venerdì 31 agosto 2007

DIFFONDERE IL PROBLEMA CON CORRETTEZZA


Mi hanno posto una domanda: "non pensi che la protesta
mediatica contro l'insediamento petrolchimico dell'ENI ad
Ortona possa a lungo andare nuocere l'immagine e di
conseguenza l'indotto economico delle zone viti-vinicole
che almeno per il momento non sono toccate da vicino
dalla problematica? Non credi che la buona fede che ti
sprona ad impegnarti per la tutela dell'ambiente dove
sei nato possa invece trasformarsi in un "boomerang"
negativo che colpisce tutti, nessuno escluso?"
... e continuano: "forse qualcuno potrebbe chiedere i
danni a chi mette in giro allarmismi gonfiati ed esagerati!!!"
Rifletto ..., rifletto a quanto sia importante una corretta
informazione, ed ancor di più a quanto siano pericolosi i
giudizi espressi senza una base di conoscenza tecnico-scentifica
degli argomenti con i quali confrontarsi con chi in partenza
non ha le tue stesse idee! ... rifletto ancora a quanto sia
necessario diffondere notizie tecnicamente veritiere
con convinzione scientifica e umana nello stesso tempo,
e quanto una parola sbagliata, o pronunciata con troppa
sufficienza, possa indurre il tuo interlocutore a porsi da
subito distante dalla tua idea!! Concludo: è vero, il Centro
Oli ENI che spera d'insediarsi in 12 ettari di terreno
coltivati da millenni a vigneto e uliveto in contrada Feudo può
provocare danni irreparabili ai terreni e alle cantine
limitrofe! Per molti però la questione non ha senso perché
credono che ciò che io prevedo non accadrà mai, e per altri
meno lontani dai miei timori non ha senso parlarne in termini
di protesta e di conseguenza si trincerano dietro un silenzio-assenso
che non permette loro di prendere posizioni: sperano solo che gli
eventuali danni siano circoscritti solo alle zone adiacenti l'insediamento
petrolifero! Come dire, "brucia e puzza il vino della zona nord? ...
sono fatti loro, tanto noi siamo al sud! Incredibile ma vero!!!!
Inizia a diffondersi, grazie alla nostra (?) classe politica, una sorta di
localizzazione mirata della politica sociale, al di la della quale nessuno
cerca di interessarsi o di intervenire attivamente! Roba da "cultura zero"!
Poi, si è sparsa la voce "calunniosa" che la protesta viene portata avanti
solo da personaggi di Tollo e di Ortona Nord e solo perché interessati da
terreni di proprietà o da coinvolgimenti economici vicino alla Cantina Tollo,
che oltre ad essere la più importante cantina abruzzese nel mondo,
sfortunatamente è anche la cantina più vicina ai terreni destinati
all'insediamento ENI. Di conseguenza le altre cantine sociali locali, non
conoscendo incartamenti e dinamiche isediative industriali del colosso
petrolchimico, hanno pensato bene di rimanere neutrali nella questione!
Chi vi scrive ha visionato documenti ufficiali dell'ENI, incartamenti
politici-amministrativi, relazioni di servizio, leggi regionali e nazionali;
chi cerca di spiegarvi come stanno le cose ha ascoltato testimonianze,
ha chiesto pareri medico-scentifici, ha parlato con geologi ed ingegneri
idro-geologici, ha intervistato cittadini di Falconara e di Viggiano
e sopratutto ha visitato la Val D'Agri in Lucania. La situazione oggi è più
grave di quanto si possa immaginare, ma non per assurde visioni
catastrofiche, che poi saranno posibili nella misura in cui l'ENI deciderà
d'investire sulla sicurezza del Centro Oli, bensì per il progetto
d'insediamento petrolifero che la società italiana ha intenzione
di portare avanti nella regione Abruzzo e in special modo in tutta
la costa teatina a partire da Ortona e fino a San Salvo. Da documenti ENI,
si prevedono in poco tempo nuove diverse perforazione sul territorio
comunale di Ortona e precisamente a zona Morrecine e a zona Gagliarda:
come dire "iniziano a circondarci"! Come dire che gli ingegneri minerari
d'accordo con gli amministratori locali, pensano che sia possibile uno
sviluppo economico territoriale simbiotico tra vino e petrolio!!! Pensate che
stia dicendo sciocchezze? Provate a chiedere al sindaco (?) di Ortona e
vedrete ciò che vi risponderà o meglio ciò che non vi risponderà!!
Concludo chiedendo a mia volta a chi mi ha posto inizialmente le
questioni: "non pensa, caro amico, che inserire un'industria
petrolchimica tra le "capanne", possa essere la risoluzione peggiore ai
problemi dell'occupazione? Non pensa che da questo esempio-scempio
della politica non si possa trarre spunto per portare una protesta civile
e costruttiva a tutela del vino locale e di tutto l'indotto economico
viti-vinicolo d'Abruzzo? Certo niente allarmismi eccessivi: ma dopo che
si è saputo ufficialmente che in pochi anni perforeranno tutte le campagne
della costa teatina, quale potrebbe essere la forma corretta di protesta in
grado di tutelare il vino abruzzese? Credo fermamente che per un ortonese
DOC mettere la testa sotto terra sia una vigliaccata senza pari.... a meno
che non si voglia trovare il petrolio prima degli altri!!!!
HELP



giovedì 30 agosto 2007

ABRUZZO REGIONE NERA D'EUROPA


Ci hanno preso in giro per tanti anni!! L'Abruzzo tanto
osannato in Europa come la regione più verde, come
la riserva marina della costa teatina e come e la regione
dei parchi nazionali e della salvaguardia ambientale,
grazie ad un manipolo di "squilibrati economici" che
progettano il futuro delle nostre vite specchiando le loro tesi
espansionostiche-produttive sul petrolio, si appresta a
seguire la sorte amara della Lucania e della val D'Agri. Non più
regione del Vino dell'Uva e del Montepulciano D'Abruzzo DOC, ma
regione dell'ENI e delle centrali estrattive!! In tutto il mondo
si studiano forme di energia alternativa e invece in una delle
regioni più belle d'Italia si pensa bene di iniziare a trivellare
su tutta la costa Adriatica a partire da Ortona e fino ai primi
rilievi collinari del nord della Puglia! Questo è il piano
d'insediamento dell'ENI nel Centro Italia!!
Questo è ciò che i cittadini abruzzesi dovranno
iniziare a considerare nei loro programmi futuri!
Poi c'è chi crede ancora in questa forma di espansione
lavorativa e chi crede che gli amministratori dovrebbero
cercare nuove forme economiche che vadano di pari passo
alle tendenze mondiali: non più estrazione petrolifera
ma ricerca su nuove forme di energia!! Questo è il dibattito che
pochi cittadini ortonesi hanno il coraggio di affrontare. Ortona e la sua
regione oggi invece, a quel che sentiamo, non ha amministratori
garanti dell'ambiente e di quelle forme d'insediamento occupazionale
che mirano allo sviluppo definitivo dell'agricoltura, della pesca e del
turismo! Turismo che oggi nel mondo è la prima impresa economica come
volume d'affari!! L'omertà ortonese ed il suo trasversalismo politico
spaventa la maggioranza dei cittadini: ma per fortuna i pochi
uomini liberi rimasti iniziano a riconoscersi tra la folla! Iniziano
a pensare ad un'unione programmatica con interventi attivi e
puntuali contro il silenzio e l'informazione deviante! I cittadini forse
con loro inizieranno ad evere uno stato di garanzia e di tutela civica!

mercoledì 29 agosto 2007

FORSE ORTONA E' SALVA



In una riunione spontanea di altri tempi, corretta,
esaustiva e puntuale d'interventi e di confronti,
il comitato Natura verde che da mesi è divenuta
l'apice della difesa del nostro territorio contro il
processo d'insediamento del Centro Oli ENI sul
territorio di Ortona, forse è riuscita a trovare la
chiave per bloccare il progetto politico pro-petrolio!
Perché di progetto politico nazionale si tratta, e non
di una semplice decisione che ignari consiglieri
comunali, guidati ambiguamente dai loro soliti
"in-coscenti"
amministratori, dovranno prendere
fra pochi giorni in merito alla proposta di variante
urbanistica al piano regolatore vigente! Dietro la
questione Centro Oli si cela, oramai non più,
un forzato cambio di sviluppo economico della
Regione Abruzzo che deciso altrove, e colpevolmente
accettato dalle varie poltrone di tutte le istituzioni
regionali, annienterà lentamente ma inesorabilmente
l'agricoltura in genere e in special modo il settore
viti-vinicolo a favore dell'insediamento petrolifero
sparso nel futuro in tutta la provincia di Chieti!!!
Questo manipolo di uomini, per molti erranti ma per me
idoli contemporanei di democrazia e di semplicità,
forse ha trovato il sistema per bloccare questo sviluppo:
FAR RISPETTARE LE LEGGI REGIONALI DAGLI UFFICI COMPETENTI AL RILASCIO DEI PARERI NECESSARI ALL'INSEDIAMENTO PETROLIFERO.
AVANTI, tutti insieme per
proteggere la nostra terra!


martedì 28 agosto 2007

CI RUBANO IL MONTEPULCIANO



Petrolio? No grazie, meglio il Montepulciano D'Abruzzo!!
Questa è la risposta che dovevano dare i nostri amministratori
regionali, provinciali e comunali davanti alla richiesta dell'ENI,
che chiedeva i permessi di perforazione sulla nostra terra! Invece,
NO! Tutti si sono "scesi le braghe" davanti alla grande azienda
italiana, e hanno deciso di dare i permessi necessari
alle trivellazioni! Perché? Perché il parlamento non è intervenuto?
Nelle ultime ore covo dentro di me un ipotesi che a prima impronta
potrebbe sembrare deleteria, ma a rifletterci bene nasconde un velo
di verità!! Mi chiedo: perché la Regione Toscana, di sinistra,
ha avuto la forza di dire NO all'ENI e non le ha concesso i permessi
per poter scavare pozzi petroliferi sul proprio territorio, mentre la
Regione Abruzzo, anch'essa di sinistra (? - sinistra camuffata),
ha concesso facilmente pareri favorevoli che se solo li leggeste con
attenzione capireste "il raggiro" orchestrato ai danni dei cittadini??????
La mia conclusione è che la nostra vite di Montepulciano D'Abruzzo
DOC ed il nome che porta, omonimo del noto territorio toscano,
dia fastidio a molti, e soprattutto ai vitigni della bassa Toscana!
Quindi, l'insediamento del Centro Oli ENI, che non so quanta importanza
abbia realmente per loro, piazzato tra le "capanne" ortonesi, a confine
con la più nota cantina abruzzese, cioé Cantina Tollo, deve essere letto
come un'astuta mossa di politica-economica nazionale con la quale
si dichiara
guerra al nostro vino più noto nel mondo! Gli agricoltori,
che con i loro voti hanno eletto più della metà dei consiglieri comunali di
Ortona, devono iniziare a sapere che molti dei loro rappresentanti, votando
a favore dell'insediamento petrolifero, saranno gli "assassini" del nostro vino
e della ricaduta disastrosa che avrà tutto l'indotto economico viti-vinicolo!
I CONSIGLIERI COMUNALI ELETTI DALLE CAMPAGNE SCEGLIERANNO
IL PETROLIO E NON DIFENDERANNO IL VINO!
HELP

lunedì 27 agosto 2007

VOGLIAMO LE VOSTRE GARANZIE



E se i pericoli per la nostra salute e per l'ambiente
fossero confermati già dopo poco tempo dall'insediamento
del Centro Oli Eni nel territorio di Ortona a confine
con i comuni di Tollo, Francavilla al Mare e Miglianico?
Chi sarebbe chiamamto a pagare per questo clamoroso errore?
Io un idea ce l'avrei!! Propongo che gli amministratori (?) ortonesi,
eccitati dall'ingresso territoriale del petrolio, firmino un documento
pubblico di fronte ad un notaio, dove s'impegnano in prima persona
a rispondere
con i propri beni agli eventuali danni alla salute dei cittadini,
all'ambiente circostante, all'agricoltura, alla pesca e al turismo, che il
Centro Oli Eni potrebbe produrre! Le loro firme dimostrerebbero con assoluta
convinzione che l'insediamento petrolifero, a loro molto caro, non merita tutto
l'allarmismo che ha generato negli ultimi mesi tra gli ignari cittadini!!!
Che dite: qualcuno avrà il coraggio di firmare un documento simile?
HELP

giovedì 23 agosto 2007

"L'AFFARE dei BARILI"




Man mano che si va a fondo alla questione del Centro Oli ENI,
si iniziano a conoscere sfumature che delineano sempre meglio
i forti interessi economici delle solite aziende portuali di Ortona.
Non mi fraintendete: non ho nulla contro quelle imprese, anzi,
da un punto di vista economico puntano giustamente ad alimentare
i loro fatturati! Ciò che non va è il "modo" con cui cercano di
incrementarli!! Manovre oscure e rapporti economici mai troppo
chiari da far pensare a modalità antidemocratiche: dopo tutto non
è un'eresia dire che il Primo (?) Cittadino di Ortona è anche
co-titolare di diverse aziende portuali! Certo questo significa poco,
ma nella questione del Centro Oli ENI alimenta sensazioni di sfiducia
e di forte dubbio!!! In questo caso le problematiche vanno oltre le
semplici motivazioni economiche! Qui parliamo della salute dei cittadini
e delle ricadute disastrose sulle altre economie diffuse da
millenni sul nostro territorio. Non è una questione contro qualcuno,
è una lotta solo a favore di tutti, anche a favore di quelle persone
che oggi sono attratte dai lauti guadagli che il nuovo insediamento
petrolifero porterà nelle loro casse!! Perché di immensi guadagni
si tratta: da alcune notizie trapelate, l'agenzia che gestirà la spedizione
del greggio (immaginate quale sarà?) avrà un compenso di
1 euro al barile
!
La produzione di estrazione prevista sarà di 7.500 barili al giorno
per arrivare in poco tempo fino a 15000 barili al giorno!
Facendo due calcoli l'affare, che potrà essere gestito anche dalle imprese
che coinvolgono il Sindaco (?) di Ortona in un evidente conflitto d'interessi,
potrebbe aggirarsi tra i 2 milioni e settecentomila euro a
5 milioni e duecentomila euro all'anno per 15 anni
di estrazione, almeno nei pozzi già perforati, si arriverà a toccare somme
vicine agli 80 milioni di euro!!!!!! ECCO L'AFFARE dei SOLITI POCHI!!!
HELP

lunedì 20 agosto 2007

ORTONA HOMERTOSA



Provate a paragonare Ortona a Springfield la città dei
"Simpsons", i cartoni animati che
negli ultimi vent'anni
hanno spopolato su tutto il pianeta! Cercate le analogie tra i
personaggi ortonesi e quelli del cartoons e potrete rendervi
conto da soli delle enormi similitudini che esistono!
Pensate alla Centrale Nucleare come il nostro futuro
Centro Oli ENI, pensate al Bar Boe come il nostro
Barcollo, pensate al Sindaco Quimby come modello
dei nostri amministratori, etc. Ma la figura più emblematica è
senz'altro Tony "Ciccione", il mafioso locale con un palese accento
italiano, perchè riproduce alla perfezione la tipologia dell'uomo
omertoso, oscuro nei modi e sempre pronto a sostenere
progetti civici che possano produrre benefici personali!
Tony incarna al meglio la nostra situazione locale:
omertà e rispetto per i faccendieri della politica;
silenzio e distrazione nei confronti delle battaglie sociali!
E più Tony "Ciccione" è scaltro più il cartoon fa audience, proprio
come nella nostra città! Più si è scaltri e pronti a calpestare gli altri
per i propri interessi e più si è votati! ... ora il grosso problema
è questo: Ortona non vive in un cartone animato ma ai "soliti noti"
fa comodo che i cittadini continuino a pensare che tutto finisca bene
come nei cartoons! Uccidono Ortona lentamente pensando che
nessuno se ne accorga, ma per fortuna molti sanno ancora dare
il giusto peso ai "simpsons"!!!
HELP




lunedì 13 agosto 2007

Chi non vuole più il vino?



La questione del Centro Oli ENI di Ortona, presto si trasformerà
in una vera e propria lotta sociale che vedrà di fronte le due
economie più importanti di Ortona: l'agricoltura e il porto!
La storia ci ricorda con puntualità che lo scalo ortonese naque
non per funzioni militari ma per sviluppare la ricchezza del proprio
entroterra grazie alla diffusione commerciale dei propri prodotti!
Uno scalo marittimo verso tutto il mediterraneo per il trasporto
di vino, olio e prodotti agricoli, pesca, etc.!
Queste funzioni oramai oggi sono distanti dagli imprenditori
che operano nello scalo ortonese, perché il mercato agricolo
e la pesca si muovono con il trasporto su gomma ed il porto
viene usato principalmente per idrocarburi, materiali industriali,
edili, etc. Gli interessi di agenzie portuali e del terziario
purtroppo non collimano più con l'economia del nostro
entroterra e soprattutto con l'agricoltura, principale fonte
economica di Ortona! La storia degli ultimi 60 anni poi,
ha rafforzato il potere amministrativo decisionale, ricco
sempre di esponenti politici intrecciati da interessi economici
comuni passanti per lo scalo ortonese. L'agricoltura in questi
ultimi anni annaspa e cerca di galleggiare tra prospettive non
molto confortanti. Ora c'è la questione ENI: riflettete un attimo!
Se ci fosse stato un sindaco agricoltore si sarebbe messo in moto
l'iter burocratico per l'insediamento di un Centro Oli ENI
tra le campagne locali? Pensate: se il porto di Ortona fosse oggi
lo scalo principale per la distribuzione di vino, olio e quant'altro,
credete che ci sarebbe una "questione petrolio"?
Le risposte sono fin troppo facili! E allora?
Io credo essenzialmente che il Porto di Ortona debba
essere l'elemento economico di raccordo con il mondo al
servizio prima del nostro territorio, poi dei territori limitrofi
e del territorio nazionale! Anche se arriva una tra le più grandi
aziende italiane, gli amministratori che ci rappresentano (?)
non possono vendere il futuro di un'intera comunità solo per sostenere
una loro labile idea di sviluppo! Lo sviluppo deve sostenere l'intera comunità
o non solo delle "parti di essa"! Continuano a propinarci
l'insediamento del Centro Oli come se riuscisse a risolvere tutte
le problematiche occupazionali che Ortona ha, senza pensare
a tutti quei concittadini che andrebbero a perdere il lavoro!!
Hanno mai riflettuto sulla gravità ambientale che una scelta simile
comporterebbe? Non mi meravigliano le scelte finora attuate dagli
amministratori.... (li conosciamo bene), ma abbiano almeno il
coraggio di dire come stanno le cose! Un insediamento del genere
produrrà solo un lieve incremento occupazionale per la durata al massimo
di 18 mesi e solo per le ditte coinvolte alla costruzione del centro petrolifero!
... movimento terra, imprese edili e d'impiantistica, tubazioni,
trasporti, supporto tecnologico, etc. Poi una volta stabilizzato
l'insediamento petrolifero coinvolgerà max 20 persone fisse per il
controllo delle automazioni e per la sicurezza! (in proporzione vedete i dati del Centro Oli di Viggiano) Ora poniamo la nostra attenzione su quanti
potrebbero perdere il posto di lavoro e quanti altri potrebbero vedere lese
le proprie economie! Agricoltori, aziende agricole, aziende viti-vinicole,
cantine vinicole, frantoi, agenzie di spedizioni, agenzie di comunicazione, terziario,
piccola e grande distribuzione, commercianti, alberghi,
agri-turismo, ristoranti, agenzie viaggi etc.
Senza tener conto della problematica principale: la salute dei cittadini!!
Secondo voi dov'é il danno maggiore e chi potrebbe guadagnarci da
tutto ciò? Da quello che si è capito fin'ora un manipolo di sprovveduti,
ma non per i loro ambigui interessi, ha dichiarato guerra al territorio comunale!
Uccidono l'anima economica della nostra terra;
la pesca, il vino e l'agricoltura tutta!!
DOBBIAMO SCENDERE IN PIAZZA TUTTI UNITI CONTRO CHI NON CREDE AL FUTURO DELL'AGRICOLTURA, DELLA PESCA E DEL TURISMO!


sabato 11 agosto 2007

LACRIME NERE




C'è chi crede in un modello di espansione, se
ciò può essere la questione petrolio a Ortona,
e chi crede in altre strade di sviluppo!
Penso che in fondo sia questa la differenza
della questione ENI vs Ortona!
Gli amministratori in carica e le aziende che
hanno foraggiato la loro campagna elettorale
sono a favore dell'insediamento del Centro Oli
perchè sostengono che porterà lo sviluppo
tanto atteso della nostra cittadina!
La minoranza del consiglio comunale
invece, con qualche altro "consigliere libero"
e con la maggioranza dei cittadini di Ortona e
delle città limitrofe come Tollo, Canosa Sannita e
Crecchio che proprio in questi giorni si organizzano
per far sentire a gran voce il proprio NO,
sono contro lo sviluppo delle aree agricole
consolidate che dovrebbero essere sfruttate anche
dalla futura perforazione petrolifera.
Dov'è la verita? Chi avrà ragione?
"L'Oro nero" sarà veramente la salvezza economica
di Ortona, o servirà come al solito a riempire
i conti bancari di pochi e oramai noti personaggi?
Le veggenze amministrative spesso si sono rivelate
vane e poco credibili: pensate alle questioni urbane
del Comparto Caldora, del Cinema Odeon, del Parcheggio
Ciavocco, della nuova diga foranea portuale, etc.
Scelte amministrative che fino adesso non hanno arricchito
la città ma solo ed esclusivamente quelle stesse persone
che le hanno sostenute insieme ai loro scranni di potere!
Il Centro Oli dell'ENI, una vera e propria raffineria,
con la stessa funzione elettorale della grande distribuzione:
un potenziale volano elettorale per l'amministrazione!
Il gioco ora è chiaro; lo hanno capito tutti!
Chiedo allora ai concittadini che vedranno passare le tubazioni
ENI sulle loro terre: chi è l'intermediario per le vendite?
Chi guadagnerà su questo passaggio? Non sarà per caso
lo stesso "professionista" che ha già gestito le vendite per
conto dell'IPER? .... non vedo l'ora di avere delle conferme
per poter "chiudere il cerchio"!! E poi, a chi gioverà veramente
l'insediamento petrolifero se non solo all'indotto che guarda caso
è tutto schierato politicamente con gli amministratori di
Ortona? I "furbetti" credono di aver già vinto la partita a
Roma, grazie all'appoggio dei sindacati che a loro volta hanno
"abboccato" sulle possibilità di occupazione della "manovra bis"!
Camion, tubazioni, sondaggi, geologi, spedizioni, sicurezza e
controllo, agenzie portuali, sicurezza portuale, etc. attualmente
già tutti operativi sul nostro territorio faranno la loro parte!
... i nomi delle potenziali aziende coinvolte inseriteli voi,
e capirete da soli gli interessi del progetto!!
E che cosa potrà guadagnare Ortona dal previsto insediamento?
... 250.000 euro (circa) all'anno di royalties da distribuire
tra notti bianche e notti di Cabiria, impatto
ambientale indescrivibile (pozzi di petrolio tra capanne
e filari d'uva e terre ricche di prodotti ortofrutticoli)
,
inquinamento ambientale, aria irrespirabile, crollo della
produzione dell'uva e di tutto l'indotto vitivinicolo,
nuove perforazioni tra Morrecine, Villa Iurisci e Gagliarda,
gas di riciclo sparsi per l'aria, malattie tumorali e respiratorie in
continua espansione e relativo spopolamento delle nostre terre!!
Questa previsione è talmente negativa che spero vivamente
di avere torto!.. ma la paura è tanta, e tanta dovrebbe essere
la voglia degli amministratori di informarsi prima di decidere!
Ma questa è vera utopia: conosciamo bene i "vostri"
rappresentanti amministrativi e crediamo che hanno già
investito in "case premio", terre, BOT e CCT quello che
andranno a guadagnare con il più grande raggiro ideato e
realizzato alle nostre spalle! .. alle spalle di ORTONA!!!
HELP

venerdì 10 agosto 2007

ORTONA: una città triste!


Più di 4000 disoccupati in una città senza crescita anagrafica
da oltre 30 anni. Spazi morfologici spettacolari con cittadini
tristi, invidiosi l'uno dell'altro, dediti esclusivamente
all'incremento personale delle mura domestiche!!
Le poche "menti utili" che si rincorrono invano tra le varie
generazioni continuano ad essere sempre cani sciolti!
Sono osannati e criticati, copiati e denigrati, sostenuti e
ridicolizzati. Ortona oggi e più di ieri è una città triste!!
La classe politica-dirigenziale, esclusivista da anni delle
stesse poltrone grazie ai quei cittadini complici dello
staticismo urbano e sociale, non riesce a leggere le
potenzialità del luogo al di là dei propri interessi.
Una città attenta verso chi nasce e sempre meno verso
chi muore! Cittadini attenti a tutto e a tutti, ma sempre
al di fuori delle scelte importanti che potrebbero cambiare
il volto della città! Questa repulsione verso gli interessi della
collettività premiano gli uomini di potere e le aziende a loro
vicine e succube del "Sistema Ortona"!
La cultura dell'omertà è iniziata a stagnarsi tra le tante
famiglie locali tenute al lazzo da posti di lavoro offerti da
iniziali suadenti sorrisi dei "soliti ignoti", e confermati al prezzo
dell'appoggio politico indiscriminato. Quei "notisimmi ignoti",
oramai milionari non per le loro capacità professionali ma solo
grazie all'abilità, che rasenta l'illegalità, di gestione delle
connessioni tra economia e polica!
Una vergogna fatta di ricatti e soprusi camuffati da un finto
alone di perbenismo borghese che rilega Ortona sempre più
ad una lacerante tristezza civile!
Che fare? Come lottare a favore della meritocrazia?
Come esiliare questa assurda mentalità?
Come far cambiare idea ai cittadini di Ortona che si ostinano
ancora a dare fiducia a uomini loschi e con scarse qualità
amministrative? C'è chi è convinto che tutto ciò non è vero
e che Ortona continua ad essere una bella città!!! ... Forse!
Credo però che sia una "Bella Addormentata" sul mare e che
fra poco rischierà anche di perdere le cromie dell'azzurro e
del verde per macchiarsi indelebilmente di nero-Petrolio!!!!
HELP

ORTONA chiede aiuto al BLOG


Amici,
credete che un blog possa essere utile per cambiare una città?
Pensate che il confronto libero possa giovare ad uno staticismo mentale
che rasenta l'inverosimile? Pensate che le dichiarazioni popolari riescano
a far sviluppare un nuovo atteggiamento verso le questioni civiche della nostra città,
o è meglio che facciamo i bagagli e cambiamo aria?

VOGLIO PROVARCI
.
Un diario pubblico che salvaguardi il luogo dove sono nato e cresciuto!
Un "open space" dove tutti possono esprimere le proprie idee; e non farò neanche raccomandazioni
e inni all'educazione on line! Chi è educato scriverà come sa e chi non lo è vi assicuro
che troverà pasta per i suoi denti. L'unica regola è firmarsi con le proprie generalità,
e con un recapito telematico, proprio come faccio io!
Sono certo che di furbi ce ne saranno molti, e automaticamente tutti saranno cestinati!!