giovedì 2 aprile 2009







Perché molti hanno paura di raccontare le verità della cosa pubblica? Perché tanti non si indignano davanti alle sfrontate bugie di amministratori o imprenditori facoltosi? Come mai una buona parte dei cittadini ortonesi non trova il coraggio di denunciare soprusi, ingiustizie e quant'altro? Dov'é finito il senso civico e l'amore verso il benessere collettivo? Perché la stampa locale non ha il coraggio di entrare nelle notizie con nomi e cognomi?

La verità non può essere che una, confortata da contenuti, documenti, prove e testimonianze.

La nostra società sta cambiando profondamente e con essa si sono involuti gli ideali per i quali vivere e nei quali sopravvivere! Gli scandali non toccano più le coscenze, come si è insensibili alla conquista economica personale attraverso posti politici, attraverso abusi ed intermediazioni in atti pubblici, grazie a politiche clientelari che prevaricano sempre il bene pubblico! Oggi la politica non trova più la sua natura alta e nobile a servizio della gente ma ama ruotare intorno all'economia e agli imprenditori o professionisti che la animano. L'imprenditore e il professionista fanno gola al politico tanto più quanto riescono a veicolare
i propri dipendenti o clienti nelle campagne elettorali a favore proprio o di altri, e che a loro volta aspettano di vedersi restituire favori, commesse, e chissà che altro.

Per i cittadini tutto è nella norma pur di non mischiarsi in una lotta sociale che potrebbe ribaltare la situazione. Tutto è plausibile solo fino a quando non si toccano gli interessi personali. Tutto è accettabile fino a quando non ti calunniano o non ti sfruttano a dovere!

La paura della verità attanaglia tutti e fa solo il gioco di chi si sente potente, invulnerabile.

Molti si chiedono: ma le forze dell'ordine dormono? ....boh! Non sappiamo rispondere, ma è pur certo che determinate amicizie e comportamenti
ben precisi lasciano da pensare. ... lasciano molti dubbi!

Il nostro blog ha sempre cercato nella verità e nel coraggio la propria ragione d'essere, sempre e comunque nella libertà di pensiero e nel rispetto della dignità delle persone. Non ce ne vogliano amministratori pubblici o imprenditori a stretto contatto con i primi: la critica nei confronti del loro pubblico operato è d'obbligo nelle società di diritto, ed in quanto figure pubbliche con incarichi pubblici dovrebbero essere sempre pronti ad accettarla ed a confrontarsi con essa. Dovrebbero rispondere e partecipare sempre ai dibattiti pubblici, facendo sentire le loro motivazioni sostenute dai loro contenuti.

Tutto ciò è il sale della vita politica: ma ad Ortona quasi mai è così. In Italia non è così.

Le critiche pubbliche davanti agli occhi di chi si sente inattaccabile perchè sullo scranno del potere, nei loro animi si trasformano sempre in attacchi personali. E' deleterio pensare questo ma purtroppo è così. Il più delle volte questo porta a sottrarsi a tale processo pubblico con il conseguente distacco tra politica e cittadinanza attiva.

Con questo post vogliamo ribadire ciò in cui crediamo e ciò di cui non abbiamo timore.

La verità premia sempre; magari con il tempo, ma premia sempre tutti quelli che fanno di essa il proprio baluardo di vita.

Il video sopra o la notizia riportata qui sotto sono solo due esempi tangibili tra un'infinità d'informazioni sempre celate o confutate. Noi crediamo nella libertà di espressione tanto quanto nel rispetto delle persone. Per questo non abbiamo paura di riportare i fatti come stanno.

(da maurovanni.blogspot.com / ottobre 2007)
Ortona ha scelto di cambiare la propria economia grazie
innanzitutto al Sindaco (?) Nicola Fratino e agli 11 consiglieri che con una semplice alzata di mano, hanno scelto di smantellare 12 ettari di terreno agricolo consolidato a prodotto vitivinicolo DOC, per far posto ad un insediamento industriale lontano dalla zona indicata dal PRG in vigore! 11 consiglieri comunali, supportati da quasi tutti i loro partiti e da tutta la Giunta Comunale con in testa il primo cittadino che è anche il primo ad avere interessi economici di tutta l'operazione in quanto co-proprietario di imprese portuali facenti parte del consorzio CIA che gestirà la costruzione e la sorveglianza del Centro Oli e il conseguente trasporto-spedizione del greggio estratto dai nuovi pozzi ENI siti sul territorio comunale. Non ci stancheremo mai di ricordare i nomi di questi "signori" come i PRIMI RESPONSABILI di tutto ciò!

Ecco chi con sufficienza ha scelto questo per noi:

RICCARDO DI DEO IURISCI
/ AN - Alleanza Nazionale
TOMMASO SANTORELLI /
ex AN - Alleanza Nazionale
DOMENICO DE IURE / UDC - Unione Democratica Cristiana
ALFONSO PICCINNO / PSI - PartitoSocialista Italiano
PAOLO CIERI / CD - Centro Democratico
FELICE TALONE / FI - Forza Italia
ROCCO RANALLI / FI - Forza Italia
WALTER POLIDORO / IxC - Insieme per Cambiare
TOMMASO CIERI /
IxC - Insieme per Cambiare
REMO DI MARTINO /
IxC - Insieme per Cambiare
ILARIO COCCIOLA / ex SDI - Socialisti Democratici Italiani

PER DIRITTO DI CRONACA:

NICOLA FRATINO / FI - non era presente al momento del VOTO e non ha votato. Se avesse voluto poteva farlo, e poteva votare solo NO alla variante urbanistica a favore dell'insediamento petrolchimico industriale dell'ENI, in quanto aveva interessi privati con l'ENI.

ROBERTO DI CAMPLI / AN - non era presente al momento del VOTO e non ha votato. Se avesse voluto poteva farlo, e poteva votare solo NO alla variante urbanistica a favore dell'insediamento petrolchimico industriale dell'ENI, in quanto aveva interessi privati con l'ENI (ha venduto le sue terre all'ENI).

TOMMASO COLETTI / MARGHERITA - non era presente al momento del VOTO
FRANCO MUSA / MARGHERITA - si è astenuto al VOTO

GLI ALTRI RESPONSABILI FACENTI PARTE DELLA GIUNTA: ASSESSORI CHE HANNO APPOGGIATO LA SCELTA DELL'AMMINISTRAZIONE:

LEO CASTIGLIONE
/ IxC
GIULIO NAPOLEONE / FI
MASSIMO PAOLUCCI / FI
GIUSEPPE GRANATA / CD
MARIO PAOLUCCI / nPSI
CARLO BORROMEO / UDC

PER TUTTO CIO' CHE SUCCEDERA' SAPRETE A CHI RIVOLGERVI!

NO AL CENTRO OLI ENI - NO AI POZZI DI PETROLIO

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da maurovanni.blogspot.com / 2007

Cos'è il rigassificatore

In Rigassificatore è un impianto che permette di riportare lo stato fisico di un fluido dallo stato liquido a quello gassoso.Solitamente il gas viene trasformato in liquido per poter essere trasportato in cisterne o navi cisterna e ritrasformato nello stato aeriforme per poter essere immesso nelle condutture della rete di distribuzione.
Questo comporta la costruzione di immensi serbatoi di stoccaggio raffreddati ed ad alta pressione.

Che sostanza tratta il rigassificatore?

Il rigassificatore tratta il GNL o LNG ( Gas Naturale Liquefatto ).
Il Gas naturale liquefatto si ottiene sottoponendo il gas naturale (GN), dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione, a successive fasi di raffreddamento e condensazione. Il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano ed azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa -160°C a pressione atmosferica.
La tecnologia della liquefazione, che permette di ridurre il volume specifico del gas di 600 volte in condizioni standard, consente a costi competitivi lo stoccaggio ed il trasporto di notevoli quantità di energia in spazi considerevolmente ridotti. Il trasporto del GNL a grande distanza dal luogo di produzione avviene via mare per mezzo di navi metaniere.
La composizione e le caratteristiche del GNL variano a seconda del luogo di provenienza e del processo di liquefazione.

Esplosività

Allo stato liquido, il GNL non è esplosivo. Per avvenire un esplosione, il GNL deve prima vaporizzare e miscelarsi con l' aria in proporzioni adeguate ( il range di esplosività varia dal 5% al 15% ) e successivamente essere "innescato".

Maggiori incidenti occorsi agli impianti di GNL

Riporto anche incidenti abbastanza vecchi per fare capire la pericolosità del gas, anche se ovviamente gli impianti moderni sono più sicuri, in caso di incidente, gli effetti sarebbero uguali.

- 20 Ottobre 1944, Cleveland Ohio : 128 persone morirono e 275 feriti a seguito di un esplosione di GNL. L' esplosione incenerì un miglio quadrato di periferia di Cleveland, 79 case , 2 fattorie e 217 auto distrutte. La quantità di GNL che causò tutto questo è pari a circa il 5% della capacità dei moderni impianti.

- Febbraio 1973 New York : Durante una riparazione all' interno di un serbatoio di GNL si sprigionò un incendio che distrusse il serbatoio. 37 operai morti

- 1979, Lusby, Mariland: una fuoriuscita di GNL da una valvola di sicurezza provocò la morte di un operaio e la distruzione di una costruzione vicina.

- 1988, Boston, USA : una fuga di 30.000 galloni di gnl causò una nube di gas che , a causa della mancanza di vento, stette per ore sopra la città, fortunatamente non venne innescata l' esplosione che avrebbe provocato una strage.

- 19 Gennaio 2004 Algeria : Esplosione di un impianto GNL, 27 morti, 80 feriti dovuto ad una perdita di idrocarburi che provocò l' esplosione di uno steam boiler.

- Luglio 2004, Brussel, Belgio : 15 morti , 120 feriti, molti gravemente ustionati. L' esplosione interesso' un area di 4 miglia.

GNL, potenza distruttiva

Ma quale sarebbe la potenza esplosiva di un impianto di GNL? non ho fatto personalmente questi calcoli, ma da fonti e documenti reperiti in rete e tutti abbastanza concordanti si evince questo:

Facendo un paragone abbastanza presente nelle menti di noi tutti, 20000 m³ di GNL hanno circa la stessa potenza esplosiva della bomba atomica sganciata su Hiroshima.
La capacità dell' impianto di rigassificazione dovrebbe essere di circa 450.000 m³, l' equivalente distruttivo di svariate Bombe di Hiroshima!

( indipendentemente dalla "approssimazione" e dalla bontà dei calcoli, la nostra vicinanza al luogo dove andrà costruito l' impianto, e la capacità di stoccaggio dello stesso rendono ininfluente la verifica del suddetto paragone con Hiroshima , è comunque una grandissima potenza distruttiva)

Altre notizie reperite in rete...

  • La città di Boston recentemente si è posta il problema delle navi gassiere che riforniscono il loro impianto di GNL.Il sindaco della città ha testualmente detto "Le industrie stanno giocando alla Roulette Russa con la sicurezza dei cittadini".
    Il comandante dei Vigili del Fuoco della città ha recentemente affermato che le vittime stimate da un ipotetico incidente di GNL sarebbero circa 10.000.
  • Nel Rapporto della Commissione Energetica della California del Luglio 2003 si afferma che "Il Consiglio Comunale di Oxnard (157.000 abitanti) ha commissionato uno studio che ha considerato i rischi per la sicurezza nel caso di peggiore incidente. I cittadini di Oxnard si sono opposti al progetto dopo che lo studio ha rivelato che ci sarebbero stati fino a 70.000 morti se un incidente di GNL fosse accaduto. Nessuno dei rischi considerati includeva atti di sabotaggio o terrorismo." Lo studio, basato sull'ipotesi di una collisione con una gasiera di GNL a dieci miglia dalla costa e la conseguente rottura di tutti e cinque i contenitori, afferma che la nube di gas si sprigionerebbe per un raggio di 30 miglia ( 55 chilometri) distruggendo tutto nel suo cammino.
  • Uno studio preparato per il Pentagono nel 1982 afferma che "È probabile che se il 9 % del carico di GNL di una nave cisterna fuoriuscisse sull'acqua. [...] Si trasformerebbe in una nube o un pennacchio e si disperderebbe lungo la superficie fino a incontrare una fonte di accensione. Tale nube potrebbe in dieci/venti minuti allungarsi sottovento almeno tre miglia. Alla fine potrebbe arrivare più lontano, dalle sei fino alle dodici miglia. [...] Come un palla di fuoco potrebbe bruciare qualsiasi cosa nel suo raggio, ed il suo calore radiante potrebbe causare ustioni di terzo grado e dar vita a incendi fino a uno/due miglia di distanza dalla nube. Una palla di fuoco di GNL diffondendosi in una città può causare un'enorme quantità di incendi ed esplosioni in una vasta area. Al momento o nel prossimo futuro non c'è modo di combattere un grande incendio di GNL."
  • Secondo lo studio preparato per il Pentagono nel 1982, l'energia contenuta in una gasiera con un serbatoio di 125000 metricubi sarebbe equivalente a 55 bombe di Hiroshima prive di radiazioni.
  • "Science and Environmental Policy Project" afferma che "L'esplosione di una gasiera di GNL è simile ad un'esplosione nucleare"
  • Nel Rapporto Sandia, Guida alla analisi dei rischi ed ai problemi di sicurezza conseguenti ad una grande fuoriuscita sull'acqua di GNL Gas Naturale Liquido, stampato nel dicembre 2004, si afferma che "...le dinamiche e le conseguenze di una fuoriuscita (di GNL, ndt) e i pericoli di un tale incidente non sono ancora completamente conosciuti.", "La mancanza di informazioni sperimentali su larga scala, costringe gli studiosi a porre molte ipotesi e semplificazioni.", "È impossibile tentare di colmare alcuni di questi 'vuoti' dovuti alle limitazioni sperimentali e di calcolo.", "È evidente che la mancanza di dati disponibili su larga scala riguardo a perdite (di gas) non permette di mettere a punto modelli previsionali affidabili.". Pur considerando le suddette limitazioni il rapporto afferma: "una gasiera di LNG danneggiata da un buco di 5 metriquadri ed una fuoriuscita della durata di 8 minuti causerebbero una nuvola di vapore infiammabile che si diffonderebbe e si estenderebbe per più di 2 miglia ", "...questo dovrebbe essere convalidato da una sperimentazione concreta e reale..."
  • Alcuni filmati del US Bureau of Mines del 1969 e del 1972 mostrano che il GNL, in caso di perdita, si diffonde senza alzarsi in scie che si allumgano velocemente, che il GNL può prendere fuoco spontaneamente e che il GNL può esplodere spontaneamente.
  • Gli impianti off-shore di GNL utilizzerebbero l'acqua del mare per riscaldare il gas naturale congelato. Alcuni progetti oggi proposti utilizzerebbero 600 milioni di litri d'acqua marina al giorno; l'acqua dopo aver ricevuto un'aggiunta di cloro sarebbe rigettata in mare più fredda di 16° F (9 °C). Uno studio dell'EPA ha dimostrato che un impianto di GNL nel mare dell'Alabama distruggerebbe il 25% di pesce, granchi e gamberi.
  • 1. se il GNL fuoriesce e si incendia, l'incendio non estingue fino a che tutto il GNL e' bruciato, la temperatura e' così alta che puo' causare ustioni anche a grandi distanze

    2. se il GNL fuoriesce ma non si incendia si forma una nuvola di gas che può raggiungere anche considerevoli distanze, se la nuvola incontra una scintilla potrebbe non esplodere ma bruciare causando notevoli danni

    3. se il GNL fuoriesce e incontra l'acqua cambiando rapidamente temperatura si potrebbe avere un'esplosione

    4. se il GNL fuoriesce e forma una nuvola che non prende fuoco, il gas può creare problemi respiratori

    dal Rapporto CRS per il congresso USA del gennaio 2003


3 commenti:

james e ursula ha detto...

Grazie,
caro amministratore, per mantenere sempre alta l'attenzione su questi nostri dipendenti (perchè lo sono!!) amministratori (?) di Ortona e che, visti i risultati, dovremmo rimandare subito a casa a calci nel sedere!
Dell'inutile consigliere "salterino", miracolato da Del Turco (già perchè solo del Turco poteva affidargli un incarico presso uno degli enti inutili a noi abruzzesi ma utilissimo al "salternino"), apprendiamo dunque questo ennesimo vaneggiamento, dettato unicamente da interesse personale, familiare e forse da qualche possibile comparaggio.
Per il resto, non occorre spendere altre parole e prestare attenzione a questi piccoli "valvassini": si sono dimostrati indegni di rappresentare i cittadini di Ortona!
No all'abruzzo petrolifero!

restylink ha detto...

..Mauro..le forze dell'ordine, non dormono, a dormire sono i loro famigliari e parenti sistemati con stipendio fisso e culo al calduccio, in attesa del prossimo Natale...
..Mauro..sai bene come la penso e come potrei esprimere tutta la "verità" nascosta...
..Mauro..ho due bambine e una moglie che lottano con me, giorno dopo giorno, in attesa del prossimo Natale...
..Mauro..non voglio nascondermi tra le gigantesche Grù che hanno cambiato l'impatto dell'immagine di questo paese...
..Mauro..due o tre manovali, non fanno la differenza il questo paese di grandi imprenditori...
..Mauro..domani andrò a far visita al mio papà e gli chiederò ancora una volta se può aiutarci e darci una mano con le sue "Conoscenze" nel fare bene e come farlo...
..Mauro..la speranza è l'ultima a morire, accendi il defibrillatore, io, con il massaggio cardiaco, me la cavo piuttosto bene...

Tatone Massimo ha detto...

ma se la gente di Ortona continua a votare questa gente vuol dire che ancora capiscono cosa stanno facendo...e se un domani li rivoteranno la colpa di un eventuale centro oli va anche al popolo.Alle regionali l'unico indeciso sul fatto ero proprio gianni chiodi ma il popolo preso per culo scusate il termine da Silvio arrivato in piazza dicendo "L'Abruzzo e bello per i suoi parchi e i suoi monti,e il governo dirà no al centro oli" 72 ore dalle elezioni il progetto passa al CDM come per dire e cosa fatta visto che il governo è azionista del 30% eni....Quindi il popolo deve aprire gli occhi sopratutto gli Ortonesi che credono ancora a queste persone....Porca miseria. POPOLO SVEGLIA.
La prossima volta suggeriamo di fare una centrale nucleare a posto della cattedrale...tanto sarebbe approvato....saluti.