martedì 21 dicembre 2010

COMMISARIO, CE LO FA QUESTO REGALO?



COME AUGURARVI BUON NATALE?


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Di certo con una canzone che spopola su youtube e che fotografa al meglio la società di oggi. Un "modus vivendi" regalatoci dal pressapochismo politico e dalla più bassa straripante e vomitante cultura televisiva che
negli ultimi 30 anni ha inchiodato la maggioranza più debole e distratta della comunità davanti allo schermo nero.

http://www.youtube.com/watch?v=vXZPwSdsDuo

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Poi sotto il nostro albero troverete un bel ragno pronto a cucirvi addosso anche questa volta la tela della libertà di parola su un argomento scottante! Prendendo spunto da un sagace articolo di satira locale di qualche tempo fa di seguito riportato, siamo andati a documentarci sulle attuali condizioni dell'unico manufatto architettonico ortonese degno di avere questo appellativo: Palazzo Farnese. Ma prima riflettiamo con Vitriol:

Il discendente di cinquantesima o sessantesima generazione di un peloso originario della Ritorna Felix, a suo tempo venduto già cadavere lessato all’incrocio della casa natale di F.Paolo Tosti con via Caldora, in una solatìa mattina autunnale si avventurò dal suolo patrio dello Scoglio ortonese verso la costa cittadina.

Approfittando della mancata pulizia e decespugliamento dell’acciottolata Salita dei Pescatori, senza essere notato arrivò fin sotto il palazzo Farnese. Constatando che la vegetazione spontanea continuava indisturbata fin sopra la terrazza del palazzo, con un piccolo sforzo si arrampicò fino all’ultimo piano e sistematosi sulla grondaia stette li a rimirare tutto il paesaggio: quello naturale rimasto e quello disordinato urbano costruito, nuvole comprese ovviamente.

Allora tirò fuori il suo telefonino-occhio di pesce, scattò una foto e la inviò per posta elettronica alla redazione di siti veglianti quale omaggio a futura memoria di tutti i pelosi che eroicamente forniranno piccole consolazioni gustative agli umani ortonesi, perpetuando il ricordo di piccoli e grandi delitti: dalla cottura di un crostaceo alla distruzione di una perla.

Infine per consolazione e solidarietà coi propri avi, avendo adempiuto alla testimonianza, anziché tornare nel mare preferì immolarsi proprio lì sotto in una pentola di Fabio. Meglio al sugo che lesso! vitriol

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Palazzo Farnese, dunque, da sempre trattato come merce di scambio tra bene privato e bene pubblico, non smentisce neanche questa volta la natura che negli ultimi 300 anni di storia l'uomo gli ha affibiato!

Qualche giorno fa abbiamo visitato la furtiva e saggia riapertura del Palazzo Farnese voluta dal Commisario dott.Grilli. In punta di piedi di fatto la città, grazie a questa brillante iniziativa, si è riappropriata del bene pubblico più importante per la cultura e per le arti.

"VISUALE in MUSICA", evento start-up al 55° Premio Nazionale Basilio Cascella 2011 - www.premiocascella.it, inaugurata domenica 28 novembre e aperta fino a ieri lunedì 20 dicembre
2010, è stata una intelligente mostra che ha visto esporre buoni e giovani artisti europei.

Un modo elegante per gridare a tutti che il palazzo è vivo ed ha grandi progetti già dai prossimi mesi. Siamo ben felici di dare spazio a qualcosa che cerca di funzionare nella nostra decadente città.

Una volta girata l'esposizione, abbiamo cercato di fotografare il palazzo "restaurato" (?) da un appartamento adiacente. Il nostro obbiettivo si è fermato sul terrazzo al penultimo piano dove ha messo a fuoco una serie di motori dei condizionatori dell'aria forzata che hanno reso quello spazio incantevole che domina l'Adriatico come l'ultimo dei magazzini industriali.

Un obrobrio che cela decisioni forzate; una scelta inopportuna dettata forse da interessi privati limitrofi. Infatti il posto originario delle macchine è sempre stato ben nascosto sotto le scale d'ingresso ......

Possiamo di conseguenza supporre l'iter della storia: una volta gli spazi ed il terrazzo adiacenti erano proprietà di un noto laboratorio fotografico locale. Oggi gli stessi, smembrati e divisi dagli avvoltoi di turno, sono diventati lussuosi appartamenti. Non crediamo sia solo un caso che quasi tutto il palazzo adiacente al Farnese (una volta ala nord dello stesso) sia la dimora della famiglia di un noto costruttore locale. Quello che ha donato i migliori obrobri architettonici alla nostra città!

QUINDI, FORSE ....., IL RUMORE DELLA MACCHINE DELL'ARIA FORZATA POTEVA DARE FASTIDIO A QUALCUNO. Ovvero: IL BENE PRIVATO
AD ORTONA, FORSE ANCHE IN QUESTO CASO, E' RIUSCITO A SOVRASTARE ANCORA QUELLO PUBBLICO.... FORSE!!!! DICIAMO FORSE .....!!

Ci chiediamo: chi ha preso questa decisione? Chi ha firmato il progetto termo-idraulico? Dov'era la sovrintendenza ai beni architettonici? Dov'era il sindaco(?) sempre presente della città?

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Chiediamo al Commisario di indossare per questa volta il cinturone e la stella da sceriffo e di indagare e portare alla luce questa ennesima incongruenza locale in nome e per conto della città di ortona, da troppo tempo orfana di qualcuno che la difende con il cuore ed i fatti.

Caro Commisario GRILLI ce lo fa questo grande regalo di Natale?

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