mercoledì 12 marzo 2008




NOI ABBIAMO IL CORAGGIO DI CHIAMARLE COME MERITANO: "FACCEdiBRONZO".

Dopo una delle pagine più nere della storia della comunità locale, seconda solo alla Battaglia di Ortona nel dicembre del 1943, che ha visto votare in quel maledetto govedì 4 ottobre 2007 una pattuglia organizzata di maligni faccendieri economico-amministrativi pseudo finti buonisti viscerali, il cambio della fiorente economia agricola di una delle più belle vallate del montepulciano DOC della nostra regione a favore del petrolio dell'ENI.

Dopo che fino a qualche giorno prima
un manico di sconsiderati aveva elemosinato consensi elettorali a quegli stessi agricoltori che poco più tardi avrebbero condannato a respirare per quasi vent'anni l'idrogeno solforato al posto del mosto.

Dopo che hanno dimostrato la loro incapacità nella gestione dei rapporti civili con la cittadinanza portandola alla spaccatura sociale per la rincorsa al vile denaro e allo sviluppo degli interessi privati dei "soliti pochi" contro gli interessi economici storici-antropologici della maggiorparte della collettività.

Dopo che hanno spinto Corte dei Conti, Procure della Repubblica e Guardia di Finanza, stando a ciò che ha riportato la stampa locale e regionale, ad indagare su atti amministrativi e su questioni socio-politiche-culturali.

Dopo tutto questo e molto altro ancora, qualcuno di questi ambigui individui ha ancora la pretesa di parlare?

Dopo tutto
questo, perché la "povera" stampa locale deve sottostare quotidianamente, speriamo per loro malvolentieri, ai comunicati più o meno ufficiosi di giunte inesistenti e di associazioni sputa menzogne mai costituite e nate virtualmente solo per cercare contraddittori improbabili?

Perché i Dottori Giambuzzi e Sanvitale non hanno il coraggio di firmarsi con i loro nomi e cognomi e continuano in modo infantile a celarsi grottescamente dietro nomi che si rifanno essenze cromatiche di squadre di calcio ogni volta che scrivono il loro infondati pensieri sui loro scarni manifesti?

Perchè il Consigliere comunale Tommaso Cieri e l'Assessore alle Politiche Agricole (?) Mario Paolucci (ma la giunta esiste ancora?) cercano labili platee giornalistiche con argomentazioni che continuano a danneggiare gli agricoltori, categorie per le quali lavorano e grazie alle quali sono stati eletti alle passate elezioni amministrative?

Perché non hanno mai cercato di promuovere o di partecipare ad un dibattito pubblico sulla questione Centro Oli ENI?

Per ovvia assenza di argomentazioni sulla questione hanno saputo solo alzare le loro mani come la scure del potere in un consiglio comunale bulgaro, cercando di decretare momentaneamente la fine dell'agricoltura locale.

Ci chiediamo: ma hanno visto gli agricoltori di Caldari partire per L'Aquila armati di volontà civica ed etica popolare da vendere? Hanno appreso dalla loro umiltà come si fa politica? Hanno capito che per loro il consenso sta svanendo? ... certo, ci rendiamo conto che i fedelissimi sono ancora pronti a rispettare contratti eterei e promesse scambiste, ma la pacchia per le "FACCEdiBRONZO" sta per finire!!

5 commenti:

maria rita ha detto...

chi sono gianbuzzi e sanvitale? cosa vogliono?

ciao mauro! stammi bene, buon 15 marzo

maria rita

SinceraMente ha detto...

LA "MARCIA SU ORTONA" CARI AMICI, NON VEDO ALTRA SOLUZIONE IO AUSPICHEREI CHE VENERDI I SINDACI INVITATI A PALAZZO CORVO RICOPRISSERO DI IMPROPèRI QUESTA CLASSE DI POLITICANTI ARRAFFONI E MIOPI E ANCHE SORDI AL PUNTO DA AVERE LE ORECCHIE SOLO PER POGGIARCI SOPRA LE ASTINE DEGLI OCCHIALI. CHE SCHIFO VOLERE TIRARE DRITTO OSTINATAMENTE QUANDO TUTTI, SALVO POCHI SERVETTI DI BASSISSIMO RANGO, OSTEGGIANO QUESTO PROGETTO NON PER MERO TIMORE, BENSI' PER SCIENTIFICA CERTREZZA CIRCA I DANNI PLURIMI E NEFASTI!
I SINDACI DOVREBBERO, NELL'INTERESSE DELLA COLLETTIVITA' TUTTA, COMPRESA QUESTA CLASSE POLITICA DI FACCENDIERI, PRETENDERE CHE IL CONSIGLIO COMUNALE DI ORTONA ANNULLI LA PORCATA, LO SCHIFO, LA SCELTA SCELLERATA CHE PORTEREBBE NON SOLO ALLA ROVINA DI TUTTA LA REGIONE MA ANCOR PRIMA AD UNA RIVOLTA POPOLARE CHE NEMMENO SI RIESCE AD IMMAGINARE. SinceraMente .... mi auguro che questa gente tirasse fuori dalla sabbia la testa per rendersi conto di quello che accade fra i comuni mortali!
Se i politicanti si accontentano solo dei soldi, noi no! noi preferiamo la salute e lo sviluppo sano. Difendiamo la nostra MADRE TERRA oggi, dopo sarebbe troppo tardi !!!!!

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

facce di bronzo?mauro ma sei matto?io direi facce di ...bippppp

james e ursula ha detto...

La pacchia è davvero finita: gli amministratorucoli del comune di Ortona hanno il destino segnato!
Il popolo adesso sa, e non saranno certo due buontemponi compagni di merende di Lo Turco che potranno sovvertire la verità attraverso quattro manifesti; il popolo di ortona ha acquisito la conoscenza piena dei fatti, quindi ora detiene il vero potere e state certi che si ricorderà al momento giusto di chi li ha deliberatamente ingannati, sempre se non ci penserà prima la magistratura!
Abbiamo grandi speranze per il futuro ma non abbasseremo la guardia!

fabrizia ha detto...

postilliA Palazzo Corvo il Comune di Ortona-ma non c'era il Sindaco-voleva allarmare tute le forze produttive-c'erano 4 gatti e diversi mi sembravano far parte del Consorzio n.d.r.- e i sindaci della Costa-pochissimi-
sull'emendamento "scellerato" votato in regione pochi giorni fa.
Il fronte del no era li a sentire e non a dare importanza a nessuno, anzi mi sembra che Gilda, Mauro abbiano fatto delle osservazioni molto cogenti, e fatto capire che sono finiti i tempi di quegli indottrinamenti che in Abruzzo hanno lasciato:
865 siti a fortissimo rischio di inquinamento (siti industriali e discariche dismessi, discariche abusive)
il 50% delle falde della Regione compromesse da nitrati e composti cancerogeni
le emissioni, concesse magnanimamente, praticamente fuori controllo e così via dicendo.
Insomma quello che quattro trogloditi potenti chiamano sviluppo e che si allarmano anche se uno dice: in virtù di leggi vigenti, direttive EU operanti; regole per capirci, poichè quell'emendamento chiede regole, quelle regole disattese nell'iter del Centro Oli, e di altri mostri.
Infatti personalmente penso che l'emendamento possa essere una trappola più per noi che per loro, infatti dopo mesi, pur di non revocare quanto illegittimamente autorizzato e di sospendere chiaramente l’organico Programma ENI da sottoporre a VAS ,o ancora, definire e adottare la perimetrazione
e le Norme di salvaguardia del Parco Nazionale della Costa Teatina,
si è ricercata una soluzione normativa temporanea.
Spero di sbagliarmi, ho molta fiducia in quelle donne che non mollano e sono sempre più
Fabrizia