martedì 26 gennaio 2010



OMBRINA MARE A

Questo nome, preso in prestito da un pesce molto comune nei nostri mari, si riferisce ad un progetto di coltivazione e centro di primo trattamento di
idrocarburi che rimarrà almeno 24 anni di fronte alla Costa dei Trabocchi, tra S.Vito e Punta Cavalluccio, presentato dalla Medoil Gas S.p.A..

Visibile, vista la vicinanza e la conformazione del nostro litorale, da tutte le riserve e luoghi più suggestivi della costa da Ortona a Vasto.

Un progetto che ha 2 piattaforme, una mobile tipo Galloway- come quella che stazionò nel 2008 tra Ortona e S.Vito - per la perforazione di 4/6 pozzi per 6/9 mesi di permanenza, e una fissa chiamata Ombrina Mare A che andrà a posizionarsi sul tripode del pozzo Ombrina Mare 2dir 2008.

A completare il mostruoso scenario, a 4Km in direzione NE da OM A, si posizionerà una nave serbatoio galleggiante per il primo trattamento idrocarburi denominata Floating Production Storage Offloading -FPSO – ossia Sistema Galleggiante di Produzione, Stoccaggio e Trasbordo - in pratica un Centro Oli galleggiante!- che immetterà in atmosfera più di una tonnellata al giorno di fumi derivanti dal primo trattamento di idrocarburi, contenenti:


Sox (ossidi di zolfo), Nox (ossidi di azoto), CO (ossido di carbonio), H2S (idrogeno solforato), NMHC (idrocarburi non metanici ) - quest'ultimi l'OMS li ha classificati come cancerogeni, per cui non è possibile definire una soglia minima al di sotto della quale non si hanno effetti apprezzabili sulla salute.


Il danno per un mare già così malamente sfruttato e inquinato negli ultimi decenni, sarà fortissimo. Turismo, pesca, agricoltura di qualità e tutta la filiera ad essi collegata sarà inevitabilmente colpita, lo scenario sarà per 24 anni con vista piattaforma e raffineria.

Noi, insieme ad altre associazioni facenti parte della Rete Emergenza Ambiente Abruzzo, capeggiati dalla risoluta Dott.ssa Mariarita D’Orsogna, abbiamo prodotto e invitato altri a produrre osservazioni al progetto che possano bloccare il procedimento di VIA in atto, come già fatto per le precedenti piattaforme (Elsa 2, Rospo Mare…).

A pochi giorni dallo scadere dei termini, siamo preoccupati del il silenzio della Regione Abruzzo.

Invitiamo chiunque voglia sostenere questa massiccia opera di mobilitazione a farsi sentire inviando il proprio dissenso scritto e le osservazioni al progetto presso la:


Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Attenzione: Ombrina Mare - concessione d 30 BC MD - Mediterranean Oil and Gas / Via Cristoforo Colombo, 44 - 00147 Roma

oppure a:

Direzione Generale della Pesca Marittima e dell'Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Attenzione: Ombrina Mare - concessione d 30 BC MD - Mediterranean Oil and Gas / Via dell'Arte, 16 - 00144 Roma

se avete la posta certificata potete spedire a:

- dgsalvaguardia.ambientale@pec.minambiente.it

- urp@pec.politicheagricole.gov.it



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Associazione WWF - Zona Frentana e Costa Teatina- Presidente Ines Palena; Gruppo NO-Petrolio / Fabrizia Arduini
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per il quadro descrittivo semplice e immediato del progetto Ombrina Mare A.:

2 piattaforme petrolifere e una raffineria galleggiante lunga 350m
di fronte la costa dei trabocchi cliccate quì sotto e se volete il pdf basta chiedermelo:
http://www.compel.bu.edu/~danilo/vega2/Ombrina_D.30.B.C-MD_concessione/SINTESI_Arduini.pdf


2 commenti:

ELISA ha detto...

non si possono avere prole al riguardo.... possibile che non si riesca a scacciare dai nostri mari questi "occupanti"??Ma possibile che non possiamo decider per il nostro territorio e il nostro mARE???

ELISA ha detto...

ma chi fermerà questo scempio preannunciato?