venerdì 10 luglio 2009

CONTRO I POLITICI "PRO" PETROLIO



L’ombra del Centro Oli aleggia anche sul congresso del Partito Democratico!

Sembra riaprirsi, almeno nel dibattito politico, la vicenda del Centro Oli ENI di Ortona. Questa volta la partita sarà giocata tutta all’interno del Partito Democratico abruzzese nella stagione dei congressi che inizierà il 25 ottobre prossimo.

I candidati attualmente in corsa per la Segreteria Nazionale sono Dario Franceschini, Mario Adinolfi, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino.

A livello regionale, per ora, sembra scontata la ricandidatura dell’uscente Silvio Paolucci. Il PD abruzzese, con Paolucci e D’Alessandro in testa, ha da sempre avversato la realizzazione dell’impianto di trattamento degli idrocarburi da realizzare sul giacimento “Miglianico” di C.da Feudo di Ortona.

Camillo D’Alessandro, attuale capogruppo in Regione del Partito Democratico, è stato promotore della legge regionale che ad oggi ha impedito la realizzazione del Centro Oli.

Certamente i delegati, gli iscritti e gli elettori del PD presteranno molta attenzione, nel corso del dibattito congressuale, alle proposte politiche dei vari candidati alla Segreteria Nazionale e Regionale in materia di ambiente ed energia.

Franceschini, già vice di Veltroni, proseguirà sulla linea della green economy tanto cara ad Obama (vedi articolo de “Il Sole 24 ore” del 7 luglio 2009) , con il tentativo di dare attuazione alla strategia definita nel dicembre 2008 dall’Unione Europea ed inserita nel pacchetto “clima – energia”, conosciuta come strategia "20 – 20 – 20", in quanto prevede entro il 2020 la riduzione delle emissioni di gas serra del 20%, l’aumento dell’efficienza in campo energetico del 20% e la produzione del 20% del consumo energetico totale europeo generato da fonti rinnovabili. E’ stato anche componente del Collegio sindacale dell’ENI nei primi tre anni della privatizzazione, a garanzia dell’indipendenza dalla multinazionale del “cane a sei zampe”.

Al contrario Bersani, già Ministro dello sviluppo economico nei governi Prodi, è stato uno degli artefici della vicenda del petrolio in Basilicata, molto vicino alle lobby dei petrolieri e favorevolmente interessato anche alla realizzazione del Centro Oli di Ortona.

Nelle settimane della fatidica approvazione della variante al PRG da parte del Comune di Ortona, avvenuta nell’ottobre 2007, per tramite dei suoi più stretti collaboratori, tra cui l’on.le Arnaldo Mariotti, al tempo capo della Segreteria presso il Ministero dello Sviluppo Economico, seguì passo dopo passo l’intera vicenda. D’altronde lo stesso Bersani non ha mai nascosto le sue idee in tema di politiche industriali ed energetiche, come quando, nel 2007, durante l’Offshore Mediterranean Conference (OMC) svoltasi a Ravenna, parlò con soddisfazione degli oltre 1.500 pozzi perforati e del centinaio di piattaforme fisse di produzione di idrocarburi.

In questi mesi, quindi, il Centro Oli tornerà
sicuramente al centro del dibattito politico, non solo nel Partito Democratico, ma anche nelle istituzioni abruzzesi, proprio mentre il Governo nazionale sta predisponendo una norma ad hoc per sottrarre alle regioni e agli enti locali ogni competenza in materia.

Dunque, un Partito Democratico debole su questo tema potrebbe rappresentare davvero l’inizio della fine dell’Abruzzo dei Parchi, cuore verde d’Europa.

Il nostro augurio, insieme a quello di tutti i bloggers schierati di netto contro la petrolizzazione dell'Abruzzo, sarà quello di vedere alla guida del più ampio partito di opposizione un'uomo schierato CONTRO IL CENTRO OLI DI ORTONA, E CONTRO LA DERIVA PETROLIFERA ABRUZZESE!!!

2 commenti:

Lucyga ha detto...

Con la candidatura di Beppe Grillo alla segreteria del PD, forse abbiamo trovato l'uomo giusto!

FR:D ha detto...

la data di Bucchianico è stata spostata al 17 luglio 2009.
spero veniate in tanti e che ci sarà un vivo dibattito su un tema scottante ma ancora conosciuto da molti abruzzesi.

Alfredo - C.A.P.