martedì 14 aprile 2009
Il padre di una delle vittime del terremoto abruzzese scrive a Guido Bertolaso, Sotto Segretario di Stato e capo della Protezione Civile: «Non voglio fare polemiche, ma mio figlio è stato ucciso come tutti gli altri dall'imprudenza delle istituzioni»
Lui è un operatore del 118, suo figlio, Nicola Bianchi, aveva 22 anni faceva lo studente, ed è morto nel crollo della palazzina in via Gabriele D'Annunzio 11 distrutta dal terremoto. Sergio Bianchi, padre di Nicola, di Monte San Giovanni Campano, ha scritto una lettere aperta al capo della Protezione civile Guido Bertolaso, per capire perchè, nonostante nella zona si registrassero scosse sismiche fin da gennaio, nessuno abbia preso provvedimenti, a partire dalla chiusura dell'università «una settimana prima come hanno fatto le scuole ritenendo la situazione pericolosa».
«Non voglio fare polemiche» scrive Bianchi, «ma sono addolorato e non bisogna dimenticare che in questa tragedia ci siamo anche noi: abbiamo perduto i nostri figli perchè nessuno ci ha avvertiti del pericolo. Il mio ragazzo, insieme ad altre giovani vite ciociare spezzate, era all'Aquila per costruirsi un futuro. Ho visto i muri del palazzo-tomba di Nicola con alcuni lesioni. Ho chiesto spiegazioni a tutti, dal proprietario ai vicini e mi hanno risposto di stare tranquillo, che la situazione era sotto controllo. I nostri ragazzi che vivevano al civico 11 di via Gabriele D'Annunzio e gli altri che alloggiavano nelle palazzine vicine erano tranquilli, perchè noi genitori gli avevamo trasmesso la serenità. Nicola, caro vice ministro Bertolaso, è stato ucciso come tutti gli altri dall'imprudenza delle istituzioni».
da corriere.it - 13 aprile 2009 (ultima modifica: 14 aprile 2009)
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Se è vero ciò che leggiamo in questa lettera aperta, se è vero ciò che ci evidenzia con prontezza il Blogger "Il Grande Favollo" tra i commenti del precedente post, se è vero che l'informazione a riguardo è stata censurata o distorta, se è vero che questa immane tragedia poteva essere evitata in qualche modo, allora siamo messi proprio male!!
Siamo (per chi ci crede) solo in mano ai Santi!
... ma qualcuno prontamente mi dirà: ... guarda che anche la volontà dei santi viene distorta e plasmata secondo i diversi interessi del popolo!!
..... e allora dico che siamo alla frutta! "Non ci resta che Piangere" ... o armarsi di coraggio e partire per la Nuova Zelanda!! ... ho scelto un paese a caso! ... l'importante è scegliere un paese molto lontano dall'Abruzzo.
Abruzzo! Terra bistrattata, prosciugata, anninetata dall'incuria dell'ignoranza, dallo bramosità degli avidi! Terra venduta dalle nostre stesse istituzioni ai famelici petrolieri e sbandierata da quegli stessi volti senz'anima come la Regione più verde d'Europa!
Abruzzo! Amara e Amata Terra Mia!!
Riflettiamo sulle parole del papà di Nicola Bianchi: non sono state scritte da uno qualsiasi, ma da un uomo che dedica la propria vita per salvare quella degli altri. Ma le evidenti incapacità delle Istituzioni e la nostra muta e perseverante cecità davanti a queste palesi mancanze hanno prodotto tutto il resto.
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