sabato 26 luglio 2008
PERICOLO INTOSSICAZIONE?
Duemila metriquadri inghiottiti dalle fiamme in poco meno di tre ore!
Un capannone della zona artigianale di Ortona, precisamente nella zona detta di "nasuti", poco più a sud-est di contrada Sant'Elena, appena duecento metri prima dell'Artsana "Chicco", poco dopo le 21 di venerdì 25 luglio 2008 ha preso fuoco per cause ancora da accertare.
Dolo o fato?
Carabinieri, Polizia Stradale e Vigili Urbani non si sono sbilanciati in giudizi affrettati, ma hanno pensato diligentemente a sorvegliare il lungo lavoro dei Vigili del Fuoco di Ortona e di quelli del comando provinciale di Chieti arrivati a dare supporto ai colleghi locali, tenedoli lontani dai numerosi curiosi accorsi spaventati dalle contrade vicine.
Un incendio di dimensioni spaventose: basti pensare che la nuvola di fumo grigio maleodorante si allungata in breve tempo parallelamente alla Strada Provinciale Marrucina fino a ricoprire i tetti di Ortona. 7 Kilometri percorsi in meno di un ora. La stessa distanza che c'è tra il centro città e Contrada Feudo!
La nube era irrespirabile e probabilmente anche tossica, visto che il capannone stando a ciò che dicono i primi intervenuti sul luogo, doveva essere un deposito di rifiuti differenziati.
La proprietà è ancora da accertare, ma visti i personaggi che circolavano tra le sirene delle volanti, tutto fa supporre che ci sono di mezzo molti imprenditori vicini agli ammisitratori comunali locali. Ovvero molti del consorzio promotore dell'insediamento del Centro Oli Eni di Contrada Feudo di Ortona.
Alla luce di questi fatti sconvolgenti non c'è da stare tranquilli visto che molti di questi imprenditori dovrebbero essere quelli riuniti e consorziati pronti a partecipare alla costruzione in sicurezza delle strutture industriali del petrolchimico dell'ENI.
Un modesto capannone è riuscito a produrre tutto questo scompiglio, immaginate ciò che potrebbe creare una grande raffineria piazzata tra le nostre campagne e lungo la nostra costa?
Se queste sono le qualità professionali di chi dovrebbe garantire la sicurezza del Centro Oli Eni di Contrada Feudo di Ortona e di molte altre aziende presenti sul nostro territorio, ci rendiamo conto di essere in pericolo fin da ora.
... intanto per questa sera siamo costretti a dormire con le finestre chiuse!
NO AL CENTRO OLI - NO AGLI PSEUDO-POLITICI CHE HANNO AVALLATO L'INSEDIAMENTO PETROLIFERO DELL'ENI CALPESTANDO GRATUITAMENTE IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI -
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Ricordo a tutti gli utenti del blog che i commenti contenenti forme letterarie lontane dalla semplice critica e vicine invece a modi dispreggiativi diretti verranno automaticamente cestinati.
E' necessario firmare con il proprio nome e cognome e quindi con l'assunzione delle proprie responsabilità, tutti quei commenti che sono potenzialmente lesivi verso persone o cose!
Solo in questo caso l'amministratore del blog potrà decidere di pubblicare o meno i commenti simili ricevuti, assumendosi a sua volta le proprie responsabilità di editore.
Questo dice la legge!
... crediamo fortemente nella libertà di parola solo e se è nel rispetto della dignità delle persone citate o coinvolte nei giudizi personali descritti nei commenti. Spesso questi ultimi sono quasi sempre senza riferimenti a fatti o cose storicamente verificabili!
Questo blog quindi predilige le persone che non hanno difficoltà a farsi individuare: chi ha "gli attributi" per lanciare accuse gratuite dimostri anche di avere "le palle" firmando i propri pensieri!!
maurovanni
Concordo nella tua preoccupazione nella costruzione di un'attività petrolchimica sul nostro territorio.
Vivo esattamente a 20 metri dal capannone dove si è verificato l'incendio e ti posso assicurare che il fatto non è che mi ha tanto tranquillizzato. Se un semplice capannone, che giusto per rettificare (anche se non cambia la gravità di quello che è successo)non mi sembrano proprio 2000 metri quadri, ha combinato un simile casino, autobotti che non bastavano mai, una nube probabilmente tossica può procurare un simile rischio alla nostra salute....immaginiamo cosa potrebbe succedere con un "semplice" incidente in un impianto petrolchimico!!!
La domanda da farsi è come mai c'è tutta questa insistenza nell'andare contro l'opinione dei cittadini???
Cmq visto che è la prima volta che commento su questo blog ho il dovere di complimentarmi con te, Mauro (spero che non ti dispiace che ti abbia dato del tu) porti avanti proprio un bel lavoro di blogging.
L'unica cosa che vorrei sapere...magari giusto in via puramente chiarativa .... da quanto in qua C.da Cucullo conosciuta come la zona industriale di Ortona è conosciuta come "zona Nasuti"??? cosa c'è stato per far guadagnare a questo posto questo simpatico nomignolo?! Se ti domandi come mai di questa domanda basta che leggi la firma di questo commento :) sia chiaro che è solo a scopo informativo visto che vivendo in questa zona non l'ho mai sentita nominare cosi :)
Ops chiedo scusa dimenticavo del della firma del commento :P
Daniele Nasuti
http://danielik86.altervista.org
Posta un commento