e molto “magnoni”, attenti solo a tirare a campare, magari con qualche aiuto di Stato. Eppure, come si dice, viviamo al centro della zona più industrializzata del centrosud Italia. Soldi per la festa di paese, soldi per la sagra, soldi per la squadra di calcio, soldi a destra e a manca, ma ATEchannel non esiste. Ci guardavano come degli alieni sbarcati da Marte, quando li contattavamo per spiegare quali vantaggi avrebbero potuto ottenere dall’essere visibili su ATEchannel. Ma a loro interessa solo l’orticello di casa, gli amici da aiutare e gli amici degli amici.

La gente, quei telespettatori che noi abbiamo sempre messo al primo posto. Sappiamo che tanti di loro ci seguono quotidianamente, non solo dall’Italia, ma anche dall’Argentina, dagli Usa, dall’Australia, dalla Francia. A queste persone va il nostro affetto più grande, perché sono le uniche persone per cui vale la pena fare questo mestiere. Le uniche che ci hanno trattato da professionisti, non come quelli che pur di non arrecare soddisfazione arrivano a dire che non ci hanno mai visto e non sanno nemmeno della nostra esistenza. L’invidia è un brutto male purtroppo. Ci fanno tristezza quelle persone che si prodigano in complimenti di ogni genere e poi ci ignorano totalmente, quasi non facessimo parte di questa comunità. Quelli che si accorgono della nostra esistenza solo quando hanno bisogno di dare visibilità ai loro interessi personali, che ci chiamano per un servizio mettendo già in conto che lo faremo gratis. Non ci ripugna la loro mediocrità, alquanto congenita, ma il fatto che ci trattino senza nessun rispetto né come persone, né come professionisti.

Ma torniamo a ripeterlo, noi di fronte a tutta questa indifferenza non ci siamo mai tirati indietro, anzi, abbiamo sempre continuato ad ignorarla, facendo informazione, rispondendo ai nostri telespettatori più fedeli, offrendo i nostri servizi anche a coloro che della doppia faccia fanno un uso quotidiano. A noi sta a cuore solo la Web TV ed i nostri telespettatori, dire la verità, far parlare chi non a voce. Questo ha dato sempre fastidio: dare la possibilità di parlare a chi non la ottiene mai sui mezzi tradizionali.

Che il supporto economico sia importante lo sanno bene tutti coloro che hanno sempre promesso di avviare rapporti commerciali con ATEchannel e che poi hanno preferito dirottare le proprie promesse verso qualcuno che è più “amico” degli amici. In due anni di attività abbiamo capito come funziona la politica, l’imprenditoria, come sono fatti i rapporti tra le persone e, credeteci, non è un bello spettacolo. I nostri valori sono altri, diversi, e mettendo in piedi ATEchannel credevamo di poterli veicolare e condividere con tutti. Non è così, è impossibile.

Noi francamente siamo sempre stati più odiati che amati e questo lo riteniamo positivo, perché vuol dire che siamo una Web TV indipendente, fuori da ogni logica di potere. Oggi noi ci siamo resi conto di non poter più andare avanti in questo modo, non siamo pupazzi in mano a nessuno, non siamo quelli che esistono solo quando fa comodo.

Per questo abbiamo deciso che da oggi, lunedì 18 maggio 2009, le trasmissioni di ATEchannel vengono sospese fino a data da destinarsi. Decideremo su cosa fare della Web TV, che indubbiamente rimane un patrimonio "culturale" da salvare (almeno per noi). In questi due anni abbiamo modificato la veste grafica due volte, ora si tratta di modificare di qualcosa di più profondo, l'anima e lo spirito della Web TV. Questo lo dobbiamo fare per ragioni indipendenti dalla nostra volontà. Chissà, forse torneremo meglio di prima, sicuramente abbandonando certi personaggi che non hanno fatto altro che usarci.

Crediamo che alla gran parte di coloro a cui sono rivolte queste parole, questa notizia non smuoverà tanti sentimenti, per qualcuno addirittura rappresenterà un desiderio finalmente esaudito. Noi invece vogliamo ringraziare tutte quelle persone che hanno creduto e credono in noi, quelle che ci hanno aiutato a lavorare per garantire un servizio di alta qualità. Ringraziamo quelle persone che ci hanno permesso di operare, come è giusto che sia per chi fa della propria passione un lavoro, con serietà e tenacia. ATEchannel infatti non è un hobby, come purtroppo molti pensano, ma un lavoro che non ha niente di meno rispetto ad un altro.

Forse siamo ingenui noi a non capire come funziona il mondo di oggi o forse è il mondo che ci sembra irriconoscibile. La bassezza morale che abbiamo sperimentato negli esseri umani in questi anni ci fa convenire che, in fondo, la gente ha quello che si merita. Da un lato piange e non fa altro che lamentarsi, dall’altro continua a turarsi il naso, a chiudere gli occhi, a tappare la bocca.

“Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…” (P. P. Pasolini)

“Le menti mediocri, di solito, condannano tutto ciò che non è alla loro portata” (F. De La Rochefoucauld)

Che Dio vi benedica / Buona fortuna

Edoardo MartinelliGiuseppe Marino

Nota: I video realizzati per coloro con cui abbiamo rapporti commerciali continueranno ad essere trasmessi senza interruzioni.

mercoledì 3 giugno 2009



Carissimi Agricoltori, amici della marineria locale, carissimi commercianti, cari ristoratori e albergatori della costa, rispettabilissime cantine sociali e private, cari giovani;
vorremo ricordarvi ancora una volta (... non ci stancheremo mai di farlo!!!)
il "Caso-Ortona" sulla questione del Centro Oli ENI di Contrada Feudo di Ortona:

il 4 ottobre 2007 in un delicatissimo consiglio comunale, la maggioranza dei consiglieri, aveva deliberato di fatto a favore della costruzione di una nuova raffineria petrolifera in Contrada Feudo a scapito della consolidata economia agricola locale e delle forti potenzialità turistiche della costa adriatica comunale mai sfruttate!

Il Commercio, il Turismo, la Marineria locale e tutti gli operatori enogastronomici si sono sentiti feriti e defraudati di quel benessere naturale che ci è stato consegnato come custodi attenti (a differenza di molte altre zone italiane), e del quale noi possiamo ancora goderne fortunatamente sul nostro territorio: l'assenza di forte inquinamento nelle campagne, nel mare e soprattutto nell'aria!!

I cittadini, allora, si sono sentiti buggerati da quei loschi individui avidi di potere e di soldi che alle nostre spalle, in silenzio, stavano di fatto agevolando l'ingresso sulla nostra terra della più inquinante e vetusta tipologia dell'industria petrolifera mondiale!!

Gli agricoltori e le loro 1.175 aziende agricole sparse sul nostro territorio comunale in grado di produrre il 10% del fatturato vitivinicolo provinciale, le 2 cantine sociali e le 20 private, e le centinaia di aziende dell'indotto (questo oggi è il patrimonio agricolo di Ortona), si sono sentite tradite da chi in pochi mesi stava cercando di trasformare l'Abruzzo da "Regione Verde d'Europa" a "Regione Petrolifera d'Italia"!!

Oggi, invece a pochi giorni dalle elezioni (Provinciali ed Europee), come in uno scarica-barile generale di poca importanza, qualcuno tace sulle perforazioni petrolifere locali e contro questa scellerata scelta politica generale!

"Il 2 (due) di COPPE" che un anno fa aveva sottolineato a gran voce, (dai palchi, dalle colonne dattiloscritte dei quotidiani e dai soliti salotti televisivi locali), il "GRANDE BENESSERE" che l'ENI stava portando nella nostra regione e in special modo ad Ortona, oggi pur non voluto da molti del suo stesso schieramento si candida e stende furbescamente un velo di silenzio sulla questione ENI!!

"Il 2 (due) di COPPE" aveva elencato sfacciatamente le proprie motivazioni a favore del petrolio, le aveva stampate e distribuite alla piazza ergendosi come paladino di quegli stessi imprenditori coinvolti nella costruzione della raffineria ortonese, chiamati a forza in quella stessa piazza a rispondere alla straripante e vincente manifestazione di qualche giorno prima organizzata a puntino dal "FRONTE DEL NO" e dai contrari all'oro nero estirpato tra le radici del famosissimo e pluripremiato Montepulciano d'Abruzzo, oggi pur non voluto da molti del suo stesso schieramento si candida e farfuglia idiozie intrise di silenzio forzato sulla questione petrolio!!

Carissimi Agricoltori, amici della marineria locale, carissimi commercianti, cari ristoratori e albergatori della costa, rispettabilissime cantine sociali e private, cari giovani.

PRIMA DI VOTARE, NON DIMENTICHIAMO I GESTI, LE DELIBERE FIRMATE, LE PAROLE VOMITATE SUL PALCO DI CHI STAVA VENDENDO IL NOSTRO FUTURO DIETRO LE NOSTRE SPALLE SOLO A TUTELA DEI CAZZI PROPRI!!!!

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PER NON DIMENTICARE
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(da maurovanni.blogspot.com / ottobre 2007)

Ortona ha scelto di cambiare la propria economia grazie
innanzitutto al Sindaco (?) Nicola Fratino e agli 11 consiglieri che con una semplice alzata di mano, hanno scelto di smantellare 12 ettari di terreno agricolo consolidato a prodotto vitivinicolo DOC, per far posto ad un insediamento industriale lontano dalla zona indicata dal PRG in vigore! 11 consiglieri comunali, supportati da quasi tutti i loro partiti e da tutta la Giunta Comunale con in testa il primo cittadino che è anche il primo ad avere interessi economici di tutta l'operazione in quanto co-proprietario di imprese portuali facenti parte del consorzio CIA che gestirà la costruzione e la sorveglianza del Centro Oli e il conseguente trasporto-spedizione del greggio estratto dai nuovi pozzi ENI siti sul territorio comunale. Non ci stancheremo mai di ricordare i nomi di questi "signori" come i PRIMI RESPONSABILI di tutto ciò!

Ecco chi con sufficienza ha scelto questo per noi:


RICCARDO DI DEO IURISCI
/ AN - Alleanza Nazionale
TOMMASO SANTORELLI /
ex AN - Alleanza Nazionale
DOMENICO DE IURE / UDC - Unione Democratica Cristiana
ALFONSO PICCINNO / PSI - PartitoSocialista Italiano
PAOLO CIERI / CD - Centro Democratico
FELICE TALONE / FI - Forza Italia
ROCCO RANALLI / FI - Forza Italia
WALTER POLIDORO / IxC - Insieme per Cambiare
TOMMASO CIERI /
IxC - Insieme per Cambiare
REMO DI MARTINO /
IxC - Insieme per Cambiare
ILARIO COCCIOLA / ex SDI - Socialisti Democratici Italiani

PER DIRITTO DI CRONACA:

NICOLA FRATINO / FI - non era presente al momento del VOTO e non ha votato. Se avesse voluto poteva farlo, e poteva votare solo NO alla variante urbanistica a favore dell'insediamento petrolchimico industriale dell'ENI, in quanto aveva interessi privati con l'ENI.

ROBERTO DI CAMPLI / AN - non era presente al momento del VOTO e non ha votato. Se avesse voluto poteva farlo, e poteva votare solo NO alla variante urbanistica a favore dell'insediamento petrolchimico industriale dell'ENI, in quanto aveva interessi privati con l'ENI (ha venduto le sue terre all'ENI).

TOMMASO COLETTI / MARGHERITA - non era presente al momento del VOTO
FRANCO MUSA / MARGHERITA - si è astenuto al VOTO

GLI ALTRI RESPONSABILI FACENTI PARTE DELLA GIUNTA: ASSESSORI CHE HANNO APPOGGIATO LA SCELTA DELL'AMMINISTRAZIONE:

LEO CASTIGLIONE
/ IxC
GIULIO NAPOLEONE / FI
MASSIMO PAOLUCCI / FI
GIUSEPPE GRANATA / CD
MARIO PAOLUCCI / nPSI
CARLO BORROMEO / UDC

PER TUTTO CIO' CHE SUCCEDERA' SAPRETE A CHI RIVOLGERVI!

NO AL CENTRO OLI ENI - NO AI POZZI DI PETROLIO

lunedì 1 giugno 2009

SCHIAVI SENZA VOLERLO



Quasi un "ventennio" in mano ad amministratori cinici e poco accorti alla cosa pubblica. Ortona oggi paga l'incapacità di una gestione cittadina chiusa, di parte, mirata verso interessi economici privati e mai a sostegno delle potenzialità della città.

Essersi trovati per caso a gestire i frutti degli sforzi politici di altri non significa essere bravi. Chi ostenta questo vuol dire che non ha altro da offrire nel suo mandato; che non ha argomenti per occuparsi di politica!

Aver saputo (?) donare alla città principalmente feste, fuochi d'artificio e ripetute inaugurazioni senza senso per luoghi che grazie alle loro scelte deboli e clientelari hanno man mano perso il loro vero senso etico-sociale originale, equivale ad ostentare morbosamente un fallimento morale nei confronti di quei cittadini che vogliono solo il bene di Ortona.

La città in questo lasso di tempo ha vissuto tra l'indifferenza e l'incapacità politica la chiusure di molte fabbriche, la lenta morte della storica marineria locale, la chiusura della scuola di formazione dei Salesiani, l'aumento sfrenato della disoccupazione giovanile, la fuga delle menti più brillanti verso altre città o verso esili forzati, la discesa senza soste del commercio locale, la diffusione sfrenata di sostanze stupefacienti tra i giovani e meno giovani, lo stallo sistematico delle aziende portuali, le difficoltà sempre più ampie dell'economia agricola!

I cittadini da anni si sono trovati alle prese con un vero e proprio "Cartello-Casa", dove quei pochi imprenditori edili locali hanno fatto e disfatto a loro piacimento prezzi e cubature per nuove o vecchie abitazioni senza che nessun amministratore pubblico abbia alzato la testa per porre qualche dubbio, per offrire qualche idea in aiuto dei giovani e della loro prima casa!

Scardinare di fatto questa rete fatta di milioni di euro per appartamenti che hanno come valore fondiario iniziale la metà della metà dei loro prezzi finali, doveva essere il compito principale di una classe politica, scelta da metà degli ortonesi, purtroppo completamente assente in merito! ... e sappiamo anche il perché!!!!

A completare l'opera ci sono gli Istituti di Credito loro compiacenti che elargiscono mutui senza battere ciglio per centralissimi sottotetti, condonati con il beneficio del dubbio, che per soli 80 mq. arrivano a sfiorare i 300.000 euro, ben quasi 4.000 euro al metroquadro. Naturalmente senza garage!!! .. Non importa che queste sono cifre che non corrispondono all'effetivo valore dell'immobile! L'importante è che il richiedente sia solo coperto di garanzie!! ... ma che bella società di mmerda!

Ortona purtroppo è questa!!

Possiamo notare solo pochi episodi positivi dovuti a giovani impenditori bravi e caparbi, capaci di driblare con successo stagnazioni politiche e falsi impedimenti burocratici che spesso, riescono a portare alla città lustro al di fuori delle mura urbane!

Sono i casi: dei pochi locali notturni presenti sul territorio urbano come i winebar Cristal e Miluky; come i locali storici dell'Enoteca del Castello o dell'Enoteca Regionale o dei rinnovati Non Solo Vino e de La Bottega di Corso Garibaldi; del consolidato Hallowen, del trasgressivo Barcollo e della caffetteria inusuale de Il Moro. Quasi tutti in Terravecchia, tutti in centro. Tutti con lo stesso problema dei parcheggi.

E' il caso, infine, di tutti quegli imprenditori che hanno saputo veramente guardare oltre i limiti del posto dove sono nati, portando le loro imprese a mercati nazionali o addirittura internazionali come le
Cantine Farnese, Caldora, e Dragani; come le aziende dell'indotto vitivinicolo come Essedielle e D'Auria. Come i rari casi turistici creati dai nuovi approdi da diporto di Marina di Ortona oltre a quelli già esistenti e migliorati della Lega Navale. Come nel terziario con il caso degli spedizionieri su gomma Speedservice o degli autotrasportatori Rattenni. Come nel settore del supporto logistico industriale con i fornitori della Casa del Bullone o della Cogalco. Come nel settore dell'energia come gli esperti di sicurezza per l'industria petrolifera della Sieco Service o dell'off-shore oil engineering come la CMTI.

Ortona per fortuna è anche questa!!

Un quadro che non vuole essere allarmistico ma che ha la forza nei numeri e nei fatti; realisticamente confermabili dagli occhi di tutti i cittadini, nessuno escluso, senza differenza di visioni etiche o politiche!!

Fino a quando il lavoro non è mancato, Ortona era il paesotto ideale e comodo per far crescere i bambini, per far fare le prime esperienze agli adolescenti e per far gustare qualche comoda passeggiata ai pensionati!

Oggi, forse, neanche più questo!!!

... ma per fortuna a breve ci sono le elezioni! Provinciali ed Europee con un referen'duccio in mezzo!!!

E allora quali sono i "salvatori della patria" che con sforzo e dedizione hanno scelto di donare il loro tempo alla comunità? Sono molti:

- insospettabili che non aspettavano altro che sbattere la propria foto sui freddi e precari tabelloni zincati sparsi sul territorio;

-
inquisiti avidi solo di potere, incuranti delle tragedie vissute e che da tempo non hanno più il coraggio di mettere la propria faccia sui manifesti dopo che molti anni fa qualcuno saggiamente li ha contornati di "mmerda";

- lecchini
che una volta sistemati i propri interessi familiari cercano a rotazione gettoni di presenza sparsi qua e la per le proprie vacanze estive;

- sconosciuti
spaventati e disorientati che credono di fare bene senza sapere di essere presi per culo dal sistema politico oramai marcio e pilotato.

E allora vai con le "palle" scagliate davanti ai visi persi degli elettori..... vai con i progetti che non vedranno la luce nemmeno sulle stampanti personali dei futuri eletti, ..... vai senza timore di essere contraddetti tanto in campagna elettorale si può dire tutto e il contrario di tutto! ... ma forse non solo in campagna elettorale, .... anche dopo!

Voi pensate: "ma è possibile che non si riesca a vedere qualcosa di valido o di positivo in queste imminenti elezioni?

Vi rispondo con i numeri e con dei fatti inappuntabili.

Vi diciamo con franchezza:
un ortonese dovrebbe votare per un suo concittadino candidato alla Presidenza della Provincia di Chieti! Anche se la persona vi è antipatica o è addirittura dello schieramento politico opposto al vostro!

Perchè? ... ma perchè i numeri parlano chiaro: l'Amministrazione Proviciale FEBBO 1999-2004 ha dirottato su Ortona quasi 5 milioni di Euro (bene);
l'Amministrazione Proviciale COLETTI 2004-2009 ha dirottato su Ortona più di 25 milioni di Euro (benissimo).

Come candidati consiglieri vediamo molte, forse troppe palesi incongruenze tra chi aspira sul serio ad un mandato pubblico a servizio della comunità e chi invece brama solo di mettere le mani sugli intrecci politici provinciali a favore dei propri interessi.

Chi è di destra (?) farebbe bene a votare Renato D'Auria
per il collegio elettorale ORTONA 1: innanzitutto perchè lui i soldi li ha di per se, sudati onestamente da generazioni, e perciò quindi crediamo proprio che non abbia bisogno di elemosinarne nulla dalla casse pubbliche! Poi perchè una sua forte affermazione nel centro-destra emarginerebbe definitavamente il candidato noto come "il 2 di Coppe" della politica di Ortona, escludendolo in partenza per le prossime elezioni comunali. Vi immaginate avere tra i coglioni ancora certi personaggi dopo 20 anni della loro nauseante e insignificante presenza? Ambigui personaggi che amano sentirsi indispensabili per la vita della città solo per tutelare da vicino i propri interessi economici! Oggi "il 2 di Coppe" è approdato nel PdL, ma gira voce che vogliono farlo già fuori dal suo stesso schieramento! ... vedremo! ... speriamo!!

Chi è di sinistra (?) farebbe bene a votare Antonio Bruni per il collegio elettorale ORTONA 1 e Giuseppe Venieri
per il collegio elettorale ORTONA 2: ragazzi discreti, professionisti puliti, ambientalisti convinti. Personaggi in grado di costruire una vera e consistente alternativa ortonese nella coalizione di SINISTRA e LIBERTA'.

Sarà così?
... vedremo! ... speriamo!!