martedì 22 settembre 2009

NoiOrtonesi diciamo NO



Sgualcita, scucita, trasandata, maltrattata, sfruttata! Questa è la nostra città: possiamo affermare con forte rammarico che oggi la foto più reale di Ortona è simile ad una vecchia calzetta!

Qualcuno continua a nascondere le beghe del paese e a dipingere nello stesso tempo come uniche ed introvabili le bellezze locali, che invece a soli pochi chilometri sono spesso in realtà superiori alle nostre, soprattutto nel modo e nelle attenzioni con le quali vengono trattate e tutelate dalle istituzioni e dagli stessi cittadini.

Qualcun altro crederà all’opposto solo per convenienza di parte o per evidenti interessi privati, ma in fondo anche loro sanno benissimo che la realtà è tutt’altra cosa.

La riprova pratica la possiamo ottenere singolarmente, ogni volta che viaggiamo nei paesi limitrofi, o negli stati cosiddetti “sviluppati” al pari dell’Italia. Notiamo grosse differenze: nella mentalità delle persone; nell’ innato senso civico; nel maniacale rispetto verso la cosa pubblica e verso il territorio; nella sfacciata predisposizione verso le novità e le innovazioni; nel rispetto tra i cittadini; nella presenza costante delle istituzioni; nell’allontanamento sociale nei confronti dei politici ambigui e corrotti dediti solo all’accumulo delle proprie ricchezze; nella qualità delle istruzioni; nella qualità delle proposte culturali; nella cura verso i luoghi pubblici come parchi urbani, spiagge, strade, parcheggi; nel coinvolgimento civico alla vita politica e amministrativa delle singole città. Nella qualità dell’architettura pubblica e privata; punto fondamentale questo per la crescita e lo sviluppo di tutto ciò che finora si è descritto!

Portateci un solo esempio ad Ortona che riesca a confrontarsi positivamente con tutto questo!

Qui si continua solo ad inaugurare vecchi manufatti architettonici ristrutturati grazie ad interventi regionali, nazionali ed europei e non si pensa che a soli 10 chilometri, già 10 anni fa il Comune di Francavilla al Mare ha investito diversi milioni di euro per realizzare un nuovo museo, oggi polo indiscusso della cultura regionale.

Qui si continuano a cementificare fossi e parchi naturali mentre a soli 15 chilometri il Comune di Lanciano ha creato un nuovo parco pubblico al centro della città risanando nello stesso tempo un fosso di poco conto.

Qui si continuano a gettare milioni di euro per lo sviluppo del bacino portuale di Ortona pur sapendo che l’economia prodotta finora dallo scalo marittimo locale avvantaggia solo poche e note famiglie locali mentre la città superiore piange per i suoi quasi 5.000 iscritti alle liste di collocamento (il 20% circa della cittadinanza!!!!).

L’abbiamo detto più volte senza timore perchè la storia dei fatti ha sempre confermato le nostre tesi; abbiamo dimostrato la forte incongruenza di Ortona che, pur avendo praticamente una economia generale ferma, senza sbocchi nei soliti vetusti stilemi di programmazione economica strategica, riesce a far crescere economicamente una sola classe sociale: quella che dirige la politica che poi è tutt’una con quella imprenditoriale locale!

..... Società miste pubblico-private; società fittizie tra imprenditori portuali e politici, eletti quasi sempre non per meriti sociali ma solo grazie ai bacini di voti creati con la gestione clientelare delle assunzioni operate nelle stesse società che controllano; società private installatesi sul territorio grazie a fantomatici accordi programmatici politico-istituzionali e che, a quel che si sente in giro, ancora oggi gestiscono le assunzioni a loro piacimento! Questi sono i dibattiti popolari che ingabbiano la nostra città in una sorta di limbo dal quale non si riesce ad uscire!

Ci siamo chiesti più volte perché le autorità competenti non sono intervenute a garanzia della legalità: forse perchè sembrano solo chiacchiere da bar, eppure ci sono stati diversi esposti in procura!

Ci sono tutt’ora indagini in corso su loschi personaggi inquisiti e non ancora finiti sotto processo per “l’Affaire Case Popolari”. C’è la corte dei conti che indaga sul "Parcheggio Ciavocco", esempio summa della cattiva gestione politica degli ultimi anni!

La risposta dovrebbe essere chiara ed è rinomata. La città sa ma fa finta di non sapere, i cittadini vedono e quasi tutti fanno finta di non vedere! In una parola: OMERTA’…. L’importante è pensare ai propri interessi e se un personaggio ambiguo ti commissiona un lavoro, è meglio accettare in nome dell'economia produttiva che combattere il malaffare. Questo fanno tutti i giorni anche molti nostri “pseudo-amici”!!

Noi diciamo NO ….. e da anni che lo facciamo! Da oggi vogliamo far nascere qualcosa di nuovo per Ortona. Nasce il NO convinto di chi crede ad una città diversa, fatta da gente diversa, con mentalità diversa, con cultura diversa! CON DEI SOGNI DIVERSI!

NO / Noi,Ortonesi

www.noiortonesi.blogspot.com

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