martedì 30 ottobre 2007

RICAZZ...SSIFICATORE




"OMICIDIO DOLOSO, ovvero quando c'è l'intenzione predeterminata di commettere il reato."


ORTONA POLO DEL CENTRO SUD PER L'ENERGIA TRADIZIONALE, ovvero quando già nell'estate del 2006 l'allora vice-sindaco (?) faceva scrivera a tutta pagina sul quotidiano "il Centro".

Questa "grande e innovativa" fonte di sviluppo collettivo era stata già ideata alle spalle dei cittadini a meno di un anno dalle ultime elezioni amministrative. Peccato che nelle brochure patinate del "duopolio Fratino-Di Martino" non veniva riportata nemmeno una virgola. Come dire: dei fatti che interessano il futuro di tutti è meglio che non ne parliamo! ... dovessimo perdere le elezioni proprio sul petrolio e sul rigassificatore!!!! E infatti così è stato: nessuno a parlato di queste forme di energia inquinanti e oramai considerate da tutto il mondo "intelligente" vetuste! Non ci leggete qualcosa di marcio in tutto questo? Non pensate a qualche trama che premia i faccendieri di turno e calpesta la collettività? L'idea fatevela voi, noi intanto vi riportiamo integralmente l'articolo del quotidiano abruzzese per eccellenza.

29 Agosto 2006

Il Sindaco e il vice intendono proporre al governo Prodi di inserire la città nel progetto nazionale

ENERGIA, ORTONA POLO DEL CENTRO SUD
Fiore all'occhiello sarà l'impianto di rigassificazione in mare


ORTONA. Ortona nel nuovo piano energetico nazionale come polo strategico. Il sindaco, Nicola Fratino, e il vicesindaco, Remo Di Martino, presenteranno questa idea al governo in vista dell'incontro con il Premier Prodi, e il ministro alle attività produttive Bersani, che delineeranno le linee fondamentali del piano domani 30 agosto. Secondo gli amministratori Ortona ha le caratteristiche e gli strumenti giuridici adatti per discutere la realizzazione di un rigassificatore tra le 12 e le 14 miglia dalla costa. "Con l'estrazione petrolifera a terra ed in mare, con la realizzazione del centro olii, con il deposito costiero più importante del centro adriatico, con il completamento della diga foranea e con il rigassificatore, la nostra città diventerebbe il polo energetico per il centro Italia", commenta Di Martino, "Ortona ha anche a disposizione lo strumento giuridico per la realizzazione del rigassificatore cioè la società di trasformazione urbana (Stu) creata per lo sviluppo dell'area portuale." Il rigassificatore è un impianto che permette di riportare un fluido dallo stato liquido a quello gassoso. Il gas viene trasformato in liquido per poter essere trasportato in navi cisterna e ritrasformato nello stato gassoso per essere immesso nelle condutture della rete di distribuzione. Prevista per la realizzazione di questi impianti in mare per diminuire l'impatto ambientale. "Il rilancio dell'Abruzzo passa per ortona, alla luce anche delle recenti dichiarazioni del presidente provinciale dell'associazione industriali, Silvio Di Lorenzo, che ha sottolineato come il costo dell'energia elettrica in Abruzzo sia tra i più alti d'Italia. "L'inserimento di Ortona nel Piano porterebbe indiscutibili benefici alla Regione e al centrosud", conclude Di Martino. Della questione se ne sta occupando anche il presidente della Provincia, Tommaso Coletti, che è già entrato in contatto con una grande società interessata al progetto. "In questi giorni stiamo verificando la portata di questa iniziativa e le ricadute occupazionali", afferma Coletti, "presto si terrà un incontro tra i tecnici della società, i rappresentanti della provincia e il sindaco per affrontare i nodi legati ad un progetto di questa portata che mira a risolvere il problema della carenza energetica". I risvolti occupazionali, l'impatto ambientale e le potenzialità di sviluppo dell'impianto sono al centro di uno studio voluto dallo Sdi. Sara Fabrizio



Cos'è il rigassificatore

In Rigassificatore è un impianto che permette di riportare lo stato fisico di un fluido dallo stato liquido a quello gassoso.Solitamente il gas viene trasformato in liquido per poter essere trasportato in cisterne o navi cisterna e ritrasformato nello stato aeriforme per poter essere immesso nelle condutture della rete di distribuzione.
Questo comporta la costruzione di immensi serbatoi di stoccaggio raffreddati ed ad alta pressione.

Che sostanza tratta il rigassificatore?

Il rigassificatore tratta il GNL o LNG ( Gas Naturale Liquefatto ).
Il Gas naturale liquefatto si ottiene sottoponendo il gas naturale (GN), dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione, a successive fasi di raffreddamento e condensazione. Il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano ed azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa -160°C a pressione atmosferica.
La tecnologia della liquefazione, che permette di ridurre il volume specifico del gas di 600 volte in condizioni standard, consente a costi competitivi lo stoccaggio ed il trasporto di notevoli quantità di energia in spazi considerevolmente ridotti. Il trasporto del GNL a grande distanza dal luogo di produzione avviene via mare per mezzo di navi metaniere.
La composizione e le caratteristiche del GNL variano a seconda del luogo di provenienza e del processo di liquefazione.

Esplosività

Allo stato liquido, il GNL non è esplosivo. Per avvenire un esplosione, il GNL deve prima vaporizzare e miscelarsi con l' aria in proporzioni adeguate ( il range di esplosività varia dal 5% al 15% ) e successivamente essere "innescato".

Maggiori incidenti occorsi agli impianti di GNL

Riporto anche incidenti abbastanza vecchi per fare capire la pericolosità del gas, anche se ovviamente gli impianti moderni sono più sicuri, in caso di incidente, gli effetti sarebbero uguali.

- 20 Ottobre 1944, Cleveland Ohio : 128 persone morirono e 275 feriti a seguito di un esplosione di GNL. L' esplosione incenerì un miglio quadrato di periferia di Cleveland, 79 case , 2 fattorie e 217 auto distrutte. La quantità di GNL che causò tutto questo è pari a circa il 5% della capacità dei moderni impianti.

- Febbraio 1973 New York : Durante una riparazione all' interno di un serbatoio di GNL si sprigionò un incendio che distrusse il serbatoio. 37 operai morti

- 1979, Lusby, Mariland: una fuoriuscita di GNL da una valvola di sicurezza provocò la morte di un operaio e la distruzione di una costruzione vicina.

- 1988, Boston, USA : una fuga di 30.000 galloni di gnl causò una nube di gas che , a causa della mancanza di vento, stette per ore sopra la città, fortunatamente non venne innescata l' esplosione che avrebbe provocato una strage.

- 19 Gennaio 2004 Algeria : Esplosione di un impianto GNL, 27 morti, 80 feriti dovuto ad una perdita di idrocarburi che provocò l' esplosione di uno steam boiler.

- Luglio 2004, Brussel, Belgio : 15 morti , 120 feriti, molti gravemente ustionati. L' esplosione interesso' un area di 4 miglia.

GNL, potenza distruttiva

Ma quale sarebbe la potenza esplosiva di un impianto di GNL? non ho fatto personalmente questi calcoli, ma da fonti e documenti reperiti in rete e tutti abbastanza concordanti si evince questo:

Facendo un paragone abbastanza presente nelle menti di noi tutti, 20000 m³ di GNL hanno circa la stessa potenza esplosiva della bomba atomica sganciata su Hiroshima.
La capacità dell' impianto di rigassificazione dovrebbe essere di circa 450.000 m³, l' equivalente distruttivo di svariate Bombe di Hiroshima!

( indipendentemente dalla "approssimazione" e dalla bontà dei calcoli, la nostra vicinanza al luogo dove andrà costruito l' impianto, e la capacità di stoccaggio dello stesso rendono ininfluente la verifica del suddetto paragone con Hiroshima , è comunque una grandissima potenza distruttiva)

Altre notizie reperite in rete...

  • La città di Boston recentemente si è posta il problema delle navi gassiere che riforniscono il loro impianto di GNL.Il sindaco della città ha testualmente detto "Le industrie stanno giocando alla Roulette Russa con la sicurezza dei cittadini".
    Il comandante dei Vigili del Fuoco della città ha recentemente affermato che le vittime stimate da un ipotetico incidente di GNL sarebbero circa 10.000.
  • Nel Rapporto della Commissione Energetica della California del Luglio 2003 si afferma che "Il Consiglio Comunale di Oxnard (157.000 abitanti) ha commissionato uno studio che ha considerato i rischi per la sicurezza nel caso di peggiore incidente. I cittadini di Oxnard si sono opposti al progetto dopo che lo studio ha rivelato che ci sarebbero stati fino a 70.000 morti se un incidente di GNL fosse accaduto. Nessuno dei rischi considerati includeva atti di sabotaggio o terrorismo." Lo studio, basato sull'ipotesi di una collisione con una gasiera di GNL a dieci miglia dalla costa e la conseguente rottura di tutti e cinque i contenitori, afferma che la nube di gas si sprigionerebbe per un raggio di 30 miglia ( 55 chilometri) distruggendo tutto nel suo cammino.
  • Uno studio preparato per il Pentagono nel 1982 afferma che "È probabile che se il 9 % del carico di GNL di una nave cisterna fuoriuscisse sull'acqua. [...] Si trasformerebbe in una nube o un pennacchio e si disperderebbe lungo la superficie fino a incontrare una fonte di accensione. Tale nube potrebbe in dieci/venti minuti allungarsi sottovento almeno tre miglia. Alla fine potrebbe arrivare più lontano, dalle sei fino alle dodici miglia. [...] Come un palla di fuoco potrebbe bruciare qualsiasi cosa nel suo raggio, ed il suo calore radiante potrebbe causare ustioni di terzo grado e dar vita a incendi fino a uno/due miglia di distanza dalla nube. Una palla di fuoco di GNL diffondendosi in una città può causare un'enorme quantità di incendi ed esplosioni in una vasta area. Al momento o nel prossimo futuro non c'è modo di combattere un grande incendio di GNL."
  • Secondo lo studio preparato per il Pentagono nel 1982, l'energia contenuta in una gasiera con un serbatoio di 125000 metricubi sarebbe equivalente a 55 bombe di Hiroshima prive di radiazioni.
  • "Science and Environmental Policy Project" afferma che "L'esplosione di una gasiera di GNL è simile ad un'esplosione nucleare"
  • Nel Rapporto Sandia, Guida alla analisi dei rischi ed ai problemi di sicurezza conseguenti ad una grande fuoriuscita sull'acqua di GNL Gas Naturale Liquido, stampato nel dicembre 2004, si afferma che "...le dinamiche e le conseguenze di una fuoriuscita (di GNL, ndt) e i pericoli di un tale incidente non sono ancora completamente conosciuti.", "La mancanza di informazioni sperimentali su larga scala, costringe gli studiosi a porre molte ipotesi e semplificazioni.", "È impossibile tentare di colmare alcuni di questi 'vuoti' dovuti alle limitazioni sperimentali e di calcolo.", "È evidente che la mancanza di dati disponibili su larga scala riguardo a perdite (di gas) non permette di mettere a punto modelli previsionali affidabili.". Pur considerando le suddette limitazioni il rapporto afferma: "una gasiera di LNG danneggiata da un buco di 5 metriquadri ed una fuoriuscita della durata di 8 minuti causerebbero una nuvola di vapore infiammabile che si diffonderebbe e si estenderebbe per più di 2 miglia ", "...questo dovrebbe essere convalidato da una sperimentazione concreta e reale..."
  • Alcuni filmati del US Bureau of Mines del 1969 e del 1972 mostrano che il GNL, in caso di perdita, si diffonde senza alzarsi in scie che si allumgano velocemente, che il GNL può prendere fuoco spontaneamente e che il GNL può esplodere spontaneamente.
  • Gli impianti off-shore di GNL utilizzerebbero l'acqua del mare per riscaldare il gas naturale congelato. Alcuni progetti oggi proposti utilizzerebbero 600 milioni di litri d'acqua marina al giorno; l'acqua dopo aver ricevuto un'aggiunta di cloro sarebbe rigettata in mare più fredda di 16° F (9 °C). Uno studio dell'EPA ha dimostrato che un impianto di GNL nel mare dell'Alabama distruggerebbe il 25% di pesce, granchi e gamberi.
  • 1. se il GNL fuoriesce e si incendia, l'incendio non estingue fino a che tutto il GNL e' bruciato, la temperatura e' così alta che puo' causare ustioni anche a grandi distanze

    2. se il GNL fuoriesce ma non si incendia si forma una nuvola di gas che può raggiungere anche considerevoli distanze, se la nuvola incontra una scintilla potrebbe non esplodere ma bruciare causando notevoli danni

    3. se il GNL fuoriesce e incontra l'acqua cambiando rapidamente temperatura si potrebbe avere un'esplosione

    4. se il GNL fuoriesce e forma una nuvola che non prende fuoco, il gas può creare problemi respiratori

    dal Rapporto CRS per il congresso USA del gennaio 2003





3 commenti:

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

semplicemente senza parole......fanno davvero schifo

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

io non ho davvero parole , siamo in mano a dei deficenti...senza che nessuno gli avesse dato mandato per fare cose del genere , che non erano nel programma..sono vergognosi...

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

cioè di martino si vanta di una cosa che nel mondo nn vuole nessuno a casa propria...è incredibile...ahahhahaahahahhahaahhahahahaah