lunedì 13 agosto 2007

Chi non vuole più il vino?



La questione del Centro Oli ENI di Ortona, presto si trasformerà
in una vera e propria lotta sociale che vedrà di fronte le due
economie più importanti di Ortona: l'agricoltura e il porto!
La storia ci ricorda con puntualità che lo scalo ortonese naque
non per funzioni militari ma per sviluppare la ricchezza del proprio
entroterra grazie alla diffusione commerciale dei propri prodotti!
Uno scalo marittimo verso tutto il mediterraneo per il trasporto
di vino, olio e prodotti agricoli, pesca, etc.!
Queste funzioni oramai oggi sono distanti dagli imprenditori
che operano nello scalo ortonese, perché il mercato agricolo
e la pesca si muovono con il trasporto su gomma ed il porto
viene usato principalmente per idrocarburi, materiali industriali,
edili, etc. Gli interessi di agenzie portuali e del terziario
purtroppo non collimano più con l'economia del nostro
entroterra e soprattutto con l'agricoltura, principale fonte
economica di Ortona! La storia degli ultimi 60 anni poi,
ha rafforzato il potere amministrativo decisionale, ricco
sempre di esponenti politici intrecciati da interessi economici
comuni passanti per lo scalo ortonese. L'agricoltura in questi
ultimi anni annaspa e cerca di galleggiare tra prospettive non
molto confortanti. Ora c'è la questione ENI: riflettete un attimo!
Se ci fosse stato un sindaco agricoltore si sarebbe messo in moto
l'iter burocratico per l'insediamento di un Centro Oli ENI
tra le campagne locali? Pensate: se il porto di Ortona fosse oggi
lo scalo principale per la distribuzione di vino, olio e quant'altro,
credete che ci sarebbe una "questione petrolio"?
Le risposte sono fin troppo facili! E allora?
Io credo essenzialmente che il Porto di Ortona debba
essere l'elemento economico di raccordo con il mondo al
servizio prima del nostro territorio, poi dei territori limitrofi
e del territorio nazionale! Anche se arriva una tra le più grandi
aziende italiane, gli amministratori che ci rappresentano (?)
non possono vendere il futuro di un'intera comunità solo per sostenere
una loro labile idea di sviluppo! Lo sviluppo deve sostenere l'intera comunità
o non solo delle "parti di essa"! Continuano a propinarci
l'insediamento del Centro Oli come se riuscisse a risolvere tutte
le problematiche occupazionali che Ortona ha, senza pensare
a tutti quei concittadini che andrebbero a perdere il lavoro!!
Hanno mai riflettuto sulla gravità ambientale che una scelta simile
comporterebbe? Non mi meravigliano le scelte finora attuate dagli
amministratori.... (li conosciamo bene), ma abbiano almeno il
coraggio di dire come stanno le cose! Un insediamento del genere
produrrà solo un lieve incremento occupazionale per la durata al massimo
di 18 mesi e solo per le ditte coinvolte alla costruzione del centro petrolifero!
... movimento terra, imprese edili e d'impiantistica, tubazioni,
trasporti, supporto tecnologico, etc. Poi una volta stabilizzato
l'insediamento petrolifero coinvolgerà max 20 persone fisse per il
controllo delle automazioni e per la sicurezza! (in proporzione vedete i dati del Centro Oli di Viggiano) Ora poniamo la nostra attenzione su quanti
potrebbero perdere il posto di lavoro e quanti altri potrebbero vedere lese
le proprie economie! Agricoltori, aziende agricole, aziende viti-vinicole,
cantine vinicole, frantoi, agenzie di spedizioni, agenzie di comunicazione, terziario,
piccola e grande distribuzione, commercianti, alberghi,
agri-turismo, ristoranti, agenzie viaggi etc.
Senza tener conto della problematica principale: la salute dei cittadini!!
Secondo voi dov'é il danno maggiore e chi potrebbe guadagnarci da
tutto ciò? Da quello che si è capito fin'ora un manipolo di sprovveduti,
ma non per i loro ambigui interessi, ha dichiarato guerra al territorio comunale!
Uccidono l'anima economica della nostra terra;
la pesca, il vino e l'agricoltura tutta!!
DOBBIAMO SCENDERE IN PIAZZA TUTTI UNITI CONTRO CHI NON CREDE AL FUTURO DELL'AGRICOLTURA, DELLA PESCA E DEL TURISMO!


5 commenti:

Pietro Palma ha detto...

bravo,è ora di dire le cose come stanno...

Unknown ha detto...

speriamo bene

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

Sono d'accordo...scendiamo tutti in piazza per difenderci da chi specula sulla nostra pelle....
DIFENDIAMO LA CITTA'

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

forza ragazzi diamo tutti una mano al comitatonaturaverde ... via la politica che ci divide e tutti in piazza a protestare...sia di destra che di sinistra... evitiamo di dividerci per queste ottuse ragioni... ora è davvero troppo!!!!

Rocco ha detto...

Diamoci una mano, difendiamo la nostra economia prevalentemente agricola, quindi i nostri prodotti, il turismo e soprattutto la nostra salute!!!