mercoledì 25 febbraio 2009
"A testa in giù perché è più facile vomitare, a testa in giù per non riuscire a guardare in faccia la realtà, a testa in giù per non riuscire a guardare gli altri che mentono, a testa in giù perché forse c’è la consapevolezza e il rammarico di non sapere o non volere reagire. E a rendere tutto più difficile un mondo di ipocrisia e di falsità che forse sa ma non vuole ammettere, che sicuramente immagina ma preferisce nascondersi." ...
Alcune righe che mi fanno riflettere di un libro che leggo da qualche giorno! Sono parole di una persona bulimica, afflitta da gravi scompensi psicofisici. Una persona che lotta quotidianamente e che lega il proprio essere al rapporto velatamente violento e autodistruttore con i mali della famiglia e della società. Una società che calpesta le debolezze per sostenere solo e sempre le certezze economiche di pochi a discapito di tanti.
Questa è la lettura che possiamo utlizzare anche nell'annosa vicenda della petrolizzazione lenta e distruttrice dell'Abruzzo che in poco più di due anni sta affogando nell'oro nero la coraggiosa visone dell'Abruzzo "regione verde d'Europa".
La politica dei fantocci, a discapito di chi ama sul serio l'Abruzzo, oggi prevale grazie all'ignoranza e alla saccenza. La parola sviluppo sostenibile purtroppo non conquista chi crede solo negli stipendi mensili da favola!!
E' più facile e più redditizio sostenere la politica dei forti, del petrolio e delle banchine piene di navi, o delle centrali nucleari e del cemento che occorre per costruirle!!
State pur certi che importano poco le sorti del vino dei contadini, delle spiagge dei balneatori o della cultura della nostra regione.
L'unica nostra arma è la lotta civile.
Abbiamo già visto quanto il popolo fa paura alla politica di ogni livello. Abbiamo ascoltato il "premier" di molti italiani (e per fortuna non il nostro) arrivare in Abruzzo sotto elezioni e vendere delle fette biscottate della marca "NO al Centro Oli". Solo sporca pubblicità. Solo un meschino gioco di strategia politica!! ... e come abbiamo visto dagli ultimi risultati elettorali regionali, più della metà degli abruzzesi ha creduto alla bontà di quelle "fette biscottate" tanto sbandierate anche dall'attuale Governatore e che a soli due mesi dal loro lancio si sono dimostrate avariate e finte!!!!
Speriamo che la lezione l'abbiano appresa tutti quegli elettori che hanno sostenuto il neo assessore regionale all'agricoltura, il più votato della provincia di Chieti! Speriamo che si siano resi conto che questo "contabile della bassa politica" non ha a cuore ne l'agricoltura, ne il commercio e tanto meno il turismo della costa abruzzese!
La sua proposta di legge parla chiaro: alziamo al 15% le eventuali "Royalties" sulle concessioni di estrazioni petrolifere o energetiche mentre riusciamo a tutelare nello stesso tempo gli interessi delle multinazionali del petrolio.
.... poi per dar vita al Centro Oli sarebbe necessario ottenere un giudizio territoriale più ampio di ciò previsto fino ad oggi!! Cioè più enti dovrebbero esprimersi all'interno delle commissioni di servizio. Occorrerebbe quindi in questo caso il parere favorevole alla costruzione anche dei comuni limitrofi al comune di Ortona, già ampiamente dichiaratisi contrari alla costruzione della raffineria in Contrada Feudo in questi due anni di lotta!!!
Ecco quindi come hanno pensato di bloccare il Centro Oli. Senza prendere una posizione netta. Senza calpestare i piedi all'ENI. Senza mettere in difficoltà il governo centrale! Senza una presa politica con le palle!!
Una mossa politica degna del più bassa concezione della tutela della cosa pubblica!! Il modo meno elegante per lavarsi le mani e per gettare al cesso il rispetto dei propri elettori presi in giro fino al giorno prima delle elezioni.....
Qualcuno a Piazzale Loreto finì i suoi giorni a testa in giù; adesso qualcuno vuole mettere l'Abruzzo nella stessa scomoda posizione.
Oggi è chiaro a tutti chi sono!!
Ora più che mai: uniti con forza per un abruzzo pulito fuori dai giochi del petrolio!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento