mercoledì 26 agosto 2009

TUTTI UNITI CON MARIA RITA


Abbiamo il dovere e il piacere di pubblicare la lettera che la Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna ha scritto più di dieci giorni fa al neo Presidente della Provincia di Chieti a Enrico di Giuseppantonio

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Bene, visto che sono passati dieci giorni da quando gli ho scritto, e visto che la situazione petrolifera resta prigioniera del non fare politico, non posso fare altro che pubblicare la lettera che ho scritto al nostro presidente della provincia, Enrico di Giuseppantonio.

Ricordo che il 31 dicembre del 2009 scade la moratoria sulle operazioni petrolifere in Abruzzo, senza che vi sia nessuno strumento che protegga la nostra regione.

Ricordo a tutti che il presidente della provincia di Chieti si e' impegnato ad adoperarsi contro il petrolio nel concreto. L'ha promesso a Lanciano, il 19 luglio del 2009. Finora di concreto non ha fatto nulla, se non appuntare Remo di Martino - paladino del si al centro petrolfiero di Ortona - ad assessore al turismo, senza che nemmeno quest'ultimo fosse stato eletto. Bella roba.

Se c'e' una cosa che non sopporto e' di essere presa in giro. Quando uno da' la propria parola sarebbe bene mantenerla. Appena scritto questo email, il segretario del presidente, Antonello Antonelli, mi rispose dicendomi che diGiuseppantonio mi avrebbe contattato l'indomani.

Bene, questo "indomani" di dieci giorni fa non e' mai venuto. Se pensano che siccome sono fisicamente lontanta me ne sto zitta, si sbagliano di grosso.

Qui altre richieste di convocazione con il presidente di regione, Gianni Chiodi, portata avanti dagli amici del Comitato per la difesa dei beni comuni, nel teramano. Anche li, non ci sentono bene i nostri politici. Che delusione questo Gianni Chiodi.

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Gentile Dr. Di Giuseppantonio,

sono Maria Rita D'Orsogna, e le scrivo da Los Angeles, di nuovo in merito alla questione petrolio.

Come forse lei sapra' la ditta Vega Oil ha deciso di trivellare le coste antistanti Ortona, con una piattaforma a soli sette chilometri dalla costa, in acque profonde solo trenta metri e per circa cinque chilometri sotto la crosta terrestre.

Tutto questo in una democrazia vera non succederebbe. Le ricordo che lungo le coste atlantiche e pacifiche degli USA non si mettono piu' piattaforme in mare a meno di ben 160 km dalla costa e questo dal 1969.

Cosa c'e' da fare nel concreto? C'e' tempo fino al 25 Settembre per presentare osservazioni al Ministero dell'Ambiente per contrastare questa nuova proposta di trivellare l'Abruzzo. Le associazioni di cittadini si stanno gia' mettendo all'opera per farlo.

Nello specifico occorre che:

1) La provincia deve presentare delle proprie osservazioni contrarie al progetto della Vega Oil SpA. Le associazioni di cittadini si stanno gia' muovendo in questo senso ma non possono essere lasciate, ancora una volta, sole.

Serve un segnale FORTE da parte delle isituzioni legate al nostro territorio. Quando un cittadino ha contattato i tecnici del ministero e ha chiesto come mai rilasciassero sempre tutte le autorizzazioni, si e' sentito rispondere che NESSUNO ha mai presentato delle osservazioni contrarie entro i termini previsti dalla legge (60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso sui
giornali).

Se necessario, la provincia si faccia carico di pagare un consulente
ESPERTO ed INDIPENDENTE che la aiuti nella redazione delle osservazioni.

2) La provincia supporti attivamente il lavoro svolto dalle associazioni.
In particolare, occorre che la provincia sia COFIRMATARIA delle osservazioni che i cittadini stanno preparando. Bisogna far capire ai tecnici del ministero che c'e' un fronte comune che unisce istituzioni e semplici cittadini nel dire no al petrolio.

Le manderemo le nostre osservazioni appena saranno pronte.

3) La provincia puo' coinvolgere attivamente i comuni del suo territorio chiedendo ai sindaci di aggiungere le singole amministrazioni cittadine alla lista dei firmatari delle osservazioni al ministero.

Le ricordo che e' UN DOVERE proteggere ed informare i cittadini, anche
perche' lei ha promesso che si sarebbe impegnato concretamente a proteggere la costa teatina dagli attacchi del petrolio.

Bene: questo e' il momento di darsi da fare concretamente e di iniziare a produrre dei documenti ufficiali con il marchio della provincia. Vacanze o non vacanze i petrolieri si portano avanti con il proprio lavoro.


Da ultimo, le faccio notare come sia diverso l'atteggiamento delle istituzioni locali verso il problema del petrolio da nord a sud del nostro paese.

IN VENETO: Sono stata invitata ad un convegno a Venezia, a parlare del tema petrolio. Ci saranno il presidente della regione Veneto, Galan, i tre presidenti della provincia di Venezia, Padova e Rovigo e tutti i sindaci del comprensorio, compreso quello di Venezia.

IN LOMBARDIA: Sono stata a parlare ad una platea molto ampia e alla presenza di vari sindaci ed amministratori locali nel mese di Giugno. I Lombardi sono stati tutti uniti e compatti nel dire no, compresi i vari ministri che vivono nella zona. Dopo solo un mese dalla mia visita,
l'attivismo dei lombardi ha costretto la ditta proponitrice delle estrazioni petrolifere
a domandare il ritiro delle autorizzazioni.

In Abruzzo invece, salvo pochissime eccezioni, siamo governati da una classe politica poco lungimirante e ferma agli anni del dopoguerra italiano, al miraggio della ricchezza portata dal petrolio.

Grazie,

Maria Rita D'Orsogna

martedì 25 agosto 2009

L'UNICA RICETTA



C'è bisogno di una valida ricetta per cambiare velocemente le cose!

Abbiamo riflettuto a lungo, abbiamo considerato i fatti, gli accadimenti, la storia. La situazione era fin troppo chiara. Abbiamo agito, ci siamo esposti, abbiamo evidenziato pecche ed incongruenze. Abbiamo avuto il coraggio di fare nomi e cognomi affianco all'operato sociale di parte, quasi mai dalla parte del cittadino, quasi sempre dalla parte di amici ed imprenditori schierati, soci, vicini.

Abbiamo anche pensato di sbagliare le nostre considerazioni; abbiamo creduto di avere pregiudizi o palesi antipatie! ... abbiamo cercato in tutti i modi di non dover credere a ciò che accadeva sotto i nostri occhi, a ciò che il popolo percepiva e digeriva in silenzio!

.... ma il tempo purtroppo ha dato ragione alle nostre prime impressioni! I fatti sono stati confermati dalle singole relazioni finali!

ORTONA MUORE lentamente grazie a politiche sociali sbagliate e soprattuto grazie gli usi e i costumi dei suoi cittadini, consci solo di ciò che vedono e mai spronati da tutto ciò che di diverso potrebbero vedere e fare!

Hanno preso parchi e li hanno colati di cemento e non hanno goduto degli inutili servizi sociali creati ....... e la maggior parte dei cittadini è andata ad applaudire i fuochi d'artificio per le loro inaugurazioni!

Hanno aperto le porte ad imprenditori che non hanno assunto nessun ortonese ed in certi casi, quelli "commerciali", hanno assunto solo chi dicevano loro,
.... e la maggior parte dei cittadini è contenta di tutto ciò ne è la prova la coda di persone davanti a certi uffici professionali che fanno a botte per garantirsi una raccomandazione proprio per entrare in quei luoghi "commerciali" finti e ameni, forti solo della garanzia momentanea di 400/max900 euro mensili!... una vera presa per il culo che piace proprio!!! Tutto questo mentre il commercio locale affonda, mettendo in seria difficoltà una categoria che ha fatto la storia della città!

Hanno sfruttato le idee altrui precedenti, rubandole e maltrattandole apertamente, le hanno sviluppate secondo la loro banale visione politica, e regredendo culturalmente i cittadini ignari e colpevoli a metà di ciò che veniva loro propinato,
...... e la maggior parte dei cittadini li è andata ad applaudire in piazza o in teatro!

Hanno imbavagliato l'informazione grazie all'omertà e alle impersonalità ricattabili e venerabili nello stesso tempo di chi scrivi o manovra certe testatine, grazie a contratti plasmabili e duraturi,
.... e la maggior parte dei cittadini continua ad inviare loro date di compleanno, anniversari di matrimonio e cazzate varie pur di esibirsi nell'agone comunale!

Hanno comprato la cultura, quella finta e puttana, quella che vediamo ogni giorno su certe TV,
..... e la maggior parte dei cittadini è fiera di questo fino a cambiare credo politico anche dopo 40 anni di militanza partitica. ... senza aver nulla in cambio oggi non si fa più niente!!

Hanno cicatrizzato nel tempo una comunità che con il suo silenzio continua a favorire solo la classe politica e gli imprenditori ad essa legati,
..... e la maggiorparte dei cittadini continua ad essere convinta del contrario!!

Hanno sbagliato, e siamo convinti che prima di scomparire
devono pagare! Devono fare ammenda delle loro incapacità, devono vergognarsi in pubblico, e la maggior parte dei cittadini continua a difenderli, a votarli, e si convince sempre più che Ortona è sempre più bella!!

..... ma siccome noi non siamo coglioni come molti altri e sappiamo anche che questa è pura utopia, visto che la politica premia solo se stessa, gridiamo forte che è arrivato il momento dove ognuno, nel suo piccolo, ha il dovere di agire, di ribellarsi, di attaccarsi all'etica delle istituzioni che fa acqua da tutte le parti, e alla morale dei cittadini che purtroppo non c'è più!

Questa è l'unica chiave di lettura per scavalcare con successo la crisi generale che investe la nostra città e per relagare all'oblio della storia la classe politico-imprenditoriale che ha guidato Ortona negli ultimi 20 anni!

Crediate che siano solo parole di sfogo?

Cercate conferma negli esercizi commerciali costretti a chiudere, come nei piccoli imprenditori e le piccole agenzie professionali sull'orlo del fallimento. Controllate i locali sfitti dovunque, gli appartamenti vuoti vecchi e nuovi,
le fabbriche chiuse e le molte altre in crisi!

Chiedete cosa ne pensano la quasi totalità dei giovani ortonesi costretti più di ieri ad emigrare; parlatene con qualche agricoltore e chiedetegli se la terra oggi fa vivere dignitosamente una famiglia; provate a parlarne con quei rari operatori turistici locali e chiedete loro in che condizione versa oggi il turismo ortonese, o se persino c'è il turismo ad Ortona!

Avrete le risposte da voi! ... risposte chiare, precise, concise!

Galleggiano solo gli statali, i precari raccomandati, i pensionati, i professionisti legati alla politica!

Che paese di merda!!! Vogliamo viverci ancora in queste condizioni?
Siamo certi che gli scontenti siano molti di più degli accontentati!!

L'unica ricetta è reaggire "A MUSO DURO" contro chi permette ancora tutto ciò! Prendete posizioni, agite di fatto, allontanate definitivamente chi ha acconsentito nel tempo questo decadimento sociale tutelando solo i propri interessi. Ora è il momento! Sostenete e divulgate un vero "PROGETTO DI VITA PER ORTONA".

mercoledì 12 agosto 2009

Un MARE di GUAI



24 mesi fa, qualcuno si animava su di un palco in Piazza della Repubblica ad Ortona, intercalando sproloqui e bugie a favore della petrolizzazione dell'Abruzzo. Oggi quel qualcuno è divenuto
assessore al Turismo della Provincia di Chieti.

Questa è la notizia che non fa scandalizzare nessuno!!

Il giornali locali tacciono; lo stesso i quotidiani
che con i loro finti articoli sono sempre e solo troppo impegnati ad alimentare la società del consumo e quindi della loro stessa vita editoriale!

Se un insulso ed
appurato vanificatore delle verità sociali ci racconta che ..."petrolio e turismo ambientale possono convivere pacificamente", e dopo qualche mese una sua sconfitta elettorale lo pone lo stesso a rappresentare i cittadini per ciò che riguarda le politiche provinciali sul Turismo, Cultura, Beni culturali e Museali, noi qualche dubbio ce lo poniamo!

Sapevamo tutti che
evidentemente gli faceva comodo dirlo per questioni professionali, ma adesso che dovrebbe rappresentarci (?) ci sembra giusto alzare polvere su questa penosa incongruenza politica alla quale dovrebbe rispondere con chiarezza e celerità il Presidente Di Giuseppantonio.

Ancora una volta l'Abruzzo perde di considerazione agli occhi dei turisti sempre meno numerosi e sempre più rassegnati!

"L'andropausa cha avanza" negli organismi di certe persone non dovrebbe influire sulla vita politica dei cittadini; dovrebbe essere curata a casa, in silenzio, magari davanti ad un buon libro. Acculturarsi pian piano sarebbe un buon progetto di vita per chi ha sempre visto la cultura solo come trampolino sociale e mai come arte dell'apprendere personale.

... in 20 anni all'assessorato all'urbanistica di Ortona si sono succeduti sono medici di base, avvocati, portuali..... e il risultato ce l'abbiamo sotto gli occhi!!

... ora con questo banale individuo posto a capo del "Turismo Provinciale", vedrete che ci faranno passare i pozzi petroliferi come monumenti archeologici!!!

2 Anni di Libertà di Parola



Il Blog "Libertà di Parola" compie 2 anni.

Il ringraziamento principale va a tutti voi, nostri assidui lettori che in meno di 24 mesi ci avete premiato con più di 200.000 contatti.

Un risultato unico che sottolinea lo sforzo e la fatica di scrivere sempre verso la verità, con libertà e rispetto sull'attendibilità delle notizie.

Non siamo un organo di stampa: non potremmo esserlo e ancora di più, non vogliamo esserlo!

Siamo cittadini che credono nella Libertà di espressione comunque e dovunque, rei solo di non soddisfarsi a pieno tra le pagine dei quotidiani e delle pubblicazioni locali.

Dopo 2 anni siamo ancora qui a discutere a favore dell'Abruzzo Verde, contro la petrolizzazione della nostra terra, e contro i soprusi delle classi imprenditoriali e politiche!

Confidiamo nella legge e nelle istituzioni, decisamente meno negli uomini che oggi le ostentano e in molti casi le rappresentano.

Ancora grazie a tutti voi.

maurovanni