martedì 2 settembre 2008
CAMBIO DI ROTTA!
Siete convinti anche voi che ORTONA e la Costa Teatina non possono essere svendute per soddisfare gli interessi economici di alcuni politici e delle poche e solite aziende compiacenti?
Come si può far finta di non vedere che molte aziende interessate alla questione abruzzese del Petrolio sono gestite o sono persino di proprietà degli stessi personaggi che sostengono questa assurda poltica??
Lo abbiamo detto con forza da un anno a questa parte: "allontaniamo i faccendieri senza scrupolo dalla scena politica locale, provinciale e regionale." Solo così potremmo estirpare un tumore talmente maligno che ucciderebbe in pochi mesi la nostra storia, la cultura e il nostro territorio!
Non ci spaventa sentire che qualcuno ancora crede nel petrolio: ci fa ridere leggere ancora che i "soliti coglioni" credono di poter vendere ancora fumo sostenendo le proprie motivazioni solo sui pezzi di carta o sui permessi burocratici! Questi, purtroppo per loro, non riusciranno mai a portare in dote valori morali, sociali e spirituali!
Questi "poveracci" forse farebbero bene a curare le loro famiglie perchè con il loro stolto comportamento costruiscono giorno dopo giorno una pesante eredità per i loro incolpevoli figli e per molti dei loro validi parenti!
Dovrebbero essere fotografati quando entrano ancora spavaldi nelle chiese; dovrebbero essere ripresi quando parlano ancora con convinzione di fratellanza e di affetto; bisognerebbe registrarli quando con fermezza cercano ancora di addurre gli altri alle proprie motivazioni! State pur certi che tutto questo "capitale" fra qualche anno sarà in prima linea a combattere contro i loro cari!!
Queste facce di cera devono essere additate dal popoloe allontanate in fretta dalle istituzioni!
...... ma qualcosa sta cambiando!
Molti iniziano ad esprimersi ufficialmente e noi tutti aspettiamo con ansia i fatti! Molti altri iniziano a porsi seri dubbi e cercano di cambiare opinione sulla questione.
Il CAMBIO di ROTTA è avviato!
ORTONA non può diventare "La Perla Nera dell'Adriatico" grazie a pochi corrotti e immorali personaggi.
Il popolo abruzzese non può continuare a restare in silenzio. L'omertà va combattuta con tutti i modi leciti e legali; va fermato l'accondiscendere a tutti i costi solo perchè si mangia nella stessa ciotola; va seguito l'esempio di chi ha finalemente scelto di rompere gli indugi e schierarsi apertamente CONTRO.
NO AL CENTRO OLI ENI DI CONTRADA FEUDO DI ORTONA.
SI ALLA COSTA DEI TRABOCCHI, ALLE RISERVE NATURALI E AL SOSTEGNO DELLE POLITICHE AMBIENTALI RISPETTOSE DEL TERRITORIO, DELLA CULTURA STORICA ABRUZZESE E DELLE TRADIZIONI POPOLARI.
maurovanni
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Dal Quotidiano On-line "PRIMA DA NOI"
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Centro Oli: ora c’è il «no istituzionale» dei sindaci
FOSSACESIA. Parte da Fossacesia il «no istituzionale» dei sindaci dei comuni costieri da Pescara a San Salvo alla realizzazione del Centro Oli dell’Eni e alle piattaforme petrolifere.
Ieri 1 settembre 2008, su iniziativa dell’Anci-Abruzzo (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si è tenuta una riunione sul trabocco Pesce Palombo di Fossacesia, per rilanciare una strategia di sviluppo che si fondi sulla difesa dell’identità e dell’integrità del territorio, vera ricchezza dell’Abruzzo.
Presenti il responsabile Turismo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Centi, i sindaci di Pescara, Luciano D’Alfonso, di Francavilla, Nicolino Di Quinzio, di Rocca San Giovanni, Giovanni Di Rito, di Casalbordino, Remo Bello, di San Salvo, Gabriele Marchese. Hanno partecipato alla riunione inoltre il Presidente del Consiglio comunale di Ortona, Remo Di Martino, il Presidente del Consiglio comunale di Vasto, Giuseppe Forte, il Presidente dell’Unione dei Comuni Città della Frentania e Costa dei Trabocchi, Emilio Nasuti e l’Assessore di San Vito Chetino, Luigi Comini, Assessore di Torino di Sangro, Silvana Priori.
La riunione si è aperta con l’ampia relazione del Presidente del Consiglio comunale di Ortona, Remo Di Martino, sull’iter burocratico per la realizzazione del Centro Oli, iniziato nel 2001 con il parere favorevole di tutte le istituzioni.
I sindaci hanno ribadito la propria posizione unitaria contro la realizzazione del Centro Oli ad Ortona ed hanno riconosciuto «la necessità di riconvertire le scelte strategiche a favore di uno sviluppo diverso per quella città».
Rappresentando la volontà delle proprie comunità locali, i Sindaci e gli amministratori hanno proposto un modello di sviluppo economico della Regione Abruzzo che si basi sulla «valorizzazione delle risorsa mare in quanto elemento strategico e sul rilancio delle programmazione territoriale unitaria e condivisa».
In particolare, per quanto riguarda la costa da Pescara a San Salvo, l’occasione fornita dal riuso delle aree di risulta del tracciato ferroviario potrebbe essere sfruttata a favore di un diverso sviluppo economico, mediante la promozione del turismo sostenibile e comunque competitivo sul mercato internazionale.
«Per la prima volta», è stato fatto notare, «la costa chietina apre alla programmazione condivisa con la città di Pescara, centro vitale dell’economia e dei servizi per la regione, nella consapevolezza dell’unitarietà del prodotto mare dell’Abruzzo meridionale».
Riconoscendo il limite dell’attuale parcellizzazione della programmazione e della promozione turistica, gli amministratori locali hanno poi auspicato «il potenziamento di una strategia dello sviluppo territoriale che individui opportunità amministrative concrete, considerando come punto di forza noti giacimenti culturali identitari, come i trabocchi, e il patrimonio paesaggistico, ambientale ed enogastronomico locale».
«Nel processo di riorganizzazione istituzionale che nei prossimi mesi riguarderà la Regione Abruzzo, - ha dichiarato il responsabile Turismo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Centi -i Sindaci chiedono di ripartire dalle identità del territorio per salvaguardare le unicità irriproducibili che sostanziano la “immaginabilità” auspicabile della nostra Regione da opporre alla paventata immagine della futura costa puntellata di piattaforme petrolifere».
«Questo appuntamento di oggi a Fossacesia segna una svolta, con un progetto strategico per il futuro della nostra Regione – ha detto Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia – Vince la bella politica che sa dire no al Centro Oli e alle piattaforme, ma sa anche proporre un modello di sviluppo che supera i confini della nostra provincia comprendendo Pescara in vista di una programmazione sinergica».
COMITATO NATURA VERDE: «IMMONDA SPECULAZIONE»
Il centro Oli? «Una immonda speculazione camuffata da supposti motivi “ di interesse nazionale “ all’insaputa e alle spalle e sulla pelle della gente d’Abruzzo. Un disastro per la vita delle popolazioni e per l’economia abruzzese, da sempre vocata ad una economia legata al turismo balneare e alla agricoltura di qualità».
Così il Comitato Natura verde che da oltre un anno si batte contro la costruzione della miniraffineria ampiamente sposata dall’ex giunta Del Turco e che ha al suo attivo decine di manifestazioni di protesta anche eclatanti e massicce.
«I vescovi d’Abruzzo», spiega Giusto Di Fabio del comitato, «intervenuti pubblicamente con il peso di tutta la loro altissima autorità morale, hanno dato voce alle sacrosante ragioni di vita che si oppongono ad una calamità devastante, contro natura, voluta da sconsiderati interessi di bottega. A tal proposito è giusto chiedere a coloro che si candideranno a governare questa Regione ,di tutti gli schieramenti contrapposti, che sottoscrivino impegni ben precisi, come per esempio “ di revocare tutti gli atti della conferenza dei servizi“ stilata ad Ortona il 20 Aprile 2007, e che siano, questi impegni mirati alla netta contrarietà di sviluppi che leghino il nostro territorio ad attività petrolchimiche, in mare e in terra, affinchè si capisca una volta pern tutte che la nostra vera ricchezza è la “centralità del nostro territorio e la deifesa del nostro mare“».
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Un intelligente commento all'articolo
L'autore si firma SinceraMente
Complimenti al presidente del consiglio comunale !!!
Complimenti per come esercita l'arte del giocoliere. Piuttosto che iniziare la storia dal 2001 che conosciamo benissimo ed in cui era presente anche l'allora sindaco di Ortona, perchè non risponde a poche domande essenziali a cui sia lui sia il sindaco non hanno mai dato risposta?
1 come mai nel programma elettorare " la perla dell'Adriatico " non si fa il minimo accenno al petrolio se per questi amministratori miopi il petrolio è sinonimo di sviluppo ??
2 come mai il 4 ottobre 2007 pur avendo davanti agli occhi una risoluzione regionale che raccomandava al sindaco di Ortona e al presidente del consiglio ( quindi ai consiglieri ) di desistere dall'approvare la variante al piano regolatore in quanto in netta violazione dell'art. 68 e 80 della l.r. 18/1983, questi se ne infischiavano totalmente mettendosi contro la volontà del popolo abruzzese?
3 chi ha mai dato ad agosto 2006 all'allora sindaco e vicesindaco la delega per chiedere la realizzazione del rigassificatore ad Ortona?
4 con quale faccia e con quale speranza ci si candida ad occupare un ruolo istituzionale in cui si potrebbero causare danni molto più ingenti di quelli provocati finora ?? Mi spiace ma l'impegno DIUTURNO profuso finora, per deprimere la nostra regione, ormai è sotto gli occhi di tutti, chi semina vento.......... !!!!!
Ne avrei tante altre di domande ma non voglio tediare i lettori già dal primo giorno di ripresa del servizio informativo di questo meraviglioso quotidiano online che non finirò mai di ringraziare complimenti Alessandro per l'editoriale ...... SOLO L'INFORMAZIONE CI POTRA' SALVARE DA QUESTO SCIAME DI CAVALLETTE CHE VORREBBERO ABBATTERSI SUL NOSTRO MERAVIGLIOSO CAMPO DI GRANO RIGOGLIOSO !!!
SinceraMente ne abbiamo abbastanza di costoro e dei loro amici FACCENDIERI !
FATE UNA COSA SAGGIA DIMETTETEVI VA !
……. ancora SinceraMente
DEO GRATIAS !!!
dopo mesi di duro e frenetico e perchè no "DIUTURNO" lavoro iniziamo a raccogliere i frutti.
Il primo è stato il summit a Fossacesia ed il secondo IMPORTANTISSIMO è il documento ufficiale con il quale i Vesovi Abruzzesi e Molisani esprimono il loro categorico NO al Centro Oli Eni di Contrada Feudo di Ortona e a tutti i drammi ambientali che hanno colpito negli ultimi anni la nostra bistrattata regione:
http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/pagine/353/
3^GiornataCreatoVescoviAbruzzo-Molise.pdf
Buona lettura, di un documento redatto da qualcuno che "vede" lontano,
Grazie a tutti coloro che credono nelle proprie e nelle nostre capacità.
Grazie al Comitato Natura Verde
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documento ufficiale dei Vesovi Abruzzesi e Molisani
"Una nuova sobrietà per abitare la terra".
È questo il tema scelto dai Vescovi Italiani per la III Giornata per la Salvaguardia del Creato che la Chiesa celebrerà il 1 settembre. Un appuntamento che "intende essere un'occasione – si legge nel messaggio per la Giornata – per riflettere sulla vocazione della famiglia umana, in quella casa comune che è la Terra".
Una terra però sempre più minacciata da uno sviluppo che di fatto non tiene conto del “peso” che ha sull’ambiente in cui viviamo. Anche il Papa Benedetto XVI, con sempre più frequenza, sta sottolineando la necessità di considerare il Creato come un dono da custodire con cura. Per esempio parlando ai giovani, convocati nel mese di luglio a Sidney per la GMG, il Papa ha insistito più volte sull’importanza di “riscoprire nella Creazione la faccia del Creatore, riscoprire la nostra responsabilità davanti al Creatore per la sua Creazione che Egli ha affidata a noi”. Anche nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa troviamo tra i principi base che: “La tutela dell’ambiente costituisce una sfida per l’umanità intera: si tratta del dovere, comune e universale, di rispettare un bene collettivo, destinato a tutti” (n. 466).
Come pastori della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana sentiamo di non poter restare indifferenti rispetto ai problemi che riguardano strettamente il fazzoletto di terra che ci è stato affidato. Negli ultimi anni infatti, il territorio locale è stato teatro di pericolose emergenze ambientali che mettono a grave rischio ecologico le nostre regioni, da sempre considerate un polmone verde. Le situazioni nazionali degli ultimi tempi hanno suscitato ancora di più nella nostra gente ansia ed incertezza per il futuro.
Ecco le preoccupazioni maggiori sulle quali ci sembrava importante intervenire.
1. Una prima minaccia che noi Vescovi avvertiamo grave per le nostre regioni riguarda la costruzione del cosiddetto Centro Oli di Ortona. Sentiamo il dovere di farci voce delle paure del popolo di Ortona e della zona frentana per la costruzione di un centro di raffineria per l’idrosolfurizzazione del petrolio. Si tratta infatti di una attività industriale considerata tra le più inquinanti e devastanti per le risorse naturali del territorio circostante, con conseguenze anche gravissime sulla salute degli abitanti. Le centrali già esistenti a Viggiano (PZ) e Falconara (AN), per esempio, e le desolazioni naturali conseguenti dimostrano l’urgenza di una valutazione più attenta. E’ a rischio una delle zone più belle della nostra costa, dove la produzione enogastronomia è a livelli di eccellenza. Si tratta per di più di tecnologie considerate da tanti studiosi ormai obsolete e che diversi paesi hanno già abbandonato. Non dovremmo forse cercare insieme di percorrere vie nuove nella ricerca di fonti di energia rinnovabili, alternative, legate al territorio, che ci aiuterebbero a liberarci dalla schiavitù del petrolio? Per le nostre regioni si tratta di una vera e propria sfida. “La programmazione dello sviluppo economico deve considerare attentamente la necessità di rispettare l’integrità e i ritmi della natura, poiché le risorse naturali sono limitate e alcune non sono rinnovabili” (CDS, n. 470)
2. Un’ulteriore preoccupazione di cui sentiamo il dovere di farci voce riguarda l’acqua. L’acqua in tutte le sue forme è un bene comune e l’accesso ad essa è un diritto fondamentale ed inalienabile. “In quanto dono di Dio, l’acqua è elemento vitale, imprescindibile per la sopravvivenza e, pertanto, un diritto di tutti” (CDS, n. 484)… “L’acqua per sua stessa natura non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale” (id., n. 485). Desta preoccupazione in questo senso la tendenza di questi ultimi tempi alla privatizzazione della gestione dell’acqua da parte dei comuni. A livello locale poi, quello che è emerso lo scorso anno con la scoperta, nelle vicinanze della cittadina di Bussi (PE), di una enorme discarica abusiva di rifiuti tossici proprio nei pressi della falda idrica da cui pesca l’acquedotto che fornisce acqua potabile a 450 mila persone, è veramente sconcertante. Com’è stato possibile scaricare mezzo milione di tonnellate di rifiuti tossici e inquinare il terreno, i fiumi, le falde idriche senza che nessuno si accorgesse di niente? Com’è stato possibile far arrivare acqua inquinata nelle case di un terzo della popolazione abruzzese, per anni, nonostante le tante autorità competenti sul territorio? Come Vescovi siamo allarmati del fatto che dal 2002 (anno dei primi campanelli di allarme) ci siano stati solo rimpalli di responsabilità e si è dovuti arrivare alla fine del 2007 per chiudere definitivamente i pozzi. Quanti e quali danni ai cittadini si potevano evitare?
3. Collegato a quanto appena detto sentiamo il dovere di sollevare e amplificare quei sussurri che vedrebbero le nostre regioni, nel giro di appena un anno, nella stessa situazione della Regione Campania per quanto riguarda l’emergenza rifiuti. E’ della Confindustria uno degli ultimi gridi di allarme, in una lettera scritta alcuni mesi fa al Presidente della Regione, infatti si evidenzia “la grave situazione” circa lo smaltimento dei rifiuti e la “massima preoccupazione” per la situazione che si sta determinando nelle nostre regioni in assenza di piani di intervento urgenti. Anche in questo ambito siamo chiamati a rivedere in fretta le nostre abitudini sia dal lato dei consumi, che da quello dell’attenzione allo smaltimento dei rifiuti, impegnandosi a fare e diffondere la raccolta differenziata. Desideriamo impegnarci perché le parrocchie diventino luoghi di educazione anche in questo senso. Come Vescovi d’Abruzzo e Molise siamo convinti che questi gravi problemi richiedono da parte di tutti un effettivo cambiamento di mentalità che induca, ad adottare stili di vita nuovi, ispirati alla sobrietà. Sarebbe anche auspicabile che le questioni ambientali che abbiamo toccato, siano affrontate con la consapevolezza di essere chiamati, anche nelle scelte che sembrano avere ricadute solo locali, ad un’autentica solidarietà a dimensione mondiale. Chiediamo trasparenza, chiarezza, legalità, corresponsabilità. “Laddove crescono relazioni armoniose e giuste – conclude il Papa nel suo discorso – anche la gestione delle risorse diventa un’occasione di progresso e orienta a un rapporto più rispettoso e armonioso con il creato”. Con la volontà di proporre un uso sobrio delle risorse del pianeta anche in Abruzzo e Molise si organizzeranno in ogni diocesi iniziative atte a sensibilizzare credenti e non al rispetto e alla tutela del territorio: "Davvero il pianeta – continua il documento – è la casa che ci è donata, perché la abitiamo responsabilmente, custodendone la vivibilità anche per le prossime generazioni".
4. In questa luce appare particolarmente grave la situazione venutasi a creare nella regione Abruzzo con i procedimenti giudiziari che hanno coinvolto alcuni dei massimi responsabili del governo regionale. Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura. Non intendiamo criminalizzare nessuno. Sottolineiamo anzi come siano tanti gli amministratori onesti e fedeli ai vari livelli della cosa pubblica. Ci facciamo però voce del bisogno forte di moralità che si avverte nella vita sociale e politica, delle preoccupazioni per le ricadute degli eventi in atto, soprattutto sulla situazione dell’assistenza sanitaria, in specie ai più deboli, nonché sullo sviluppo economico della regione, con conseguenze drammatiche sul lavoro e la vita di tante famiglie. Invitiamo tutti ad una mobilitazione morale e spirituale per garantire alla regione un futuro sereno e costruttivo per tutti.
I vescovi della conferenza episcopale abruzzese molisana.
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6 commenti:
se mi è permesso tornare all'incontro che hai avuto con i vescovi, cara mariarita,
vorrei ricordare
un importante messaggio lanciato dal PAPA ai giovani di tutto il mondo alla GMG 2008, nella Baia di Barangaroo, SYDNEY.
durante l'incontro ha raccontato del suo viaggio per giungere lì in Australia, durante il quale ha avuto l'impressione di ripercorrere i giorni della genesi, sentendo una profonda sensibilità per la BELLEZZA E LA GRANDEZZA DEL CREATO.
IL MONDO VA DIFESO!!! ha aggiunto.
Queste parole sono rivolte anche a tutti NOI!!
ed ha concluso toccando tanti temi che dilagano nelle società mondiali, dall'alcool e droga, al degrado sessuale, non dimenticando certo quello "delle risorse minerarie e marine".
le sue parole sono state chiare:
- IL MONDO VA DIFESO DA QUEGLI UOMINI CHE CAUSANO CONTINUE FERITE SOLO PER LA LORO INSAZIABILE SETE DI CONSUMISMO!
eBBENE IL MONDO è STANCO DELL'AVIDITà DI QUESTI UOMINI!!!!-
QUESTE pungenti PAROLE LE CONDIVIDO CON TUTTI VOI PERCHè CI DARANNO LA FORZA PER CONTINUARE A
"DIFENDERE IL NS ABRUZZO",
QUESTA è LA COSA GIUSTA DA FARE!!!
ora credo che i rappresentanti delle diocesi non possano più continuare a tergiversare su di un tema così caldo che ci riguarda così da vicino, devono essere loro, con i fatti, i primi a rispondere al GRANDE MESSAGGIO DEL PAPA!!!
Un Abbraccio
e sempre
NO ALL'ABRUZZO PETROLIFERO!!!!!!
July 21, 2008 6:46 AM
(mio commento, dal blog della dott.ssa Mariarita d'orsogna)
Oggi dopo questo documento,
non posso esimermi dal ringraziare tutti i vescovi che, dopo un lungo silenzio, finalmente hanno scelto di agire per il bene comune,
sono davvero commossa!!!!!
In linea di massima il centro oli potrebbe portare danni all'economia agricola e alla salute, però volevo fare una riflessione riguardo a cio' che hanno affermato in sede di campagna politica tutti i candidati di destra, sinistra e centro: con le royalties del centro oli che presto sorgerà a ortona, provvederemo a sanare l'economia della città! Appena dopo i risultati elettorali ecco che si scopre la pericolosità del centro. Forse prima non si sapeva del pericolo in agguato o forse era solo strategia elettorale? Qualcosa mi fa pensare più alla seconda ipotesi.
Però faccio anche un'altra riflessione: il gasolio per i trattori per lavorare i campi e per scendere in protesta da qualche parte sarà arrivato. E'come il problema delle discariche, nessuno le vuole vicino casa ma tutti voglio la città pulita. Si combatte contro l'inquinamento elettromagnetico dei cellulari, ma gli ecologisti mi pare che anche loro usino i telefonini. Si dichiara che il fumo è gravemente dannoso alla salute, ma quellì che protestano contro il centro olii non credo che siano dei fumatori pentiti. Ri peto, non ho nulla contro chi protesta per cercare di proteggere la qualità della vita, ma almeno che la si faccia con coerenza e con anlisi.
Ciao Roger ti ringraziamo per il commento che ci sentiamo di appoggiare ... "in linea di massima"!
Ci permettiamo solo di fare delle precisazioni!
Non tutti i candidati di destra - centro - sinistra durante le ultime elezioni amministrative locali si sono espressi sulla questione centro oli e solo una parte di essi si è espressa a singhiozzo proprio per l'oscurità popolare della faccenda ENI contrada Feudo!
I politici-faccendieri che invece hanno taciuto, sono gli stessi che da decenni guidano la città con spavalderia e che quindi sono i promotori coscenti della questione Centro Oli !!
Quelli si che sapevano e che hanno preso in giro la città!
Vuoi che ti facciamo l'elenco dagli ambigui personaggi a partire dal Sindaco(?) petroliere fino ad arrivare all'intermediario comunale più ricco della città o tu stesso puoi arrivarci?
Il comitato No al Centro Oli, di cui ci onoriamo di essere stati tra i primi sostenitori, è contrario all'estrazione e alla raffinazione del petrolio nelle prossimità dei centri abitati ed è fortemente ostinato a combattere quell'idea politica che vuole trasformare l'Abruzzo da regione verde d'Europa a prima regione estrattiva petrolifera della Comunità Europea!!
Poi Roger, sulle altre questioni da te sottolineate non ci pronunciamo perchè ci sembrano importanti ma sono innanzitutto di rilevanza personale: dovresti chiedere singolarmente a chi fuma o a chi fa un uso sfrenato di cellulari o quant'altro!!
Grazie del sagace intervento!!
maurovanni
Ad uno che mette alla stessa stregua il fumo da sigaretta, che al massimo "INQUINA" quello che ti sta ad 1 metro con fumo di UN CENTRO DI IDRODESULFURIZZAZIONE che per la presenza di ACIDO SOLFIDRICO ( H2S ), OSSIDO DI AZOTO (NOX), ANIDRIDE SOLFOROSA ( SO2) C.O.V. ECC.ECC. INQUINA CITTADINI, ANIMALI, AMBIENTE PER UNA SUPERFICIE DI 40 KM. A SECONDA DI COME SOFFIA IL VENTO ( l'ha detto il Mario Negri Sud e non è stato smentito così come non è stato smentito in merito al fatto che l'impianto è ritenuto dall'Istituto - OBSOLETO -- A 300 MT. DA CENTINAIA DI CASE - VERGOGNA!!!!! QUINDI QUALCOSA COME 150.000 ? - 250.000 ? PERSONE, che vuoi rispondere.......... semplicemente INFORMATI DA CHI STA COMBATTENDO GIA' DA ANNI CON QUESTI MOSTRI, NOI L'ABBIAMO FATTO E ABBIAMO SCELTO DI LOTTARE FINO ALLA FINE, ANCHE CONTRO QUELLI CHE CI
O B B L I G A N O DI FATTO A METTERE GASOLIO NEI TRATTORI NON INVESTENDO SU FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE. IL PETROLIO E' DESTINATO AD ESAURIMENTO NEI PROSSIMI 30 ANNI AD ESSERE OTTIMISTI !!! MA CHISSA' CON QUALE COSTO DI VITE UMANE ......
SinceraMente...
speriamo sia davvero la fine di certi personaggi....e speriamo che ortona nn debba pagare in futuro lo sgarro fatto a tutti i paesi della costa cn la questione centro oli....
di martino dovrebbe preoccuparsi di questo nn di raccontare le solite storielle per analfabeti
scusate, non credete piuttosto che stia preparando la sua candidatura alle elezioni del prossimo 30 novembre?????
pensateci bene...
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