giovedì 8 novembre 2007

IL "GALLO" CHE NON CANTA PIU'



Maria Rita D'Orsogna, PhD Assistant Professor Mathematics Department California State University at Northrdige Los Angeles CA 91330 - USA


La nostra amica professoressa universitaria americana, per sensibilizzare la problematica ambientale e salutare che comporterebbe il previsto insediamento del Centro Oli ENI in Contrada Feudo di Ortona (CH) HA SCRITTO A MOLTE PERSONE
.

Al presidente del consiglio PRODI, alle trasmissioni televisive "le iene", "mi manda rai tre" e "l'Italia in diretta", al fotografo "oliviero toscani", al giornalista del Corriere della Sera "Beppe Severgnini", alla scrittrice "Dacia Maraini", al ministro dell'ambiente "Pecoraro Scanio",
all' arcivescovo di Lanciano/Ortona S.E. "Carlo Ghidelli", al quotidiano abruzzese de " il centro", e perfino alla televisione di stato USA de la "PBS" (una specie di rai tre, che si occupa solo di tematiche sociali e che hanno speciali da ogni parte del mondo - "wideangle" e' il nome della trasmissione). E arrivata a scrivere anche a "Mr. Giorgi", un abruzzese che fa parte dello staff dell ex vice presidente americano Al Gore. Ha scritto a tutto lo staff tecnico-scientifico dell'Istituto "Mario Negri Sud" di Santa Maria Imbaro (CH): vi pubblichiamo di seguito una delle lettere:

Cara Anita, mi chiamo Maria Rita D'Orsogna, ho 34 anni e sono un fisico qui a Los Angeles. Sono abruzzese. Le scrivo perche' vorrei sensibilizzarla su un tema che mi sta davvero a cuore e di cui forse lei sapra' l'esistenza. Vogliono aprire una raffineria ad Ortona, a pochi chilometri da Santa Maria Imbaro - un cosiddetto "centro oli" dove separare il petrolio dallo zolfo, a 500 metri dal mare. Se vuole puo' leggerne di piu' qui: http://blackmarket.splinder.com - http://www.comitatonaturaverde.it - http://www.maurovanni.blogspot.com - Sicuramente lei sapra' che una raffineria non opera mai ad impatto ambientale zero. Ci saranno inevitabili infiltrazioni nelle falde acquifere, ci saranno particelle fini sulfuree e cancerogene immerse nell'aria e che respireremo noi. Lo zolfo e' "in assoluto" la sostanza piu' inquinante che ci sia. I nostri mari, le nostre terre verrano devastate in modo irreversibile. L'agricoltura, il vino, il turismo, il proposto parco della costa teatina - verra' tutto vanificato. Il petrolio e' poco, ma in cambio l'equilibrio ambientale verra' totalmente scombussolato. basti solo pensare a cosa e' successo a Gela, Falconara, Viggiano, Manfredonia. Da quel che sento, la gente e' contraria, ma il sindaco di Ortona, Nicola Fratino, ha dei forti interessi economici personali visto che ha delle quote nelle
societa' che lavoreranno per questo mostro petrolchimico. E cosi, si lavorerà tutti assieme - si sa, una mano lava l'altra. I danni ambientali pero' non li porta via nessuno. E quando diranno che sara' tutto fatto con nuove norme sicure e che e' tutto compatibile con l'agricoltura, non bisogna crederci. L'impianto sara utilizzato per separare lo zolfo da petrolio greggio: e poi questo zolfo verra' disperso nell'aria, puzzera' e finira' nei nostri polmoni e nel nostro cibo. Non esiste "nessuna" raffineria al mondo che opera in totale rispetto dell'ambiente e tutto il nostro modo di vivere verra sacrificato. In America, dove vivo e insegno da 10 anni non si costruiscono piu raffinerie da 30 anni, perche' e' troppo forte il legame con danni alla salute - malattie tumorali e respiratorie in primis. In Italia si parla tanto di ogm. Questa raffineria ci dara molti piu veleni che gli ogm, sicuramente moltissimi moltissimi di piu' delle centrali nucleari che tanto abbiamo non voluto. Mi scusi lo sfogo accorato, ma sono giorni che continuo a pensare a questa cosa, perche' davvero, il comune di Ortona non sa che mostro sta per partorire e per regalare in silenzio ai suoi cittadini. Sto cercando, cosi da lontano, di sensibilizzare quanta piu gente posso, nella speranza che l'indignazione di noi tutti possa cambiare qualcosa. Spero che lei da scienziato possa capire la gravita' della cosa e di impegnarsi, per quanto puo', a far si che la popolazione capisca cosa ci sta per capitare. Se lo ritiene opportuno puo' firmare una petizione online: www.ipetitions.com/petition/noraffineria

Poi la professoressa D'Orsogna ha scritto una lettera anche al Sindaco di Ortona (?) e agli altri amministratori e consiglieri. Ve la proponiamo in anteprima:


Gentile Giunta Comunale di Ortona, i cittadini chiedono a voce alta e ferma che la proposta raffineria Eni di Ortona non venga realizzata. Noi amiamo la nostra terra. Non esiste nessuna tecnologia moderna per creare raffiniere ad impatto ambientale zero e lo zolfo che dovra' essere separato dal poco petrolio che c'e' e' la sostanza piu' inquinante in assoluto che esista. Lo zolfo forma particelle fini che inevitabilmente respireremo, mangeremo e lasceremo ai nostri figli per gli anni a venire, anche dopo la fine del petrolio. Qui ci sono di mezzo i nostri campi, l'acqua che beviamo, i nostri vini, il nostro turismo, la nostra pesca, i nostri mari e la vita di tutte le persone impiegate in questi settori. Non vogliamo diventare un'altra Gela, un'altra Falconara, un'altra Manfredonia, un'altra Viggiano. Vi preghiamo di amare anche voi questo nostro Abruzzo e di pensare non con il portafoglio ma con la voce della coscienza, della mente e del cuore.
No alla raffineria!

A questa lettera accorata e passionale il Sindaco (?) come al solito non ha saputo rispondere nulla, ma toccato dai titoli accademici altisonanti ha pensato bene (secondo lui) di far entrare in campo il suo GALLO da COMBATTIMENTO (oramai vecchio e acciaccato). Ecco la risposta, anche questa Ve la proponiamo in anteprima:

Gentile Professoressa,
il Sindaco mi ha passato la Sua e:mail, che peraltro ha avuto ampio spazio sulla stampa locale, e nella mia qualità di Presidente del Consiglio Comunale, Le faccio avere una risposta.
Credo che la cattiva informazione sulla problematica abbia influito molto sulla presa di posizione che autorevoli, persone tra le quali Lei, hanno preso. Innanzitutto non si tratta di una raffineria ma di un, neppure tanto grande,centro oli. Il centro oli è un luogo in cui vengono separate dall'olio, l'acqua ed il gas. Il gas viene immesso in rete direttamente; l'acqua viene rimmessa in un pozzo sterile facente parte della stessa falda. L'olio da raffinare viene inviato direttamente al porto con un un oleodotto e non sui camion. Brevi considerazioni che non tranquillizzano, ma che sono una diversa impostazione del problema: occorre sapere prima di tutto di cosa stiamo parlando. Vivo in Ortona da 42 anni, ho moglie e tre figli, abito sull'orientale dal quale vedo che il porto parla solo di petrolio e non di altro. Alle mie spalle, mi riferisco ad Ortona, a un KM in linea d'aria dal centro, vi è uno dei più grandi depositi costieri di petrolio, dal 1955 che risulta essere l'anno in cui sono nato. Ho la (s)ventura ormai di essere, con una lista civica, ormai da oltre 15 anni al governo della città che, ed la mia soddisfazione ho contribuito a far tornare ad essere "la perla dell'adriatico". Non c'è un monumento che non abbiamo ricotruito o restaurato, non c'è una risorsa culturale alla quale non abbiamo lavorato: dal castelloa Sant'anna passando per il Teatro; da San Tommaso alla Battaglia di Ortona passando per Tosti. Per fermarmi quì e non spiegarLe quanto è costato in termini di impegno. Stato, Regione, Provincia, enti preposti ad esprimere il parere, sulla compatibilità ambientale ed inquinamento, dicono che si deve procedere; i contadini, quelli che dovrebbero tenere alla loro terra più di ogni altra cosa vendono i loro poderi; l'indotto nella specie aziende che da anni lavorano con l'eni chiedono che si proceda; i lavoratori manifestano, con le sigle sindacali tutte in testa, per salvaguardare le loro famiglie; l'eni che tra royaltis e somme da versare nell'immediato da al comune qualcosa come 25 lioli di Euro in 16 anni ed il Consiglio comunale dovrebbe dire no a che cosa e sulla base di che?
Le chiedo professoressa, mi creda senza alcuna intenzione di fare polemica, dove sono stati questi difensori dell'ambiente in tutti questi anni? anche lei crede che si sia voluto tenere tutto nascosto? Bene, non è così! Il progetto giace al comune da anni e tutti sapevano tutto.
Vede Ortona avrebbe bisogno proprio di gente come lei che ha visto il mondo e può concorrere ad indicare, avuti tutti gli elementi a disposizione, quale sviluppo per la città. Invece e questo deve farla riflettere, non così. Per inciso già due anni fa di mia iniziativa ho fatto vedere il progetto Eni a persone che in Ortona ne sanno molto perchè operano nel campo da decenni e da loro ho avuto la assicurazione che non vi srebbe stato il disatro ecologico che, i proprietari delle agenzia immobilari che operano sul territorio paventano.
Spero di essere riuscito a spiegare, se pur succintamente, che il consiglio comunale ha fatto bene, molto bene ad essere conseguenziale con l'unica linea di sviluppo della nostra città e che, ove si voglia intervenire lo si debba fare cion la Regione che può modificare o rifare i piani di sviluppo. Immagini soltanto, e lo dico per scherzarci su, quanto potrei essere felice nell'aprire la finistra della mia camera da letto e non vedere il porto attuale che è pieno di atività inierenti il petrolio. Spero di incontrarLa in Ortona.

Cordiali saluti. Avv. Remo Di Martino

Alle prime lettere informali, a questo punto la Professoressa risponde con un tono scientifico che ammutolisce il Sindaco, il suo uffico tecnico e il GALLO da COMBATTIMENTO. Ve la proponiamo in anteprima di seguito:

Subject: raffineria di ortona


Caro signor Di Martino, grazie della sua risposta, e del tono pacato. Con altrettanta gentilezza pero' le dico che non credo di essere male informata, anzi, ho letto molto su questo tema, e credo di essere uno scienziato con un forte senso critico e di analisi. Innanzitutto da quel che ho potuto vedere, gli altri centri "centri oli" sparsi per l'Italia non hanno migliorato le condizioni di vita locali: la flora e la fauna, l'acqua, i mari, e la salute delle persone sono tutte peggiorate. E se dobbiamo procedere per induzione, non vedo nulla di diverso per Ortona che quanto non sia gia' capitato a Viggiano per esempio. Dalla sua email: "Il centro oli e' un luogo in cui vengono separate dall'olio, l'acqua ed il gas. Il gas viene immerso in rete direttamente"
Qui parliamo di PETROLIO non di olio di oliva o di semi. Perche' c'e' paura di chiamare le cose con il proprio nome? Io penso che "centro oli" sia solo un nome piu' bello che l'Eni vuole dare
a quello che veramente verra' costruito, un impianto per separare in loco "idrocarburi" (cioe' petrolio grezzo) da altre componenti, fra cui sostanze sulfuree. Nel "centro oli" di Ortona dunque si procedera' alla separazione di petrolio, dal gas e acque di processo, come dice lei.
Ma di che gas parliamo? Fra i tanti - spesso nel petrolio grezzo c'e' anche ossigeno, azoto e sabbia - quello piu' nocivo e' l'idrogeno solforato (anche detto acido solfidrico, di sigla chimica H_2 S, e in inglese hydrogen sulfide). Lei dice che verra' immesso in rete. Ma cosa significa? In quale rete? Online e' facile trovare informazioni dirette su questo acido solfidrico, e credo che anche lei sara' d'accordo con me che non pare proprio una sostanza salutare.

Definizione medica da Wikipedia:
"L'acido solfidrico e' considerato un VELENO ad ampio spettro, ossia puo' danneggiare diversi sistemi del corpo. Ad alte concentrazioni uccide il nervo olfattivo rendendo impossibile la percezione del suo sgradevole odore e puo' causare incoscienza nell'arco di pochi minuti. Un'esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse, accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie. A lungo termine puo' comportare affaticamento, perdita dell'appetito, mal di testa, disturbi della memoria e confusione."

Dall'Eni stessa (a Viggiano):
"L'idrogeno solforato e' velenoso, infiammabile ed esplosivo. Non fidarsi dell'odorato per accertare la presenza del gas. Nel caso di sospetta presenza di gas indossare la maschera e dare l'allarme. L'idrogeno solforato paralizza il senso dell'odorato."

Dal mondo della scienza:

-Molecular Cancer Research, 2006 volume 4 pagine 9-14

sui legami fra H2S e tumori:

"Evidence that Hydrogen Sulfide is a Genotoxic Agent"
Matias S. Attene-Ramos, Elizabeth D. Wagner, Michael J.
Plewa and H. Rex Gaskins, Departments of Animal Sciences,
Crop Sciences, and Pathobiology,
Division of Nutritional Sciences, and 5 Institute for Genomic Biology,
University of Illinois, Urbana, Illinois

"These data indicate that given a predisposing genetic background that
compromises DNA repair, H_2S may lead to genomic instability or the
cumulative mutations found in adenomatous polyps leading to colorectal
cancer."

Altri articoli sul legame tra cancro e idrogeno solforato:

-Molecular Cancer Research, 2007 colume 5, pagine 455-459
sui legami fra danni al DNA e H2S:

"Hydrogen Sulfide Induces Direct Radical-Associated DNA Damage"
Attene-Ramos, E. D. Wagner, H. R. Gaskins, and M. J. Plewa

Da notare che le mutazioni nel DNA sno fortemente legati all'emergenza
di tumori - li ho studiati durante la mia tesi di dottorato.

-FASEB J, 2007 Volume 21 pagine 247 - 255.
sui legami di nuovo fra danni al DNA e H2S:

R. Baskar, L. Li, and P. K. Moore
"Hydrogen sulfide-induces DNA damage and changes in apoptotic gene
expression in human lung fibroblast cells"

Di nuovo danni da DNA legato all H2S

- American Journal of Physiology: Gastrointestinal Liver Physiology,
August 1, 2006 Volume 291 pagine G288 - G296. S. Ramasamy, S. Singh, P.
Taniere, M. J. S. Langman, and M. C. Eggo
"Sulfide-detoxifying enzymes
in the human colon are decreased in cancer and upregulated in
differentiation"

Qui e' messo in evidenza il legame con il tumore al colon.

A me pare tutto molto chiaro. NESSUNO DEVE CORRERE IL
RISCHIO DI ESSERE CONTAMINATO DA QUESTE SOSTANZE.


Ora si potra' dire che costruirano tutto a regola d'arte e che nemmeno un femtogrammo di
questa sostanza verra' a contatto con le nostre vite. Ma questo e' impossibile! Non esiste nessun "centro oli" che possa azzerare il suo impatto con l'ambiente. Nessuno. Parte di questi gas verranno emessi nell'aria come parte del ciclo di lavorazione degli idrocarburi (cioe' del petrolio). Dopo un periodo che puo' andare dai 3 ai 40 giorni H2S si trasforma in SO_2 e altri solfati. Il diossido di sodio (SO_2, in inglese sulfur dioxide) ha anche applicazioni positive (puo' servire come antibatterico nel vino) ma e' un forte inquinante e fra l'altro causa la pioggia acida.

Da wikipedia.com:

"Increasingly there are health concerns with sulphur
dioxide as it can trigger asthma in certain individuals."

"Sulphur in the air creates acid rain which damages crops and buildings.

When inhaled the sulphur is known to cause respiratory problems and even
increase the risk of a heart attack."

Ma restiamo con l'H2S a Viggiano dove il centro oli ha avuto dei guasti:

http://www.soslucania.org/rass%20stampa/guasto%20centro%20oli.htm


se lei legge bene vedra' che qui gli enti locali hanno parlato di creare dei piani di EVACUAZIONE per la popolazione. La gente di ortona deve sapere queste cose e che c'e' la possibilita' che questo accada anche da noi. E' successo negli scorsi mesi a Viggiano, e, per induzione, non vedo perche' non possa anche succedere da noi. E nbadi che questa e' un'eventualita' molto piu' probabile di guasti in centrali nucleari, per come queste ultime sono costruite. E i pesci, l'uva e gli ortaggi dove evacuano? Io credo che questo "centro oli" sia molto piu' nocivo di una centrale nucleare per il semplice fatto che sara' uno stillicidio mento e costante, e o per infiltrazioni o per perdite o per semplici gas di scarico, INEVITABILMENTE verremo a contatto con sostanze nocive.

Altre notizie da Viggiano con il "suo bel centro oli":

http://www.feltrinellieditore.it/BlogItem?item_id=781

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/11_Novembre/28/basilicata.shtml

2) Vogliamo parlare dell'acqua? Perche' non avete contattato la sasi, l'ATO, gli assessorati regionali ai lavori pubblici e gli altri enti addetti al servizio idrico? Le questioni idriche sono
molteplici:

a) Tutta l'acqua che servira' al processo di raffinazione, dove verra' presa? Io ho il forte sospetto che verra' dalle fonti 'normali', dai nostri acquedotti, aumentando le possibilita' di siccita' e di carenza di acqua.

b) Questo "centro oli" inevitabilmente contaminera' le falde acquifere, e' successo gia' altrove (anche negli Stati Uniti succede, dove siamo all'avanguardia per la sicurezza delle raffinerie/centri idrocarburi), e per quanto piccole ci saranno anche ad Ortona. Sara' dunque un lento stillicidio non solo della nostra aria ma anche delle nostre acque. E' costoso e difficile ripristinare le falde acquifere dopo che esse sono state inquinate da un "centro oli". Legga qui, e' un esempio dall'America:

http://www.mindfully.org/Energy/2004/Oil-Refinery-Groundwater22feb04.htm


Hanno speso 15 millioni di dollari per pulire l'acqua inquinata da un centro oli nel Wyoming. E aggiungono:

"When the groundwater meets regulatory standards,

it is still significantly more contaminated than what
we want to drink. The detection levels of the standards
are many orders of magnitude too low.
There is no assurance of safety even if the most
up-to-date scientific methods and equipment find no
traces of toxic chemicals. The solution is to not put the toxic chemicals
there in the first place. "

Cioe' anche dopo che avranno finito di pulire, si consiglia di non bere l'acqua. In America, dove non badiamo a spese per queste cose.

c) Anche le acque di risulta saranno un problema, come anche rischi di incendi e rumore.

"Aside from air pollution impacts there are also wastewater concerns,

risks of industrial accidents such as fire and explosion,
and noise health effects due to industrial noise."

3) Lei dice che il petrolio verra trasportato al mare in oleodotti e non in camion (meno male).
Quello a cui non ha pensato pero' e che, anche qui, saranno inevitabili le fughe di petrolio, e questi sono rischi che non vogliamo correre. Come per l'acqua, le perdite pressocché inevtabili su un periodo di 15 anni, andranno a contaminare il terreno e tutta l'area attorno al condotto (dal Feudo fino al mare e al Porto) saranno impraticabili, all'agricoltura, al turismo, alla pesca. Si calcola che ogni giorno migliaia e migliaia di galloni di petrolio viene perso a causa di piccole fessure negli oleodotti. Perche' Ortona dovrebbe essere immune da questa piaga che riguarda tutti gli altri oleodotti?

"Pipelines conveying flammable or explosive material such as natural gas or oil pose special safety concerns."

"An average of tens of thousands of gallons of oil was released from pipelines approximately every other day throughout the 1990s. Next to excavation accidents, corrosion is the next most common cause of pipeline spills."

"Numerous oil pipeline companies are not preventing pollution from their pipelines [...] The majority of these releases are from corrosion, operational incidents, and material defects."

from: http://www.corrosion-doctors.org/Pollution/oil-pipes.htm

4) Questo petrolio grezzo sara' portato via dal nostro mare, ma da chi? Sicuramente ci saranno delle navi, delle petroliere che metteranno a sconquasso tutto il nostro ecosistema marino, la pesca ed il turismo. Le petroliere portano forti rischi di perdite di grezzo ed emettono gas di scarico molto piu nocivi di quelli dei treni o delle automobili. Le navi infatti utilizziano del carburante molto meno raffinato, e dunque ricchissimo di zolfo e di altre sostanze inquinanti, rispetto per esempio alla benzina normale ed inquinano fortemente l'acqua e l'aria. E' per questo che il trasporto merci per nave e' conveniente, il carburante costa poco ed e' di scarsa qualita' ambinetale. Si calcola che una nave inquini quanto 50 camion - tutto dritto nel mare. E si badi bene che il nostro Adriatico e' basso, e tutto l'inquinamento di cui si parla, delle petroliere e degli scarichi restera' in loco molto piu a lungo che se non si fosse in un mare apero o nell'oceano.

Da wikipedia.com:


Ship pollution is the pollution of water by shipping.
Because of increased traffic in ocean ports, pollution from ships also directly affects coastal areas. The pollution produced affects biodiversity, climate, food, and human health. Exhaust emissions from ships are considered to be a significant source of air pollution. Seagoing vessels are responsible for an estimated 14 percent of emissions of nitrogen from fossil fuels and 16 percent of the emissions of sulfur from petroleum uses into the atmosphere.

http://en.wikipedia.org/wiki/Ship_pollution

5) La nostra agricoltura, pesca, i vini, gli ortaggi, l'immagine Abruzzo, verranno fortemente segnate da questo "centro oli". Le allego solo un paragrafo rilascaito da un documento ufficiale dell'Eni:

"Il costo economico ed ambientale benche quantitativamente limitato e reversibile nel lungo periodo sara' dunque pagato integralmente dall'economia agricola locale"

Se l'Eni dichiara tanto pubblicamente, si immagini quanto di piu' e di peggio c'e' sotto.

6) Perche' fate le riunioni a PORTE CHIUSE? E' illegale. Se abitavo li vi avrei denunciato. Se veramente lei, l'Eni e il sindaco pensate che tutto sia facile e che non ci sara' nessun rischio per noi tutti, perche' non l'avete detto, spiegato alla gente? Io penso che invece era comodo pensare che tanto nessuno l'avrebbe saputo, se non a cose fatte, e che potevate fare tutti i vostri giochini in silenzio. Ma i tempi sono cambiati. Oggi i mezzi di comunicazione sono diversi, il paese non e' piu' tanto piccolo ma la gente mormora lo stesso, anche se con mezzi diversi. La mia voce giunge fino da voi, e intendo usarla per continuare a sensibilizare la popolazione il piu' che posso.

Fra l'altro sono in contatto con molti ricercatori del Mario Negri sud, professori dell'universita' di Chieti, di Pescara e di Fisica all'Aquila. Ne ho parlato con molti colleghi fisici, chimici, ingegneri ambientali e metereologi. Nessuno, non una persona, mi ha detto che sarebbe stata una decisione buona per la nostra salute. Nessuno che non mi sia parso preoccupato in merito. E questa e' gente che ha fatto della scienza la propria vita.

Penso che sia lei un po male informato.


Non so con chi lei abbia parlato,
ma le garantisco che chiunque sia, erano o persone ignoranti in materia o in mala fede.

7) Le royalties. Caro sindaco, caro Di Martino, il denaro non si mangia e non ce lo portiamo appresso. Occorre essere uomini e non formiche. Occorre avere dei principi forti, crederci e non farsi piegare dalle logiche dei propri tornaconti, del denaro, delle pressioni dell'Eni. Occorre avere la coscienza pulita e poter andare in giro a testa alta sapendo di non avere peggiorato il mondo, ma anzi di essere stato un piccolo cambiamento per il meglio.

Fra l'altro a me risulta che il sindaco ha delle quote di partecipazione nelle ditte che dovrebbero costruire questo "centro oli". Che me ne dice in proposito? A me pare un conflitto
d'interessi non indifferente.

8) Ho molto apprezzato il vostro lavoro per rendere Ortona piu' bella, e anzi sono stata al Muba quest' estate e mi e' molto piaciuto. Ma sa una cosa? Non mi e' molto piaciuta la lista delle cose che avete fatto, come se fosse una cosa speciale di cui dover dire grazie. No, e' il suo "dovere" lavorare per rendere la citta' piu' bella, piu vivivbile, piu' sana. E' il suo lavoro e non deve aspettarsi grazie da nessuno. Il lavoro che lei ha e' prima di tutto di servizio alla gente e di amore per la propria terra - anzi e' lei che dovrebbe sentirsi onorato di lavorare per la citta' con umiltà e prendendosi a cuore le preoccupazioni della gente normale. E va bene fare queste piccole cose, il teatro, il museo, ma ci vuole una visione piu' larga, organica, d'insieme, progettando al lungo termine, pensando a cio' che vogliamo lasciare alle generazioni future come ideali per il modo di vivere.

Cosa vorrei io per Ortona? Vorrei che diventasse una citta' all'avanguardia nella difesa del suo territorio e che usasse tutto cio' che ha per creare ricchezza nella gente e non quelli che fra 15 anni saranno cimiteri ecologici.

Vorrei vedere pannelli solari dappertutto, altro che centri oli. Vorrei vedere il turismo attivo, pubblicita' all'estero, per i nostri vini, le nostre spiaggie. Vorrei che mirassimo a tutti: dai figli e nipoti di emigranti e combattenti, interessati a scoprire le proprie radici, fino alla gente che ama la vita semplice e l'aria buona e che e' stufa della Toscana. (Fra l'altro dovremmo prednere esempio da loro!)

Vorrei che la gente si sensibilizzasse a trattare meglio i turisti, a tenere le spiaggie pulite, vorrei che gli inglesi che vengono da noi sentissero l'Abruzzo come la propria casa e che invogliassero gli altri a farci visita perche' hanno trovato accoglienza buona. Vorrei vedere scienziati venire da noi a fare le conferenze. Vorrei vedere organizzati delle gite nei posti di guerra (il famoso fiume moro dove tanta gente e' morta), dei campi estivi dove gli stranieri possano venire a fare il vino, l'olio, a dipingere o imparare altre arti tradizonali. Il nostro futuro non e' il petrolio, Il nostro futuro e' un ritorno sano alle nostre origini. Tutti gli Americani che ho portato in Abruzzo l'hanno amata. Questa deve essere la nostra ricchezza.

Sono un po stanca per oggi. Ma amo la mia terra e non mi fermo.

Grazie, Maria Rita D'Orsogna

Ora fatevi due risate con la risposta del "GALLO FORENSE" ricca d'incomprensioni, di bugie e di errori di battitura. Ma non era avvocato?

Cara professoressa, mi ci vorrà un po di tempo a risponderLe, intanto Le confermo che apprezzo molto meno i suoi ragionementi scentifici, non molto le sue considerazioni personali sulle persone e sui modi. Il sindaco non ha quote di un bel niente e nessuna riunione è stata fatta a porte chiuse. Mi dispiace poi che Lei, che ha apprezzato quanto è stato fatto per Ortona non l'abbia detto e scriito prima, avrebbe sicuramente evitato gli elenchi della cose a cui fa riferimento perchè nella mia città anche il lavoro diuturno ed abgato non viene considerato. Un Suo autorevole apprezzamento avrebbe fatto solo del bene. La saluuto e spero di conoscerLa presto.

Remo Di Martino.

Che dire di più! Ognuno è libero di farsi una propria idea perché la verità viene sempre più a GALLA!
---- che non è il femminile di GALLO!!!

10 commenti:

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

di martino è un famoso scenziato....

ha preso il vocabolario e scelto 2 parole a caso....ahhahaha

la vostra lista delle cose fatte?tutte cagate vedi 2 lotto orientale

....senza stile non venire....

Unknown ha detto...

Che dire. La 'nostra' scienziata l'ha messo KO. Se avessi ricevuto una lettera del genere, al posto del GALLO e del "capo-pollaio", mi sarei dimesso.
E' la dimostrazione teoretica dell'ignoranza, dell'arroganza. Di quel modo di vedere la vita ed il business che purtroppo ormai ci è familiare.
Grazie Maria Rita. Penso che nessun altro avrebbe saputo scrivere coniugando sentimenti e scienza, passione e coraggio come hai fatto tu.
Purtroppo, però, abbiamo a che fare con gente abituata a comprare con "specchi e perline" (come scrissi in un vecchio post), come avveniva per i nativi americani.
L'elenco delle cose fatte...pazzesco...strano che non abbia elencato i bellissimi fuochi d'artificio e le stratosferiche feste estive...
. . .
Hai ragione, GALLO-REMO. Hai 'governato' per 15 anni. Ortona era un cesso ed ora sta per diventare una fogna.
Abbiamo perso ogni opportunità di risorgere. Grazie!
Si...Hai 'governato' per 15 anni.
E' proprio ora di tirare lo sciacquone.

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

domenico sindaco

di martino non ti preoccupare...hai finito di governare..alle prossime elezioni prendete 10 voti

Unknown ha detto...

COSTRUIREMO LA NOSTRA STORIA!

"Di fronte a tutti i pericoli, di fronte a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, tutti i frazionismi, tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, una volta di più, la capacità del popolo di costruire la propria storia." (E.Guevara de la Serna)

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

che figuraccia che ha fatto...davvero dovrebbe solo dimettersi

Unknown ha detto...

superlativa!

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

inarrivabile

1fabrizia ha detto...

bravissima Mariarita
per dovere di cronaca:
Il Castello e il tribunale è opera del on. Franco Corleone. Siccome la modernità di cui era portatore e l'amore per la democrazia davano fastidio, si è pensato bene di non ricandidarlo più in questa città -centro sinistra-, inoltre, se ci fosse stato lui l'ENI avrebbe avuto un vero interlocutore politico.
Non faccio l'elenco delle distruzioni ma ricordo l'articolo 9 della costituzione italiana dove si mette nero su bianco la difesa del patrimonio paesaggistico: La Repubblica Italiana difende il Paesaggio, oggi sempre più deturpato da sindaci che per fare cassa- a volte doppia- lo svendono al miglior offerente .

piretro ha detto...

Di Martino è proprio un deficiente!!
e da oggi più che mai
quando ci vuole ci vuole.

RicardoKakà ha detto...

Caro Mauro torno a scrivere dopo tanto...ricordi a cosa auspicavo qualche settimana fa?
Bene,l'uomo di scienza in piena onestà intellettuale l'abbiam trovato...un grande passo avanti verso il "sabotaggio"!!
Detto ciò, chiedo agli ortonesi:"Leggendo questo botta e...botta,non vi siete vergognati anche voi un pochino di essere rappresentati a chios come in belgio,da cotanto principe del Foro?"Io moltissimo...
"Abbiamo fatto orientale,abbiamo fatto lu corse,abbiam fatto il teatro..."
Questa è la politica che ci meritiamo,quella dei giocattolini regalati ai bambini,dei leccalecca...quella di remo insomma.Perchè in fondo gli ortonesi sono bambini a cui si può negare tutto,tranne "lu strusc" e remo&co da furiosi animali politici quali sono,lo hanno capito e hanno fatto leva su ciò per il successo.
Sarebbe come dare un libro di ricette a una stupida persona affamata,quella vuole il piatto di maccarun fumante!!!

La Professoressa,credimi,mi ha fatto quasi commuovere...la ringrazio di cuore!!Però ad onor di cronaca dovrebbe essere anche informata del fatto che la costa teatina ha un indice elevatissimo di morti per tumori derivanti da pesticidi agricoli,etc etc...quindi con la difesa delle cantine andiamoci molto molto piano...potrebbero rivelarsi un dannato cavallo di troia!!

Siamo in un paese democratico,con molti ignoranti ma pur sempre democratico:voglio un referendum!!Non voglio dare al sign.Di Martino&Co. il privilegio di scegliere il mio futuro...
Voglio che ogni cittadino sia responsabilizzato del proprio futuro e di quello del suo vicino di casa,di quello di suo figlio...

E' tardi?Non è mai tardi per fare una cosa giusta!